DOSSOBUONO. Si intensifica l´attività dopo l´assemblea del «Riccio». Il comitato contro il casello contatta i giovani sul web. Pagina su social network e raccolta di firme in piazza e al mercato per timore dello smog.

Anche oggi ho dell'altro da fare, considerato che devo finire l'esame della documentazione dello S.I.A. della V.I.A. dell'Aeroporto di Treviso e per questo motivo vi lascio a questo articolo, pubblicato ieri sull'Arena.

"DOSSOBUONO. Si intensifica l´attività dopo l´assemblea del «Riccio». Il comitato contro il casello contatta i giovani sul web. Pagina su social network e raccolta di firme in piazza e al mercato per timore dello smog".
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Continua la raccolta firme del comitato «No al casello autostradale in Dossobuono». Alcuni sostenitori dell´organizzazione allestiranno un banchetto domani mattina nella zona del mercato, in piazza don Angelo Menegazzi, e domenica davanti alla chiesa. Ma l´attività del comitato, nato dopo l´assemblea pubblica organizzata dal circolo «Il Riccio-Legambiente» tenutasi giovedì, continuerà anche con il porta a porta. La contrarietà nei confronti della costruzione del casello da parte del comitato è netta. La causa della presa di posizione è dettata dall´inquinamento e dal traffico che porterebbe oltre che dai costi di realizzazione: 33 milioni e 600mila euro. Il comitato ha fatto delle controproposte atte a deviare il traffico dal centro della frazione e a dare maggior respiro alla stessa tramite l´impianto di nuovi alberi e la valorizzazione degli spazi verdi. All´assemblea di giovedì la creazione di un comitato ha avuto la benedizione di tutti compreso il consigliere di maggioranza Nicola Terilli che aveva dichiarato: «Il comitato va fatto e dovrebbe subito dialogare con il sindaco. Sulla questione del casello c´è un dibattito anche all´interno della maggioranza, non tutti i consiglieri hanno una visione chiara della situazione».
Ma pochi erano i giovani presenti. Così, per informarli, il comitato ha deciso di aprire la pagina «No al casello autostradale in Dossobuono» su facebook. E subito sono arrivati i primi commenti.
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VILLAFRANCA. Tomelleri: «È un progetto devastante, porterà traffico e aumenterà l´inquinamento che già abbiamo». Aeroporto, nasce il comitato che non vuole il nuovo caselloÈ la proposta fatta all´assemblea pubblica di Riccio-Legambiente Gremita la sala e molte le firme raccolte per dire «no» all´opera.

Creare un comitato per opporsi alla costruzione di un casello autostradale vicino all´aeroporto. Questo è stato proposto giovedì sera nell´assemblea pubblica indetta dal circolo «Il Riccio-Legambiente» della frazione. Oltre 120 persone si sono assiepate nella sala della delegazione per ascoltare e discutere.
La maggior parte ha aderito al comitato firmando un documento dove si esprime «netta contrarietà al progetto» proponendo per Dossobuono quanto segue: la costruzione di una rotonda o svincolo sulla tangenziale dopo l´abitato di Madonna di Dossobuono per evitare l´invasione di traffico nella frazione; lo stop alla cementificazione; rispetto e tutela del territorio agricolo; l´ampliamento del verde pubblico con relativa costruzione di barriere fonoassorbenti e alberature per contenere l´inquinamento dell´Autostrada del Brennero, dell´aeroporto e della tangenziale.
«Martedì prossimo raccoglieremo altre firme in delegazione», ha detto il responsabile de «Il Riccio» Ezio Tomelleri che ha introdotto la serata definendo il casello un «progetto devastante che porterà traffico e ancor più inquinamento oltre a quello che già subiamo».
Ha poi invitato i dossobonesi ad esprimersi sulla questione: «Nel comitato accettiamo tutti ma non abbiamo sigle».
Nicola Terilli, consigliere comunale di maggioranza, ha stupito con un intervento inatteso: «I soldi spesi per il casello, essendo la Brennero una Spa con partecipazione della Provincia, sono anche dei cittadini. Il comitato va fatto e dovrebbe subito dialogare con il sindaco. Sulla questione del casello c´è un dibattito anche all´interno della maggioranza, non tutti i consiglieri hanno una visione chiara della situazione. Ogni anno il Catullo perde milioni di euro per far volare i charter, questo spiega l´interesse nello sviluppare l´opera».
Dura la risposta di un partecipante: «Non può permettersi di fare il critico, per queste cose la maggioranza si fa cadere».
Il consigliere di minoranza Claudio Magagna ha quindi spiegato: «La nostra amministrazione ha sottoscritto un piano di rischio per l´aeroporto come richiesto dall´Enac ma non ha voluto vincoli sull´area del casello. Entro un mese dobbiamo presentare la raccolta firme. È necessario anche indire un´assemblea con il sindaco Mario Faccioli perchè non possiamo stare tranquilli finchè lui, Miozzi e il presidente dell´A22 non indicono una conferenza dove formalizzano la rinuncia al piano».
Renzo Piazzi di Dossobuono Insieme ha poi denunciato: «Ho saputo del progetto a settembre. Con Tovo, Martari, Zanolli e Dal Maso abbiamo proposto una mozione di cui si discuterà nel prossimo consiglio. Tutti i tecnici con cui ho parlato dicono che l´opera sarebbe di scarsa utilità ma il sindaco è intenzionato a portarla avanti».
La parola è poi passata ad Antonio Mariotto, che ha sottolineato: «Questo casello porterà solo altro inquinamento in questa frazione che già ora è una camera a gas. Dobbiamo reagire». Secondo Beniamino Sandrini di Caselle «è un progetto strettamente vincolato all´aeroporto. L´obiettivo è quello di arrivare dagli attuali 36mila ad 83mila voli annuali e a 6 milioni di passeggeri entro il 2024. E verrebbero costruiti molti altri parcheggi e centri commerciali. Tutto quel che ne consegue lo dovrebbero sopportare i dossobonesi. Se vogliono fare altri voli che li facciano a Montichiari».
Giuseppe Campagnari, capogruppo di Sel in Provincia, avverte: «La gente è stanca di essere presa in giro. Gli amministratori dicono che non ci sono soldi, ma non è così. Li hanno e li buttano in opere inutili, come avviene in questo caso. Ho già chiesto un´audizione con i rappresentanti dell´aeroporto».
Qualcuno ha fatto notare l´importanza del casello per le prossime costruzioni di un ippodromo tra Alpo e Rizza e del Motorcity. Un altro consigliere si è stupito: «Servono dati certi sull´inquinamento per poter fare certe valutazioni».
E Magagna a tal proposito ha detto: «Dobbiamo richiedere una centralina di rilevazione da mettere in paese con cui misurare effettivamente il livello di inquinamento dell´aria».
Fino ad allora sarà guerra aperta. A suon di firme.
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Se questo nuovo casello autostradale verrà realizzato quiDENTRO il paese di Dossobuono, sarà solo per merito del Sindaco di Villafranca, che se volesse, avrebbe tutti gli argomenti e le possibilità di FERMARLO... ma a quanto pare... non vuole!!!

