Oggi ho dell'altro da fare (ho iniziato una nuova lettera,che spedirò domani) e pertanto oggi non scrivo su www.vivicaselle.eu e vi lascio a rileggere altri messaggi già pubblicati

Oggi ho dell'altro da fare (ho iniziato una nuova lettera, che spedirò domani) e pertanto oggi non scrivo su www.vivicaselle.eu e vi lascio a rileggere altri messaggi già pubblicati .
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Dal Corriere di Verona: "Catullo-Ryanair, una guerra da 8 milioni". Dall'Arena: "Catullo-Ryanair, scontro milionario". Con l'Aeroporto... ormai siamo arrivati alla frutta... mentre permane il silenzio dei Sindaci.!!! Mahh!!!
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Dal CORRIERE DI VERONA: "Enac chiede lo stop dei voli Ryanair". Dall'ARENA: "L'Enac: Ryanair resti a terra. Ma il Tar concede una tregua". Scusate, cari catulliani ma quell'incremento capacitivo del traffico dei voli Ryanair, ha o non ha la VIA? Non c'è? Allora tutti a terra!!!!
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Dopo aver scritto in merito al FINTO Recupero Ambientale dell'ex Cava Siberie e dopo aver integrato quanto già scritto e già spedito ieri... credo che dopo la denuncia all'Unione Europea dell'On. Lorenzo Fontana e dopo la denuncia di Meridiana SpA... credo sia arrivata l'ora e il momento che anche il sottoscritto scriva (di nuovo) all'Unione Europea in merito all'Aeroporto Catullo.
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«Ma la Lega ha valutato se l'azione fatta in Europa potrà avere delle conseguenze sul Catullo? La messa in discussione del contratto con Ryanair è sacrosanta, ma certe azioni vanno riflettute meglio, almeno per evitare situazioni poi difficili da sanare». Quando c'è una guerra in corso, bisogna stare attenti agli effetti collaterali... perchè possono portare alla chiusura dell'Aeroporto Catullo.
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E anche oggi concludo... insistendo sulle mie tesi e quindi va ricordato quanto ENAC aveva scritto in queste due lettere del 1 Aprile 2008 e del 9 Settembre 2009... che vietava incrementi capacitivi di traffico... per cui erano vietati anche i nuovi voli della Ryanair.
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E poi va ricordato la lettera che ho ricevuto dalla Commissione Europea e la mia lettera di riscontro a risposta, visto che la UE ha aperto la pratica EU-PILOT 3719/12/ENVI sulla "presunta" mancanza di VIA dell'Aeroporto Catullo.
 
