Sull'Aeroporto Catullo continua il silenzio... silenzioso dei "primi cittadini" di Sommacampagna e di Villafranca. La Catullo SpA per far volare la Ryanair paga 24,7 euro a passeggero. Per la mitigazione ambientale per l'incremento dei voli della Ryanair, la Catullo SpA, ai comuni ha versato 0,00 euro a passeggero. Se io fossi Sindaco... m'indignerei!!! [PS per i Sindaci: l'Aeroporto Catullo sta operando pur essendo mancante del Decreto di Compatibilità Ambientale]

Oggi sul Corriere di Verona, si scrive dell'Aeroporto Catullo. Oggi sull'Arena di Verona si scrive dell'Aeroporto Catullo. Oggi su "Panorama" si scrive sull'Aeroporto Catullo. Oggi su tutti i media si scrive dell'Aeroporto Catullo. Potevo io, oggi, esimermi dallo scrivere sull'Aeroporto Catullo?
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Questi di seguito elencati e riportati sono i "link" che mia ha inviato "Google Alert" relativi alla questione "Ryanair e Unione Europea" e dato che anche in questi articoli si scrive dell'Aeroporto Catullo, credo anche questo vada segnalato.
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Contributi a Ryanair, indaga la Ue
Corriere della Sera - ‎1 ora fa‎
L'AEROPORTO. Contributi a Ryanair, indaga la Ue. Sette milioni all'anno dal Catullo, aperta un'istruttoria dopo l'esposto di Meridiana. Intanto venerdì Passera presenta il piano nazionale degli scali: Verona e D'Annunzio «prioritari». E Brescia preme ...
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Il Secolo XIX - ‎14 ore fa‎
Roma - Un presunto contributo di 7 milioni di euro all'anno concesso a Ryanair dalla società Valerio Catullo che gestisce l'aeroporto di Verona. È l'oggetto di un'istruttoria aperta l'8 agosto scorso dalla Commissione europea di cui scrive Panorama in ...
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TTG Italia - ‎1 ora fa‎
La cifra, dopo la denuncia presentata da Meridiana lo scorso 19 luglio a Bruxelles, ha fatto accendere i riflettori della Commissione europea sulla low cost irlandese. Sul numero in edicola oggi, il settimanale Panorama dedica un ampio servizio alla ...
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L'Unione Sarda - ‎17 ore fa‎
La Commissione europea ha avviato un'indagine sui presunti aiuti irregolari dati alla compagnia aerea Ryanair dalla Sogeaal, la società che gestisce l'aeroporto di Alghero. L'8 agosto scorso la Commissione europea ha aperto un'istruttoria sul presunto ...
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L'Arena - ‎18 ore fa‎
Contributi del Catullo a Ryanair La Commissione Europea indaga. Inchiesta del settimanale «Panorama»: nel mirino sette milioni che sarebbero stati concessi alla compagnia irlandese, mentre già erano sotto la lente altri aiuti irregolari erogati dalla Sogeaal, ...
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Non voglio commentare gli articoli di oggi, ma che un Notaio, nominato dalle Banche nel CdA della Catullo SpA, non si sia accorto che il Contratto tra la Catullo SpA e la Ryanair avesse qualche problemino... posso scrivere e domandarmi... ma i componenti del CdA della Catullo SpA che fanno quando c'è la seduta del CdA dell'Aeroporto?
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Su "Panorama.it" c'è anche questo articolo: "Ryanair, la Commissione europea indaga su presunti aiuti di Stato italiani alla compagnia aerea" con questo sottotitolo: "Ampia inchiesta di Panorama, in edicola il 23 agosto, sui sostegni occulti degli scali italiani alla compagnia irlandese" e questo testo:
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L’8 agosto 2012 la Commissione europea ha aperto un’istruttoria sul presunto contributo di 7 milioni di euro all’anno concesso alla Ryanair dalla società «Valerio Catullo», che gestisce l’aeroporto di Verona. L’iniziativa potrebbe portare a breve all’apertura di un’indagine per aiuti di stato illegittimi. Lo scrive Panorama, nel numero in edicola da giovedì 23 agosto 2012, in un’ampia inchiesta sui sostegni occulti degli scali italiani alla compagnia irlandese.
Il settimanale rivela anche che la Commissione, dal 27 giugno, ha allargato l’ambito di un’altra indagine avviata nel 2007 sui presunti aiuti irregolari dati alla Ryanair dalla Sogeaal, la società che controlla l’aeroporto di Alghero. Adesso sotto la lente dei funzionari di Bruxelles ci sono 43 milioni che sarebbero finiti alla Ryanair dal 2001: soldi pagati dalla Regione Sardegna, azionista unico della Sogeaal.
Panorama spiega anche il meccanismo attraverso il quale la compagnia aerea ottiene le sovvenzioni: accordi commerciali con le società di gestione degli aeroporti, quasi sempre controllate da enti pubblici. In cambio di una quota per passeggero trasportato, la compagnia si impegna a pubblicizzare lo scalo. In molti casi, come nell’aeroporto di Verona, la Ryanair beneficerebbe anche di sconti sui servizi di terra e dell’esenzione delle addizionali comunali per un contributo totale di quasi 25 euro a passeggero.
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Sempre su Panorama.it c'è anche questo altro articolo: "Ryanair e le tariffe minime. Tutto grazie agli "aiutini" "con questo sottotitolo: "La compagnia irlandese di Michael O'Leary paga canoni bassissimi ad alcuni aeroporti italiani. Che invece le versano ricchi contributi. Ora l'Europa vuole vederci chiaro" e questo testo:
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"L'Alitalia è continuamente sovvenzionata dal governo italiano. Questa storia deve finire" ha intimato alcuni giorni fa Michael O'Leary, amministratore della compagnia aerea irlandese low-cost Ryanair, erigendosi a campione della libera concorrenza e autoproclamandosi censore delle pessime abitudini dei soliti italiani. Ma O'Leary e la sua società dei voli a prezzi imbattibili hanno davvero le carte in regola per fare la morale ai concorrenti e per tirare le orecchie all'esecutivo di Roma? Si direbbe proprio di no a giudicare dalle agevolazioni pubbliche e dagli sconti ottenuti grazie a contratti vantaggiosi con le società aeroportuali tenuti gelosamente segreti e di cui Panorama è entrato in possesso.
Proprio sul contenuto di quei contratti da un po' di tempo in tutta Europa si moltiplicano sospetti e inchieste. La Ryanair è già stata condannata quattro anni fa dalla Commissione europea alla restituzione di parte degli aiuti ricevuti dalla regione vallona per l'aeroporto di Charleroi. L'8 luglio la stessa Commissione è tornata alla carica aprendo un'istruttoria per l'accordo stipulato dalla compagnia irlandese con l'aeroporto slovacco di Bratislava. Ventuno giorni prima era toccato allo scalo tedesco di Frankfurt Hahn, mentre alla fine dell'anno passato sotto la lente era stato posto quello di Alghero su cui anche l'Enac, l'ente italiano per l'aviazione civile, nel frattempo aveva avviato un'inchiesta. E in questi giorni l'italiana AirOne ha presentato un ricorso al Tar del Lazio contro i prezzi superscontati praticati dalla Ryanair.
