Dall'Arena di oggi: "Tra smog e polveri, inverno nero in città". E se in città l'inverno è nero... come saranno lo smog e le polveri all'incrocio di due Autostrade e sotto la rotta di decollo degli aerei?

Dall'Arena articolo a titolo: "Tra smog e polveri, inverno nero in città".                         
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Sopratitolo: "AMBIENTE. L'anno scorso il 75% delle giornate più critiche si è registrato nei primi mesi. Solo la pioggia riesce a ripulire l'aria. Ci attendono giorni di bel tempo e freddo".
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Sottotitolo: "Gli ultimi giorni del 2012 sono stati tra i più inquinati a causa dell'alta pressione. E da domani ritornano le condizioni ideali per un lungo periodo di cattiva qualità dell'aria".
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Testo dell'articolo:
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Verona. La pioggia di ieri è stata provvidenziale. Un po' per la neve caduta dai 1.000 metri (una decina di cm sulle piste da sci, anche se dureranno poco…), ma soprattutto per ripulire l'aria del bacino padano nettamente peggiorata in termini qualitativi negli ultimi giorni dell'anno. Sono bastati infatti alcuni giorni di alta pressione combinati ad un po' di inversione termica per riportare le polveri sottili oltre il limite di legge dei 50 microgrammi. Anzi, a Verona città la centralina di Corso Milano ha visto salire le Pm10 fino a quota 110 nel giorno di San Silvestro per scendere a 106 a Capodanno. Sono valori mai raggiunti durante lo scorso autunno, grazie soprattutto ai frequenti passaggi perturbati, tali da rimescolare spesso le masse d'aria al suolo.
INVERSIONE TERMICA.
Il problema è tutto qui: da oggi, infatti, il tempo cambierà registro. L'alta pressione atlantica prenderà casa stabilmente proprio sull'Italia per almeno un paio di settimane se non oltre. Fino a metà gennaio è prevedibile un lungo e ininterrotto periodo anticiclonico, fatto di giornate soleggiate, vento calmo, nebbia, freddo notturno e inversione termica per cui in Lessinia si registreranno temperature più alte che in città. È il mix ideale per il ristagno delle polveri e degli inquinanti su tutto il bacino padano. Scontata quindi una prima metà dei gennaio piuttosto difficile, con una qualità dell'aria in netto peggioramento a partire da lunedì prossimo, con polveri sottili su valori per lo meno doppi rispetto ai limiti di legge. Tutto ciò mentre la Regione Veneto sta lavorando alla definizione del nuovo "Piano per la qualità dell'Aria" (serviranno ancora diversi mesi di valutazioni), con particolare riferimento alla zonizzazione, cioè al nuovo riparto territoriale delle emissioni, basato sia sulla densità emissiva degli inquinanti che sulle caratteristiche morfologiche del territorio regionale. Oltre agli inquinanti tradizionali, i più recenti monitoraggi hanno permesso di individuarne di emergenti come il benzo(a)pirene, un idrocarburo che registra una crescente concentrazione, probabilmente legata all'utilizzo di biomasse per il riscaldamento come la legna o il pellet.
NEL 2012 101 GIORNATE CRITICHE.
Su Verona città, il bilancio ambientale del 2011 è tutto sommato discreto. Nel complesso i veronesi hanno respirato meno polveri sottili rispetto al 2011, ma solo per effetto di un autunno spesso perturbato e molto piovoso. Fosse stato per lo scorso inverno, il 2012 sarebbe stato tra i peggiori. Se nel 2011 erano state in tutto 125 le giornate con le Pm10 oltre i limiti di legge, nel 2012 siamo scesi a 101 (erano state 65 nel 2010), un dato migliore ma quasi triplo rispetto alle 35 giornate di cui parla, per ora, la normativa in materia (102 le giornate "fuorilegge" del 2009, 91 nel 2008).
GENNAIO CRITICO.
Quasi il 75% delle giornate "polverose" appartiene alla prima parte dell'anno. Da gennaio a marzo, infatti, l'ostinata presenza dell'alta pressione, combinata alla forte siccità aveva contribuito ad innalzare non di poco la concentrazione delle polveri. Solo a gennaio erano state 25 le giornate con le Pm10 oltre i limiti. Nel corso del 2012 la stazione di rilevamento di Corso Milano ha registrato tuttavia un numero di giorni con superamento dei limiti generalmente superiore al resto dei capoluoghi veneti con la sola eccezione di una stazione di Vicenza. I dati Arpav parlano di 83 giornate con Pm10 oltre i limiti a Padova, 85 a Treviso, 93 a Mestre e 110 a Vicenza. In leggero calo è stata la concentrazione media annua delle Pm 10 rispetto agli anni scorsi: nel 2012 siamo scesi a 43 microgrammi di media giornaliera rispetto ai 46 del 2011. Il caldo gran estivo ho portato infine l'ozono su valori molto elevati. A livello veneto le centraline Arpav hanno registrato 219 episodi di superamento della soglia di informazione contro i 192 del 2010.
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C'è bisogno di scrivere qualche commento? Basta ricordare che se in città l'inverno è nero... come saranno lo smog e le polveri all'incrocio di due Autostrade e sotto la rotta di decollo degli aerei?

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