Visto l'articolo sull'Arena a titolo: "Fercam rinuncia ad ampliare il magazzino e non assume più" e visto altri servizi video dei TG Locali... e considerato che sui media pare che... "si vuole mettere in cattiva luce Sommacampagna"... possiamo approfondire la questione e vediamo, invece, che cosa... sta combinando - veramente - la Fercam?


Sabato sull'Arena è stato pubblicato un articolo a titolo: "Fercam rinuncia ad ampliare il magazzino e non assume più", con sopra titolo: "SOMMACAMPAGNA. Svolta a sorpresa nella trattativa, che si trascina da mesi, sull'allargamento dello stabilimento" e sotto titolo: "Allegri: «Trovata la soluzione l'azienda rimette in discussione sia le misure compensative che le promesse di posti di lavoro»".
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Visto l'articolo sull'Arena e visto altri servizi video dei TG Locali... e considerato che sui media... "si vuole mettere in cattiva luce Sommacampagna"... possiamo approfondire la questione e vediamo, invece, che cosa... sta combinando - veramente - la Fercam?
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No alle opere di compensazione. No alle cinquanta assunzioni promesse. Fercam Spa, operatore logistico internazionale con sede a Bolzano, fatturato consolidato a 500 milioni di euro, 1.550 dipendenti e oltre 1.800 collaboratori indiretti, con sedi scaligere a Sommacampagna e Veronella, sembra sbarrare la strada ad ulteriori trattative sull'ampliamento dell'insediamento situato nel Villafranchese, a pochi passi dal casello dell'A4.
Lo chiarisce con una nota, nella serata di ieri, l'amministratore delegato, Thomas Baumgartner che, al termine di una settimana fitta di appuntamenti nel Veronese, minaccia di gettare la spugna.
«Si è concluso infatti», chiarisce l'azienda, «con un nulla di fatto un ulteriore incontro tra Fercam, l'assessore all'urbanistica e vicesindaco Giandomenico Allegri, l'assessore al Bilancio, Nicola Trivellati di Sommacampagna assieme al presidente della Zai, Matteo Gasparato, e al direttore Raffaele Frigo, negli uffici nel Quadrante Europa. Nonostante la volontà di Fercam di abbassare l'altezza del capannone a 15 metri, venendo incontro così alle richieste dell'amministrazione, l'assessore Allegri insiste su uno spostamento delle attività logistiche nel Quadrante Europa e non vuole concedere l'ampliamento».
«Purtroppo non possiamo aspettare oltre», prosegue Baumgartner. «Per il progetto di ampliamento del magazzino abbiamo aspettato undici anni, e negli ultimi 12 mesi abbiamo predisposto tutta la progettazione e sostenuto i relativi costi».
L'unica possibilità sarebbe di realizzare un secondo magazzino di deposito al Quadrante Europa o in altro Comune vicino al casello autostradale, prospettano da Bolzano.
«Questo però significa aumentare i trasporti di navettamento tra le due unità produttive, il che non può non riflettersi in mancanza di introiti per le casse del Comune, mancata realizzazione a spese Fercam delle opere di ampliamento della sede stradale con una rotonda all'incrocio in prossimità dello stabilimento. Non ci vediamo infine nella possibilità di assumere i promessi cinquanta lavoratori», puntualizza Baumgartner.
La nota lascia basito l'assessore Allegri, che giura di aver trattato mercoledì mattina, giovedì pomeriggio e di aver avuto contatti con l'azienda fino alle 17 di ieri. «Confermo che rimaniamo aperti al dialogo. E' vero, abbiamo promosso un incontro in Zai, che ha prospettato due possibili soluzioni logistiche a Fercam. Poi ieri pomeriggio è arrivata la decisione dell'azienda di accettare la proposta sulla quale molte volte noi abbiamo insistito», ricostruisce il vicesindaco.
Ovvero ampliamento dell'insediamento, ma conservando l'altezza dell'immobile fissa a 13 metri (già in deroga con le previsioni urbanistiche vigenti che fissano l'altezza massima degli edifici produttivi a 10,5 metri), con possibilità di interrare il magazzino di circa un metro. «Trovata la soluzione, l'azienda pare intenzionata a rimettere in discussione misure compensative e promesse di posti di lavoro», dice Allegri. «Una trattativa infinita, che prescinde dalla considerazione che noi dobbiamo tutelare il nostro territorio comunale. Oltre che attrarre investimenti e facilitare la creazione di occupazione». 
