Vista la Delibera di Giunta n. 169 del 29-08-2013: "Osservazioni alla Variante al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento adottata con delibera della Giunta Regionale n. 247 del 10.04.2013"... mi sa che sarà difficile per l'Assessore all'Urbanistica mantenere questa promessa: "questo primo passaggio ci possa portare entro il primo autunno a portare in Consiglio Comunale uno, due, tre, quattro che siano..."

Oggi non ho tempo di andare a fare scampagnnate allo "SCOLAPASTA (discarica) SIBERIE", per poi farmi rincorrere dietro dal "Gentile Signore" della Geo Nova SpA e quindi riprendo qualche problemino (o caxxata) combinata dai "QUASIEX"... che ho lasciato in sospeso. 
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Caxxate dei "QUASIEX" che, in fine amministrazione, stanno diventando sempre più creativi nel voler compiere azioni e/o approvare delibere che gli saranno poi... molto utili... per PERDERE le prossime elezioni amministrative dell'anno prossimo e quindi oggi torniamo a scrivere del P.A.T. (Piano Assetto del Territorio) e del P.I. (Piano Interventi)... che a quanto pare... hanno qualche problemino da risolvere!!!
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sabato 20 luglio 2013
"ABEMUS DELIBERA" - Pubblicata all'Albo Pretorio la DCC 29/2013 - Dopo il FINTO "Recupero Ambientale", ma VERA "Discarica Siberie", i "QUASIEX" danno avvio alla procedura per il FINTO "Piano degli Interventi", che sarà solo un VERO "MINI Piano degli Interventi" - Detto dall'Assessore all'Urbanistica: "... questo primo passaggio ci possa portare entro il primo autunno a portare in Consiglio Comunale uno, due, tre, quattro che siano, mini piani degli interventi per comunque rendere operativo l’accordo." E la FINTA Minoranza, "GLIEX", non dicono nulla!!! 
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In attesa di vedere quali saranno le azioni della "FINTA" Minoranza del Consiglio Comunale in relazione al "FINTO" Piano degli Interventi... alcune immagini del "FINTO" Recupero ambientale della VERA Discarica Siberie... evidenzio che... "con viva e vibrante soddisfazione per la caxxate che stanno facendo GLIEX e i QUASIEX... diciamocelo... non so che caxxo fare!!" 
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La vedo dura che "... entro il primo autunno ("IQUASIEX") possano portare in Consiglio Comunale uno, due, tre, quattro che siano, mini piani degli interventi"... visto che magari prima i "QUASIEX" dovranno verificare la corrispondenza del P.A.T. al P.T.R.C. e al P.T.C.P. - Come mai nella Delibera del Consiglio Comunale 29/2013 non c'è alcun cenno che nel frattempo sono stati adottati il P.T.R.C. e il P.T.C.P. L'Assessore all'Urbanistica... si è dimenticato? 
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Ricordati questi tre messaggi [di cui dell'ultimo ho evidenziato una frase (vedi sopra)] ricordiamo come era iniziato il messaggio del 23 Luglio, nel quale richiamavo alcune frasi tratte dalla Delibera di Consiglio Comunale n° 29/2013 ... qui di seguito ricopiate:
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L’intenzione è stata questa: chi abbia manifestazioni di interesse praticamente quasi condivisibili, perché un po’ già il PAT ha delineato una certa linea, perché non sono di estrema complicazione e perché non mi portano a scelte per cui debba dire ‘Sviluppo un’area di 200.000 metri quadrati’ abbiamo ritenuto che questo primo passaggio ci possa portare entro il primo autunno a portare in Consiglio Comunale uno, due, tre, quattro che siano, mini piani degli interventi per comunque rendere operativo l’accordo. Primo tra tutti, se verrà come spero, è l’acquisizione dell’area per la realizzazione della scuola materna nella “zona Saccomani”Lì siccome sono due anni che ne parliamo, sono stati delineatigli accordi e siamo in vista ormai per la possibile chiusura dell’accordoSe mi dicono ‘Ok, vogliamo essere operativi’, io vorrei potere dare loro la possibilità venendo in Consiglio Comunale per la valutazione addirittura a settembreÈ chiaro che – come ho detto prima – l’incarico per il Piano degli Interventi, quello che prenderà in esame l’effettivo sviluppo di aree artigianali ed industriali, aree di sviluppo abitativo di una maggiore consistenza sarà portato avanti con i propri tempi, che non sono quelli né dell’estate né dell’immediatezza di attuazione. 

