A fine Novembre 2013, gli ormai Ex Assessori... avevano detto che il "Piano degli Interventi" era pronto, ma a causa delle Dimissioni del Sindaco Soardi, non era stato possibile approvarlo e quindi (secondo loro, per colpa di Soardi) alle Imprese e agli Imprenditori... era stato impedito di progettare, di costruire, di dare sviluppo all'economia e di creare nuovi posti di lavori. Non è proprio cosi. Gli Ex Amministratori... hanno detto l'ennesima caxxata. Perchè comunque - nel territorio di Caselle - nessuno avrebbe potuto costruire nulla e niente, per la mancanza del Piano di Rischio Aeroportuale e per i vincoli dell'ENAC.

Domenica 30 Ottobre 2011 (più di due anni fa) avevo pubblicato questo messaggio: "Dal 28.10.2011 è entrata in vigore la: "MODIFICA DEL “REGOLAMENTO PER LA COSTRUZIONE E L’ESERCIZIO DEGLI AEROPORTI” PER LA PARTE RELATIVA AI PIANI DI RISCHIO". E adesso... cari Sindaci di Sommacampagna e di Villafranca... che si fa?" e avevo pubblicato un'immagine che evidenziava che quasi tutta Caselle (dalla Chiesa verso sud est) sarebbe stata interessata dai vincoli delle aree del Piano di Rischio Aeroportuale.
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E se il Comune di Villafranca, il Piano di Rischio Aeroportuale l'ha prima adottato, poi approvato, poi modificato (per adeguarlo alle nuove norme) poi riadottato e poi definitivamente approvato il 30 Dicembre scorso, del Piano di Rischio delle aree del Comune di Sommacampagna, ad oggi, non si sa nulla dove sia... (forse è in qualche cassetto dell'ENAC).
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Se andiamo indietro ancora... al 1 maggio 2011, in questo messaggio: "Piano Rischio Aeroporto Catullo Comune di Villafranca: "Respinte tutte le Osservazioni al PRA presentate da Sandrini". (Ma presto ci sarà da ridere)" avevo pubblicato questa foto: 
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Se gli aerei che decollano dall'Aeroporto Catullo appena decollati effettuano una stretta virata verso sud, perchè il Piano di Rischio non viene "disegnato" basandosi sulle rotte di decollo degli aerei, come ad esempio hanno fatto per il Piano di Rischio Aeroportuale dell'Aeroporto di Reggio Calabria, vedi sopra.
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Da una parte ENAC approva nuove rotte per il decollo degli aerei, con virate più o meno strette, dall'altra parte approva Piani di Rischio Aeroportuali, che non seguono le rotte di decollo... rendendo di fatto inutile il Piano di Rischio Aeroportuale.
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Ma quando i vincoli ci sono (o non ci sono) comunque si "generano dei casini", come sta succedendo all'Aeroporto di Treviso, visto quello che è stato pubblicato oggi dal "Comitato No Ampliamento dell'Aeroporto di Treviso" descritto in questo loro messaggio: "E la frittata è fatta!".
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E la frittata è fatta!

Era il 15 gennaio 2014 e la Consigliere Maristella Caldato denunciava pubblicamente la risposta che le era stata data riguardo la convocazione della commissione urbanistica che si sarebbe tenuta il 20 gennaio alle ore 17.30 presso Ca.Sugana;
Convocazione: NON APERTA AL PUBBLICO 
Argomento: Piani di Rischio Aeroportuali.
Risposta: A tale stadio non può essere resa pubblica e i commissari sono tenuti al segreto anche per evitare turbative di mercato.
Di cosa si è discusso e perchè era una commisione segreta lo scrive la Tribuna di Treviso di ieri e di oggi:
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Lottizzazione Sile sospesa. Scoppia la grana aeroporto

Battaglia al Tar contro lo stop del Comune al progetto edilizio in via Sant’Agnese Il piano risale al 2008. Il nodo è il «piano di rischio aeroportuale» che non c’è.
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Enac al Comune: concessioni illegittime attorno al'aeroporto