Ma se proprio proprio il Sindaco di Villafranca, volesse un nuovo casello a servizio del suo territorio, il posto giusto c'è ed è a Sud di Dossobuono, che con una adeguata nuova viabilità da Verona a Villafranca e viceversa, si potrebbe diminuire ad un quarto il traffico di attraversamento di Dossobuono, rendendo questo paese più vivibile.
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In questo modo il traffico tra la Zona Industriale di Verona e quella di Villafranca avrebbe un collegamento diretto senza dover più passare da Dossobuono e poi... realizzare un nuovo casello in mezzo alla CAve lontano dal paese... è ben diverso che farlo in mezzo alle CAse.
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Se questo nuovo casello autostradale verrà realizzato quiFUORI dal paese di Dossobuono, sarà solo per merito del Sindaco di Villafranca, che se volesse, avrebbe tutti gli argomenti e le possibilità di FARLO... ma a quanto pare... non vuole!!!


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Commenti

  1. e poi ci si lamenta che non c'è lavoro!!! solo i pensionati pensano che il progetto sia negativo,i giovani che hanno una vita davanti di sacrifici secondo me sono tutti favorevoli.sono cambiati i tempi,non ghe piu el carretto col musso lo volete capire o no? si chiama progresso!

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  2. Se poi i giovani si trovano un ambiente inquinato e una situazione di merda ambientale basta che ci sia il lavoro come all'ILVA di Taranto?
    Se il progresso è violare le normative ambientali a me sembra una emerita cazzata.
    Poi che degli anonimi scrivano della cazzate... se uno ha le palle dovrebbe mettere nome e cognome alle proprie opinioni...
    Altrimenti stai zitto e dare dei pensionati a chi crede che un progetto sia negativo... è un'offesa per i pensionati

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    1. è il vostro sito che permette di scrivere in maniera anonima!!!
      la mia è solo una opinione,come tale va rispettata,sono favorevole al casello che porterà solo che lavoro ai giovani e meno giovani,se poi non si farà amen meglio per voi.
      perchè tu invece ti chiami caselle di nome e vivi di cognome ???

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    2. Io su questo blog sono registrato come Vivicaselle e dato che il blog lo gestisco io ed è sempre il sottoscritto che pubblica i post, io credo di essere stato ben identificato e comunque il mio nome è Beniamino Sandrini.
      In merito poi al casello sull'A22, dato che è già stato cassato e non si fa più. Amen!!!
      Poi che un casello autostradale porti lavoro ai giovani e ai meno giovani... mi consenta di dissentire.

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