Grazie al “Cimitero Verticale”, “Torre dei Morti”, “Grattacielo Funerario” e al “Gratta Cimitero” ho deciso di spedire all'ENAC una comunicazione ad oggetto: "Aeroporto di Verona V. Catullo – Ostacoli e pericoli alla navigazione aerea – Procedura di pubblicità delle Mappe di Vincolo - ex artt. 707-708 del Codice della Navigazione – NOTIFICA DI OPPOSIZIONE -

Negli ultimi due giorni ho scritto dei messaggi, il primo, l'altro ieri, Giovedì 29 gennaio 2015, a titolo: "Visto che il Comune di Verona vuole spostare il "grattacimitero" nelle zone del Quadrante Europa... una domanda me la posso fare: "Se il Campanile di Caselle è alto 35 metri... come vedremmo da qui... un "pippolotto" alto 100 metri, che vorrebbero costruire a 2 km a sud est di Caselle"?".
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E sempre sullo stesso argomento, ieri, Venerdì 30 Gennaio 2015, ho scritto un secondo messaggio a titolo: "Se in questo documento a titolo: "MAPPE DI VINCOLO E LIMITAZIONI RELATIVE AGLI OSTACOLI ED AI PERICOLI PER LA NAVIGAZIONE AEREA"... leggo: "in relazione alle caratteristiche fisiche e operative in essere dell’aeroporto, le superfici di limitazione ostacoli che non possono essere forate da nuovi manufatti o da estensioni di quelli esistenti"... ricordiamo che il "GRATTACIMITERO" vicino all'Aeroporto... non può essere realizzato".
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Ricordato il Cimitero Verticale”, la “Torre dei Morti”, il “Grattacielo Funerario” e il “Gratta Cimitero e ricordato che collegato a questo "pippolotto" alto 100 metri, bisognerebbe prendere visione sia del "Piano di Rischio Aeroportuale dell'Aeroporto Catullo" che delle "MAPPE DI VINCOLO AEROPORTO VALERIO CATULLO"... prima di pensare di realizzare questo nuovo edificio in prossimità dell'Aeroporto di Verona.
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Premesso questo - e visto anche un articolo oggi pubblicato sull'Arena relativo a questo problema... ho deciso di spedire all'ENAC una comunicazione ad oggetto: "Aeroporto di Verona V. Catullo – Ostacoli e pericoli alla navigazione aerea – Procedura di pubblicità delle Mappe di Vincolo - ex artt.707-708 del Codice della Navigazione – NOTIFICA DI OPPOSIZIONE -".
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Comunicazione inviata all'ENAC che... comincia e... finisce con queste due frasi:
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Tutto ciò premesso ed evidenziato il sottoscritto: Beniamino Sandrini, in qualità di “privato cittadinopresenta opposizione in riferimento alle Mappe di Vincolo – ex artt. 707-708 del Codice della Navigazione dell’Aeroporto di Verona “Valerio Catullo” per la motivazione come nel seguito enunciata.