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E se sull'Arena scrivevano questo, un servizio sul TG3 Veneto apriva l'edizione delle 14,00 (sempre di Sabato 6 Dicembre), un TG Regionale che iniziava a parlare del Comunicato Stampa della Fercam, dove oltre ad ascoltare delle dichiarazioni del Presidente di Fercam ...veniva intervistato anche il ViceSindaco di Sommacampagna Giandomenico Allegri (vedi qui sotto).
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E se questo accadeva Sabato - con relativi servizi anche su Telearena e Telenuovo - ieri mattina, sul Corriere di Verona veniva pubblicato anche questo altro articolo a titolo: "Fercam, saltano 50 assunzioni" e sopra titolo: "Scontro a Sommacampagna". 
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Ancora fumata nera tra il colosso altoatesino dei trasporti e della logistica, la Fercam, e il Comune di Sommacampagna (Verona) sull’investimento da 10 milioni di euro che l’azienda vorrebbe effettuare per un nuovo centro logistico da 20 mila metri quadri, in grado di creare 50 nuovi posti di lavoro. Un iter che dura da 11 anni, senza risultati concreti. Dopo lo stop di inizio ottobre, si è risolto con un nulla di fatto il nuovo incontro tra i vertici dell’azienda e la giunta di Sommacampagna, presenti il presidente della Zai, Matteo Gasparato, e il direttore Raffaele Frigo del Quadrante Europa. «Nonostante la volontà di abbassare l’altezza del capannone a 15 metri – fa sapere l’azienda – l’assessore all’urbanistica, Giandomenico Allegri, insiste su uno spostamento delle attività Fercam nel Quadrante Europa e non vuole concedere la possibilità di ampliamento». L’ad Thomas Baumgartner sbotta: «Non possiamo aspettare oltre, dopo la promessa del precedente consiglio comunale di concederci l’autorizzazione all’ampliamento è passato inutilmente oltre un anno. Dovremmo chiedere al Comune il risarcimento dei costi per la progettazione. L’unica possibilità che ci rimane è di realizzare un secondo magazzino a Quadrante Europa o in un comune limitrofo a Sommacampagna. Questo significa aumento dei trasporti di navettamento tra le due unita’ produttive, mancanza di introiti per le casse del Comune, mancata realizzazione delle opere di ampliamento della sede stradale e mancata assunzione di 50 lavoratori. Dobbiamo ripiegare su soluzioni meno efficienti e di maggiore impatto ambientale».
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Ovviamente se in presenza di articoli usciti a seguito di un Comunicato Stampa della Fercam, degli altri articoli e degli altri servizi video, dovrebbero essere pubblicati ed essere conseguenti ad un Comunicato Stampa del Comune.
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All'articolo pubblicato sull'Arena "cartacea" e anche sull'Arena "on line", veniva allegata la sovrastante foto, con questa didascalia: "Lo stabilimento della Fercam, che l'azienda vorrebbe ampliare"... ma dato che delle volte i "dettagli" contano... andrebbe evidenziato che quella foto non rappresenta l'insediamento di Sommacampagna, ma è una foto che appare quando - sul sito web della Fercam - ci si collega a questo servizio:  www.fercam.com/it/contatti/filiali/
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Dopo aver letto l'articolo e visto i servizi video, ho pubblicato il tutto anche su Facebook, dove ieri, ho scritto questo - "Rassegna Stampa: "Fercam rinuncia ad ampliare il magazzino e non assume più"... aggiungendo un Nota Bene con questo testo: "Anche se sotto la foto c'è scritto: "Lo stabilimento Fercam di Sommacampagna, che l'azienda vorrebbe ampliare", ovviamente quella foto non è dello stabilimento di Sommacampagna" - partendo dal voler scoprire a quale stabilimento della Fercam apparteneva quella foto, poi - casualmente - ho scoperto delle novità interessanti sulla Fercam.
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Per prima cosa ho scoperto che la foto pubblicata sull'Arena e spacciata per l'insediamento di Sommacampagna è, invece, quella dell'insediamento di Fercam di Rho in provincia di Milano.
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Ho pertanto scoperto che questo insediamento della Fercam di Rho è inserito in una zona industriale denominata "Passirana" e che da un lato, questo insediamento, confina con una zona agricola.
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E dalla sottostante immagine appare evidente che l'insediamento di Rho della Fercam è posto in aderenza a due caselli Autostradali.
