Se l'Aeroporto Catullo esegue dei lavori su terreno che nel PRG è ancora Zona Agricola (finchè il PAT non sarà approvato), è un abuso edilizio o l'Aeroporto può fare quello che vuole sul territorio di Caselle ed in particolare sugli oltre 30.000 mq. recentemente acquistati e sottratti al territorio di Caselle?

Come tutti, a Sommacampagna, sanno e sono a conoscenza, tra il P.R.G. "vigente" e il P.A.T. "adottato" (non ancora approvato... e forse mai approvato se la VAS non sarà positiva)... tra le norme dei due Piani, oggi, vale quella più restrittiva e per le aree sotto evidenziate sulla mappa del PRG, con retino verde, appare evidente che quelle sono aree identificate con la sigla: "E2" e cioè sono delle "Zone Agricole" e quindi soggette alla normativa che regolano l'attività Agricoltura. L'Area indicata con colore "paglierino", sulle quali sono riprodotte le sigle F7b e F7a è invece la Zona Aeroportuale e quindi soggetta alle normative aeroportuali.

Per quanto il sottoscritto è a conoscenza, non mi risulta che tra le attività svolte dall'Aeroporto Catullo... ci sia  (A) l'Agricoltura in senso lato, (B) la coltivazione delle Pesche, (C) l'allevamento degli Ovini e/o l'addestramento - a fini aeroportuali - di "Struthio camelus".

Ma se l'Aeroporto Catullo acquista dei terreni "agricoli" e poi li trasforma in "parcheggi low cost", è evidente che questa non è attività agricola. E per chi non lo sapesse, l'area dove oggi c'è il Parcheggio Low Cost, nel PRG vigente, detta area è "Zona E2" come è ben evidente (qui sotto) a fianco della Zona F7a, dalla quale si evince che l'area oggi utilizzata per parcheggio Low Cost per la maggior parte è Zona E2 - cioè Zona Agricola e parte è fascia di rispetto stradale... già stata oggetto di verifica di abuso edilizio... che per quanto mi risulta, non è mai stato condonato e/o presentato domanda di sanatoria.
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In merito dell'utilizzo di aree agricole... a fini  aeroportuali, se invece andiamo a vedere sulla Tavola 4 del PAT (estratto di grafica sotto riprodotta) vediamo che parte della Zona Agricola e parte della Zona Aeroportuale è stata evidenziata con un retino verde con righe più dense, che nelle Norme Tecniche di Attuazione del PAT sarebbero cosi definite: "Interventi di mitigazione degli impatti aeroportuali - zona 8.y" che cosi recita:

In applicazione delle risultanze del Rapporto Ambientale inerente il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), nelle aree individuate nella Tav. 4 lungo il perimetro dell’infrastruttura aeroportuale devono essere realizzati gli interventi di mitigazione previsti dall’Allegato C al predetto Rapporto Ambientale. Tali interventi minimi sono necessari per la mitigazione relativamente allo stato attuale dell’esercizio aeroportuale e devono essere implementati ed integrati in base alle risultanze degli Studi di Impatto Ambientale (SIA) da avviare in applicazione della normativa vigente. Nessun intervento può essere approvato né realizzato in assenza delle necessarie mitigazioni.
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Ed è evidente che se il PAT di Sommacampagna, è stato ADOTTATO il 19 Gennaio 2009, con Delibera di Consiglio Comunale n° 2, è ovvio che da quella data, in ottemperanza delle Norme di Salvaguardia, vale quanto sopra già scritto: "Nessun intervento può essere approvato né realizzato in assenza delle necessarie mitigazioni".
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In merito alle opere di mitigazione dagli impatti aeroportuali, ricordo che nell'Allegato C al Rapporto Ambientale: "Prontuario per le mitigazioni ambientali di infrastrutture viarie ed aeroportuali nel comune di Sommacampagna. Focus sull’aeroporto “Valerio Catullo" si è discussa ed esaminata proprio l'insieme delle problematiche ambientali conseguenti all'attività dell'Aeroporto Catullo dal quale documento sono state estratte le due tavole qui sopra e qui sotto riprodotte. NB: Sottolineo le parole VIARIE e AEROPORTUALI contenute nel titolo dell'Allegato C, perchè è evidente che queste due infrastrutture: STRADE e AEROPORTO devono relazionarsi tra di loro.
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Premesso questo, se prendiamo una mappa di Google Earth e partendo dallo spigolo della recinzione esistente alla fine (a Sud) di Via Calzoni e parallelamente proseguiamo lungo la strada ormai dismessa dell'ex Via Aeroporto, delimitiamo due aree una di circa 31.500 mq e l'altra di circa 2.200 mq. delimitando cosi delle nuove aree che potrebbero essere essere delimitate da una nuova recinzione aeroportuale, (come sotto indicata con linea tratteggiata gialla-rossa) considerato che l'Aeroporto Catullo avrebbe già acquistato dei terreni - ripeto Agricoli nel PRG e che sono soggetti a opere di Mitigazione Ambientale nel PAT aree  che cosi sono già state tolte al territorio di Caselle e inglobate nel sedime aeroportuale.