In quel messaggio mi chiedevo... come mai i "QUASIEX" non si erano interessati al P.R.T.C. - Piano Regionale Territoriale di Coordinamento e al P.T.C.P. - Piano Territoriale Coordinamento Provinciale... domanda alla quale poi non ho più cercato risposte, se non ieri dopo aver visto questo altro articolo a titolo: "Nuovo PTRC. Faccioli: "Altri lacci, altra burocrazia, inaccettabile visto il momento economico" sul PTRC con le dichiarazioni del Sindaco di Villafranca: Faccioli, come qui riportate:
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"E' giusto che sia stato adottato a Venezia il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento ma c'è una norma che va rivista, anzi cancellata, altrimenti chi si trova nelle vicinanze delle grandi assi di comunicazione vedrà di fatto reso ancora più problematico ogni tipo di sviluppo". La mette giù dura il sindaco Mario Faccioli. A mettere sul chi vive i Comuni è stato l'art. 38 che recita: "Le aree afferenti ai caselli autostradali, agli accessi alle superstrade e alle stazioni SFMR, per un raggio di 2 km dalla barriera stradale, sono da ritenersi aree strategiche di rilevante interesse pubblico ai fini della mobilità regionale". E nel territorio comunale di Villafranca di queste infrastrutture ce ne sono parecchie. "In parole povere - spiega il sindaco - vuol dire che saremo obbligati a richiedere l'assenso preliminare della Regione sia in caso di nuove previsioni urbanistiche, sia per l'attuazione di qualsiasi previsione, urbanistica o edilizia, già contenuta negli strumenti vigenti nelle aree dichiarate strategiche. Cioè vuol dire frenare ogni tipo di sviluppo aggiungendo burocrazia a burocrazia. Altri lacci, altre incombenze, altro temo perso inutilmente. E in una situazione economica come quello attuale è inaccettabile". 
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E mentre il Sindaco di Villafranca... è incazzato nero contro il P.T.R.C.
 sull'Arena usciva un'articolo contenenti dichiarazioni del Romeo Assessore:
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Quando leggo questi articoli, ho sempre la vaga impressione che i miei politici (gli ormai "QUASIEX), invece di essere Assessori a Sommacampagna... credono di essere degli Assessori del Comune di San Mauro di Saline, la cui popolazione residente è di 558 abitanti, 289 maschi e 269 femmine... e se in quel Comune, quando hanno dei problemi seri... potrebbe essere quelli afferenti ad una invasione di cinghiali.
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Ora torniamo al "P.T.R.C." e al "P.T.C.P." evidenziando due Delibere di Giunta Comunale che sono state approvate dopo la Delibera di Consiglio Comunale n° 29 del 3 Luglio 2013.

"Osservazioni alla Variante al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento

adottata con delibera della Giunta Regionale n. 247 del 10.04.2013"

"Osservazioni al Progetto del Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento

adottato con Delibera del Consiglio Provinciale n. 52 del 27.06.2013".