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Dopo aver scoperto questo ho fatto una ricerca sul web e mi è apparso un articolo del 4 novembre 2013 (un anno fa) a titolo. "Fercam, le pmi fanno crescere i traffici ma i comuni bloccano gli investimenti" con questo sotto titolo maiuscolato: "UNA FLOTTA DI 2.400 TIR CHE A FINE ANNO AVRÀ PRODOTTO UN FATTURATO SUPERIORE AI 600 MILIONI GRAZIE AI FLUSSI DI EXPORT DEL MADE IN ITALY. I PROBLEMI ARRIVANO DAGLI ENTI LOCALI. I NUOVI CENTRI LOGISTICI DI RHO E VERONA RESTANO BLOCCATI. PER FORTUNA APRE BOLOGNA"... dove, oltre a citare indirettamente Sommacampagna, appare evidente che ci sono problemi anche con il Comune di Rho. 
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Monza. A gli italiani i camion non piacciono. Nell’immaginario collettivo gli autotreni inquinano, fanno rumore e sono la causa di chilometriche code in tangenziale. L’altoatesino Thomas Baumgartner, presidente di Fercam, il primo gruppo nazionale della logistica e dei trasporti, è ben consapevole di tutto questo
... omississ...
A giugno l’azienda ha inaugurato una nuova base logistica a Bologna che strappa a Verona il primato di hub centrale di Fercam: 38mila metri quadrati di superficie, un investimento da 16 milioni e mezzo di euro e 170 posti di lavoro, di cui 86 tra impiegati e magazzinieri e 84 padroncini. Un’infrastruttura strategica che tuttavia non è sufficiente a saziare il desiderio di espansione della società altoatesina. Nei piani di Fercam c’è infatti l’idea di intercettare due business che presto interesseranno il Nord Italia. Il primo è il traffico dirottato su Milano dall’Expo 2015; il secondo è il business commerciale che verrà dal completamento dell’asse ferroviario Berlino- Brennero-Verona. 
Ma qui torniamo al discorso iniziale: all’ostilità che un’industria logistica incontra quando cerca casa o semplicemente vuole crescere. 
A Rho, paese in rapida trasformazione per fare spazio all’Esposizione Internazionale, Fercam da cinque anni sta cercando di accrescere la sua sede: «Abbiamo un terreno di nostra proprietà sul quale vorremmo creare un insediamento logistico. Ma le amministrazioni locali non ci concedono le autorizzazioni», nonostante il piano porterebbe oltre cinquanta posti di lavoro
Lo stesso accade a Verona, snodo essenziale dell’asse ferroviario che entro il 2017 porterà al cuore della Germania, a Berlino, passando dal Brennero: «Per intercettare il flusso di merci che verrà da questa nuova linea di comunicazione avevamo pensato di espanderci a Sommacampagna, ma il comune non vuole imprese logistiche fra i piedi perché inquinano e creano troppo traffico». 
Eppure la società di Baumgartner a luglio si è aggiudicata il punteggio massimo nell’ambito del programma europeo Ecostars, grazie a un consistente investimento economico in mezzi sempre più ecosostenibili per contribuire al miglioramento della qualità dell’aria. Comunque sia, Fercam non si perde d’animo: «Premesso che in tempi di crisi è quasi un delitto non consentire a un’azienda di espandersi, credo nell’Italia e voglio continuare a investire qui. Se non sarà a Verona, sarà a Vicenza», assicura Baumgartner, un manager che non ha alcuna intenzione di farsi intimidire dal lacci burocratici della pubblica amministrazione. Qui sopra, Thomas Baumgartner, presidente di Fercam Il gruppo conta su 2 mila addetti e 63 sedi: 43 in Italia, 18 in Europa e 2 in Africa
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Letto questo articolo sono andato a vedere che prevede il Piano Regolatore del Comune di Rho e, a quanto pare, il terreno confinante con l'insediamento della Fercam... sembra essere agricolo ed è forse per questo "dettaglio", che quel comune vuole che quel terreno... rimanga agricolo.
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E dato che i "dettagli" contano... evidenziamo che parte delle aree dell'insediamento della Fercam, a Rho - quelle perimetrate in colore rosso - sono terreni agricoli e non terreni industriali e/o destinati agli spedizionieri.
