In questi ultimi anni ho sempre creduto che quello che "GLIEX" (prima) e i "QUASIEX" (dopo) stavano facendo con il "FINTO" Recupero Ambientale dell'ex Cava Siberie... fosse una VERA Discarica di Rifiuti: "NON Pericolosi e NON Putrescibili". Beh... devo ammetterlo. mi sono sbagliato!!!! Quello che i "QUASIEX (peggio DEGLIEX) stanno facendo è una "DISCARICA DI RIFIUTI URBANI". Peccato che si sono dimenticati di chiedere l'Autorizzazione all'ENAC.

Ieri pomeriggio, inaspettattamemte, via mail, mi è arrivata la "Newsletter" del Comune di Sommacampagna e tra le varie news c'era anche questa come sotto riprodotta a titolo: "RECUPERO AMBIENTALE DISCARICA SIBERIE: IL PUNTO DOPO UN AVVIO TUTTO IN SALITA"... e già leggendo il titolo... subito mi sono incaxxato nero, perchè sono stanco di essere preso... "da retro" da questa Giunta Comunale.
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E se il titolo di questa news era già una "presa da retro", leggendo il testo, oltre a tutte le imprecisioni scritte e alle volute dimenticanze (esempio che le pareti sono collassate... che non sono state applicate le sanzioni e le penali della Convenzione... che è mancata l'evidenza pubblica della procedura di VIA della modifica al progetto, ecc, ecc) hanno pure scritto della falsità. (nei prossimi giorni chiederò una rettifica a quanto scritto, visto le imprecisioni, le dimenticanze e le falsità come qui scritte):
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La discarica in località Siberie (recupero ambientale dell’ex cava Siberie), avviata nel novembre 2006 dalla precedente amministrazione, è stata aggiudicata definitivamente mediante project financing alla ditta Geonova di Treviso. L'approvazione definitiva è stata acquisita con la deliberazione di Giunta regionale 996/2009. L'amministrazione e la ditta vincitrice del progetto avevano concordato il divieto di concessione di deroghe rispetto a quanto previsto dai decreti ministeriali che, per legge, prescrivono i limiti massimi di concentrazione dell'eluato per i prodotti conferiti in discarica.  
In pratica la norma impone che entrino in discarica tipologie di prodotti che, a contatto con l'acqua, non rilascino sostanze al di sopra dei limiti di sicurezza previsti dalla norma. La convenzione sottoscritta originariamente prevedeva l'adeguamento automatico quindi, senza obbligo di accordo con l'amministrazione comunale, in ogni tempo ed entro i limiti stabiliti da eventuali nuove normative e prescrizioni. 
In pratica ogni nuova versione del decreto ministeriale, ce n'è stata una nel 2003, una nel 2005, una nel 2010, si applicava integralmente senza possibilità di opposizione da parte dell'amministrazione. Se il decreto ministeriale prevedeva la possibilità di deroga si applicavano anche quelle perché previste per legge. 
A fronte di tali accordi originari, l'attuale amministrazione ha deciso invece di rivedere e migliorare le condizioni del contratto pretendendo una polizza fideiussoria bancaria anziché assicurativa che fornisce maggiori garanzie, la costituzione di un fondo di spesa annuale per una più approfondita e costante azione di controllo delle operazioni di conferimento, la nomina di una commissione permanente di controllo e verifica ed infine l'istallazione di telecamere di controllo con vista in discarica. E’ stato inoltre richiesto l'impegno, accettato da Geonova che, in caso di richiesta di deroga, l'ultima parola spettasse comunque all'amministrazione comunale, qualsiasi fosse la previsione di legge.
Entrato in vigore il decreto ministeriale 27 settembre 2010 che prevede la possibilità di richiedere deroga fino a 3 volte la prescrizione base, anche Genova ha presentato tale richiesta come tutte le discariche del Veneto e d'Italia. 
A sostegno della propria richiesta, Genova ha rimarcato il fatto che l'argilla usata per impermeabilizzare i primi due lotti della discarica presenta un grado di impermeabilità 10 volte superiore a quello dell'argilla prevista nel progetto originario
Questo dato risultava in accordo con la prescrizione contenuta nell'atto aggiuntivo del contratto voluto dalla nostra amministrazione. 
Ciò significa che le caratteristiche originarie ipotizzavano un possibile trapasso del percolato residuo sul fondo della discarica, che va periodicamente tolto e smaltito altrove, attraverso il metro di argilla costituente il fondo della discarica stessa in un tempo pari a 32 anni. Mentre con le caratteristiche volute dall'attuale amministrazione il percolato potrà trapassare il metro di argilla non prima di 320 anni! Nel presentare la domanda di deroga alla Regione Veneto, Genova ha dovuto anche chiedere l'assenso all'amministrazione che ha dato solo un parziale consenso. Le ragioni di questa parziale adesione stanno nel fatto che con le tabelle attuali entravano in discarica solo rifiuti solidi urbani e poco altro con notevoli problemi di compattamento irregolare dei materiali conferiti e tempi lunghissimi di riempimento a causa dei bassi volumi di conferimento. Con le deroghe, fermo restando lo standard di sicurezza fissato con gli atti aggiuntivi e tutti i controlli più sopra ricordati, si è reso possibile nelle condizioni dell'attuale mercato il rispetto del piano originario di conferimento e quindi la fondata aspettativa che il fronte della discarica venga esaurito in breve tempo allontanando così il pericolo che la discarica stessa possa rimanere aperta per anni e anni, fatto che costituirebbe un grave pericolo per l’ambiente.
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Quanto scritto nella news del Comune di Sommacampagna è quasi tutto impreciso e/o falso, con l'evidente scopo di fornire errate informazioni alla popolazione e tutto questo va evidenziato in separata sede, con apposita segnalazione che andrò a preparare nei prossimi giorni.
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Comunque ormai è chiaro che il FINTO Recupero Ambientale... non è nemmeno più una FINTA Discarica di rifiuti non pericolosi e non prutrescibili, ma ormai è diventata una VERA Discarica di Rifiuti Urbani, come questo è stato anche riportato nell'elenco dei Beneficiari come riportato sul sito web del Comune, in cui si legge questo: "IMPEGNO DI SPESA PER PAGAMENTO DELL'ECOTASSA REGIONALE RELATIVA AL DEPOSITO DI RIFIUTI URBANI E SPECIALI PRESSO DISCARICA IN LOC. SIBERIE". (Poi che di questa Determinazione dell'Ufficio Ecologia, manchi l'Allegato, anche questo è significativo da segnalare).
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Per il momento lasciamo perdere quanto scritto nella newsletter del Comune di Sommacampagna, sulla quale tornerò nei prossimi giorni, ma visto quanto pubblicato su ViViCaselle negli ultimi giorni (vedi sotto) poi... vi segnalo una nuova iniziativa che ho intrapreso... scrivendo all'ENAC - Ente Nazionale Aviazione Civile.
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Mercoledi 31 Luglio 2013
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Giovedi 1 Agosto 2013
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Visto quanto sta accadendo nel FINTO Recupero Ambientale, nella FINTA Discarica di Rifiuti NON Pericolosi e NON Putrescibili e nella VERA Discarica di Rifiuti Urbani, ieri ho scritto all'ENAC una lettera con questo oggetto: "Autorizzazione dell’ENAC… mancante alla Discarica Siberie?". 