Parte di queste aree (come sotto evidenziato) sarebbero interessate da zone aeroportuali individuata come areea di "STRIP", che è una fascia libera da ostacoli che si estende fino a 150 metri dalla pista. Aree che sarebbero interessate dalle normative del rischio aeroportuale, di cui se ne parla adesso nonostante che l'adeguamento della STRIP, sarebbe una conseguenza dal prolungamento della Pista dell'Aeroporto come operata però... nel 2001... Prolungamento di pista avvenuto però... senza alcuneapreventiva Valutazione di Impatto Ambientale.
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E questi lavori, come sopra descritti, sarebbero in corso, come risulterebbe dal "Cartello di Cantiere" presente in prossimità di Via Calzoni, da dove appare che questi lavori sarebbero stati autorizzati dal Comune di Sommacampagna con il permesso di costruire n° 106/2011... del cui progetto però, non ho avuto mai visione.
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Se in data 8 Febbraio 2011 era stata indetta la Gara d'Appalto per l'adeguamento della recinzione perimetrale (a me medesimo, più che un adeguamento sembra una nuova recinzione) in data 12 Febbraio 2011, sempre la Catullo SpA, indice una nuova gara d'appalto, avente questo oggetto: "Affidamento dei lavori di esecuzione degli interventi, opere civili necessari per l'adeguamento della strip della pista di volo in testata 22 presso l'Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca".
Ma per queste altre opere, da chi e quando, siano state autorizzate, non si sa, perchè sul secondo "Cartello di Cantiere" (posto sempre su Via Calzoni), chi ha autorizzato i lavori di adeguamento della "STRIP"... non è stato scritto e/o riportato.
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Dalla foto soto riprodotta, è evidente che nella Zona Agricola del PRG e in aderenza alle Aree di Mitigazione del PAT, il terreno agricolo è stato tolto e ora appare la ghiaia, su un'area che potrebbe essere coincidente con l'area di STRIP, visto che questa ghiaia che appare nella foto, potrebbe essere ubicata all'interno dei 150 metri dall'asse pista.
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Cosa serva "adeguare" l'area della STRIP, quando a Caselle tutti sanno che appena tolti 30/40 cm di terreno vegetale siamo in presenza di ghiaia, che come è noto ha un'ottima portanza, al sottoscritto tutto questo appare strano... sopratutto se pensiamo che da quando la pista è stata prolungata dal 2001, questo adeguamento della STRIP, non era mia stato cosi urgente... ed è evidente dalla foto che sarebba stato sufficiente spostare la recinzione di qualche decina di metri, acquistando poche migliaia di metri quadrati e non decine di migliaia.
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Poi che i lavori della nuova recinzione aeroportuale, praticamente non siano mai stati iniziati e sia stata posizionata solo una rete che dovrebbe delimitare il cantiere, forse questo dipende dalle decine di milioni di debiti della Catullo SpA, posizione debitoria, che ovviamente andrà ad influire anche su queste opere.
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Richiamando la frase dell'Art. "8.y" delle Norme tecniche di Attuazione del PAT che ricordo direbbe questo: "Nessun intervento può essere approvato né realizzato in assenza delle necessarie mitigazioni", vorrei ricordare queste due altre gare d'appalto indette dalla Catullo SpA... successivamente alla Delibera di Adozione del PAT la n° 2 del 19 Gennaio 2009:
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8 Giugno 2010
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Che sia solo una coincidenza che dopo questi lavori, all'Aeroporto Catullo, c'è stato un incremento dei voli a lungo raggio e pertanto anche questo lavori, che hanno comportato un incremento capacitivo del traffico... dovevano essere sottoposti a procedura di VIA?
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20 Settembre 2010
Realizzazione di Lavori di realizzazione di opere impiantistiche ed edilizie finalizzate alla riconfigurazione di parte dell'area arrivi come terminal dei voli low-cost dell'Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca.
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Che sia solo una coincidenza che dopo questi lavori, all'Aeroporto Catullo, c'è stato un incremento dei voli delle compagnie Low Cost e pertanto anche questo lavori, che hanno comportato un incremento capacitivo del traffico dovevano essere sottoposti a procedura di VIA?
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Sulla V.I.A. e anche sulla V.A.S.  che l'Aeroporto Catullo continua a violare e/o a eludere - in merito al quale obbligo del rispetto... credo spetterebbe al Comune di Sommacampagna intervenire - a titolo di esempio - riporto la copertina di quanto pubblicato sul sito web del Comune di Bergamo in data 27 marzo 2012 avente questo oggetto: 
"Variante integrativa e modificativa del Piano di Governo del Territorio finalizzata all’aggiornamento del Piano di Rischio Aeroportuale, all’adeguamento delle misure di tutela di cui alle elaborazioni di ENAC per la Valutazione del Rischio verso Terzi, al recepimento delle curve isofoniche approvate dalla Commissione Aeroportuale ed alla correlata variante urbanistica al Piano di Governo del Territorio per gli ambiti interessati, unitamente alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) di riferimento".

