Se leggo la V.A.S. del P.A.T. e mi viene da ridere.... che devo fare? - "Descrizione degli aspetti ambientali connessi all’osservazione e proposte di mitigazione. Vengono di seguito analizzati i principali aspetti ambientali connessi all’accoglimento dell’osservazione e le misure di mitigazione necessarie alla mitigazione". E se le "mitigazioni necessarie alla mitigazione" (come proposte nella VAS) sono delle... emerite caxxate... che si fa? SI FA SALTARE IL PAT?

Ieri ho iniziato a leggere la Documentazione della VAS del PAT come questa - senza la partecipazione del pubblico - è stata modificata e integrata e se andiamo a guardare la situazione di Caselle (di mio principale interesse) e di come siamo messi ad inquinamento dell'aria, la qualità e la quantità dell'inquinamento parrebbe essere ben evidente per come riportato alla pagina 90 dell'Integrazione del Rapporto Ambientale della VAS come qui sotto rappresentata che è relativa al solo traffico veicolare senza il contributo dell'inquinamento dell'Aeroporto Catullo.
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Prima di proseguire... devo farvi un esempio. Avete presente una stanza con una stufa al centro? Se "IN MEDIA" in quella stanza vi è una temperatura di 20°... in questa stanza si sta bene. Ma se vi avvicinate alla stufa, la temperatura è evidente che sale e stare molto tempo vicino alla "fonte di calore" il caldo può essere insopportabile. Quindi, se "IN MEDIA" in quella stanza si sta bene... rimanere vicino alla sorgente di calore... in quella stanza... si può anche stare male.
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Questa premessa era necessaria per cercare di farvi capire meglio quello che c'è scritto alla pagina 6 dell'Integrazione alla VAS del PAT di Sommacampagna, come qui sotto riportato... dove si scrive "IN MEDIA" e dove si segnalano i punti di rilevamento dei dati.
2. QUADRO AMBIENTALE (Rif. Punto a)
Per quanto riguarda il quadro ambientale, in riferimento ai punti sottolineati dalla Commissione VAS, si riportano le seguenti analisi aggiornate, rivedute e corrette.
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Aria (punto a1)
La normativa di riferimento in materia di qualità dell’aria e stata oggetto di un’importante evoluzione nel corso del 2010. Infatti il 1 ottobre 2010 e entrato in vigore il D.Lgs.155/2010 che costituisce una sorta di testo unico sulla qualità dell’aria, che ha abrogato le norme precedentemente in vigore.
Si riportano le seguenti analisi aggiornate derivate dal confronto tra i dati delle centraline limitrofe al territorio comunale. I dati sono estrapolati dal Rapporto sulla qualità dell’Aria della Regione Veneto ed in particolare si fa riferimento alla Stazione di Villafranca di Verona per il biossido di azoto e alla stazione di Verona Cason per l’ozono. Si e fatto infine riferimento al Piano di Qualità dell’Aria Intercomunale e all’Allegato Tecnico scientifico redatto dall’Università di Trento.
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Biossido di zolfo
Dalla relazione Regionale dello stato dell'aria dell'anno 2010 si evince che per il biossido di zolfo (SO2) non vi sono stati superamenti della soglia di allarme di 500 μg/m3, ne superamenti del valore limite orario (350 μg/m3) e del valore limite giornaliero (125 μg/m3). Il biossido di zolfo si conferma, come gia evidenziato dall’analisi svolta nel Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera, un inquinante primario non critico; ciò e stato determinato in gran parte grazie alle sostanziali modifiche dei combustibili avvenute negli ultimi decenni (da gasolio a metano, oltre alla riduzione del tenore di zolfo in tutti i combustibili, in particolare nei combustibili diesel).
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Monossido di carbonio
Non destano preoccupazione le concentrazioni di monossido di carbonio (CO) rilevate a livello regionale: in tutti i punti di campionamento non ci sono stati superamenti del limite di 10 mg/m3, calcolato come valore massimo giornaliero su medie mobili di 8 ore.
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Biossido di azoto
La concentrazione medie annuali del biossido di azoto, nella vicina stazione di Villafranca, mostra un valore molto prossimo, ma inferiore (pari a 39 mg/m3) al limite previsto dalla normativa (40 mg/m3).
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Se adesso immaginiamo che quella "stanza riscaldata dalla stufa" sia il Comune di Sommacampagna e se la stufa come fonte di calore, viene sostituita dalle Autostrade e dall'Aeroporto come fonte dell'inquinamento... è evidente che se io abito lontano dalla fonte d'inquinamento.. "IN MEDIA" avrò una qualità e una quantità di agenti inquinanti, ma se abito vicino alla fonte d'inquinamento... come a Caselle... posso anche scottarmi.
