Se sull'Arena di ieri ho letto un articolo a titolo: "Un binario e costi ridotti è la Tav leggera del M5S", subito sembrava una... "cosa buona e giusta", ma poi esaminando la proposta "alternativa" come elaborata da alcuni esponenti del M5S - denominata TAV "LEGGERA" - il mio pensiero di oggi è questo: "L'è peso el tacon del buso" (E' peggio la toppa del buco) e quindi rispetto alla TAV... è meglio il raddoppio della Ferrovia: Monselice - Mantova - Cremona - Milano.

Ieri sull'Arena è stato pubblicato un articolo con titolo: "Un binario e costi ridotti è laTav leggera del M5S", sotto titolo: "I treni viaggiano lo stesso a 280 km orari. L’alternativa progettuale sulla Brescia-Verona viene proposta al ministero delle Infrastrutture" e sopra titolo: "GRANDI OPERE. Passa in commissione comunale la modifica su 120 metri di tracciato". 
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E questo qui di seguito riprodotto, sarebbe il tracciato di questa TAV "LEGGERA".
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Ma basta sovrapporre questa proposta di TAV "LEGGERA" alle foto satellitari di Google Earth e da subito si può verificare che quanto proposto dagli esponenti dei M5S è una TAV "PESANTE" (se non peggio) di quella proposta dal Consorzio CEPAV DUE.
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Ma se ieri sull'Arena c'era scritto che il M5S sarebbe favorevole al progetto della TAV con una soluzione - a loro dire - "LEGGERA", oggi basta leggere questo comunicato dell'On. Francesca Businarolo (vedi sotto) per capire che quanto proposto è solo una iniziativa personale e pertanto, a mio avviso - la proposta della TAV "LEGGERA" - è assolutamente da bocciare.
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PRECISAZIONE SU «TAV ALTERNATIVA»
Il progetto presentato ieri, riportato dai media di Verona, non è riconducibile al Movimento 5 Stelle, ma si tratta di un’iniziativa a titolo personale.
La Tav «leggera», che verrebbe realizzata aggiungendo un solo binario a quelli già preesistenti, mantiene delle criticità in alcune aree, attraversando centri abitati (Cavalcaselle e parte di Peschiera) e prevedendo, in questo modo, espropri. Inoltre, non sono stati presi in considerazione i rappresentanti locali del M5S, che non hanno potuto esprimere un parere informato in merito.
La posizione del Movimento 5 Stelle è chiara al riguardo: siamo per l’abbandono del progetto. L’opposizione alla Tav, del resto, è uno dei punti fondamentali e del programma elettorale del Movimento.
In questo senso vanno tutte le iniziative dei parlamentari delle regioni coinvolte, Piemonte in primis. Anche l’ultima interrogazione, con prima firmataria Francesca Businarolo e presentata ai ministri competenti, avanzava questa richiesta evidenziando le note problematiche, tra cui anche il fatto che il progetto non si è confrontato con le progettualità locali (Pat, Pati).
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E dato che io sono d'accordo con l'On. Francesca Businarolo, riesaminiamo il tracciato proposto su una scala maggiore evidenziando sempre l'attuale tracciato ferroviario e quello proposto da "alcuni" esponenti del M5S, la cui mia sintesi - su quanto da loro proposto - è la seguente: "L'è peso el tacon del buso".
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Dall'esame del tracciato della TAV "LEGGERA" riportato sulle foto satellitari è evidente che questa è solo un'altra soluzione di TAV "PESANTE" che - come quella progettata da CEPAV DUE - non è altro che l'ennesimo disastro ambientale.
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E che ci siano opinioni diverse tra gli esponenti del Movimento 5 Stelle basta leggere i due articoli pubblicati oggi sul Corriere di Verona e sull'Arena, dei quali si evidenziano non solo le opinioni di differenti anime del M5S, ma sopratutto le assurde considerazioni espresse dall'On. Vincenzo D'Arienzo, che non condivido assolutamente, ne nella forma e tanto meno nella sostanza, considerazioni riportate anche in questo articolo del Corriere di Verona.