Visto il quanto riportato a pagina 5 della Relazione Tecnica (1° paragrafo) dove si legge: “Si evidenzia il fatto che le superfici di salita al decollo e di avvicinamento non tengono conto di traiettorie di decollo o di avvicinamento disassate o curvilinee, rappresentando quindi una situazione correlata ad una configurazione aeroportuale standard” e visto come sono state proposte le Mappe di Vincolo nell’evidenziare che all’Aeroporto Valerio Catullo vi sono traiettorie di decollo che sono “disassate” e “curvilinee” si chiede che le mappe di vincolo siano redatte e poi approvate… tenendo conto di questa situazione… “NON STANDARD.
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Che... o cosa oggi... mi ha convinto a scrivere questa lettera all'ENAC, con questo oggetto: "
Aeroporto di Verona V. Catullo – Ostacoli e pericoli allanavigazione aerea – Procedura di pubblicità delle Mappe di Vincolo - ex artt.707-708 del Codice della Navigazione – NOTIFICA DI OPPOSIZIONE -" è stato un articolo - pubblicato sul Corriere di Verona di oggi - a titolo: Cimitero verticale, ora anche l’Aeroporto vuol vederci chiaro”, con sottotitolo: “Il presidente Arena: «Serve il progetto per capire se la struttura può ostacolare le rotte». Ma Tosi insiste: si va avanti”.
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VERONA Polemiche senza fine sul Cimitero verticale
E chi sperava che le acque si calmassero, dopo lo spostamento del «grattacielo funerario» da Fondo Frugose, nella zona est della città, ad un terreno nei pressi della Marangona e di proprietà del Consorzio Zai, ha decisamente sbagliato i suoi conti. Le opposizioni minacciano sfracelli, e annunciano mobilitazioni anche all’interno della Circoscrizione competente. E il Consorzio Zai non sembra entusiasta della soluzione, e aspetta di ricevere il progetto completo per esaminarlo. 
Ma anche un altro ente importante ha acceso i riflettori su questa vicenda. All’aeroporto Catullo, infatti, alcuni si chiedono se un edificio alto più di cento metri, nella zona appunto del Quadrante Europa, non lontano dalle piste di decollo e di atterraggio, non rischi di creare problemi. 
Il presidente dello scalo, Paolo Arena, è peraltro cauto. «Dovremo capire se quell’ipotetico futuro edificio sorgerà oppure no in un punto in cui possano esserci dei problemi rispetto alle rotte previste per gli aerei in partenza o in arrivo – spiega – e per farlo, ovviamente, attendiamo di ricevere dl Comune di Verona tutti i dettagli di questa eventuale operazione urbanistica. È chiaro – aggiunge Arena – che se ci fosse davvero la possibilità di qualche problema, dovremmo immediatamente parlarne con l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, chiedendo tutti i relativi permessi. Ma per il momento – conclude il presidente del Catullo – siamo semplicemente nella fase delle notizie giornalistiche, e quindi è presto per qualsiasi altro tipo di considerazione». 
Da Palazzo Barbieri, intanto, il sindaco Flavio Tosi non sembra voler cedere di un millimetro, e conferma che l’operazione va avanti. Quanto al «trasloco» deciso l’altro giorno, Tosi spiega che «è stata indicata la zona al di là dell’autostrada, a sud di Verona, perché è una zona vicina alle vie di grande comunicazione, come chiedono esplicitamente i proponenti, e perché ha un minore impatto sulle abitazioni, che in quell’area sono in numero molto ma molto inferiore a quelle esistenti a Fondo Frugose. Dopo di che – rilancia il sindaco – quello di cui stiamo parlando è un investimento importante, che porta alla città numerosi posti di lavoro (e in un momento come questo è evidente quanto ciò sia da tenere in considerazione) e che porta quasi dodici milioni di euro nelle casse del Comune, il che, viste le condizioni in cui siamo per colpa soprattutto dei tagli governativi, è anch’esso un dato non di poco conto». 
Quanto al progetto presentato dalla Cieloinfinito, Tosi ribadisce che «una società moderna non può non pensare al fatto che continuare a utilizzare per i cimiteri i grandi spazi che sono stati usati fino ad oggi diventa sempre più difficile. Pensare quindi a una struttura in cristallo e acciaio, a un grattacielo moderno e funzionale, con un’estetica apprezzabile ed in cui il culto dei nostri cari possa essere espletato in maniera più che decorosa, credo che sia un segno di modernità. E ricordiamoci che quella di cui parliamo è un area enorme, di centinaia di migliaia di metri quadri, all’interno dei quali l’impatto non sarebbe certo traumatico né devastante». 
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Sempre in merito al "Pippolotto" alto 100 metri in prossimità dell'Aeroporto Catullo (e quindi vicino a Caselle) segnalo anche un articolo dell'Arena a titolo: "Cimitero verticale, lo scontro si allarga ad altri Comuni" con sottotitolo: "Vantini (San Giovanni Lupatoto): «Marangona? Scelta sbagliata»" e sopra titolo: "LA TORRE DEI MORTI. Dopo il cambio di luogo".
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Si allarga oltre i confini comunali lo scontro sul cimitero verticale. E in particolare sull'idea dell'Amministrazione comunale — scartato Fondo Frugose, dopo le proteste — di ricollocare il progetto del grattacielo alto cento metri, di 35 piani, capace di contenere sessantamila salme, in aree del Consorzio Zai. Cioè la Marangona e altre aree a sud-est di Verona, fra la Zai e l'interporto Quadrante Europa.
È il sindaco di San Giovanni Lupatoto, Federico Vantini, del Pd, a contestare la scelta del collega sindaco scaligero Flavio Tosi. «Risulta evidente in questi anni che l'urbanistica non è certo il pezzo forte della giunta Tosi», dice Vantini in una nota.
«NON VORREI che a forza di spostare questo progetto assurdo, ce lo trovassimo ai margini del nostro territorio», aggiunge il sindaco di San Giovanni Lupatoto. «Il continuo rimbalzo da un luogo all'altro è sintomo evidente di assenza di una visione strategica della città, che aggiunge in questo puzzle tasselli inutili come il cimitero verticale. Non è certo con un'opera del genere che sfondiamo la sfera dell'innovazione e dell'avanguardia», aggiunge Vantini.
«Invece di sperimentare il concetto di città verticale con i cimiteri, sarebbe opportuno farlo con l'architettura, riqualificando le periferie e gli spazi dismessi della città — a oggi moltissimi — e salvaguardando il centro storico. Ancora una volta la Marangona diventa uno spazio in cui gettare le proposte dell'ultimo minuto. E la politica di Tosi ha dimostrato che le scelte strategiche della città sono state fatte senza il coinvolgimento dei Comuni della cintura. Per me Verona va ben oltre i suoi confini comunali».
TOSI PERÒ non molla. E rivendica la nuova ipotesi. «Le aree del Consorzio Zai, la Maragona ma anche quella della zona sud e dintorni, è idonea, per l'aspetto viabilistico, perché consente di non far impattare l'opera con i centri abitati. Il progetto poi porterebbe posti di lavoro e quasi 12 milioni al Comune. Credo che una città moderna», aggiunge Tosi, «invece che utilizzare in maniera estensiva gli spazi per i cimiteri, possa pensare a un grattacielo di cristallo d'acciaio, moderno, pregevole dal punto di vista estetico, in cui assicurare il culto dei nostri cari in maniera più che decorosa».
E se giungerà l'Ikea, alla Marangona? «Quella è un'area enorme, di centiniaia di migliaia di metri quadrati, e c'è spazio per tante iniziative».

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Se sulla "TORRE DEI MORTI", interviene il Sindaco di San Giovanni Lupatoto che si trova a sud est delle aree della Marangona e visto che il Quadrante Europa, invece, "Confina" ed è "Aderente"  al Comune di Sommacampagna e all'Aeroporto Valerio Catullo, al fine che il MIO SIndaco e il MIO Presidente... non si dimentichino di questo problema... quanto inviato all'ENAC... l'ho inviato anche a loro

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