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Ora che una INTEGRAZIONE alla VAS del PAT abbia da iniziare come descritto nel sovrastante estratto... questo mi sembra una evidente... presa per il "lato B" e questo fa si che poi il sottoscritto abbia poi la tendenza ad incaxxarsi.
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Se devo risolvere i problemi ambientali di Caselle, è su Caselle che devono essere effettuate le analisi della qualità dell'aria... ed è stupido e idiota scrivere che - ad esempio - dato che il Biossido di Azoto (analizzato calcolato da una stazione di rilevamento posta a 5 km da Caselle) è: "pari a 39 mg/m3, sotto al limite previsto dalla normativa (40 mg/m3)" secondo questi dati... io a Caselle starei bene e quindi vivrei entro il limite previsto dalla normativa.
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E se questo è l'inizio di quello che troverò nella prossima lettura, credo che basti questo per farvi convinti di cosa penso della VAS del PAT di Sommacampagna, in merito alla quale da anni sto sostenendo che è completamente falsata e alterata... perchè si basa su dati "Medi" e sui valori raccolti da centraline che sono posizionate a km e km dalle diverse fonti dell'inquinamento in cui si trova Caselle.
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Parrebbe essere evidente che per diminuire l'inquinamento a Caselle, bisognerebbe intervenire sulle sorgenti dell'inquinamento e quindi bisognerebbe intervenire sulle Autostrade, sull'Aeroporto e sull'Interporto, come d'altra parte sarebbe stato anche già individuato come azione necessaria, sempre dall'Amministrazione Comunale, qualora fossero realizzati gli Otto Progetti per Salvare Caselle.
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E pertanto se Caselle nel passato... è stata inquinata, se ancora oggi... viene inquinata e nel futuro... ancora di più verrà inquinataprima di approvare il PAT sarebbe ora di applicare il principio: "CHI INQUINA PAGA" e... pertanto: "CHI HA INQUINATO DEVE PAGARE"... in modo da rendere concreti questi "8 Progetti":
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1. Progetto del Bosco del benvenuto e ridefinizione della viabilità locale in aderenza alla A22
2. Progetto del Parco Europa ed opere compensative legate all’ampliamento del Quadrante Europa
3. Progetto del Parco Catullo
4. Progetto del Parco delle Cave
5. Progetto delle opere di mitigazione ambientale della SI.TA.VE.
6. Progetto del Parco high line per Caselle
7. Progetto delle opere di mitigazione ambientale dell'aeroporto Catullo
8. Progetto per la Ciclopedonale e la rinaturalizzazione del Canale “Alto Agro Veronese”
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Da quando è stata realizzata l'Autostrada "A22", nulla è stato mai pagato per l'inquinamento creato a Caselle e dato che l'inquinamento è cresciuto a causa dell'incremento del traffico, incremento che ha portato alla quasi saturazione dell'infrastruttura... hanno deciso di realizzare la "Terza Corsia dell'A22" ed è pertanto evidente che oggi l'Autostrada A22 deve pagare per l'inquinamento creato a Caselle... a partire da "Il BOSCO DEL BENVENUTO".
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Da quando è stato realizzato il "Quadrante Europa" nulla è stato mai pagato per l'inquinamento creato a Caselle (vorrei ricordare che prima dell'A22, tutto il traffico diretto al Quadrante Europa, transitava sulla Via Verona a Caselle) e dato che l'Interporto e tutto quanto realizzato ad Est di Caselle, nemmeno è mai stato sottoposto a V.I.A. e/o a V.A.S. ... è pertanto evidente che oggi il "Quadrante Europa" deve pagare per l'inquinamento creato a Caselle... a partire da "IL PARCO EUROPA".
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Da quando è stato aperto al traffico civile l'Aeroporto "Valerio Catullo" nulla è stato mai pagato per l'inquinamento creato a Caselle e dato che l'Aeroporto di Verona, nemmeno è mai stato sottoposto a V.I.A. e/o a V.A.S. ... è pertanto evidente che oggi l'Aeroporto di Verona deve pagare per l'inquinamento creato a Caselle... a partire da "IL PARCO CATULLO".
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E' da decenni che nel Comune di Sommacampagna ci sono Cave, dalle quali viene estratta della ghiaia e dopo decenni ancora manca un piano di escavazione Comunale. Bisogna smetterla di aprire nuove cave e di creare nuovi buchi. Per garantire l'approvigionamento di ghiaia è sufficiente ampliare le cave esistenti... a condizione che l'area destinata ad escavazione, quando questa si esaurisce, venga destinata ad usi pubblici e recuperata al fine di incrementare il verde di dotazione del territorio creando cosi un sistema di aree a verde per compensare l'inquinamento che impatta su Caselle... a partire da: "IL PARCO DELLE CAVE".
