Visto che in Italia gli Aeroporti dovrebbero essere sottoposti a V.I.A. e che per poter operare anche gli Aeroporti dove c'è il controllo e la partecipazione di SAVE SpA: Treviso, Venezia, Verona e Brescia, dovrebbero essere in possesso del Decreto di Compatibilità Ambientale, premesso questo, lo possiamo ricordare al Presidente di SAVE SpA... che prima o dopo... dovrà anche rispondere al principio Comunitario: "CHI INQUINA PAGA"?

Sabato, sull'Arena, era stato pubblicato questo articolo: "Aeroporti, nozze in vista con Bergamo" con sottotitolo: "L’accordo con Orio al Serio potrebbe essere già pronto entro quest’anno: una nuova società con il Catullo per gestire e sviluppare lo scalo bresciano" e sopra titolo: "INFRASTRUTTURE. Al Marco Polo di Venezia, vertice fuori programma tra Marchi, Arena, il bergamasco Radici, Riggio di Enac e l’avvocato Di Palma per Montichiari" con questo testo:
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VENEZIA. Il vertice che non ti aspetti. Nella sala conferenze dell'aeroporto Marco Polo di Venezia dove De Rita espone l'ultima ricerca del Censis sul rapporto tra aeroporti e comunità locali nel nuovo polo del Nordest, il tema di sottofondo è se e quando in questa nuova aggregazione entrerà anche lo scalo di Bergamo, vale a dire Orio al Serio. Mentre Enrico Marchi, presidente di Save, annuncia sibillino che «su Verona avremo presto novità positive» e il presidente del Catullo Paolo Arena rivela che con Orio al Serio è stato aperto «un tavolo tecnico riservato per parlare del futuro e della gestione di Montichiari», ecco che arriva il presidente di Sacbo, Miro Radici. Sacbo è la società che gestisce Orio al Serio e che ha una forte attenzione su Montichiari, scalo vicino e con grandi potenzialità che potrebbe assorbire sia i voli che le merci che da Bergamo dovranno giocoforza traslocare per le limitazioni ai voli notturni. 
Sacbo aveva presentato ricorso al Tar contro la decisione del Governo di assegnare la concessione per Montichiari direttamente alla Catullo spa, ottenendo pure ragione. L'altro giorno era prevista la discussione davanti al Consiglio di Stato ma siccome ora, grazie anche a Marchi, la Catullo e Sacbo si parlano, è stato chiesto di comune accordo un rinvio a giugno. Nel frattempo dovrebbero maturare le nozze tra il Polo aeroportuale del Nordest e il più importante aeroporto per voli low cost e tra i primi per i cargo. Il che significherebbe dare finalmente attività e sviluppo a Montichiari, uno scalo che ha divorato milioni e milioni di euro restando semideserto.
E così ieri mattina Arena, Marchi, Radici insieme con il presidente di Enac Vito Riggio e l'avvocato Di Palma dell'Avvocatura dello Stato si sono ritrovati a discutere riservatamente sui tempi e i modi per arrivare a una prima intesa perché è interesse di tutti, da quanto è trapelato, che per Montichiari si passi quanto prima dalle carte bollate ai voli concreti che portino crescita, reddito e sviluppo. Marchi ha un obiettivo: «Dobbiamo migliorare le sinergie avviando il dialogo con Bergamo: devono smettere le baruffe, i litigi e i campanilismi. L'obiettivo è che anche lo scalo di Brescia venga messo a sistema. Il rinvio del Consiglio di Stato, che abbiamo chiesto, è stato sicuramente un segnale positivo per lavorare a un accordo».
Arena rivela che «con Bergamo è stato avviato un tavolo di discussione molto riservato che ha l'obiettivo di trovare le sinergie possibili per accelerare lo sviluppo del territorio e delle infrastrutture di Montichiari».
Aggregazioni aeroportuali che anche ieri hanno ricevuto la benedizione del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi che in una lettera ai promotori del convegno ha scritto: «Valuto positivamente questa aggregazione del Nordest che va nella direzione indicata dal Piano nazionale aeroporti con uno sviluppo delle specializzazioni in base ai bacini di traffico».
E in questo senso, da quanto è filtrato, si è espresso anche il presidente di Enac Vito Riggio al termine del colloquio riservato che si è svolto nel ristorante della sala Vip. E con l'ausilio di tecnici così esperti, si è ragionato anche sulla strada da intraprendere: la possibilità concreta è che l'accordo con Sacbo per la gestione e lo sviluppo di Montichiari si chiuda già entro quest'anno. Il progetto cui sta lavorando la società Catullo con Sacbo è la creazione di una newco (nuova società) fnalizzata esclusivamente allo scalo bresciano. In questo modo Bergamo entrerebbe, seppur parzialmente, nel nuovo polo aeroportuale del Nordest.
