Posso DISSENTIRE su quanto dichiarato dall'On. Vincenzo d'Arienzo: «La TAV è una grande opportunità, la Provincia coinvolga il territorio» e posso CONDIVIDERE quanto, invece, il Sindaco di Peschiera: Orietta Gaiulli, dichiara questo: «Darò a breve incarico ad un legale esperto in materia affinché vengano denunciate davanti ad ogni Tribunale le illegittimità e irregolarità dell'opera»... perchè siamo nella fase della Valutazione di Impatto Ambientale!!!

Dopo aver scritto sulla Discarica Siberie ieri e anche l'altro ieri, visto gli articoli pubblicati oggi sull'Arena, oggi torniamo ad occuparci della Ferrovia AV/AC - Torino Venezia - tratta Brescia-Verona, detta comunemente "Ferrovia TAV".
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ALTA VELOCITÀ. Il deputato Pd D'Arienzo risponde ai Cinquestelle
«La Tav è una grande opportunità, la Provincia coinvolga il territorio»
«L'alta capacità ferroviaria è uno dei pilastri dello sviluppo futuro di Verona». Così Vincenzo D'Arienzo, deputato Pd, replica alle contrarietà espresse dal collega Mattia Fantinati, del Movimento 5 Stelle. «Ormai», esclama D'Arienzo, «è il movimento del no a tutto, dell'opposizione a prescindere». 
«È vero», osserva il deputato Pd, «i quattro mega lotti veronesi dei treni veloci creeranno disagi, occuperanno suolo produttivo, in qualche caso prenderanno il posto di case e aziende. Lo dico con rispetto verso chi subirà conseguenze, ma ora che ci sono i finanziamenti siano studiate tutte le alternative, perché i benefici saranno maggiori: Verona è punto di approdo/passaggio delle direttrici stradali e ferroviarie strategiche per il Paese, qui abbiamo tutte le intermodalità e la nostra posizione, dal punto di vista della logistica delle merci, ha consentito la forza del Quadrante Europa e il richiamo per rilevanti investimenti».
«Ciò», sottolinea, «deve però coniugarsi con la condivisione dei territori: Peschiera, San Massimo e San Bonifacio sono i nodi critici, a tutti noi spetta ridurre al minimo i danni, ma per realizzare la Tav, non per impedirla». E a tale riguardo propone che la Provincia «sia capofila poiché conosce il territorio più dei tecnici di Rfi». E invita a «redigere un piano industriale delle opportunità per orientare lo sviluppo a favore delle vocazioni di Verona. Questo finora è mancato ed è una delle ragioni delle tante legittime perplessità espresse dai cittadini».
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CASTELNUOVO. Botta e risposta al vetriolo anche con l'ex sindaco e deputato Fogliardi e con il portavoce del Comitato popolare Nottegar
«Gaiulli fomenta la gente contro Tav»
Peretti critica la collega pronta a incatenarsi contro il tracciato «Crea false aspettative e alimenta movimenti pericolosi»
È un botta e risposta al vetriolo quello tra il sindaco di Castelnuovo Peretti e la collega di Peschiera Orietta Gaiulli sulla Tav: il primo ha criticato pubblicamente la presa di posizione della seconda che s'è detta «pronta ad incatenarsi contro il tracciato». «Creare false aspettative è sbagliato», ha detto Peretti, «non farò battaglie legato a un binario, un sindaco che dice così alimenta movimenti pericolosi». 
«Spostare il tracciato», così come da tempo auspicano anche le associazioni ambientaliste e il Consorzio del Lugana, «è impossibile», ribadisce Peretti, «perché il ministro Lupi ha detto che non si cambia» e perché più in generale «il progetto della Tav passa sopra le nostre teste» essendo inserito nella legge obiettivo nata nel 2001 per agevolare finanziamento, approvazione progettuale ed esecuzione delle infrastrutture considerate strategiche. E tav, strategica, lo è.