Spunta una lettera dell’Ente a Ca’ Sugana datata marzo 2013: «Serve il Piano di rischio, stop alla Variante al Prg»
Stupiti?
Noi del Comitato per nulla, dato che questa frittata la denunciavamo già nel 2011 parlandone in varie occasioni:
Non ci potevano essere neanche le turbative di mercato se già si sapeva tutto o "quasi", quel "quasi" che ancora non tutti sanno ma che in poco tempo tutti sapranno.  Quello che si vuole nascondere è il futuro di tutte quelle case, appartamenti, quei Sile1, Sile2, Sile3 che cadono dentro ai piani di rischio e con il tempo si dimezzeranno di valore. Perchè mai una persona dovrebbe acquistare una casa pagarla allo stesso valore delle altre con il rischio di vedersi un giorno un aereo in casa? E i rumori? E l'inqinamento? Dire tutto ciò noi la chiamiamo onestà intellettule.
Non stiamo raccontando cose irreali, è quello che sta succedendo a Quinto dove il mercato immobiliare soffre e le case recentemente costruite rimangono vuote. Quinto è già spacciata così com'è, dopo la redazione dei piani di rischio e la presentazione dell'ampliamento che prevede il raddoppio dei voli, i costi delle case sono crollati fino al 40% del valore reale.  Qualcuno dice che è la Crisi, vero ma la crisi c'è dappertutto e a Quinto che c'è l'aerporto si vende di meno e le case sono valutate meno. Questo è lo sceniario  di molte zone urbanizzate italiane troppo vicine agli scali ed è il futuro a cui andiamo incontro: nasconderlo significa non dire la verità. 
Treviso con la precedente amministrazione, ha negato l'evidenza è ha continuato a fare il socio di Enrico Marchi, invece che tutelare gli interessi di tutti. Ora si trova intrappolata in un groviglio di problemi giudiziarii, lacci urbanistici e obblighi legislativi. 
QUINDI ATTENZIONE A DIRE Sì ALL'AMPLIAMENTO DEL CANOVA
perchè oltre ai costi dei piani di rischio e del mercato immobiliare, ci sono quelli dell'adeguamento al traffico di tutta la zona, dell'inquinamento acustico e ambientale e della salute dei cittadini, della salvaguardia delle risorse naturali e paesaggistiche (Parco el Sile),
MA ALLORA COSA C'E' DI SOSTENIBILE IN QUESTO PROGETTO?
Ma se sull'ampliamento non ci guadagna il comune, nè la gente che vive nei dintorni del Canova, nè  le aziende che non sono coinvolte nel settore (quasi tutte) nè il Parco del Sile, chi ci guadagna sull'ampliamento? 
VUOI VEDERE CHE E' LA SAVE DI ENRICO MARCHI?
Invitamo tutti a riflettere SUL FUTURO CHE CI ASPETTA.
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Oggi attorno all'Aeroporto di Verona abbiano due situazioni diverse, perchè a SUD dell'Aeroporto il Comune di Villafranca ha approvato il Piano di Rischio Aeroportuale, mentre a NORD della Pista e in testata Pista 22, il Comune di Sommacampagna e il Comune di Verona... NON hanno nemmeno adottato il Piano di Rischio Aeroportuale... 
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Visto quello che sta succedendo attorno all'Aeroporto di Treviso (che è senza V.I.A. come l'Aeroporto di Verona), cosa succederà alle richieste di concessioni edilizie nei Comuni di Sommacampagna, Verona e Villafranca che sono ricompresi nelle aree - APPROVATE o NON APPROVATE - dei Piani di Rischio Aeroportuale?
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Dopo aver letto questi due articoli dei giornali che parlano del Piano di Rischio dell'Aeroporto di Treviso... sinceramente non ho capito assolutamente nulla di quello che sta succedendo a Treviso... 
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Dove a quanto pare l'unica certezza che posso intuire è... che se il gestore Aeroportuale (cioè SAVE) vuole i vincoli dell'ENAC per potersi ampliare, invece, chi ha terreni da lottizzare e da vendere attorno all'Aeroporto... questi vincoli non li vuole.
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Come possa l'ENAC pretendere di vincolare i terreni - senza un Piano di Rischio Aeroportuale approvato - giuridicamente e amministrativamente... mi sembra una enorme caxxata... quindi aspettiamo e vediamo che succederà nell'intorno dell'Aeroporto di Treviso.
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