INQUINAMENTO DA TRAFFICO: Il Sindaco scrive al Prefetto: «Basta decessi per lo smog» - «Chiederemo i danni»... Ma tutto questo succede in un altro Comune... Per Caselle, inquinato da due Autostrade (A4 e A22), da un incrocio autostradale (tra l'A4 e l'A22), dalla Tangenziale Ovest di Verona, dall'Interporto e dal Quadrante Europa e dall'Aeroporto Catullo)... nessuno chiede i danni. Poi quando c'è da chiedere qualcosa di grande, si accontentano delle briciole!!!

Dopo la PRIMA, la SECONDA, la TERZA, la QUARTA e la QUINTA parte, che ho scritto in merito al CENTRO COMMERCIALE da 70.000 mq che vogliono realizzare a Caselle, oggi chiudo con questo articolo: "Il sindaco scrive al prefetto: «Basta decessi per lo smog»", che ha questo sottotitolo: "Muraro chiede il blocco del transito dei camion I comitati lo appoggiano: «Chiederemo i danni» Ma manca il nesso tra malattie e inquinamento" e questo sopra titolo: "Quarantamila veicoli al giorno transitano per il paese che attende da decenni la nuova strada".
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«Troppi decessi a Buttapietra hanno avuto come concausa determinante l'inquinamento stradale», ha detto il sindaco Aldo Muraro al prefetto. Nella lettera inviata dal primo cittadino a Perla Stancari, rappresentante a Verona del governo, c'è tutta la sofferenza di un paese che non vuol soffocare nello smog. Buttapietra, infatti, deve sopportare ogni giorno gli scarichi di 40 mila veicoli: tanti ne circolano sulla statale 12, l'arteria che da nord a sud taglia in due il territorio comunale.
Così il sindaco Muraro, di fronte all'impasse del progetto della Variante, ovvero la bretella da 100 milioni di euro destinata a collegare Verona Sud con Isola della Scala, permettendo così ai camion di evitare il centro, si è rivolto a Prefettura e Anas, ente proprietario della statale, per ottenere il via libera al blocco dei mezzi pesanti per fasce orarie. Ci aveva già provato due anni fa l'ex sindaco Gian Paolo Pighi a bloccare i tir alle porte del paese. Ma la proposta non aveva avuto più seguito, in quanto il Comune, avendo meno di diecimila residenti, non ha competenze dirette sulla gestione della statale che lo attraversa.
Ora l'attuale primo cittadino, sollecitato anche dai comitati di Verona sud propugnatori della Variante, è pronto a posizionare cartelli di divieto e transenne ai varchi dell'abitato, anche se prima vuole avere in tasca almeno il «placet» prefettizio, per evitare ricorsi di ogni sorta. «Mentre a sud del capoluogo non abbiamo problemi per trovare itinerari alternativi», spiega Muraro, «è a nord che abbiamo difficoltà a trovare deviazioni secondarie all'interno del nostro territorio». Per questo il sindaco rimarca che «la realizzazione della Variante alla statale, promessa ormai da anni, è bloccata per chissà quali ragioni politiche o economiche».
Nell'attesa di vedere sbloccato l'iter, Muraro delinea le fasi del divieto a ore. «Fin dall'immediato», puntualizza, «vogliamo interdire la tratta di statale 12 che attraversa l'abitato ai mezzi superiori alle 7,5 tonnellate di portata complessiva massima. Il blocco scatterà tutti i giorni, dalle 7 alle 19». Il primo cittadino, a nord, scarta il percorso alternativo per i camion di via Dolomiti. Tale ipotesi nei mesi scorsi aveva mandato su tutte le furie l'ex vicesindaco Rosanna Mazzi, residente a Marchesino, ed il coordinatore del Popolo della libertà (Pdl) locale, Raimondo Dilara. Quindi Muraro descrive l'alternativa: «Gli autotreni potrebbero essere dirottati sull'autostrada A22 del Brennero e sulla Transpolesana collocando gli opportuni segnali direttamente lungo le vie di accesso di queste due arterie a grande scorrimento, site a nord e a sud dell'abitato». Per indurre il Prefetto a concedere le autorizzazioni, Muraro ha allegato i dati, forniti dall'Ulss 20, sulla mortalità rilevata negli ultimi anni a Buttapietra. Dalla statistica, riferita al 2007, emerge che su 33 decessi non naturali rilevati tra i settemila residenti, in 20 casi alla base c'erano tumori e malattie del sistema circolatorio. Anche se non è dimostrato il nesso causa-effetto, il sindaco non ha dubbi: «La stragrande maggioranza delle morti ha come concausa l'inquinamento dell'aria, che provoca soprattutto ictus, infarti o tumori». Quindi evidenzia: «Numerosi autotrasportatori piuttosto di affrontare i maggiori costi del pedaggio o del carburante, preferiscono itinerari brevi, anche se attraverso zone densamente abitate».