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Progetto Tav, si spaccano i grillini
Documento firmato da parlamentari e consiglieri del territorio per condannare il progetto «in solitaria» del deputato Fantinati
Ma dal Pd arrivano complimenti
VERONA «Quel progetto è un’idea di una singola persona e non è condiviso da noi». 
Il Movimento 5 Stelle si spacca sulla Tav, accerchiando ed isolando il parlamentare Mattia Fantinati, «reo», due giorni fa, di aver presentato un tracciato alternativo «leggero» all’Alta velocità (partendo dallo studio delle linee attuali), usufruendo della cornice pentastellata per divulgare il suo pensiero alla stampa . 
«Il progetto presentato e riportato dai media non è riconducibile al M5S - tuona un documento firmato dagli altri due parlamentari grillini veronesi, Francesca Businarolo e Tancredi Turco, seguiti da Gianni Bertolini e Federico Zanella, consiglieri comunali di Sona, Simone Bertin, attivista No Tav della provincia, Luisa Galeoto, consigliere comunale di Sommacampagna, Renzo Gasparella, consigliere comunale di Isola della Scala, Marcello Giacomelli, consigliere comunale di Castelnuovo del Garda, Mirco Moreschi, consigliere comunale di Nogara, Andrea Nuvoloni, consigliere comunale di San Giovanni Lupatoto. «L’ipotetica Tav “leggera”, che verrebbe realizzata aggiungendo un solo binario a quelli già preesistenti, mantiene le criticità nelle aree interessate, attraversando centri abitati come Cavalcaselle e parte di Peschiera - si scrive - e prevedendo, in questo modo espropri e un’eccessiva cantierizzazione. Inoltre, di tale ipotesi non sono stati informati i rappresentanti locali del M5S, che non hanno potuto esprimere un parere adeguato in merito». Un parere che non si tarda a ribadire: «La posizione del M5S è chiara: siamo per l’abbandono del progetto - si sottolinea -. L’opposizione alla Tav, del resto, è uno dei punti fondamentali del programma elettorale del movimento». 
In questo senso, «vanno tutte le iniziative dei parlamentari delle regioni coinvolte, Piemonte in primis». Anche l’ultima interrogazione, con prima firmataria Businarolo, «evidenzia le note problematiche, tra cui la carenza di risorse a disposizione e il fatto che il progetto non si è confrontato con le progettualità locali» conclude il comunicato. Un documento che non è stato firmato, però, dai consiglieri comunali del capoluogo, presenti, d’altra parte, alla conferenza stampa di Fantinati, Gianni Benciolini in primis. Ma le reazioni suscitate dal deputato grillino sono molteplici. 
Se, da una parte, gli arriva una «strigliata» dai compagni di partito (sulla questione, ora, potrebbe esprimersi lo stesso Grillo), dall’altra gli arriva l’apertura dal Pd. «L’alta capacità è la più grande opportunità che abbiamo per la crescita e lo sviluppo di Verona e il governo la favorisce investendo 3 miliardi di euro - spiega il deputato Vincenzo D’Arienzo -. Mai una cifra simile prima d’ora per Verona. Difficile non coglierla e il tema del rispetto del territorio è un tema vero. Tutti abbiamo l’obbligo e il dovere di agire affinché il progetto non sia invasivo. Per questo, apprendo con favore la proposta di chiunque voglia migliorare e non contrapporsi ideologicamente». 
Per D’Arienzo, quindi, «il favore del M5S sul progetto è la novità vera». «Finalmente - esclama -. Sempre contrari, con la controproposta dimostrano d’aver cambiato idea, di ritenere la Tav un fattore imprescindibile per lo sviluppo. Una novità di non poco conto. Con la presentazione di un progetto diverso da quello conosciuto, dimostrano comunque di volere la Tav. Mi aggiungerò a coloro che chiederanno al ministero di valutare la proposta». 
Peccato che non si sia aggiunto nessuno. Anzi, nelle stesse ore i colleghi disconoscevano la proposta di Fantinati. 