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Evidenziato questo se andiamo a leggere questo altro articolo: "Effetto Nimby sullo sviluppo di Fercam" con questo sottotitolo: "Lo sviluppo del polo di Rho, bloccato dalle resistenze degli enti locali. Baumgartner: «Se non cambia nulla, potremmo trasferirci»" possiamo comprendere che Fercam acquista terreni agricoli e poi chiede ai comuni di trasformarli a suo uso e consumo.
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Un articolo che comincia cosi: "Effetto Nimby (not in may backyard) su Fercam. Il gruppo della logistica di Bolzano ha alzato il velo sui conti 2012 e sulle prospettive 2013. Numeri in crescita anche in questo momento difficile per l’economia e l’industria, e che potrebbero essere ancora migliori se non fosse che a mettersi di traverso, ancora una volta, non è tanto la crisi italiana, ma la sua burocrazia e i veti incrociati del territorio in cui opera".
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Ma di questo articolo si evidenziano questi altri paragrafi: "Peccato che a Rho, dove ha sede il centro operativo e da dove parte il business maggiore del gruppo grazie alla vicinanza con l’aeroporto di Malpensa e al collegamento con l’interporto intermodale di Busto Arsizio, lo sviluppo del gruppo sia ostacolato dagli enti locali. «Da oltre 5 anni»,  spiega l’amministratore delegato Thomas Baumgartner, «stiamo cercando di raddoppiare il nostro sito che attualmente conta 120 dipendenti per uno spazio di 60mila mq, ma sia il Comune sia la Provincia si oppongono, rinunciando per altro a oneri urbanistici tra gli 800 mila euro e il milione, nonché a nuovi posti di lavoro che potrebbero raddoppiare una volta concluso l’ampliamento». Un’opposizione negativa per il business del gruppo che non vorrebbe rinunciare allo sviluppo nell’area anche in vista dell’Expo. «Se però da qui a un anno non cambierà nulla», spiega Baumgartner, «saremo costretti a una decisione, e questo potrebbe anche significare un trasferimento in blocco»".
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E se qui sopra c'è scritto che vogliono "raddoppiare il loro sito" significa che la Fercam ha acquistato del terreno agricolo e vuole che il Comune di Rho lo trasformi, ma a quanto pare... ne il Comune e tanto meno la Provincia, questo raddoppio... sta bene.
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Quindi... ne il Comune di Rho e tanto meno il Comune di Sommacampagna, spero che continuino a non accettare le richieste di Fercam di voler trasformare dei terreni agricoli per destinarli ad ampliamenti e potenziamenti, quando questi insediamenti per gli spedizionieri, sarebbe preferibile che fossero realizzati nelle aree interportuali, che sono adeguatamente attrezzate a gestire il notevole traffico creato dagli autocarri.
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Ma dato che nel primo articolo, oggi citato c'era scritto questo: "PER FORTUNA APRE BOLOGNA", andiamo a verificare cosa è successo a Bologna, dove la Fercam ha inaugurato un nuovo insediamento e cosi scopriamo da subito che sul sito web dell'INTERPORTO di Bologna c'è questo articolo: "Interporto: INAUGURAZIONE NUOVO CENTRO LOGISTICO FERCAM".
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A quanto pare la proposta del comune di Sommacampagna di trasferire la Fercam nell'Interporto del Quadrante Europa, non era un'idea sbagliata, visto che la nuova sede della Fercam di Bologna è stata realizzata all'interno dell'Interporto di Bologna.
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Se ora noi andiamo a leggere un articolo pubblicato su "Alto Adige" a titolo: "La Fercam Spa inaugura centro logistico a Bologna" con sotto titolo: "La Fercam Spa ha inaugurato un nuovo centro logistico a Bologna: su un’area di 38 mila metri quadri all’interno dell’Interporto di Bologna è stato realizzato in poco meno di un anno e con un... ", pare che se la Fercam chiede di poter realizzare insediamenti dove il Piano regolatore lo permette... in meno di un anno riescono a realizzare i loro insediamenti.
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E dopo aver evidenziato questi dettagli... credo che alla Fercam deve essere impedito qualsiasi ampliamento in altezza e in superfice sul loro insediamento nel Comune di Sommacampagna, perchè se la Fercam vuole creare un grande insediamento, il posto ideale, dove realizzare questo intervento, sono delle aree ubicate all'interno dell'Interporto del Quadrante Europa, un luogo che dista solo 4 km dall'attuale insediamento della Fercam.
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