Alla Direzione Generale Ambiente Commissione Europea Capo Unità ENV.A.1 – Infrazioni e per conoscenza alla Direzione Valutazione Ambientali del Ministero dell’Ambiente. Oggetto: Aeroporto di Venezia - L’ampliamento del Terminal (Lotto 1), il “Moving Walkway” e la nuova Centrale di Trigenerazione [per un importo di lavori complessivo di 108.299.799 euro], sono tre esempi di “salami slicing”, posti in essere da SAVE SpA al fine di tentare di evitare la sottoposizione alla VIA del Masterplan approvato da ENAC?
Se ieri ho scritto questo messaggio: "SAVE SpA - ESTRATTO Avviso per Procedura Negoziata - OGGETTO: Appalto di lavori
per la realizzazione dell'ampliamento terminal passeggeri Lotto n° 1
dell'Aeroporto Marco Polo di Tessera Venezia - DOMANDA: "Ma SAVE SpA... lo sa
o... non lo sa che in Europa, in Italia, nel Veneto e anche a Venezia, prima di
ampliare gli Aeroporti serve superare, positivamente, l'esame della Commissione
V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale) e non si può utilizzare "furbescamente"
la tecnica del "salami slicing"?"
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Oggi, alla Direzione Generale Ambiente Commissione Europea Capo Unità ENV.A.1 – Infrazioni e per conoscenza alla Direzione Valutazione Ambientali del Ministero dell’Ambiente, ho scritto una lettera avente ad oggetto: Aeroporto di Venezia - L’ampliamento del Terminal (Lotto 1), il “Moving Walkway” e la nuova Centrale di Trigenerazione [per un importo di lavori complessivo di 108.299.799 euro], sono tre esempi di “salami slicing”, posti in essere da SAVE SpA al fine di tentare di evitare la sottoposizione alla VIA del Masterplan approvato da ENAC ?
Oggi, alla Direzione Generale Ambiente Commissione Europea Capo Unità ENV.A.1 – Infrazioni e per conoscenza alla Direzione Valutazione Ambientali del Ministero dell’Ambiente, ho scritto una lettera avente ad oggetto: Aeroporto di Venezia - L’ampliamento del Terminal (Lotto 1), il “Moving Walkway” e la nuova Centrale di Trigenerazione [per un importo di lavori complessivo di 108.299.799 euro], sono tre esempi di “salami slicing”, posti in essere da SAVE SpA al fine di tentare di evitare la sottoposizione alla VIA del Masterplan approvato da ENAC ?
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CONCLUSIONI
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Se è evidente che tre Avvisi di tre Gare
d’Appalto… NON sono una violazione
della Direttiva VIA… come non è una violazione della VIA predisporre altri
3 o 4 progetti come riportati nella Relazione Finanziaria Semestrale
Consolidata Gruppo SAVE al 30 Giugno 2014, tornando ai tre progetti come
evidenziati nell’Avviso della Gara d’Appalto, è evidente che se questi 3 progetti fossero approvati da
ENAC, anche chiedendo una Verifica di Assoggettabilità alla VIA, comunque
siamo in presenza di un “salami
slicing” visto
che, ad oggi, non risulta presentata alcuna Istanza di VIA per il Masterplan
del Piano di Sviluppo dell’Aeroporto di Venezia, anche perché a quanto pare non
è stata predisposta la documentazione che deve essere elaborata per le istanze
per la Valutazione di Impatto Ambientale.
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Quanto sta ora accadendo - in merito all’Aeroporto
di Venezia - credo sia significativo da segnalare alla Direzione Generale
Ambiente della Commissione Europea, visto che risulta ancora aperta la pratica
EU-PILOT 3720/12/ENVI, come sia anche da segnalare alla Direzione Salvaguardia
Ambientale del Ministero dell’Ambiente per le opportune ed indifferibili
analisi e verifiche della situazione oggi segnalata.
