Interrogazione a risposta scritta n. 3829: "Oggetto: Aeroporto Catullo di Verona" - INTERROGAZIONE n. 3874: "Perdite milionarie della società a partecipazione pubblica Valerio Catullo spa" - INTERROGAZIONE n. 3875: "E all’Aeroporto di Brescia un solo volo al giorno" - Ecco tre esempi di come i Politici interrogati, raccontano le favole ai Politici Interroganti e di come i Politici Interroganti credono alle favole raccontate dai Politici Interrogati!!!

Le risposta del presidente Dellai alle interrogazioni di Leonardi e Firmani
Il presidente della Provincia Dellai ha risposto oggi a due interrogazioni riguardanti gli aeroporti di Brescia e Verona.

Brescia, slittato ancora il progetto carburante

Nell'interrogazione 3875 che Giorgio Leonardi aveva presentato il 22 dicembre scorso, il consigliere provinciale del Pdl chiedeva se è vero che l'aeroporto Montichiari di Brescia, nella cui gestione la Provincia autonoma di Trento è coinvolta in quanto socia dell'aeroporto Catullo di Verona, costa 13 mila euro al giorno, quanti aerei decollano e atterrano sullo scalo bresciano, e infine quali sono gli intendimenti con cui la Giunta pensa di tamponare questa ingente perdita.
Nella sua risposta di oggi il presidente della Giunta Dellai riconosce come "i dati di bilancio evidenziano effettivamente una situazione difficile che si è andata aggravando per effetto della congiuntura economica negativa. Il bilancio 2010 dell'aeroporto D'Annunzio spa chiude con una perdita di euro 4.574.126, pari ad una perdita giornaliera di euro 12.531,85".
Dellai segnala anche il ridotto numero di voli, legato allo slittamento per il secondo anno consecutivo (2012/2011) del "progetto carburante" dello scalo di Brescia (con vocazione traffico cargo) che comporta la disponibilità del carburante a prezzi competitivi. Slittamento - continua il presidente - dovuto ai "lunghi iter burocratici per ottenere le certificazioni e gli atti autorizzativi degli enti di riferimento, con conseguente diminuzione del traffico dello scalo bresciano, con particolare riferimento alla movimentazione cargo". In secondo luogo il calo dei voli dipende dall'interruzione su questo scalo dell'attività di Ryanair, che ha trasferito a Verona i collegamenti con Londra e Cagliari riducendo il traffico passeggeri su Brescia.
Quanto all'indicazione degli intendimenti con cui la Provincia pensa di tamponare l'ingente perdita, il presidente rinvia al riscontro da lui dato ad una precedente interrogazione di Leonardi, la 3874 (si veda la risposta alla question time).

Va male anche il Catullo di Verona

In perdita anche l'aeroporto Catullo di Verona. Ne dà sempre conto il presidente Dellai, ma questa volta rispondendo a un'interrogazione - la 3829 del 29 novembre scorso - firmata da Bruno Firmani, esponente dell'Idv in Consiglio provinciale. Informa Dellai che "il risultato gestionale dei primi 6 mesi del 2011, prima delle imposte e degli oneri straordinari, evidenzia una perdita di 8,8 milioni di euro malgrado un incremento dei passeggeri nell'ordine del 12,8% per lo scalo di Verona. Si prospetta inoltre - prosegue il presidente - l'emersione di imposte straordinarie dovute alle modalità di contabilizzazione e recupero di perdite pregresse, passibili di generare un'ulteriore sopravvenienza passiva di 7,1 milioni di euro".
Quanto alle cause di questo risultato, Dellai elenca il mancato apporto di marginalità da parte del traffico generato da Ryanair, una pesante flessione del segmento charter, nell'ordine del 25,6%, dovuta alla situazione di forte instabilità politica in Egitto e Tunisia, le difficoltà incontrate nel perseguimento dei programmi di riorganizzazione delle società volti all'incremento della produttività, dell'efficienza operativa e della competitività, la mancata ripresa dell'attività cargo sullo scalo di Brescia nonostante il completamento del "progetto carburante", e infine l'incremento degli oneri finanziari conseguente al rialzo dei tassi di interesse. Dellai assicura peraltro che la Provincia è impegnata a definire insieme ad altri soci un progetto di rilancio del sistema aeroportuale di Verona e Brescia per contenere le perdite e avviare un recupero di redditività.
Nella sua risposta a Firmani, il presidente ricorda infine la convenzione stipulata anche per l'inverno 2011-2012 fra Trentino Marketing spa, molte Apt di ambito, le organizzazioni imprenditoriali Asat e Unat e l'aeroporto Catullo allo scopo di sostenere il trasporto aereo da e per l'aeroporto di Verona quale potenziale scalo di arrivo dei flussi turistici verso il Trentino. Il servizio Fly Ski Shuttle 2012 è operativo dal 10 dicembre scorso all'8 aprile 2012 nei giorni di sabato e domenica. Le destinazioni servite sono la Val di Sole, la val di Fassa, la Val di Fiemme, San Martino di Castrozza e Primiero, l'Altopiano di Folgaria, Lavarone e Luserna, il Monte Bondone e l'Altopiano della Paganella.
Allegati pdf:
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Ai politici Interrogati che rispondono cosi ai Politici Interroganti io risponderei come risponde il "Marcello", nell'ultima frase di questa telefonata, come riprodotta in questo video:
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Ecco tre esempi di come i Politici Interrogati, raccontano le favole ai Politici Interroganti e di come i Politici Interroganti credono alle favole raccontate dai Politici Interrogati!!!
Ovviamente i Politici che rispondono alle interrogazioni, sono gli stessi Politici che hanno permesso quanto è accaduto alla Catullo SpA, che invece di produrre... utili ha generato solo... debiti!!!


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