A Muraro danno appoggio i Comitati Pro Variante di Ca' di David e Borgo Roma, i cui responsabili lanciano provocazione: «Se il Prefetto si opporrà al blocco inviteremo i cittadini di Buttapietra a chiedere i danni. Invieremo in Prefettura le cartelle cliniche di coloro che si ammaleranno o moriranno per patologie come ictus, cancri, infarti ed, ovviamente, malattie respiratorie. Inoltreremo anche l'elenco di centinaia di nostri ragazzi, condannati dall'inquinamento atmosferico a un futuro che per loro si preannuncia molto pericoloso».
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Il Sindaco di Buttapietra ha ragione... per migliorare la qualità di vita del suo comune, meglio deviare i camion sull'Autostrada del Brennero... peccato che questo aumento dei camion, se migliora la vita dei cittadini di Buttapietra, peggiora la qualità di vita degli abitanti di Caselle che sono già inquinati da due Autostrade (A4 e A22), da un incrocio autostradale (tra l'A4 e l'A22), dalla Tangenziale Ovest di verona, dall'Interporto e dal Quadrante Europa e dall'Aeroporto Catullo.
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Quanto inquina il traffico delle Auto che accedono e recedono all'Aeroporto Catullo e che si somma a quello degli aerei in volo e sul piazzale dell'Aeroporto, ad un km e mezzo dal campanile di Caselle?
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Secondo il Bilancio 2011 dell'Autostrada "A4" teoricamente - in media - su questa autostrada, ogni giorno, transitano 93.206 autoveicoli e dato che l'A4 è dentro l'abitato di Caselle... questa autostrada inquina.
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Poi se tra l'Autostrada A4 e l'A22 (un'area già inquinata quindi) e il centro abitato di Caselle, c'è un'area di 240.000 mq, perchè su questa area non realizzare anche un Centro Commerciale da 70.000 mq?.
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Se prima del Centro Commerciale da 70.000 mq... tutti gli impatti ambientali dell'A4 e dell'A22 fossero azzerati, allora si potrebbe anche discutere sulla possibilità di realizzare qui un Centro Commerciale... ma prima ZERO INQUINAMENTO dalle Autostrade e poi possiamo parlare.
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Quanto inquina un incrocio autostradale? Non è corretto calcolare solo il traffico di un'Autostrada, se poi questa si incrocia con un'altra autostrada. Quindi anche l'incrocio autostradale va calcolato. Secondo il sottoscritto l'inquinamento di un incrocio autostradale potrebbe essere pari alla media della sommatoria dell'inquinamento generato dalla due autostrade.
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E se - come risulta dal Bilancio dell'A22 - il traffico medio giornaliero è di 40.509 veicoli è evidente che nelle aree di un incrocio autostradale potrebbe esserci un inquinamento pari a 60.000 veicoli giorno.
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Al traffico Autostradale aggiungiamo poi anche il traffico della Tangenziale Ovest di Verona, che collega il Casello di Verona Nord con le zone industriali di Verona e le aree del Quadrante Europa ed è pertanto evidente che altro inquinamento c'è e ci sarà su Caselle.
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Poi se dal Casello di Verona Nord (nel 2010) sono entrati  5.124.954 veicoli e ne sono usciti altri 5.414.105 e una buona parte di questi sono poi andati e ritornati all'Interporto del Quadrante Europa, parrebbe essere evidente che altro inquinamento va sommato a quello generato dalle autostrade e dall'aeroporto.
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Se poi oltre a tutto l'inquinamento che abbiamo già a Caselle ci aggiungiamo quello che verrà creato dal nuovo Centro Commerciale parrebbe essere evidente che il Sindaco di Sommacampagna dovrebbe muoversi, almeno 10 volte il Sindaco di Buttapietra.
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Se il Sindaco di Buttapietra scrive al Prefetto: «Basta decessi per lo smog» -  «Chiederemo i danni»... e quel Comune (vedi sotto) è lontano da Autostrade e dall'Aeroporto... per Caselle, inquinato da due Autostrade (A4 e A22), da un incrocio autostradale (tra l'A4 e l'A22), dalla Tangenziale Ovest di Verona, dall'Interporto e dal Quadrante Europa e dall'Aeroporto Catullo)... perchè nessuno chiede i danni, per il rispetto del principio: CHI INQUINA PAGA?.
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Se il territorio di Caselle è inquinato e se, fino adesso, sia GLIEX che INUOVI hanno nascosto la testa sotto la sabbia evitando di chiedere i danni a chi ha inquinato senza mai chiedere il rispetto del principio ambientale: CHI INQUINA PAGA... a questi signori vorrei ricordare ... che la sabbia,  dove, sotto, in questi anni, avevano nascosto la testa... non era sabbia!!!
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Se a Caselle, da decenni, siamo nella merda ambientale... prima si deve togliere quella che c'è già, prima di pensare di portarne dell'altra. E sul togliere dell'inquinamento va ricordato che questo potrebbe anche succedere tra poco, quando la Catullo SpA avesse da essere obbligata a portare i documenti societari in Tribunale e chiedere il fallimento.
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Se si chiude l'Aeroporto Catullo... il Centro Commerciale può anche starci, ma prima deve essere eliminata anche la merda ambientale generata dalle due autostrade e poi ne parliamo del nuovo inquinamento.
 

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