Peretti ribadisce la sua posizione: «Non voglio creare false speranze perché poi la gente rimane delusa. Comunque, mi sento di dire a chi è contrario all'arrivo che manca un vero fronte comune contro questa opera perché Verona ha già accettato e Vicenza ha addirittura chiesto che il tracciato attraversi la città. In mezzo c'è Verona....Non ci resta che fare tutto il possibile per portare a casa il male minore con compensazioni e mitigazioni per il territorio».
Poi, la critica ai vicini di casa: «La voglia di collaborare con gli altri Comuni da parte mia non manca, tanto che quando due settimane fa a Venezia c'è stata la riunione con la commissione regionale Via (Valutazione di impatto ambientale) ho preteso di ottenere un incontro con i tecnici di Cepav Due e Rfi, invitando anche il vicesindaco di Peschiera Cimarelli. Avrei voluto la stessa correttezza anche quando Peschiera ha avuto l'incontro a Roma con Rfi la settimana scorsa: bene avere dei contatti privilegiati, ma visto che l'argomento interessa tutti, ho chiesto all'onorevole Diego Zardini di partecipare portando le posizioni di Castelnuovo». 
Daniele Nottegar, portavoce del gruppo «Cittadini contro il disastro Tav», interviene nella querelle: «Se come dice Peretti il sindaco di Peschiera crea false aspettative, quelle che il sindaco di Castelnuovo propone sono ancora peggio. Accettare senza fare opposizione quello che viene imposto dall'altro è la negazione della democrazia. Invitiamo il sindaco ad alzare la voce con le istituzioni che dovrebbero fare gli interessi dei cittadini ma che dimostrano di perseguire altri obiettivi». 
Quanto alla stoccata di Peretti lanciata contro i rappresentanti veronesi del governo, attuali e passati («denuncio anch'io, come già fa Nottegar, dell'assenza delle nostre istituzioni e dei nostri parlamentari veronesi»), interviene Giampaolo Fogliardi, deputato dal 2006 al 2013 (prima nel Pd, passato poi tra le fila di Monti) e sindaco di Castelnuovo tra il 1985 e il 1995: «In dieci anni di amministrazione di centrodestra», ribatte Foglairdi, «non hanno mai convocato assemblee pubbliche o coinvolto i cittadini contro il progetto della Tav, mancavano solo i finanziamenti ma era tutto già stato studiato. Oggi si va avanti perchè è stata trovata la copertura economica». 
Ancora Fogliardi: «Quanto al mio impegno di onorevole, al tempo facevo parte di un'altra commissione ma mi sono sempre occupato della mia terra, in particolare io e l'onorevole Alessandro Montagnoli (ex sindaco e oggi vicesindaco di Oppeano, ndr) ci eravamo fatti carico del problema proponendo osservazioni all'interno della Commissione trasporti e chiedendo lo spostamento del tracciato». Proposte a cui però non è mai stato dato ascolto. 

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«Non accetto l'accusa. Meglio agire che subire»

Chiamata in causa Orietta Gaiulli non si sottrare alla polemica. «Sono lieta di occupare i pensieri del collega di Castelnuovo. Francamente», esordisce richiamando la sua ormai celebre dichiarazione sulla disponibilità a legarsi ai binari, «non ricordo di aver chiesto a Peretti di imitarmi né di venire con me. Ritengo di essere libera di formulare le mie proposte, ma non accetto chi evoca “movimenti pericolosi” perché sono proprio costoro che strumentalizzano fatti tristi che non sfiorano la mente di alcuno».
Gaiulli spiega l'attività portata avanti dal suo Comune per «prevenire lo scempio del territorio»: cita l'adesione, subito dopo la sua elezione, alla cordata di Comuni contrari al tracciato Tav; l'incarico affidato al professor Venosi, esperto di alta velocità, per realizzare «osservazioni puntuali e significative anche sotto l'aspetto dell'economicità dell'opera»; l'aver ottenuto la collaborazione della Soprintedenza per i Beni architettonici e paesaggistici di Verona «che provvederà a depositare osservazioni precise e circostanziate»; l'aver inoltre aderito alla «cordata di Comuni che con l'ausilio degli esperti di Legambiente provvederà a depositare ulteriori osservazioni sovracomunali per le questioni ambientali». 