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Premesso questo, il sottoscritto ritiene che
se a ENAC spetta “validare” i Piani di Sviluppo Aeroportuali, questi dovrebbero
essere subito sottoposti alla Valutazione Ambientale Strategica, anche perché l’arco
temporale per la realizzazione degli interventi come previsti nel Masterplan, di
solito, è di 15 o 20 anni.
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Si insiste su questa tesi, non solo perché i
Masterplan e i Piani di Sviluppo Aeroportuali sarebbero dei PIANI e come tali
andrebbero sottoposti alla Valutazione Ambientale Strategica, lasciando poi
alle verifiche “in dettaglio” quando i vari stralci o lotti di questi Piani
avessero da essere sottoposti a VIA
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Solo dopo una VAS positiva del Masterplan e/o
una VAS positiva dei Piani di Sviluppo Aeroportuali, solo dopo l’ENAC potrebbe
approvare i Contratti di Programma con le Società di gestione degli Aeroporti e
autorizzare poi anche i relativi investimenti, dove le opere e gli interventi
previsti verranno sottoposti alle procedure di VIA secondo il cronoprogramma del
Masterplan e/o del Piano di Sviluppo Aeroportuale con l’analisi e le verifiche
dell’intorno dell’Aeroporto contestuali alla richiesta di Istanza di VIA.
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Credo che quanto illustrato oggi – per quanto
sta accadendo (e ancora avrà da accadere) all’Aeroporto di Venezia – possa rappresentare
un esempio significativo di come si possa eludere e violare la Direttiva VIA a
partire dai Masterplan, proseguendo con i Piani di Sviluppo Aeroportuali,
arrivando a “spacchettare” questi progetti in sotto progetti con la metodologia
e la tecnica del “salami slicing”.
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Tutto ciò premesso… se all’Aeroporto di
Venezia Tessera, tra breve iniziassero i lavori per l’ampliamento del Terminal
(Lotto 1), per il “Moving Walkway” e per la nuova Centrale
di Trigenerazione [per un importo di lavori complessivo di 108.299.799 euro], questi
lavori potrebbero essere i primi tre esempi di “salami slicing” (oltre agli altri 3 o 4 già
progettati ma non ancora in Gara d’Appalto), posti in essere da SAVE SpA al
fine di tentare di evitare la sottoposizione alla VIA del Masterplan approvato
da ENAC ?
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Se ENAC è l’Ente che approva i Masterplan e
i Piani di Sviluppo Aeroportuali e… se ENAC è lo stesso Ente che approva i
Contratti di Programma e… se è sempre ENAC che approva i “LOTTI” dei vari
progetti ed… è sempre ENAC che poi presenta le istanze di VIA, come può ENAC
essere anche l’ente che controlla se gli Aeroporti rispettano le normative
nazionali e europee che riguardano la VAS e la VIA?
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Se l’Aeroporto di Treviso (gestito da SAVE
SpA) dovrebbe rispettare in numero massimo di movimenti all’anno come stabilito
dal Ministero dell’Ambiente e ogni anno quel limite di movimenti viene superato,
se l’Aeroporto di Venezia (gestito da SAVE SpA) da decenni sta operando senza
aver mai ottenuto un parere positivo a seguito di Istanza di VIA, mai
presentata e se anche l’Aeroporto di Verona (nel quale azionariato è entrata la
SAVE SpA) anche questo Aeroporto, da decenni opera senza VIA, quale Ente Pubblico
dovrebbe verificare, in particolare, se SAVE SpA sta rispettando le Direttive V.I.A.
e V.A.S.?
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Sarebbe
l’ENAC che, alle
Società di Gestione degli Aeroporti, dovrebbe
far rispettare la VIA e la VAS?
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Visto
quanto sta accadendo all’Aeroporto di Venezia, come oggi qui segnalato, si chiede che queste ulteriori
considerazioni siano valutate all’interno della pratica EU-PILOT 37120/12/ENVI.
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Dopo aver evidenziato quanto sta accadendo
all’Aeroporto di Venezia, si porgono distinti saluti.
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