Lo sostengo da anni... sopra le strade e le autostrade... può nascere un nuovo rapporto con il territorio, come a Monza con: "Tanto relax e passeggiate, cresce il verde sul tunnel". Per Caselle ci vorrebbero dei politici illuminati e lungimiranti... che ad oggi... mancano!!!

Ieri ho letto questo articolo: "Tanto relax e passeggiate, cresce il verde sul tunnel di viale Lombardia" con questo sottotitolo "Il progettista Andreas Kipar: "Le parole d'ordine sono sostenibilità e rusticità". Prevede la piantumazione di 600 nuovi alberi di fioritura" e questo testo:
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Quasi quattro ettari di verde, una fascia larga una quarantina di metri e lunga circa 2 chilometri, proprio sopra la galleria. Eccolo il nuovo viale Lombardia in «un disegno che non consideri più la linea di cesura delle strade. Quello che si è venuto a creare non è solo uno spazio in più, dobbiamo evitare che questi spazi liberati si riempiano di nuovo». Andreas Kipar, l’architetto tedesco a cui il Comune ha affidato l’incarico da 44mila euro per progettare il paesaggio del dopo cantiere, ha scelto la linea della «sostenibilità» e della «rusticità»dell’intervento perché «la città deve diventare sempre meno stressante».
Si passa così da un nastro d’asfalto con tre corsie per senso di marcia percorse da 5mila veicoli all’ora a una strada urbana, una corsia per senso di marcia e una mole di traffico ridotta dell’80%. Attorno, non un nuovo parco urbano bensì un nuovo paesaggio, fatto di aree verdi, luoghi di incontro e socializzazione che fanno da cornice alle case, agli incroci delle strade laterali, al viale Lombardia stesso e ai casotti delle 16 uscite di emergenza.
Nello specifico il progetto prevede la piantumazione di 600 nuovi alberi di fioritura, 26.500 metri quadrati di parco, altri 11.750 metri quadrati di passeggiata dalla parte di Triante, 3 chilometri e mezzo di fasce di mitigazione, 1,5 chilometri di cosiddette fasce arbustive e altrettanti di percorsi nel verde. E lungo la strada carrabile, corrono due piste ciclabili, una veloce di 1,8 chilometri dal lato del quartiere San Fruttuoso, l’altra lenta di 2,3 chilometri dalla parte opposta. Nelle aree a prato, inoltre, sono previste 3 nuove aree attrezzate per pic-nic, una zona per il fitness e uno spazio con giochi per bambini.
E per i tanto odiati casotti, che per la maggior parte dei vicini di casa di viale Lombardia sono antiestetici, l’architetto Kipar consiglia di coprirli con cascate di verde, ad esempio vite del Canada, o, perché no, abbellirli con murales artistici. Su questi dettagli, comunque, c’è ancora tempo per ragionare. Da settimana prossima, con l’apertura al traffico della galleria, si potrà iniziare a smantellare l’area di cantiere e avviare la realizzazione del tetto del tunnel: «Entro fine anno tutto sarà sistemato», assicura il sindaco Roberto Scanagatti.
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Dopo aver scoperto questo evento mi sono collegato sul sito web dell'Arch. Andras Kipar e ho trovato una sintesi dell'intervento: Nuovo Viale Lombardia Sopragalleria SS36
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La sfida progettuale muove dal lungo percorso di interramento della SS36 nel territorio comunale di Monza: 2 km per la nuova galleria e di conseguenza uno spazio liberato in superficie per il nuovo viale Lombardia. Dal progetto esecutivo di ANAS per il sopragalleria, che privilegiava gli aspetti di funzionalità viabilistica, prende avvio il mandato dello studio LAND Milano: Raccogliere l’eredità di un progetto, Cogliere l’occasione di una trasformazione viabilistica, per portare un plusvalore di qualità, Orientare le scelte, Progettare una strada dei quartieri, non più trai quartieri, che renda protagonista il paesaggio urbano di Monza. Un approccio asimmetrico connota il progetto: un fronte ”urbano” ad est, caratterizzato da una passeggiata urbana nella quale la pavimentazione si dissolve; un fronte “agro-urbano” ad ovest, con un percorso nel verde in calcestre, aree attrezzate a gioco, per lo sport ed il tempo libero. Le piste ciclabili in asfalto colorato accompagnano i due fronti, in modo differente: il lato ovest con un percorso ciclabile rapido, più rettilineo e parallelo alla strada, il lato est con percorso ad andamento variabile, che si interfaccia con le funzioni urbane ed i numerosi accessi carrabili. Due fasce di bassa vegetazione separano, proteggendolo, il sedime ciclabile da quello stradale. Gli spazi verdi sono oggetto di un approccio di razionalizzazione e integrazione con gli spazi verdi esistenti, per assicurarne un’ottimizzazione ed una migliore fruizione. Gli spazi alberati sono dosati ed armonizzati con la vegetazione esistente affinché il paesaggio monzese, i suo capisaldi paesaggistici, culturali ed architettonici siano i protagonisti del progetto. Il Masterplan punta a fornire regole, imposta un disegno spaziale ed un percorso che vuole ricucire, dare omogeneità senza perdere le eterogeneità: un progetto, verde, in sicurezza, funzionale, al servizio di una porzione della città e di tutta la sua comunità.
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Non commento nulla e concludo ricordandovi quello che avevano "promesso" i nostri Amministratori il 26 Giugno 2012 in questo video relativamente ad "UNO" degli OTTO PROGETTI per SALVARE Caselle, come illustrato dall'Arch. Mauro Panigo di LAND srl.
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E relativamente a quanto hanno approvato nel Comune di Monza, vi ricordo quello che avevo scritto il 7 di settembre 2012 dove era evidenziato il progetto C6 - "Il Parco High line".
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Lo sostengo da anni... sopra le strade e le autostrade... può nascere un nuovo rapporto con il territorio, come a Monza con: "Tanto relax e passeggiate, cresce il verde sul tunnel". 
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Per Caselle ci vorrebbero dei politici illuminati e lungimiranti... che ad oggi... mancano!!!

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