«Darò a breve incarico ad un legale esperto in materia affinché vengano denunciate davanti ad ogni Tribunale le illegittimità e irregolarità dell'opera», annuncia ancora Gaiulli, riferendosi in particolare al modo in cui furono appaltati i lavori per realizzare i tracciati Tav, a trattativa privata quando invece – stando alle quote di partecipazione all'interno di Tav Spa – avrebbe dovuto tenersi una gara di appalto europea. 
E ancora: «Vi sono quattro architetti, due dei quali indicati da alcuni consiglieri di minoranza, che stanno lavorando per redigere osservazioni il più fondate possibili. Auspico che anche Peretti, insieme al sindaco di Sona Mazzi, si stiano muovendo in questa direzione e non si limitino a subire passivamente ciò che a loro parere è immodificabile. Si tratta della tutela del nostro territorio e della nostra gente», conclude Gaiulli, «di fronte a simili valori non mi accontento di portare a casa il male minore».
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Ricordato questo torniamo ad un nuovo intervento dell'On. Vincenzo d'Arienzo come pubblicato sulla sua pagina Facebook solo tre ore fa, intervento come qui sotto riportato del quale sono state evidenziate alcune frasi.
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Quando l'On. Vincenzo d'Arienzo cita il "Quadrante Europa", prima di elogiare questa infrastruttura, dovrebbe ricordarsi che questo Interporto... è mancante della V.A.S. - Valutazione Ambientale Strategica.
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Se poi oltre all'Interporto: "Quadrante Europa" - come ben illustrato nel video sopra riprodotto - l'On. Vincenzo d'Arienzo cita anche l'Aeroporto: "Valerio Catullo", possiamo ricordare che se l'Interporto è senza VAS e senza VIA dobbiamo anche ricordare che pure l'Aeroporto di Verona è senza VIA e pertanto... se la TAV non ha valutato gli EFFETTI CUMULATIVI di questo insieme di opere la procedura di VIA della Ferrovia TAV deve essere reiterata?
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Dato che la Procedura di VIA - Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) si applica, come prevede la Direttiva 85/337/CEE, ai progetti pubblici e privati che possono avere un impatto importante sull’ambiente e dato che tale valutazione deve essere effettuata prima che venga rilasciata l’autorizzazione alla realizzazione del progetto, prima cioè che il procedimento amministrativo per la realizzazione dell’opera sia concluso, andrebbe ricordato che, ai sensi dell’art. 3 della Direttiva 85/337/CEE citata, così come modificata ed integrata da successive Direttive, la valutazione dell'impatto ambientale individua, descrive e valuta gli effetti diretti e indiretti di un progetto sui seguenti fattori: - l'uomo, la fauna e la flora; il suolo, l'acqua, l'aria, il clima e il paesaggio; i beni materiali ed il patrimonio culturale; l'interazione tra i fattori precedenti.
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Se poi l'On. Vincenzo d'Arienzo evidenzia che la Ferrovia TAV fa parte di un complesso di infrastrutture (Autostrade, Aeroporto e Interporto) i cui singoli impatti ambientali di ogni singola infrastruttura... si sommano uno con l'altro con Effetti Cumulativi posso DISSENTIRE su quanto dichiarato dall'On. Vincenzo d'Arienzo: «La TAV è una grande opportunità, la Provincia coinvolga il territorio» e posso CONDIVIDERE quanto, invece, il Sindaco di Peschiera: Orietta Gaiulli, dichiara questo: «Darò a breve incarico ad un legale esperto in materia affinché vengano denunciate davanti ad ogni Tribunale le illegittimità e irregolarità dell'opera»... perchè siamo nella fase della Valutazione di Impatto Ambientale!!!

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