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E se del P.T.C.P. per ora non scrivo nulla... evidenzio due osservazioni al P.T.R.C. come deliberate della Giunta Comunale di Sommacampagna... come qui sotto riprodotte:
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OSSERVAZIONE n. 12 - Art. 38 – Aree afferenti ai caselli autostradali, agli accessi alle superstrade e alle stazioni SFMR.
Va preliminarmente rilevato che sul territorio comunale sono presenti una pluralità di ambiti aventi le caratteristiche previste dall’art. 38, ed in particolare:
- il casello autostradale della A4 Milano - Venezia;
- la stazione ferroviaria (oggi chiusa ma compresa nella SFMR);
- l’uscita della circonvallazione sud di Verona in prossimità dell’abitato di Caselle; dell’Aeroporto Valerio Catullo (ancorché in Comune di Villafranca).
Le disposizioni richiamate non chiariscono se siano comprese (ad oggi) anche le future uscite (sembra di no) del futuro Sistema delle Tangenziali Venete.
Le Norme chiariscono che tutte le aree ubicate nel raggio di 2 Km dai suddetti punti, … sono da ritenersi strategiche di rilevante interesse pubblico ai fini della mobilità regionale (comma 1).
In ragione dell’elevatissima estensione delle aree di tutela previste, incidono sul territorio Sommacampagna anche i “vincoli” riferiti al casello autostradale di Verona nord e dell’uscita della circonvallazione sud afferente all’Aeroporto Valerio Catullo, ancorché tali infrastrutture risultino totalmente all’esterno del territorio comunale.
Le disposizioni normative applicabili ed in salvaguardia sono le seguenti :
- nelle aree oggetto di tutela ubicate all’esterno al “consolidato” (Tav. 4 del PAT – retino rigatura azzurra) “… lo sviluppo territoriale … è subordinato a un riordino degli insediamenti e attività presenti, … , che preveda una loro rilocalizzazione e concentrazione, ovvero un riordino delle zone agricole volto a eliminare eventuali opere incongrue ed elementi di degrado, anche mediante il ricorso a strumenti di compensazione. DETTE AREE SONO DA PIANIFICARE SULLA BASE di APPOSITI PROGETTI STRATEGICI REGIONALI. (comma 2);
- le aree di tutela ubicate, invece, all’interno al “consolidato” devono essere pianificate tenendo … conto della rilevanza strategica … di cui al comma 1, per cui le previsioni del PAT, ratificato nel mese di maggio dalla Giunta Regionale, all’interno delle stesse (comma 4), possono essere attuate solo previo accordo con la Regione … .
Tali disposizioni bloccano ogni iniziativa comunale inerente alle predette aree che non sia preventivamente concordata con la Regione e dalla stessa approvata.
In relazione alla CONSISTENTE e RILEVANTE ENTITA’ TERRITORIALE DELLE AREE VINCOLATE, CHE COMPRENDONO di FATTO TUTTO L’ABITATO di CASELLE e LA QUASI TOTALITA’ di QUELLO di SOMMACAMPAGNA, NONCHE’ TUTTE PROSSIME ALL’ABITATO di SOMMACAMPAGNA POSTE A NORD DELL’AUTOSTRADA A4, FINO ALLA FERROVIA, vengono di fatto ad essere subordinati all’approvazione regionale la quasi totalità degli interventi edificatori previsti dal PAT nei due centri abitati (ATO n 1 e 2).
Tali limitazioni non operano unicamente sulla programmazione dei futuri interventi, ma anche sull’attuazione di quelli già inseriti nei P.R.G. divenuti Piani degli Interventi a seguito dell’approvazione del PAT, con un’azione di tutela di fatto retroattiva che appare illogica, considerato che si vuole intervenire a valle di scelte “condivise” (in sede di approvazione degli strumenti urbanistici) con gli Enti Locali, con blocco di iniziative già approvate.
Per altro tali disposizioni paiono configgere anche con gli obiettivi stessi della variante al P.T.R.C., dichiarati nella D.G.R. di adozione (aggiornamento urbanistico – mutate condizioni economiche generali), limitando fortemente le possibilità operative degli Enti Locali, con blocco di quelle iniziative che (a PAT approvato) gli stessi possono attivare, all’interno dei Piani degli Interventi, con evidente beneficio per l’economa locale e regionale.
L’inusuale ampiezza delle aree di tutela (2 km di raggio) non appare, altresì, adeguatamente supportata e valutata sotto il profilo tecnico e risulta incongrua rispetto alla valenza amministrativa dei piani urbanistici.
Infatti, in assenza dei “possibili // ipotetici” progetti strategici (per altro quelli già individuati sono stati cancellati) ancora da definire o individuare, è di fatto rinviata “sine die” l’attuazione delle previsioni dei PAT.