Per approvare il Piano di Rischio, la Valutazione del Rischio verso Terzi e il recepimento delle Curve Isofoniche, il Sindaco di Bergamo ha scritto a tutti e ha aperto una procedura di "scoping" per la V.A.S.
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Vorrei ricordare che per la procedura di "scoping" dell'Aeroporto Catullo (che è stata eseguita nel 2009 e che era relativa al Piano di Sviluppo Aeroportuale) nessuno è stato avvisato e nessuno ha potuto intervenire nel merito, se non scoprire casualmente dopo, da parte del sottoscritto, dell'esistenza del Verbale della Commissione VIA-VAS Nazionale e del Decreto del Ministero dell'Ambiente con le prescrizioni che la Catullo SpA abrebbe dovuto adottare per la predisposizione dello SIA della VIA del PSA dell'Aeroporto.
Ad essere precisi, se il Comune di Bergamo ha aperto una Procedura di VAS, il Comune di Sommacampagna avrebbe aperto un "Procedimento finalizzato a chiarire l'ammissibilità dell'aquisizione al Patrimonio Comunale" delle opere a mio avviso realizzate senza la V.I.A. (e senza la V.A.S.) dalla Catullo SpA, i cui termini del procedimento - aperto in data 2 Novembre 2011 (60 gg + 180 gg) - dovrebbero scadere ai primi di Luglio 2012.
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Richiamando (di nuovo) la frase dell'Art. "8.y" delle Norme tecniche di Attuazione del PAT di Sommacampagna, che ricordo direbbe questo: "Nessun intervento può essere approvato né realizzato in assenza delle necessarie mitigazioni", vorrei ricordare che l'Aeroporto Catullo, ancora oggi, sta eseguendo lavori sull'Aerostazione, per poter incrementare ulteriormente il traffico violando quanto determinato da ENAC che... nelle more nel procedimento di VIA non devono esserci incrementi capacitivi di traffico all'Aeroporto di Verona. 
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Ed in merito alla VAS del PAT mi sia permesso - prima di concludere - di ricordare questi due documenti: "COME SALVARE CASELLE - FOCUS sulla SI.TA.VE" e "FOCUS sull'AEROPORTO - l'ALTERNATIVA" che, a mio avviso, se queste indicazioni non verranno accolte e non verranno introdotte nella VAS con modifica del PAT, il Piano di Assetto del Comune di Sommacampagna potrebbe NON essere approvato.
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Io insisto, prima di approvare il progetto della NUOVA Recinzione dell'Aeroporto Catullo, si doveva rileggere cosi definite: "Interventi di mitigazione degli impatti aeroportuali - zona 8.y" che cosi recita:

