Anche oggi torniamo a scrivere della TAV a partire da due articoli de "Il Baco da Seta". 1° articolo: "TAV nel Comune di Sona: iniziate le indagini per la mitigazione acustica". 2° articolo: ""TAV a Sona, si riparte. Il Sindaco ha incontrato i progettisti". Riusciranno i due Sindaci (di Sona e di Sommacampagna) a fare fronte comune contro il Consorzio CEPAV DUE per ottenere il massimo per le nostra comunità come opere di Mitigazione, di Compensazione, di Ripristino, di Restauro e di Risanamento Ambientale in ottemperanza del principio comunitario: CHI INQUINA PAGA?

Ieri in questo messaggio: "Se stanno progettando la nuova Ferrovia TAV (o Alta Capacità) i nostri Amministratori sono pronti a chiedere l'applicazione del Principio Comunitario: "CHI INQUINA PAGA" al fine di riuscire ad ottenere tutte quelle Opere e quegli Interventi di Mitigazione, di Compensazione, di Ripristino, di Restauro e di Risanamento Ambientale... o come al solito... i cittadini di Sommacampagna... non riescono ad ottenere mai nulla e niente?"... avevo evidenziato che oltre a tutti i casini ambientali che abbiamo... arriverà anche la TAV.
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E dopo ieri anche oggi torniamo a scrivere della TAV a partire da due articoli de "Il Baco da Seta". 1° articolo: "TAV nel Comune di Sona: iniziate le indagini per la mitigazione acustica". 2° articolo: "TAV a Sona, si riparte. Il Sindaco ha incontrato i progettisti". 
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Riusciranno i due Sindaci (di Sona e di Sommacampagna) a fare fronte comune contro il Consorzio CEPAV DUE per ottenere il massimo per le nostra comunità come opere di Mitigazione, di Compensazione, di Ripristino, di Restauro e di Risanamento Ambientale in ottemperanza del principio comunitario: CHI INQUINA PAGA?
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Forse i Sindaci ci riusciranno... ma prima dovranno trovare un accordo visto che sui rispettivi PAT ci sono indicazioni differenti e contraddittorie su alcune scelte che - per Caselle - sarebbero fondamentali... per diminuire l'attuale impatto ambientale. 
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E se nel tratto - lungo l'attuale Ferrovia - che fa da confine tra i due comuni... andrebbe evidenziato che la nuova TAV viene realizzata al 90-95% tutta sul nostro territorio, parrebbe che dovrebbe essere logico che se al Comune di Sommacampagna vengono "consumati" 120-150.000 mq di terreno (che verranno occupati per realizzare il sedime della nuova TAV) altrettante aree del nostro Comune dovrebbero essere trasformate in boschi... o no?
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Premesso questo pubblichiamo gli articoli de: "Il Baco da Seta" a partire da questo: "TAV nel Comune di Sona: iniziate le indagini per la mitigazione acustica".
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Sull’ultimo numero della nostra rivista avevamo dato notizia della ripresa delle attività per il passaggio della linea ferroviaria ad alta velocità TAV attraverso il nostro Comune. 
Il Sindaco Gianluigi Mazzi aveva dichiarato al Baco di aver incontrato gli architetti Umberto Baratto ed Ettore Fermi, tecnici incaricati dalla Cepav Due – Consorzio Eni Per l’Alta Velocità Due, contraente generale di ENI per la progettazione e la costruzione della Linea Ferroviaria ad Alta Velocità Milano-Verona. Il loro compito è quello di verificare le incongruenze dal punto di vista urbanistico del 2014 rispetto al progetto del 2003; vedere le criticità ed interferenze che si presentano oggi sulla linea.
Come avevamo scritto, da quell’incontro era scaturito che il tracciato previsto passa per tutta la lunghezza di Lugagnano, affianco all’attuale linea ferroviaria, sul lato Caselle, si insinua tra il Monte Spada e Madonna di Monte, nella valle, e poi si interra in un tunnel tra la valle di Sona e San Giorgio, per poi affiorare in quel di Castelnuovo. 
