Aeroporto Catullo: "Il processo di rifinanziamento sarà affiancato da un piano di ristrutturazione che consenta alla Società di operare autonomamente sul mercato, questo a garanzia dell’investimento e per non incorrere in sanzioni da parte della UE, che limita gli interventi sui mercati liberalizzati (art.87 e 88 CE)", Sono giorni che scrivo che la UE dovrebbe indagare sul Catullo anche per questa violazione.

Giovedi scorso, il giorno prima dell'Assemblea dei Soci dell'Aeroporto Catullo, ho scritto questo messaggio: "Nel mirino degli ulteriori controlli richiesti Commissione ci sono dunque "(-1-) le sovvenzioni alle infrastrutture, gli aiuti ulteriori all’operatore aeroportuale sotto forma di (-2-) rimborso delle perdite e aumenti di capitale, e gli accordi (-3-) aggiuntivi conclusi con le compagnie aeree che operano nell’aeroporto"... Di fatto quello che sta succedendo a Verona? Aspettiamo domani e poi scriviamo alla Commissione Europea".
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Di queste tre "cose", come sopra evidenziato: 1° Soldi pubblici per l'aumento di capitale, 2° Accordi tra società pubblica e compagnie aere e 3° Uso delle infrastrutture Aeroportuali e servizi di marketing, ne avevo già scritto anche mercoledi scorso in questo messaggio: "Ryanair, indagine UE sugli aiuti degli aeroporti - Aiuti di Stato: la Commissione amplia l’ambito dell’indagine sull’aeroporto di Alghero - LA VENDETTA DELLA COMMISSIONE EUROPEA CONTRO GLI ACCORDI AEROPORTUALI LOW COST CONTINUA... e a Verona come andrà a finire? " dopo aver letto un Comunicato Stampa della Commissione Europea... che annunciava una Indagine della Unione Europea sull'Aeroporto di Alghero.
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Ieri c'è stata l'Assemblea dei Soci della Catullo SpA e oggi mi aspettavo parecchi articoli su quanto fosse accaduto in detta riunione... durante la quale però, a quanto pare, non hanno ricordato ai soci che l'Aeroporto Catullo continua ad operare in mancanza del Decreto di Compatibilità Ambientale e forse si sono anche dimenticati di dire ai Giornalisti che sull'Aeroporto Catullo c'è un'indagine aperta, anche questa dalla Commissione Europea, indagine che è raccolta nella pratica EU PILOT 3720/12/ENVI.
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Sull'Arena hanno pubblicato questi articoli (vedi sopra) tra cui questo: "Catullo, buco record. Sì al piano di salvataggio" con questo sottotitolo: "L'assemblea ha approvato il bilancio 2011 che ha chiuso con una maxi perdita di 26,6 milioni di euro. Nuovo incontro il 10 agosto. Indispensabile ricapitalizzare con 15 milioni. Miozzi: dove trovo i soldi? I revisori: situazione buia. La Cdc Brescia e Mantova si astengono".
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Mentre sul Corriere di Verona l'articolo principale pubblicato (vedi sotto) ha questo titolo: "Catullo, 15 milioni per sopravvivere. Via libera all'aumento di capitale" e questo sottotitolo: "Approvato il bilancio, servono soldi per salvare lo scalo di Verona. Piano industriale: previsti tagli, sacrifici per i lavoratori e rinegoziazione del contratto Ryanair".
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Ma di questi due articoli, non vi evidenzio nulla, mentre risulta interessante (per quanto pubblicato in premessa al messaggio di oggi) leggere l'articolo pubblicato su TvVerona (pubblicato anche sulla Cronaca di Verona) che ha questo titolo: "CATULLO SPA: I SOCI APPROVANO IL BILANCIO" e questo sotto titolo: "Identificati gli scenari per tornare ad una situazione finanziaria positiva e per sviluppare il sistema aeroportuale nell'interesse del territorio". Un articolo che merita essere ricopiato ma solo perchè su questo testo ho evidenziato una frase.
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CATULLO SPA: I SOCI APPROVANO IL BILANCIO - Identificati gli scenari per tornare ad una situazione finanziaria positiva e per sviluppare il sistema aeroportuale nell'interesse del territorio
L'Assemblea dei Soci della Catullo Spa, la Società che gestisce gli Aeroporti di Verona e Brescia, convocata per l'approvazione del bilancio societario dell'esercizio 2011, preso atto dello squilibrio economico della società, ha esaminato le linee guida di revisione del Piano Industriale che, se attuate, ripristineranno le condizioni di redditività industriale entro il 2015.
Il bilancio societario dell’esercizio 2011, che registra una perdita di € 26.615.018, è stato approvato. Al netto delle partite straordinarie, pari complessivamente a circa € 10,8 milioni, si registra una perdita di € 15,8 milioni nel 2011, nonostante la crescita di traffico passeggeri del sistema Verona -Brescia del 7,3% e la movimentazione di oltre 45.000 tonnellate di merci nel 2011.
Dopo aver analizzato la difficile situazione finanziaria in cui la Società versava già a luglio 2011, il Presidente e il Consiglio d’Amministrazione hanno dettato come priorità in agenda l’impegno per il risanamento a partire dall’analisi puntuale e trasparente del conto economico della Società.
Riduzione dei costi e riposizionamento nel mercato sono i due filoni individuati per risanare il conto economico, tornare in pareggio e quindi ricominciare a svilupparsi. Gli aeroporti di Verona e Brescia dovranno specializzarsi per tornare competitivi, attraverso una forte focalizzazione sulla gestione aeroportuale, blindando le fughe di traffico passeggeri e merci verso aeroporti limitrofi o concorrenti e difendendo, nell'interesse del territorio, la propria catchment area.
Negli anni passati, la specializzazione dei ruoli era già stata individuata quale via di sviluppo complementare degli scali, senza che però fossero delineati percorsi industriali, che reggendo il confronto con il mercato, consentissero di raggiungere i risultati proiettati. Inoltre, lo sviluppo infrastrutturale e commerciale dei due scali negli ultimi anni è avvenuto a discapito del conto economico.
E' stato quindi necessario rivedere il Piano Industriale alla luce di un'analisi approfondita dei benchmark di settore e delle performance degli aeroporti competitor. Le proiezioni di crescita e gli investimenti sono stati corretti in termini prudenziali, per garantirne la sostenibilità industriale e la loro concreta attuazione, tenuto conto anche del rallentamento del mercato.
Si intende in questo modo garantire la sostenibilità aziendale e rispettare gli impegni a breve, oltre a ripristinare una situazione finanziaria positiva nel medio periodo (entro tre anni). Sono state individuate le iniziative industriali relative alla gestione aeroportuale che garantiscano alla Società il recupero dei costi operativi. L’obiettivo principale è riguadagnare la normalità, dopo aver eliminato debolezze e difetti specifici oltre ai costi non necessari.
Dopo gli efficientamenti già attuati (chiusura di contratti di consulenza, revisione benefit, cancellazione delle spese non necessarie al funzionamento degli aeroporti), è stato messo a punto un piano di saving per circa 2,5 milioni di euro, che riguarda l'intero Gruppo, attraverso una razionalizzazione societaria con l'assorbimento delle controllate (evitando le sovrapposizioni ridondanti tra le strutture), razionalizzazione del modello operativo e adeguamento della capacità operativa.
Inoltre, nello specifico la gestione dell'aeroporto di Verona agirà su 3 leve:
1) la revisione dei costi di incentivazione a supporto del traffico commerciale, processo già avviato dal management, che saranno riportati ai livelli fisiologici indicati dal mercato,
2) l'incremento dei ricavi non avio attraverso lo sviluppo delle aree commerciali,
3) la ristrutturazione dell'handling per un recupero di profittabilità.
La ristrutturazione dell'handling è una delle leve di intervento, resa necessaria dopo tre anni consecutivi di perdite, che impongono la ricapitalizzazione della controllata Avio Handling.
Il processo di rifinanziamento sarà affiancato da un piano di ristrutturazione che consenta alla Società di operare autonomamente sul mercato, questo a garanzia dell’investimento e per non incorrere in sanzioni da parte della UE, che limita gli interventi sui mercati liberalizzati (art.87 e 88 CE).

