Se sul sito web del Comune di Sommacampagna non pubblicano nulla e niente di "cosa" va a finire dentro la Discarica Siberie... vuoi vedere che hanno pubblicato tutto nel sito web della Geo Nova SpA? Peccato... anche qui "ZERO" informazioni. E tutto questo accade, nonostante il FINTO Recupero Ambientale dell'Ex Cava Siberie... sia un'OPERA PUBBLICA!!!

Visto che scrivo spesso dell'ATI Geo Nova, che sarebbe quell'Associazione Temporanea d'Impresa che... avrebbe vinto la Gara d'Appalto per la (A) Progettazione, (B) Costruzione, (C) Gestione Operativa e (D) Gestione Post Operativa del (FINTO) Recupero Ambientale della (VERA) Discarica Siberie, di cui la Geo Nova SpA, sarebbe solo la ditta Capogruppo delle 10 ditte che avrebbero dovuto realizzare A + B + C + D, oggi segnaliamo ed evidenziamo il Link della Ditta Geo Nova SpA, cosi vediamo se troviamo informazioni sulla Discarica Siberie.
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Dopo che vi siete collegati sul sito web della Geo Nova SpA ed aver cliccato su "ENTRA" ora siete dentro il loro sito web e subito bisogna cliccare su "CHI SIAMO" che avrebbe questo sotto titolo: "CULTURA ECOLOGICA E TECNOLOGIE PER IL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI".
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GEO NOVA è operativa nei settori di trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti. Unisce cultura ecologica a capacità e professionalità tecnologica per risolvere i problemi di aziende private e pubbliche, garantendo sempre una gestione ecologica e il minor impatto ambientale possibile sul territorio.
GEO NOVA vanta esperienze e know how acquisiti in oltre 20 anni di ricerca, sviluppo e applicazioni nel settore, ed è in grado oggi di fornire ai propri clienti una gamma completa di sistemi e servizi per il trattamento di tutte le tipologie di rifiuti urbani ed industriali.
Professionalità e competenza fanno di GEO NOVA un qualificato interlocutore su scala europea per aziende ed enti pubblici: grazie all’adozione di severi protocolli aziendali GEO NOVA garantisce il pieno rispetto degli standard qualitativi richiesti dalle normative nazionali e comunitarie.
Dal 2005 GEONOVA gestisce due discariche nella Bassa Slesia, regione polacca altamente industrializzata al confine con la Repubblica Ceca. A Siemianowice e Jastrzebie sono stati introdotti innovativi programmi e metodi di gestione portando gli standard operativi a livello di assoluta eccellenza; e dal 2009 sono inoltre attivi impianti di selezione e recupero di materiali.

GEO HOLDING 
GEO NOVA è parte del gruppo GEO HOLDING, che comprende anche i gruppi ANDREOLA , BIASUZZI, CARRON, GUIDOLIN ed è attivo in molteplici settori quali:
  • costruzione infrastrutture e opere pubbliche
  • costruzione e restauro immobili
  • cave di materiali da costruzione
  • prefabbricazione materiali da costruzione
  • iniziative immobiliari
  • villaggi turistici
  • allevamenti e sport equestri
  • ambiente
Il fatturato complessivo è di circa 400 milioni di Euro e impiega 650 dipendenti. 
L'indotto può calcolarsi in circa 600 milioni di Euro di fatturato e circa 1.000 dipendenti.
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Dopo aver letto "CHI SIAMO", vi invito a cliccare su "IMPIANTI" e poi a cliccare sull'impianto di "Sommacampagna" dove vi appare questa schermata.
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Quello che vi appare in questa parte del sito web della Geo Nova SpA è una pagina desolatamente vuota, questa della "PRESENTAZIONE", come appare altrettanto desolatamente vuota anche la pagina: "RIFIUTI TRATTATI", vedi sotto.
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Dopo cliccato sul nulla, l'ultima pagina consultabile dell'Impianto di Sommacampagna è "COME RAGGIUNGERCI"... con una mappa, ma senza l'indirizzo. 
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Non creo valga la pena scrivere nessun commento sul sito web della Geo Nova SpA, se non richiamare l'art. 20 della CONVENZIONE del PROJECT FINANCING, quella sottoscritta dal Geom. Lorenzo Gaspari davanti al Notaio, art. 20 che ha questo oggetto: "Divieto di cessione del contratto e subappalto" e che cosi recita:
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Il contratto non può essere ceduto, a pena di nullità. Gli eventuali subappalti dovranno essere preventivamente autorizzati nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge.
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E richiamato l'Art. 20, una sola domanda: "Visto che tutti i lavori di realizzazione della Discarica sono stati invece subappaltati e visto che nessuna delle ditte componenti l’A.T.I. non hanno realizzato alcun lavoro, ma tutti i lavori sono stati subappaltati a ditte esterne alla A.T.I. ed evidenziando che tutti questi subappalti non sono mai stati autorizzati dal Comune di Sommacampagna… l’intero contratto è nullo?"
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Chissà quando l'Assessore alle Discariche avrà qualcosa da dire (e/o da ridire) in merito alla corretta applicazione dell'Art. 20 delle CONVENZIONE del PROJECT FINANCING (e anche di tutta la Convenzione)!!!