“Io ho presentato tutte le negatività del tracciato – aveva spiegato il Sindaco – dichiarando che l’Amministrazione di Sona è favorevole al passaggio della TAV purché vengano rispettate alcune prescrizioni per noi fondamentali: Eliminare il cavalcaferrovia di via De Amicis, togliere quella particolare traiettoria prevista sul lato sud della Corte storica della Messedaglia, in particolare davanti alla chiesetta, che vede la realizzazione di un raccordo per l’ingresso al Quadrante Europa e che risulta fortemente impattante per quel sito; eliminare il cavalcaferrovia di via Stazione e via Rampa; favorire il nuovo passaggio su via Mincio; installare una barriera di protezione rumore e favorire la piantumazione di verde per tutta la lunghezza del tracciato parallelo a Lugagnano, essendo il percorso attuale sopraelevato rispetto al piano campagna; usare, per tutta la lunghezza di Lugagnano, il tracciato già presente, con un notevole risparmio e un minor impatto con i lavori sul nostro territorio; tutelare la ditta Ancap in zona stazione Sommacampagna-Sona trovando una soluzione alternativa ad esempio favorendo lo spostamento dell’insediamento; tutelare il passaggio nelle zone Moreniche in Valle di Sona. Consideriamo invece buona la scelta di passare in galleria a San Giorgio in Salici, prima di procedere vanno però valutati con attenzione l’ingresso e l’uscita del tunnel”. 
La novità di questi giorni è che il Consorzio Cepav Due ha scritto al Sindaco per informare che dal sedici giugno fino al 31 luglio personale del Consorzio è presente sul nostro territorio per effettuare le indagini necessarie per poter predisporre lo studio acustico. Il personale è dotato di tesserino di riconoscimento e di una lettera di presentazione, per tutti quei cittadini che giustamente chiedessero spiegazioni e chiarimenti. 
Il Sindaco ha promesso che appena avrà tutti i dati in mano organizzerà una serata aperta ai cittadini per spiegare nel dettaglio il progetto, le possibili conseguenze e le tempistiche dell’arrivo della TAV a Sona. Una novità che sicuramente avrà un impatto molto forte sul nostro territorio, e non manca certo qualche preoccupazione.
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Dall'articolo precedente e da questo vanno evidenziati due "dichiarazioni" del Sindaco di Sona... che sono in contrasto una con l'altra, perchè se il Sindaco sostiene che bisogna : "eliminare il cavalcaferrovia di via Stazione e via Rampa" e quindi "favorire il nuovo passaggio su via Mincio" (che nel nostro comune sarebbe Via Siberie) se sono favorevole all'eliminazione di quel "mostruoso cavalcaferrovia"... non sono per niente favorevole ad un incremento del traffico su Via Mincio - Via Siberie.
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Personalmente io credo che questo "mostruoso cavalcaferrovia" possa essere eliminato e sostituito da un collegamento "ciclopedonale" che mantenga un collegamento tra Caselle e Lugagnano, ma solo per bici e pedoni.
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Il traffico tra Lugagnano e Caselle... e tra Lugagnano e la Tangenziale e il Quadrante Europa, invece, dovrebbe essere spostato su una nuova strada da realizzare in aderenza all'Autostrada A22, quindi più ad est di "Via De Amicis, come citato nel secondo articolo de: "Il Baco della Seta", dove il Sindaco affermerebbe "erroneamente" questo: "Eliminare il cavalcaferrovia di Via De Amicis: una pazzia su una strada che oggi non esiste, che porterebbe tutto il traffico di Caselle e del Quadrante Europa su Lugagnano".
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Probabilmente il Sindaco di Sona, non ha ancora capito che sono i SUOI cittadini che "ALLA MATTINA"... da Lugagnano si dirigono verso Caselle e poi all'ingresso della Tangenziale e poi al Quadrante Europa... come, a quanto pare, sempre il Sindaco di Sona, non ha ben capito che "ALLA SERA" sono sempre i SUOI cittadini che dal Quadrante Europa e uscendo dalla Tangenziale, interessando Caselle, tornano a casa a Lugagnano.
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Forse poi il Sindaco di Sona non è al corrente che nel PAT di Sommacampagna è previsto un "Cavalcaferrovia" che da Via Canova, scavalcando la Ferrovia, ci sia un collegamento diretto con Via De Amicis, proprio per impedire il traffico di attraversamento di Caselle e di Lugagnano.
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Il sottoscritto ritiene che dato che l'Autostrada A22 ha progettato di allargare la sede autostradale per realizzare la 3^ Corsia, occupando aree anche qui... tutte verso Caselle, in aderenza con l'A22 e alla stessa quota potrebbe essere realizzata una nuova strada - come opera compensativa - che diventi la Tangenziale Est di Caselle e di Lugagnano in modo da eliminare il traffico di attraversamento su Via Rampa.
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Ovviamente quello che io scrivo sono solo "considerazioni" personali... poi le responsabilità sono tutte degli "amministratori eletti"... che dato che sono, appunto, degli "eletti" (se in maggioranza) possono votare nei rispettivi Consigli Comunali al fine che dalla TAV, possano ottenere il massimo per le nostre comunità come opere di Mitigazione, di Compensazione, di Ripristino, di Restauro e di Risanamento Ambientale in ottemperanza del principio comunitario: CHI INQUINA PAGA.

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