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P.S. Io non scrivo all'Unione Europea per "aiutare" la Catullo SpA a trovare argomenti e/o sostegni a risolvere il contenzioso che l'Aeroporto di Verona ha aperto con la Ryanair (come sembra stia accadendo). Io scrivo perchè tutte le Direttive Europee siano rispettate e se l'Aeroporto Catullo oltre ad aver violato le Direttive VIA e VAS ha anche violato altre Direttive (ad esempio quella per la libera concorrenza e quella che vieta l'utilizzo della ricapitalizzazione per pagare i debiti delle società di gestione aeroportuali) anche questa azione va ovviamente segnalata all'Unione Europea, chiedendo l'apertura di idonee e approfondite indagini.
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AGGIORNAMENTO
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Da "google alert" ho ricevuto una news di eiri, che ha questo titolo: "Aeroporto Verona Catullo vs Ryanair: scontro milionario", questo sottotitolo: "Domani gli aerei rischiavano di restare a terra, ma il Tar ha sospeso lo stop. Il caso è davanti all’UE: aiuti di Stato? Ecco cosa c’è in ballo" e che ha un testo, dal quale forse si comprende che sta accadendo all'Aeroporto di Verona.
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Alghero, Bari, Bruxelles, Brindisi, Dublino, Edimburgo, Londra Stansted, Madrid, Palermo, Parigi Beauvais, Trapani: sono le destinazioni che Ryanair raggiunge dall’aeroporto Valerio Catullo e che hanno rischiato di rimanere bloccate da domani per lo scontro frontale tra la società aeroportuale e il colosso irlandese del lowcost. Ma non è detta l’ultima parola, perché il Tar che ha sospeso il provvedimento dell’Enac che voleva lasciare a terra gli aerei di Ryanair per mancato pagamento dei diritti aeroportuali, cioè delle tasse, ha rinviato tutto al 13 settembre, quando si terrà l’udienza nel merito. Adesso, in piena estate, hanno detto i giudici del tribunale amministrativo, non era il caso di esporre a rischi e disagi migliaia di passeggeri che avrebbero subito le conseguenze di questo braccio di ferro che è arrivato fino all’Unione europea.
Ben 35 collegamenti settimanali hanno rischiato di essere stoppati, pari quindi a 70 voli (andata e ritorno): ma cosa accadrà dopo il 13 settembre? Se i giudici daranno ragione a Enac e accoglieranno il provvedimento di divieto di decollo dal Catullo per gli aerei Ryanair che non hanno pagato i diritti aeroportuali che conseguenze ci saranno per i passeggeri? E per la compagnia irlandese che lamenta di non aver più ricevuto gli incentivi dalla società Catullo?
La questione è complessa e ha ripercussioni potenziali enormi su tutto il sistema aeroportuale italiano perché la partita in gioco è milionaria. Una partita a scacchi dove ogni mossa viene studiata dalle parti in causa con staff di legali italiani e britannici. Al momento, Ryanair lamenta di non aver incassato circa 2 milioni di euro di contributi dall’aeroporto veronese per i passeggeri partiti dallo scalo e per questo ha sospeso il pagamento delle tasse aeroportuali. La società Catullo lamenta di non aver incassato circa un milione di euro e ha chiesto quindi a Enac, l’ente competente per l’aviazione civile e che rappresenta lo Stato, di far scattare le procedure previste dall’articolo 802del Codice di navigazione: le compagnie che non pagano vengono fermate a terra, anche per una questione di sicurezza. Enac ha ritenuto che ci fossero i presupposti per far partire l’azione contro la compagnia irlandese che si è rivolta al Tar e il tribunale intanto ha sospeso tutto per un mese. Ma perché si è arrivati a questo punto e cosa può accadere anche a livello di Unione europea?
Primo punto.
Nella passata gestione viene firmato un contratto con Ryanair che prevede incentivi molto alti per ogni passeggero. Secondo quanto dichiarato da Meridiana-Fly nei giorni scorsi, in occasione del ricorso all’Unione europea per «aiuti di Stato» e «concorrenza sleale» sarebbero oltre 22 euro a passeggero. Il contraccolpo sul bilancio, che è già in profondo rosso anche per altri gravi motivi come Montichiari e Avio handling, è molto pesante: tra i quattro e i cinque milioni ogni anno.
Secondo punto.
La nuova dirigenza del Catullo ritiene che questo importo sia fuori mercato al punto che si potrebbe configurare uno spreco di denaro pubblico. I manager chiedono la revisione del contratto ma a Dublino rispondono picche, E allora gli incentivi non vengono più dati. Per contro Ryanair non pagale tasse aeroportuali.
Terzo punto.
La società Catullo si rivolge a Enac per chiedere l’applicazione dell’articolo 802 e fermare i voli di Ryanair finché non saranno pagate le tasse. Il Tar sospende per un mese il provvedimento.
Quarto punto.
A livello europeo partono le denunce dei concorrenti di Ryanair: le compagnie che sono state spinte fuori mercato dalla politica aggressiva degli irlandesi fanno ricorso alla commissione dell’Ue per il libero mercato sostenendo che incentivi così alti rappresentano aiuti di Stato e concorrenza sleale. Ryanair in realtà non ha portato solo nuovi passeggeri stranieri ma ha soprattutto cannibalizzato rotte già esistenti e operate da altre compagnie. Anche Assaero che riunisce le compagnie aeree e aderisce a Confidustria ha appoggiato il ricorso di Meridiana.
Quinto punto.
Cosa può accadere adesso? Un primo scenario può prevedere una rinegoziazione del contratto, con un nuovo accordo tra Catullo e Ryanair. In questo modo sarebbe anche garantito l’indotto sul territorio. Una seconda ipotesi prevede che Ryanair ottenga ragione e la Catullo debba rispettare il contratto, pagare i 2 milioni ma la partita resterebbe ancora aperta.
La terza ipotesi potrebbe essere che la Ue riconosca gli incentivi come aiuti di Stato e a quel punto la compagnia low cost irlandese potrebbe vedersi costretta a restituire gli incentivi. E partirebbe un effetto domino su tutti gli aeroporti italiani. Infine, se scattasse il blocco dei decolli dopo il 13 settembre? A quel punto Ryanair dovrebbe garantire i suoi passeggeri e versare i diritti aeroportuali.
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PPS. Io insisto sulle mie tesi... dato che le nuove rotte della Ryanair sono incrementi capacitivi di traffico e dato che l'ENAC aveva vietato questo incremento capacitivo del traffico all'Aeroporto Catullo, perchè è un aeroporto mancante del Decreto di Compatibilità Ambientale è evidente che tutte le rotte aperte da Ryanair (e da altre compagnie) sono nulle se violano le normative nazionali e comunitarie sulla Direttiva VIA.

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