Tuttavia nella consapevolezza che le aree circostanti alle infrastrutture citate abbiano, o possano effettivamente avere, un ruolo strategico sovra-comunale, si ritiene possibile il mantenimento delle disposizioni adottate, purché opportunamente riviste e corrette.
Si chiedono pertanto le seguenti modifiche / integrazioni normative:
a) al comma 1 l’ampiezza dell’area di tutela pari ad … un raggio di 2 km … sia ridotta alle aree poste immediatamente a ridosso di caselli, uscite e stazioni, in un raggio massimo di ml 250;
b) in coda al comma 2, dopo le parole … progetti strategici regionali. Venga aggiunto: “… in pendenza dei quali le iniziative approvate all’interno di PAT e PATI, potranno essere recepite nei Piani degli Interventi previo parere della Regione, da rendersi entro 60 gg. dalla richiesta degli enti locali interessati, trascorsi i quali, senza risposta, si intenderà acquisito il parere favorevole.”;
c) al comma 4 le parole … accordo con la Regione … siano sostituite da … parere favorevole della Regione, da rendersi entro 60 gg. dalla richiesta degli enti locali interessati, trascorsi i quali, senza risposta, esso si intenderà acquisito, .… 
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OSSERVAZIONE n. 13 - Art. 40 – Cittadelle Aeroportuali.
Considerata la rilevanza e gli impatti sul territorio delle infrastrutture aeroportuali, si ritiene che ogni forma di intervento finalizzato al loro potenziamento debba essere valutato (anche che sotto il profilo ambientale) in relazione all’assetto del territorio ed alla compatibilità e sostenibilità urbanistica dell’infrastruttura.
E’ per altro evidente che trattandosi di infrastrutture di rilievo nazionale il loro potenziamento è soggetto a procedure che (molto spesso) consentono l’esecuzione degli interventi e delle opere indipendentemente dal parere e dalle valutazione urbanistiche effettuate a livello locale.
Per tale motivo, essendo la Regione ente determinante per la pianificazione strategica infrastrutturale, si chiede l’inserimento del seguente paragrafo:
3. Nel caso di progetti di potenziamento infrastrutturale, fatte salve le procedure ambientali e le norme di legge, la Regione convoca apposite conferenze dei servizi istruttorie finalizzate a una comune valutazione della compatibilità e sostenibilità dei relativi progetti, convocando gli Enti Locali e le associazioni portatrici di interessi diffusi presenti sul territorio, al fine di delineare, preliminarmente all’espressione di ogni parere edilizio e urbanistico sui progetti medesimi, eventuali azioni di tutela e mitigazione.
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In sostanza da quando è stato adottato il P.T.R.C. e cioè dal 10 aprile 2013 con la DGRV m° 427 - quasi il 90% del PAT di Sommacampagna è vincolato dai pareri della Regione Veneto, ma nonostante questo... i "QUASIEX" - con la Delibera di Consiglio Comunale n° 29 del 3 Luglio 2013 - hanno dato avvio alle procedure per approvare il Piano degli Interventi.
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Non avendo avuto il tempo di esaminare, ne... il P.T.R.C. e tanto meno di valutare  il P.T.C.P. e pertanto non avendo presentato nessuna Osservazione ai due Piani sovra Comunali, pur avendo evidenziato tutto questo, dichiaro che non ho nulla da aggiungere... se non il porre una domanda rivolta all'Assessore all'Urbanistica: 
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"Caro Romeo Assessore ma perchè: (A) continui a far finta che non esistano le norme di salvaguardia del P.T.R.C. e del P.T.C.P., (B) insisti nel raccontare ai giornalisti delle favole sul PAT e il PI e (C) illudi con promesse i tuoi concittadini... nonostante che sai già che... tra due mesi vai a casa?
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Vista la Delibera di Giunta n. 169 del 29-08-2013: "Osservazioni alla Variante al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento adottata con delibera della Giunta Regionale n. 247 del 10.04.2013"... mi sa che sarà pertanto molto difficile per l'Assessore all'Urbanistica mantenere questa promessa: "questo primo passaggio ci possa portare entro il primo autunno a portare in Consiglio Comunale uno, due, tre, quattro che siano...", una dichiarazione che risulta essere stata scritta e riportata nella Delibera di Consiglio Comunale n° 29 del 3 Luglio 2013.

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