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Oggi non entro nel merito dell'articolo pubblicato sabato scorso, anche perchè ieri su quanto accaduto a Venezia avevo già scritto questo messaggio: "Se leggo un Comunicato Stampa del CENSIS a titolo: "Le comunità locali e l’aeroporto Marco Polo di Venezia: un percorso per crescere insieme" con sottotitolo: "Presentazione dello studio realizzato per Save dal Censis"... e se quindi leggo che è... "PER SAVE", posso avere il ragionevole dubbio che sia uno studio... "PRO SAVE" (poco superpartes) e che forse quello studio, SAVE l'ha anche pure pagato?".
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Ma visto che nel sottotitolo dell'Arena c'era scritto questo: "gestire e sviluppare lo scalo bresciano" e visto che in Italia gli Aeroporti dovrebbero essere sottoposti a V.I.A. e che per poter operare anche gli Aeroporti dove c'è il controllo e la partecipazione di SAVE SpA: Treviso, Venezia, Verona e Brescia, dovrebbero essere in possesso del Decreto di Compatibilità Ambientale, premesso questo, lo possiamo ricordare al Presidente di SAVE SpA... che prima o dopo... dovrà anche rispondere al principio Comunitario: "CHI INQUINA PAGA"?
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In ogni caso, visto che sabato i giornali hanno anche scritto e parlato dell'Aeroporto di Montichiari e visto che molti cittadini e istituzioni stanno scrivendo Osservazioni alla VIA della Ferrovia TAV, lo posso ricordare che sul sito del Ministero dell'Ambiente, in merito al progetto: "Attivazione traffico aereo commerciale e strumentale dell'aeroporto "Gabriele d'Annunzio" di Brescia", si può leggere il: "Decreto del Ministero dell'Ambiente di concerto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Attivazione traffico aereo commerciale e strumentale dell'aeroporto "Gabriele d'Annunzio" di Brescia". 
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Un Decreto di Compatibilità Ambientale che comincia come sopra e che termina come sotto, dal quale si evince che dalla data di emanazione, avvenuta in data 21 Dicembre 2000, sono già trascorsi quasi 14 anni... il che potrebbe fare pensare che quel decreto sia decaduto e che anche l'Aeroporto di Brescia-Montichiari debba reiterare la Procedura di VIA.
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Che l'Aeroporto di Brescia-Montichiari debba essere sottoposto a nuova procedura di VIA, parrebbe essere già stato scritto nel penultimo paragrafo del Decreto VIA del 2000 dove si legge questo.
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Parrebbe essere pertanto evidente che se l'Aeroporto di Brescia-Montichiari dovesse superare i 46 movimenti giorno/medio con 3328 passeggeri (al giorno) i gestori di quell'Aeroporto... dovranno procedere ad una nuova Valutazione di Impatto Ambientale.
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Se esaminiamo i dati dei movimenti dell'Aeroporto di Brescia-Montichiari come riportati sui dati statistici di Assaeroporti, apprendiamo che nel 2013 sono stati 7.125 il che significa che in media al giorno ci sono stati circa 20 movimenti e che quindi basterebbe che l'attuale traffico avesse da moltiplicarsi di 2,5 volte detto aeroporto deve essere sottoposto a nuova Valutazione di Impatto Ambientale. 
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Considerato che la quasi totalità dei movimenti aerei generati dall'Aeroporto di Montichiari (dati 2013 - confermato lo stesso trend anche nel 2014) è costituito da voli cargo, se a seguito di un eventuale accordo tra Brescia e Bergamo i gestori Aeroportuali dovessero spostare, anche solo i voli cargo da Bergamo a Brescia... essendo le tonnellate merci movimenti da Brescia 39.431 e le tonnellate di Bergamo 116.112, parrebbe essere evidente che i movimenti aerei verrebbero quasi quadruplicati con il conseguente obbligo di nuova Valutazione di Impatto Ambientale. 
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Dopo aver ricordato che anche l'Aeroporto di Brescia Montichiari, dovrà essere sottoposto a V.I.A. e visto che in Italia gli Aeroporti comunque dovrebbero essere sottoposti a V.I.A. e che quindi per poter operare anche gli Aeroporti - dove c'è il controllo e la partecipazione di SAVE SpA: Treviso, Venezia, Verona e Brescia - dovrebbero essere in possesso del Decreto di Compatibilità Ambientale, premesso questo, lo possiamo ricordare al Presidente di SAVE SpA... che prima o dopo... dovrà anche rispondere al principio Comunitario: "CHI INQUINA PAGA"?
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E... a proposito dell'Aeroporto di Treviso, tra i vari interventi, ascoltate quello che dice il Sindaco di Quinto di Treviso... in questo servizio del TG3.
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