In Francia le Chambres regionales des comtes (Crc), l'equivalente delle sedi periferiche della Corte dei conti italiana, hanno acceso i riflettori sulla società di O'Leary e sui suoi collegamenti in 22 città di provincia, da Carcassonne a Brest, da La Rochelle a Beauvais. Il giornale transalpino Le Figaro dando notizia delle inchieste ha scritto alla fine di luglio che sono state riscontrate "macroscopiche irregolarità".
Finora Ryanair era riuscita a tenere nascosti i contratti vincolando gli aeroporti a una clausola di riservatezza, facendo passare, in pratica, quelle intese come segreti industriali. Panorama è entrato in possesso di due di quei documenti, comprese le note integrative, con la società dell'aeroporto di Alghero e con quella pugliese degli scali di Bari e di Brindisi. In entrambi i casi le aziende interessate sono pubbliche e quindi le agevolazioni e i contributi che elargiscono sono a carico dei contribuenti.
Ad Alghero la società di gestione si chiama Sogeaal ed è posseduta dalla Regione Sardegna direttamente con il 18,3 per cento del capitale e indirettamente con il 30,43 attraverso la finanziaria Sfirs. Altri soci sono il Comune di Alghero (10 per cento), quello di Sassari (4,14), la Provincia e la Camera di commercio della stessa città (con il 15 e il 21,7 per cento). Nel caso degli scali pugliesi la società di gestione si chiama Seap ed è controllata dalla regione con una sfilza di soci minori: le Province di Bari, Brindisi e Foggia, i Comuni di Bari e Brindisi, le Camere di commercio di Taranto, Bari e Brindisi.
Due sono i punti intorno ai quali ruota il rapporto privilegiato e sospetto tra Ryanair e le società aeroportuali: le tariffe per i servizi di handling, cioè quelle operazioni di cui gli aerei hanno bisogno a terra, dal carico e scarico dei bagagli alla pulizia a bordo, al rifornimento di carburante. L'altro punto riguarda i cosiddetti marketing contribution, cioè le somme elargite direttamente dalle società aeroportuali alla compagnia irlandese a titolo di incentivo, con lo scopo ufficiale di invogliare la stessa compagnia a trasportare più viaggiatori possibile.
Ad Alghero il primo contratto tra Sogeaal e Ryanair risale a metà del 2000 con validità 10 anni. Per i servizi di handling prevedeva 250 mila lire a volo, diventati con le note aggiuntive 450 euro per ogni "toccata", cioè per ogni atterraggio e decollo. Le tariffe ufficiali per l'handling approvate dal ministero dei Trasporti sono molto più onerose: 24,79 euro a tonnellata per i voli nazionali e 28,41 euro per gli internazionali. Considerando che, per esempio, un Boeing 737 pesa circa 67 tonnellate, la tariffa ministeriale di riferimento prevede un costo di 1.660 euro per i voli nazionali e di circa 1.900 per gli internazionali, da quasi 4 a 5 volte la tariffa praticata a Ryanair. Il contributo di marketing è commisurato al numero di passeggeri e regolato da clausole minuziose. In media ad Alghero la società aeroportuale ha pagato circa 3,4 milioni di euro all'anno e in cambio Ryanair ha trasportato circa 518 mila persone.
Negli aeroporti pugliesi lo schema di contratto con la compagnia irlandese è simile a quello di Alghero. Per l'handling tra il 2003 e il 2004 la tariffa è salita da 100 a 300 euro mentre le tariffe ministeriali si aggirano intorno ai 1.800 euro. I contributi di marketing, invece, sono passati da 3,50 euro per passeggero a 4 euro e nel caso di Brindisi arrivano addirittura a 5.
I bilanci delle società di gestione dell'aeroporto di Alghero e degli aeroporti pugliesi risultano ovviamente appesantiti sia dalla politica di tariffe superscontate per l'handling sia dai contributi marketing elargiti, al punto che entrambe le aziende sono costrette a ricorrere a periodiche iniezioni di capitale sottoscritte dagli azionisti pubblici con soldi dei contribuenti. Ryanair, invece, proprio grazie a queste tariffe e sovvenzioni riesce a vendere i biglietti a prezzi bassissimi facendo terra bruciata intorno alla concorrenza. Le società aeroportuali sostengono che proprio grazie alla loro politica tariffaria aumenta il traffico e quindi cresce il turismo e ne beneficia l'economia della zona. E probabilmente almeno in parte è vero, anche se manca la controprova. Per i profitti di Ryanair, invece, le controprove non occorrono.
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Se Ryanair non paga l'Addizionale Comunale sui Diritti d'Imbarco che sono 4,5 euro a passeggero dei 24,7 euro in totale che l'Aeroporto Catullo accumula come debito per ogni passeggero che decolla dall'Aeroporto, parrebbe essere evidente che poi nei Bilanci dei Comuni di Sommacampagna e di Villafranca quella infinitesima quota del 4,5 euro che comunque dovevano arrivare ai due comuni (e in maggior parte a Sommacampagna) poi non entreranno nelle casse comunali.
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Nonostante che le sostane economiche dei due comuni siano "striminziti"... sull'Aeroporto Catullo continua il silenzio... silenzioso dei "primi cittadini" di Sommacampagna e di Villafranca quando la Catullo SpA per far volare la Ryanair paga 24,7 euro a passeggero, mentre per la mitigazione ambientale per l'incremento dei voli della Ryanair, la Catullo SpA, ai comuni ha versato 0,00 euro a passeggero. Cioè niente, nulla, nada de nada.
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Se io fossi Sindaco... m'indignerei!!! O dobbiamo indignarci dei Sindaci che abbiamo, visto che l'Aeroporto Catullo sta operando pur essendo mancante del Decreto di Compatibilità Ambientale?
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E visto che tutti i giornali scrivono che la Commissione Europea sta indagando sulla questione Catullo-Ryanair, vorrei ricordare che sempre la Commissione Europea, in merito agli aeroporti che stanno operando in mancanza del Decreto di Compatibilità Ambientale sta anche indagando sull'Aeroporto di Verona, sull'Aeroporto di Treviso, sull'Aeroporto di Venezia e su tre Aeroporti della Calabria: Crotone, Lamezia Termine e Reggio Calabria.
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E anche oggi concludo... insistendo sulle mie tesi e quindi va ricordato quanto ENAC aveva scritto in queste due lettere del 1 Aprile 2008 e del 9 Settembre 2009... che vietava incrementi capacitivi di traffico... per cui tutte le nuove rotte della Ryanair dovrebbero essere immeditamente chiuse in violazione delle determinazioni dell'ENAC.