Per lo sviluppo dell'aeroporto di Brescia, si punta ad una valorizzazione degli asset dello scalo attraverso lo sviluppo del traffico prevalentemente cargo, anche attraverso il coinvolgimento di un partner industriale. Le leve sono:1) ottenimento della concessione aeroportuale
2) riduzione dei costi a breve termine (riduzione organi statutari e nomina amministratore unico, ristrutturazione societaria e riorganizzazione risorse interne, risoluzione contenziosi, riduzione attività aeroportuale in funzione delle ore di operatività)
3) sviluppo prevalentemente del business cargo, attraverso operatori della logistica che attraggano su Montichiari le merci trasportabili via aerea e che sono prodotte nel bacino.
L'attuazione delle linee guida di sviluppo, improntate a un drastico ridimensionamento dei costi di gestione e di aumento di redditività, per consentire il mantenimento dell'attuale perimetro d'azione, richiederà un ulteriore iniezione di capitale per ristabilire un contesto finanziario sostenibile. Gli Azionisti sono convocati il 10 agosto in sede straordinaria per deliberare in merito all’aumento del capitale sociale, incluso il sovrapprezzo, per un importo complessivo fino a 15 milioni di euro.
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Dopo aver letto questo articolo e sopratutto dopo aver letto e riletto le righe come sopra evidenziate: "... per non incorrere in sanzioni da parte della UE" a voi non sembra invece che per quello che hanno scritto i giornali... vi siano tutte le condizioni per segnalare all'Unione Europea (che sta indagando sugli Aeroporti) quanto sta succedendo all'Aeroporto Catullo, dove oltre alla V.I.A., sembra stiano anche violando gli art. 87 e 88 della CE?.
Adesso aspettiamo che sia pubblicato il Bilancio 2012 dell'Aeroporto Catullo SpA (cosi vediamo quanti soldi sono previsti per le opere di Mitigazione e Compensazione Ambientale) e poi altra segnalazione all'Unione Europea... e  poi vediamo che succede e che succederà alla Dirigenza del Catullo.

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Soldi pubblici per pagare gli errori commessi dalla Dirigenza e della Presidenza della Catullo SpA? No!!! Se qualcuno ha sbagliato... e l'Aeroporto sta ormai fallendo... i soldi c'è li mette di tasca sua... chi ha sbagliato e c'è li mette come persona fisica!!!

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