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Ed in merito alle pareti della Discarica che "collassano" ricordiamo questo articolo dell'Arena di oggi: "Lavori fatti male sul lungolago. La ditta condannata a risarcire"... con questo sottotitolo: "BRENZONE. Dopo tre anni dall'apertura del processo è arrivata la sentenza. Il sindaco Sartori: «Gravi responsabilità». La «Abbadesse srl» e il direttore del cantiere dovranno rifondere l'amministrazione  con 1 milione e 200mila euro per le opere «inadempienti» realizzate nel 2007" e questo testo:
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A tre anni dall'apertura del contenzioso è arrivata la sentenza sui danni del lungolago di Brenzone. Una batosta per l'impresa esecutrice «Abbadesse» e per il direttore dei lavori Lucio Donatini che secondo le decisioni del giudice sono tenuti al risarcimento complessivo al Comune di circa 1 milione 200mila euro comprendente la restituzione di importi già ricevuti ed il pagamento dei danni riscontrati dai sopralluoghi effettuati dai consulenti tecnici del tribunale. I lavori in questione risalgono al 2007 e riguardano la passeggiata compresa tra il municipio e l'hotel Du Lac, ed in parte le frazioni di Porto, Assenza e Castelletto. 
Dopo il mancato riscontro ad una lettera di contestazione risalente al 2009 ed inviata dal sindaco Rinaldo Sartori all'impresa esecutrice sulla base di una relazione dell'ufficio tecnico del Comune, il primo cittadino ha proceduto nel 2010 con un ricorso al tribunale di Verona. Dai sopralluoghi effettuati dal consulente tecnico d'ufficio erano emersi difetti progettuali ed esecutivi dell'opera, con la presenza di danni ingenti: voragini a ridosso dei muri di contenimento, grosse buche, scardinamento dei pozzetti e delle condotte per i fili dell'impianto di illuminazione e irrigazione, inabissamento dei lastroni posti sopra le gabbionate con dissesto delle spiagge. 
Ha spiegato il sindaco Sartori: «A Castelletto le condizioni della scogliera, degli impianti di illuminazione e le aree a verde erano così gravemente compromesse che il Comune ha dovuto fare dei lavori di somma urgenza di sistemazione nel 2010-2011, il cui costo è stato addebitato alle controparti». 
È infatti di quasi 94 mila euro il costo di quest'intervento che la sentenza rimette all'impresa esecutrice e al direttore dei lavori
«Inoltre, nella zona tra il municipio e l'hotel Du Lac tutti i gabbioni posizionati a lago per sostenere le piastre di marmo sono ceduti e le lastre sono cadute in acqua, senza contare che gli impianti di irrigazione e di illuminazione, come anche buona parte della passeggiata, sono stati divelti dalle acque e dovranno essere interamente sostituiti». «Nonostante la perizia di variante prevedesse la realizzazione di basamenti formati da gabbioni cilindrici», si legge nella sentenza, «in sede di accertamenti, di tali gabbioni non vi era traccia e la mancanza dei basamenti ha favorito lo scivolamento delle lastre. 
Questo rende evidente l'importante inadempimento delle parti convenute agli obblighi in base ai contratti di appalto e di incarico professionale»
Agli oltre 93 mila euro di risarcimento danni, dunque, si aggiungono somme pari a 953mila euro e quasi 57mila euro, equivalenti agli importi corrisposti dal Comune e che rispettivamente la ditta Abbadesse srl e il direttore dei lavori Donatini dovranno restituire all'ente. 
«L'amministrazione comunale non può che prendere atto delle pesanti responsabilità gravanti su chi ha mal progettato ed eseguito questi lavori e su chi nella precedente compagine amministrativa li ha commissionati senza coglierne le criticità, il che avrebbe permesso di porvi rimedio già all'epoca», ha commentato il primo cittadino di Brenzone. 
«Adesso ci ritroviamo con un lavoro completamente da rifare e con soldi pubblici mal investiti, con evidente danno erariale che cercheremo di recuperare, anche se non sarà facile».
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Per dovere di cronaca, visto che era da qualche giorno che non andavo a fare un giretto, aggiungiamo al messaggio di oggi alcune foto ieri scattate... senza però aggiungere nessun altro commento.
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AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10,58
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Mi sono state chieste delle informazioni relativamente ai "subappalti" per le ditte che hanno eseguito i lavori senza le dovute autorizzazioni e - a mio avviso - in netta violazione dell'Art. 20 della CONVENZIONE del Project Financing e quindi aggiorno il messaggio di oggi... ricopiando delle immagini già pubblicate il 15 Luglio 2010 in questo messaggio: "Se gestiscono una Discarica, come gestiscono il Cartello di Cantiere del (FINTO) Recupero Ambientale dell'ex Cava Siberie ... SEMO MESI BEN!!!".
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Le ditte che hanno eseguito i lavori del 1° e del 2° lotto (senza autorizzazione al subappalto)... sono anche le stesse ditte che hanno eseguito i lavori - senza autorizzazione al subappalto - anche del terzo lotto... come risulta da questo "bellissimo" Cartello di Cantiere.
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Poi che questo, come sopra riprodotto, sia il cartello di un'Opera Pubblica... parrebbe essere evidente che questo cartello...  fa un po cagare!!!!
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