OSSERVAZIONI AL PAT. “Esse possono influire direttamente sulla VAS, nel momento in cui vengono accolte anche parzialmente o inducono modifiche al PAT. Nel paragrafo seguente sono riassunte queste osservazioni e vengono effettuate considerazioni in merito all’analisi dei sostenibilità del PAT. Tra le osservazioni depositate nei termini previsti, una sola si riferisce direttamente alla VAS, ossia l’osservazione n. 100”. [La MIA]

Era il lontano 12 febbraio 2009 quando scrissi questa lettera (il 2008 sulla lettera è sbagliato) e quanto stavo inviando al Comune di Sommacampagna erano le mie Osservazioni alla VAS del PAT  del Comune di Sommacampagna.
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Già dalla allora copertina delle "Osservazioni alla VAS del PAT" era evidente che ero in disaccordo sulla Valutazione Ambientale Stratetica (VAS) come questa era stata predisposta "DAGLIEX" ed era uno degli elementi principali del PAT che era stato "ADOTTATO" con la Delibera di Consiglio Comunale n° 2 del 19 Gennaio 2009.
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A quelle Osservazioni alla VAS del PAT avevo aggiunto anche questo documento: "Progettare per Proteggere". Con il quale cercavo di evidenziare una VAS che non avesse rispettato il "Principio dell'Azione Ambientale: CHI INQUINA PAGA" era una VAS insufficiente e come tale doveva essere annullata.
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Nel Rapporto Ambientale della VAS del PAT del 2009 alle pagine 139-140 al capitolo: "5.b. Indicatori di sostenibilità: l’impronta ecologica" c'era scritto questo:
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L’Impronta Ecologica è un indicatore aggregato che consente di associare le diverse forme di impatto umano sull’ecosfera riconducendole ad un denominatore comune, cioè alla superficie direttamente o indirettamente impiegata dalle attività antropiche. In questo modo diventa possibile sommare in modo coerente i contributi che derivano anche da fenomeni molto diversi tra loro. In particolare, tale metodologia permette di valutare gli effetti ambientali dei consumi di energia e di materia e della produzione dei rifiuti.
L’Impronta Ecologica esprime la superficie in ettari necessaria alla produzione delle risorse utilizzate per il sostentamento di una determinata comunità e all’assorbimento dei rifiuti da essa prodotti. Una condizione essenziale per garantire la sostenibilità ecologica consiste nel verificare che le risorse della natura non siano utilizzate più rapidamente del tempo che serve alla natura per rigenerarle e che i rifiuti non siano prodotti più velocemente del tempo che è loro necessario per essere assorbiti. Si comprende facilmente, quindi, l’importanza di sapere quanta natura abbiamo a disposizione rispetto alla quantità di natura che usiamo (Wackernagel & Rees, 2000a).
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Alla pagina 162, sempre dal Rapporto Ambientale della VAS del PAT, viene poi scritto quest'altro:
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Sommando i contributi che si riferiscono alla stessa tipologia di territorio si trovano le sei componenti dell’impronta che, addizionate, rendono il valore complessivo dell’Impronta Ecologica reale, che per il Comune di Sommacampagna risulta essere per il 2006 di 4,96 ettari/procapite, mentre l’impronta ecologica in unità di superficie pro capite è di 8,42 unità di superficie/individuo. Con il PAT l’impronta crescerà anche se in maniera non determinante con valori rispettivamente di 6.67 e 11.71 ha/procapite.
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Alla pagina 163 c'è poi scritto quest'altro:
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Si evidenzia come l’attuale impronta ecologica di Sommacampagna sia più alta rispetto a quella Italiana, pari nel 2003 a 4.2 ha/individuo. Qualora non si tenesse conto dell’attività aeroportuale, intesa come struttura sovra comunale di interesse nazionale, l’attuale impronta ecologica reale si abbasserebbe al valore di 3.57 ettari/individuo e l’impronta ecologica con superficie equivalente al valore 5,91 unità di superficie/individuo.
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E concludo con quanto riportato alla pagina 164:
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Una volta determinate Impronta Ecologica e Biocapacità disponibile è possibile verificare in quale misura il territorio è in grado di soddisfare le esigenze della popolazione che lo occupa: ciò si realizza attraverso il confronto tra le suddette quantità che permette di ottenere il valore del Deficit Ecologico.
Il Deficit Ecologico si calcola quindi come: DEFICIT ECOLOGICO = BIOCAPACITA DISPONIBILE – IMPRONTA ECOLOGICA e per il Comune di Sommacampagna è risultato essere pari a -7,025 unità di sup/ind.
Il valore ottenuto è abbastanza elevato, soprattutto se considerato rispetto al deficit ecologico medio italiano (3,02 unità di sup/ind): il dato sta ad indicare che per soddisfare i consumi interni e smaltire l’inquinamento prodotto, sarebbe necessaria una superficie territoriale equivalente pari a 7 volte quella reale.
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Dato che il Deficit Ecologico è calcolato sulla "media" del Comune di Sommacampagna, secondo voi scrivere che il Deficit Ecologico calcolato solo su Caselle deve essere decuplicato, è una ipotesi assurda o... è l'esatta situazione ambientale di Caselle?.
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Da anni sostengo che la VAS del PAT di Sommacampagna calcolando il Deficit Ambientale sulla media del Comune non ha risolto ne mitigato gli impatti ambientali su Caselle sul quale centro abitato si concentra quasi l'80% dell'intero Deficit Ambientale dell'intero Comune e su questa mia convinzione vi riporto quanto scritto alla pagina 66 e 67 della INTEGRAZIONE alla VAS del PAT.
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E di queste due pagine vi evidenzio solo questo paragrafo: "Tra le osservazioni depositate nei termini previsti, una sola si riferisce direttamente alla VAS, ossia losservazione n. 100 (che riprende anche i contenuti dell’osservazione n.18 presentata dallo stesso nel primo periodo) ".
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Sulle 105 Osservazioni presentate nel secondo periodo di riapertura delle Osservazioni alla VAS del PAT, solo una di queste - la mia - si era preoccupata degli impatti ambientali che il PAT avrà sul nostro territorio e sulla nostra popolazione, in particolare su Caselle.
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Impatti ambientali che sono cresciuti e che sono ancora aumentati dopo le "INTEGRAZIONI" come queste sono state apportate al PAT e alla VAS del PAT senza la consultazione pubblica e la partecipazione dei cittadini, ai quali è stato impedito di poter partecipare in base alle norme e alle leggi vigenti.
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Per cui se - a mio parere - la VAS del PAT è INSUFFICIENTE è evidente che la VAS del PAT va ANNULLATA, con il conseguente effetto collaterale che anche il PAT va ANNULLATO... per VIOLAZIONE della DIRETTIVA VAS.
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A meno che nel PAT non siano inseriti gli OTTO PROGETTI PER SALVARE CASELLE, la cui integrazione con modifiche inserite nel PAT potrebbero far si che il Deficit Ecologico che impatta su Caselle possa essere drasticamente diminuito.
   

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