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In merito alla VERA Discarica di Rifiuti Urbani, credo che vada segnalato quanto pubblicato sempre ieri su Aero Habitat, a titolo: "Verona Catullo, sulla discarica Siberie i volatili e la sua autorizzazione ENAC" con sottotitolo: "Attenzione al Gheppio: è il più frequente: 72% dei casi. Perché i gabbiani non sono nella statistica?".
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La relazione birdstrike BSCI ENAC ultima disponibile è quella del 2011 e perciò i riferimenti allo scalo di Verona Catullo non possono ancora essere aggiornati.
Certo, le problematiche associate all'insediamento della discarica Siberie, posizionata ad una distanza di circa 2700 metri, lateralmente alla pista devono essere analizzate. Monitorate giorno dopo giorno, in funzione della dispiegata attività di raccolta dei rifiuti. Ma se Beniamino Sandrini con il suo sito www.vivicaselle.eu  ci racconta costantemente e dettagliatamente gli accadimenti operativi, autorizzativi e di ricadute sul territorio non altrettanta trasparenza sembrerebbe riguardare la relazione tra la discarica, la presenza di volatili e il rischio impatto volatili per i voli sul Catullo.
Con le annotazioni di oggi 1 agosto http://vivi-caselle.blogspot.it/2013/08/enac-ed1-17122008-valutazione-della.html illustra, fotografa e documenta una realtà nella quale la presenza di volatili appare persistente e poco rassicurante per le operazioni di volo da un lato e per la salvaguardia dei cittadini residenti nell'intorno dello scalo veronese.
Ma se qualcun'altro deve verificare se le autorizzazioni ENAC relative alla localizzazione della discarica Siberie, se i vincoli connessi al Piano di Rischio per incidenti aereo sono state e sono (con i video e le foto esposte su www.vivicaselle.eu, sono prove documentali incontrovertibili di quanto accade) del tutto conformi al regolamento ENAC, Aerohabitat riflette sul database dell'impatto volatili riportato sulla relazione Birdstrike BSCI ENAC 2011.  
Ecco uno stralcio di quanto riportato alle pagine 87, 88 e 89:
L'aeroporto di Verona-Villafranca (codice ICAO LIPX), dista 12 Km dal centro della città di Verona. La struttura occupa un sedime di 340 ha ed è dotato di una sola pista lunga 2657 m e larga 45. Nel 2011 ha registrato 41.060 movimenti con 24 impatti con volatili ed 1 impatto con una lepre.

