Rinnovo la domanda all'Amministrazione Comunale: "Visto che dalla Catullo SpA hanno esercitato il diritto di recesso soci di peso quali: Banco Popolare, CCIAA di Brescia e Provincia di Mantova... perchè dalla Catullo SpA non esce anche il Comune di Sommacampagna (mantenendo UNA AZIONE simbolica)... e mette all'incasso le quote societarie in suo possesso?"

Nemmeno oggi ho molto tempo per poter scrivere molto su www.vivicaselle.eu perchè devo finire le Osservazioni alla V.I.A. e quelle relative alla  Verifica di Ottemperanza alla V.I.A. della "Linea ferroviaria AV/AC Torino-Venezia: tratta AV/AC Milano-Verona".
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Ma dato che ieri ho scritto questo messaggio: "Se in un'intervista al Presidente di SAVE SpA - riportata ieri sul Corriere di Verona in un articolo con questo titolo: "Marchi: Porteremmo sviluppo e lavoro. Subito intesa con Bergamo e Brescia" - l'articolo poi inizia con questa frase: "Ha il 35 per cento, ma parla già da padrone"... credo che - da ieri - deve essere "ben chiaro" che all'Aeroporto Catullo... comanda la SAVE SpA e allora mi chiedo..." nel testo poi... avevo scritto anche questa domanda: "Visto che hanno esercitato il diritto di recesso soci di peso quali: Banco Popolare, CCIAA di Brescia e Provincia di Mantova.. perchè dalla Catullo SpA non esce anche il Comune di Sommacampagna (mantenendo UNA AZIONE simbolica)... e mette all'incasso le quote societarie in suo possesso?"
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Quella domanda ieri, l'ho anche pubblicata su Facebook nella pagina di "Abitare a Sommacampagna", ma dopo 23 ore ancora nessun commento (vedi sotto) e quindi oggi quella domanda la riformulo di nuovo integrandola con un breve commento e/o suggerimento.
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"Visto che dalla Catullo SpA hanno esercitato il diritto di recesso soci di peso quali: Banco Popolare, CCIAA di Brescia e Provincia di Mantova... perchè dalla Catullo SpA non esce anche il Comune di Sommacampagna (mantenendo UNA AZIONE simbolica)... e mette all'incasso le quote societarie in suo possesso?"
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Se le Quote Societarie della Catullo SpA, oggi possedute dal Comune di Sommacampagna passassero dallo "0.119 %" allo "0,004 %" (quali sono quelle della Comunità del Garda e/o allo "0,005" quali sono quelle del Comune di Brenzone)... il nostro Comune incasserebbe dei bei soldini e potrebbe fare quello che ha sempre fatto adesso nelle scelte del CdA della Catullo SpA... cioè niente.

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Ricordando quello che ho scritto ieri, il suggerimento di oggi sarebbe questo: "Con i soldi incassati dalla cessione delle quote della Catullo SpA - meno UNA AZIONE - il Comune potrebbe utilizzare i soldi incassati per nuovi progetti... tipo quello che ho già presentato all'Amministrazione Comunale e relativo alla "Margherita Nord"... e cosi poi costringere l'Aeroporto (civile e militare) a dialogare con noi per un nuovo Accordo di Concertazione".
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Se oggi ripubblico la domanda di ieri e la integro un pò... forse è perchè io sono convinto che l'Aeroporto Catullo è stato SVENDUTO a SAVE SpA... e se poi leggo articoli come questo: "Il Catullo vola via da Verona" poi magari mi convinco... che ho pure ragione.
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L’aeroporto Catullo cade in mano veneziana. Dopo un decennio di malagestione e di perdite milionarie, la Save ha ottenuto il 35% delle partecipazioni investendo 24 milioni, 10 in meno di quelli che sarebbero effettivamente serviti per ottenere il 35%. Save impone Paolo Simioni, in qualità di amministratore delegato e tre propri rappresentanti nel cda.
Il Corriere della Sera lo scrive chiaramente: “Ha il 35 per cento, ma parla già da padrone. O meglio: da chi ha le idee molto chiare su cosa fare per trasformare il Catullo in un aeroporto sano e produttivo, dopo anni di bilanci in rosso. Intanto abbiamo nominato in cda figure del nostro top management, a testimoniare la serietà e l’interesse che abbiamo”.
Naturalmente Save detta da subito le sue condizioni: “Le decisioni più importanti non verranno prese a maggioranza semplice: lo statuto prevede una clausola per la quale su molti temi debba esserci il consenso anche dei consiglieri di Save, quindi con una maggioranza qualificata, come confermato da Marchi”.
Il dg Bassetti, arrivato nel 2012, prepara le valigie: “Nei prossimi sei mesi verrà messo mano a quanto era stato impostato dal direttore generale Bassetti insieme con il cda e in questi mesi si capirà anche se sarà possibile la convivenza tra gli uomini Save e l’ad Paolo Simioni con il direttore generale Carmine Bassetti che potrebbe avere richieste interessanti anche da altri sistemi aeroportuali”.
Parlando di bilanci, L’Arena mette ancora una volta in evidenza il suo amore per la trasparenza: “Catullo nel 2013 ha fatto registrare ricavi per oltre 37 milioni e una perdita di 3,2 milioni”. Sembrerebbe che le cose vadano a gonfie vele, ma si tratta dell’ennesimo bilancio fallimentare (spese per 42,2 ml – ricavi per 37 ml = perdite per 3,2 ml).
Il top viene raggiunto quando si passa alle prospettive: “VERONA SUPERA VENEZIA. Verona rappresenta un bacino di traffico appetibile: nell’arco di un’ora di un’auto ci sono 7 milioni di potenziali passeggeri; a Venezia invece 4,3 milioni; il pil della zona che ruota attorno a Verona è quasi il doppio di quella che ruota attorno a Venezia”. Il problema è che, come ha ricordato Marchi, «in passato il Catullo non è stato gestito in modo appropriato dalla politica e ha prodotto una montagna di debiti».
Appunto, e chi ci va ora a sostituire i politici incapaci e corrotti? Paolo Arena presidente, Franco Sebastiani (Trento) vicepresidente, Rita Carisano, Pieralfonso Fratta Pasini e Giovanni Lorenzetti. Tutte facce nuove, estranee ai maneggi della politica.
Per il futuro previsioni più che ottimistiche: «L’elezione del nuovo consiglio di amministrazione segna l’avvio di una nuova fase per Catullo, il cui percorso di crescita si svilupperà nell’ambito del sistema aeroportuale del Nord-Est, attraverso la creazione di una rete di aeroporti gestiti in modo coordinato, al servizio della comunità locale – ha dichiarato il presidente Paolo Arena». Si punta ad: «Un fatturato di 200 milioni, 13 milioni di passeggeri». Il tempo è galantuomo e ci dirà quanto queste previsioni siano veritiere.
L’entusiasmo è alle stelle: “L’aumento di capitale ha detto anche altre cose: per esempio che il Banco Popolare insieme con la Provincia di Mantova e la Camera di commercio di Brescia hanno deciso per il recesso. Questi soci escono cioè dalla compagine sociale e verranno liquidati. Si attendeva la mossa della Fondazione Cariverona che però ieri era assente e non ha ancora deciso se versare la propria quota o no”.
“I motori sono stati accesi. Allacciate le cinture”. Ah ah ah!

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