In applicazione delle risultanze del Rapporto Ambientale inerente il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), nelle aree individuate nella Tav. 4 lungo il perimetro dell’infrastruttura aeroportuale devono essere realizzati gli interventi di mitigazione previsti dall’Allegato C al predetto Rapporto Ambientale. Tali interventi minimi sono necessari per la mitigazione relativamente allo stato attuale dell’esercizio aeroportuale e devono essere implementati ed integrati in base alle risultanze degli Studi di Impatto Ambientale (SIA) da avviare in applicazione della normativa vigente. Nessun intervento può essere approvato né realizzato in assenza delle necessarie mitigazioni.
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In attesa di realizzare la SI.TA.VE. come ipotizzata dal sottoscritto a SUD di Caselle e a NORD della Pista dell'Aeroporto in modo che questa nuova infrastruttura sia anche a servizio dell'Aeroporto stesso.
Visto che l'Aeroporto voleva realizzare la nuova recinzione (ma credo vogliano anche realizzare una nuova viabilità interna per collegare le aree a nord della pista senza attraversare la stessa) la Catullo Spa DOVEVA realizzare quanto previsto dal PAT e cioè realizzare delle "dune" come protezione antirumore di cui uno schema tipologico, è qui sopra riprodotto.

Il materiale (la ghiaia) per realizzare la "duna" lungo il confine aeroportuale poteva essere recuperato a lato recinzione predisponendo cosi anche il sedime della futura SI.TA.VE. "in trincea", nel tratto sotto indicato... con la contestuale realizzazione della nuova recinzione aeroportuale sul culmine della "duna" stessa.

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Contemporaneamente alla realizzazione della "duna" antirumore, la Catullo SpA poteva quindi realizzare (presentando un adeguato progetto) anche la strada di collegamento tra le zone Aeroportuali che sono a Sud della pista... con delle nuove aree poste a nord della pista stessa, senza attraversare - con gli autobus e/o altri mezzi - la Pista dell'Aeroporto.
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Ovviamente oltre alla nuova strada per gli automezzi, nelle aree recentemente acquistate dalla Catullo SpA, potrebbe essere realizzata anche un nuovo raccordo per gli aerei che possa collegare tra di loro... le aree a Sud e a Nord della Pista (oltre la fine della testata 22 della Pista), come evidenziato in queste immagini tratte da FOCUS sulla SITAVE e tratte dall'Ipotesi ALTERNATIVA al PSA dell'Aeroporto Catullo.
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Tutto ciò premesso e ricordando sia il PRG "vigente" che il PAT "adottato"  e le relative Norme di Salvaguardia sarebbe evidente che quanto è in corso di realizzazione all'Aeroporto Catullo - compreso l'adeguamento della STRIP - e la mancanza di Decreto di Compatibilità Ambientale, dovrebbe essere accertata se siamo in presenza di nuovi abusi edilizi e come tali e se tali, andrebbero fermati e sanzionati compreso l'acquisizione gratuita al patrimonio pubblico del Comune... ovviamente compreso anche il Parcheggio Low Cost, visto che secondo il PRG vigente quell'area... E' ZONA AGRICOLA.
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Io, lo ripeto, se fossi l'Assessore all'Urbanistica e/o l'Assessore all'Ecologia e Ambiente del Comune di Sommacampagna (visto quanto sta accadendo per la VAS al Comune di Bergamo), mi darei da fare... al fine che siano rispettate le Normative Comunitarie e Nazionali sulla V.I.A. e sulla V.A.S., conseguenti all'attività Aeroportuale e - da oggi - sarebbe il caso che... se all'Aeroporto vi fossero nuovi abusi edilizi, da accertare e da verificare, anche questi nuovi abusi edilizi... fossero fermati e sanzionati.
Poi se gli Assessori del Comune di Sommacampagna volessero SALVARE CASELLE, credo di averlo ripetuto alla noia su cosa dovrebbero fare: la SI.TA.VE. va a SUD di Caselle e per quanto riguarda il P.S.A. dell'Aeroporto Catullo gli Ampliamenti e i Potenziamenti potranno cosi essere realizzati a NORD della Pista.

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