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ALTA VELOCITÀ. D'Arienzo: «Opportunità di sviluppo del territorio, il Governo mette 3 miliardi»
Pd: «Tav avanti tutta» E si spaccano i 5 Stelle
La deputata Businarolo si dissocia dal progetto «leggero» presentato dal collega Fantinati: «Non è quello del movimento»
L'alta velocità sulla linea Brescia-Verona va avanti tutta — il Governo ha stanziato i soldi il 29 a Roma la conferenza dei servizi esporrà le controdeduzioni alle osservazioni e le richieste di mitigazioni ambientali presentate il 6 novembre scorso dai sindaci dei Comuni interessati al passaggio, fra cui quelli veronesi — ma intanto si apre una frattura nel Movimento 5 Stelle, relativamente all'opera. Al punto da scatenare un caso politico parlamentare. Che coinvolge anche il Pd.
Lunedì però il deputato del M5S Mattia Fantinati, con il consigliere comunale Gianni Benciolini e altri esponenti locali, ha ospitato in municipio la presentazione del progetto di Alberto Baccega ed Erasmo Venosi di una «Tav leggera», cioè con solo un binario in più rispetto ai quattro che prevederebbe la Tav del Governo e delle Ferrovie, quindi con minore impatto ambientale e dei cantieri e a costo dimezzato.
Su questa svolta del M5S il deputato del Pd Vincenzo D'Arienzo ha dato un segnale di apertura. «L'alta capacità è la più grande opportunità che abbiamo per la crescita e lo sviluppo di Verona e il Governo la favorisce investendo 3 miliardi di euro. Mai una cifra simile prima d'ora per Verona. Per questo, apprendo con favore la proposta di chiunque voglia migliorare e non contrapporsi ideologicamente. Tra questi, il favore del M5S sul progetto è la novità vera. Finalmente. Con la presentazione di un progetto diverso da quello conosciuto, dimostrano comunque di volere la Tav».
D'Arienzo precisa: «Mi aggiungerò a coloro che chiederanno al ministero di valutare dettagliatamente la proposta fatta. È bene esplorare tutte le possibilità in campo prima di agire, per non pentircene dopo. La valutazione va fatta nell'ambito della conferenza di servizi in corso, in modo da accelerare i tempi dello studio. Ma se emergesse che il tracciato attuale resta il migliore possibile, M5S non può sfilarsi dal sostegno». Nel M5S però si apre una frattura. La deputata del M5S Francesca Businarolo si dissocia del progetto presentato da Fantinati. «Esso non è riconducibile al Movimento 5 Stelle. L'ipotetica Tav leggera che verrebbe realizzata aggiungendo un solo binario a quelli già preesistenti», dice, «mantiene le criticità nelle aree interessate, attraversando centri abitati (Cavalcaselle e parte di Peschiera) e prevedendo, in questo modo espropri e un'eccessiva cantierizzazione. Inoltre, di tale ipotesi non sono stati informati i rappresentanti locali del M5S, che non hanno potuto esprimere un parere adeguato in merito». La posizione del M5S è chiara: siamo per l'abbandono del progetto. In questo senso», aggiunge, «vanno tutte le iniziative dei parlamentari delle regioni coinvolte e anche l'ultima interrogazione, con me prima firmataria e altri esponenti veronesi»
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Se sull'Arena di ieri ho letto un articolo a titolo: "Un binario e costi ridotti è la Tav leggera del M5S", subito sembrava una... "cosa buona e giusta", ma poi esaminando la proposta "alternativa" come elaborata da alcuni esponenti del M5S - denominata TAV "LEGGERA" - (proposta poi smentita da altri esponenti del M5S) il mio pensiero di oggi è questo: "L'è peso el tacon del buso" (E' peggio la toppa del buco) e quindi rispetto alla TAV... è meglio il raddoppio della Ferrovia: Monselice - Mantova - Cremona - Milano.
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Ed in merito a questa proposta alternativa ricordo quanto pubblicato il 18 Ottobre 2014 in questo messaggio: "Nell'era della "spending review"... piuttosto che realizzare nuove opere faraoniche... non sarebbe una "cosa... più saggia e... più giusta"... migliorare l'esistente? Se un bel pò di politici locali (e non locali) si mettessero assieme e combattessero per con un nuovo obiettivo, si potrebbe cominciare a sostenere questa proposta: "NO" alla TAV Brescia Verona... "SI" al DOPPIO BINARIO Codogno-Cremona-Mantova-Legnago-Monselice, realizzando anche il DOPPIO BINARIO sulla Mantova-Verona?".".

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