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E poi va ricordato la lettera che ho ricevuto dalla Commissione Europea e la mia lettera di riscontro a risposta, visto che la UE ha aperto la pratica EU-PILOT 3720/12/ENVI sulla "presunta" mancanza di VIA dell'Aeroporto Catullo.

Commenti

  1. Cesare Rossi23/8/12 21:29

    Il comitato cittadiniTessera E campalto contro l'inquinamento da attività aeroportuale ha iniziato un duro confronto con Enac/Save su tutta una serie di illegittimità che questi signori han continuano a fare approfittando della passività (finora) dei cittadini e dell'acquiescenza del comune di VE.Voli notturni senza autorizzazione in deroga; assenza di una centralina fonometrica di fronte al punto di maggior emissione sonora situato a 200mt. in linea d'aria dal centro abitato di tessera, mai fatta o richiesta VIA nonostante il considerevole aumento del numero dei voli ecc.
    il comitato si costituito ad inizio anno ed ha bisogno di consigli su come sollevare efficacemente queste problemache.Grazie

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  2. http://www.vivicaselle.eu/file/ComEurENVI-16072012.pdf
    http://www.vivicaselle.eu/AVC/RispostaCEA-VIA-VAS.pdf
    http://www.vivicaselle.eu/PNA/PNA-ENAC-00.pdf

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