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Se il territorio di Caselle - oltre a quello che già ora deve subire - deve subire gli impatti di nuove infrastrutture come la SI.TA.VE. Sistema Tangenziali Venete, dove, come e quando questa nuova opera andrà ad interessare il nostro territorio, lo dobbiamo stabilire noi in modo che sia a servizio anche del nostro territorio ed è pertanto evidente che quanto realizzato deve essere progettato e poi realizzato affinchè l'inquinamento finale sia minore della situazione precedente e pertanto per compensare l'inquinamento che impatta su Caselle... prima devono essere approvare le opere di: "MITIGAZIONE AMBIENTALE della SI.TA.VE."
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Da quando è stata realizzata l'Autostrada "A4" e da quando questa autostrada è stata ampliata con la Terza Corsia, nulla è stato mai pagato per l'inquinamento creato a Caselle e dato che l'inquinamento è cresciuto a causa dell'incremento del traffico, incremento che ha portato alla quasi saturazione dell'infrastruttura (tanto che al posto di realizzare la Quarta Corsia) hanno deciso di realizzare la "SI.TA.VE"... è pertanto evidente che oggi l'Autostrada A4 deve pagare per l'inquinamento creato a Caselle... a partire da "IL PARCO HIGH LINE".
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Per oltre 60 anni il sottoscritto, come tutti i cittadini di Caselle nati prima del 1950, in tutti questi anni ha subito gli effetti conseguenti alle attività dell'Aeroporto Militare (che per l'80% è unicato nel nostro Comune) e dato che dal 2005 le infrastrutture aeromilitari sono cosi definite: MOB: Basi principali, DOB: Basi di rischieramento e Canc. Basi cedibili e dato che l'Aeroporto Militare di Verona appartiene a quelli da cedere e dato che questo processo è già iniziato, i milioni di metri quadrati sottratti al territorio di Caselle devono tornare in uso alla nostra popolazione al fine di permettere la realizzazione di opere di: "MITIGAZIONE AMBIENTALE AEROPORTO CATULLO".
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Il Comune di Sommacampagna è caratterizzato dalla presenza di TRE Centri Abitati: Custoza: la natura COLTIVATA, Sommacampagna: la natura URBANA e Caselle: la natura RITROVATA e dato che tutti questi tre "diversi" territori sono interessati dal Canale d'Irrigazione: "Alto Agro Veronese" bisogna creare una sorta di “Spina dorsalerinaturalizzata che possa collegare tra di loro i tre centri abitati realizzando un sistema che possa dare concretezza ad un "PERCORSO CICLOPEDONALE E RINATURALIZZAZIONE CANALE «ALTO AGRO VERONESE»"
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Se nel 2012 l'Amministrazione Comunale - GLIEX e INUOVI - avessero da lavorare assieme per dare concretezza ad alcuni di questi OTTO PROGETTI e diventassero concrete una serie di azioni: "" VERSO 8 PROGETTI DI SVILUPPO AMBIENTALE ATTUATIVI PER CASELLE E TUTTO IL COMUNE"" è evidente che la situazione del territorio di Caselle e della Salute pubblica dei propri concittadini... avrebbe da cambiare da subito.
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Questi "OTTO PROGETTI... PER SALVARE CASELLE", che rappresentano cosa bisognerebbe fare: "PROGETTARE PER PROTEGGERE", sono stati illustrati nella serata del 26 Giugno 2012 a Caselle e nel seguente video... se ne può vedere la presentazione.
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In questo altro video (accompagnati da una adeguata colonna sonora, credo in tema: Le Quattro Stagioni di Vivaldi) scorrono le immagini delle diapositive come queste sono state presentate durante la serata e che illustrano gli: "OTTO PROGETTI... PER SALVARE CASELLE".
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Io credo che tutto quello che potevo fare... credo di averlo già fatto (ma non mi arrendo ancora... e quindi continuo), ma ora credo che tocca "AINUOVI" agire per SALVARE CASELLE... dando concretezza agli "OTTO PROGETTI... PER SALVARE CASELLE" e agire da subito dopo che per 50/60 anni... nessuno è mai riuscito a far applicare il principio: "CHI INQUINA PAGA".
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Una VAS del PAT che non tenga conto di questi OTTO Progetti e non preveda chi, come, quando e a spesi di chi realizzarli, è evidente che è una VAS che non sta in piedi e che va rivista e riaggiornata, sopratutto se poi questa è stata approvata in netta violazione della Direttiva VAS che prevede la partecipazione del pubblico.

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