ANALISI

L'aeroporto di Verona nel 2011 ha registrato 41060 movimenti con n.24 impatti con volatili ed un 1 impatto con altra fauna selvatica. Il numero degli impatti, rapportato al volume di traffico, all'abbondanza dei volatili e di altra fauna,agli effetti sul volo, consente di stimare, secondo i parametri menzionati su Circolare ENAC APT-01B, un Bird Risk Indicator (BRI) pari a 0.08.

L‟analisi del trend del BRI per l‟anno 2011 (0.08) è negativa se confrontata all'anno 2010 (0.07) e 2009 (0.05). Questo incremento del BRI è comunque da imputare al numero di abbondanza delle specie, generata dal differente metodo di monitoraggio introdotto dal Gestore in data 1/7/2011.

L‟assegnazione dei monitoraggi e degli allontanamenti dei volatili da parte del Gestore alla Bird Control Italy srl, ha portato un incremento dei monitoraggi e un repentino aumento dell‟abbondanza dei volatili censiti che da 32223 soggetti avvistati nel 2010 è salita a 148282 soggetti avvistati nel 2011. Il numero dei bird strike invece è passato da n.22 del 2010 a n.25 del 2011. Altre analisi: i bird strike segnalati con bsrf All.1a sono sei e tutti in atterraggio. Il gheppio è la specie più pericolosa per lo scalo di Verona, su 25 impatti 18 sono avvenuti con questa specie e in luglio/agosto sono stati contati n.11 impatti con gheppio. Sono diminuiti, confronto agli anni precedenti, gli impatti con la lepre e con la rondine.

INDIVIDUAZIONE POSSIBILI CAUSE

L‟aeroporto di Verona Villafranca è geograficamente individuato nella porzione occidentale della provincia, nella cosiddetta Alta Pianura Veronese. L'Alta Pianura Veronese è quella porzione più elevata (da cui il nome) e più settentrionale della pianura veronese (di carattere alluvionale e solcata dal fiume Adige) che è delimitata a nord dai sistemi collinari prealpini, ad ovest delle cerchie moreniche rissiane del lago di Garda, a sud e ad est dal sistema di risorgive. Nella parte più settentrionale della pianura l'Adige scorre in alveo e, nonostante alcuni meandri, a Verona il suo corso è ancora ben definito. Il mosaico ambientale di contorno all'aeroporto ha in se elementi paesaggistico ecologici, capaci di mantenere nell'area aeroportuale una comunità ornitica molto differente e quantitativamente rilevante. Secondo la valutazione del rischio fatta anche dalla recente ricerca naturalistica ambientale, tra le specie più pericolose presenti in aeroporto ci sono: colombo, gabbiano comune, storno, cornacchia grigia, airone guardabuoi, gabbiano reale, gazza, colombaccio, tortora dal collare, airone cenerino, gheppio, albanella minore. Questa classifica è stata redatta tenendo conto della pericolosità della specie, dell'abbondanza e dei luoghi frequentati. Risalta la posizione del gheppio che nonostante i frequenti impatti durante l‟anno 2011 è solo 14° in graduatoria. La spiegazione viene proprio dalla pericolosità e dall'abbondanza del gheppio che essendo di massa ridotta e non essendo gregario non genera un rischio bird strike elevato, quindi risulta bassa. La costante presenza è dovuta all'elezione dell'aeroporto, da parte di questa specie come luogo di nidificazione.

AZIONI CORRETTIVE

Il gestore per prevenire i rischi d'impatto fra i gheppi e gli aerei ha avviato una campagna collaborativa con l'Aeronautica Militare che ha consentito l'accesso in aree sterili alla locale BCU.

Questo consentirà al gestore di monitorare i luoghi di nidificazione del gheppio presso la base militare e intervenire immediatamente per ridurre la possibilità che questa specie costruisca il nido e deponga le uova negli hangar militari. Particolare attenzione è stata data dal Gestore, dall'ENAC e dall'Aeronautica Militare ai monitoraggi preventivi in condizioni di low visibilità, autorizzando ogni 60‟ l‟ingresso in area di manovra alla BCU per ispezioni. Alla prevenzione del rischio Runa Incursione, è stata data particolare attenzione, attraverso incontri e valutazioni comportamentali del personale a terra dedicato alla BCU. Particolare attenzione è stata data alla FONIA e alla standardizzazione delle comunicazioni in modo da aiutare chi ascolta a interpretare velocemente situazioni “normali” o “straordinarie”. Oltre alla ricerca di tipo naturalistico il gestore ha prodotto a un elaborato con il quale si identificano le attrattive per i volatili e si propone un crono programma delle azioni sull'habitat in essere o previste per la riduzione del rischio biro/wildlife strike. 
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Io spero che quanto scritto nella newsletter del Comune di Sommacampagna a titolo: "RECUPERO AMBIENTALE DISCARICA SIBERIE: IL PUNTO DOPO UN AVVIO TUTTO IN SALITA"... NON sia stato scritto dal'Assessore alle Discariche e pertanto spero che sempre detto Assessore, prenda tutte quelle azioni necessarie e definitive contro il Responsabile che ha scritto tutte quelle imprecisioni, quelle dimenticanze e quelle falsità relative alla Discarica di Rifiuti Urbani.

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