Riqualificazione ed ampliamento del Polo Fieristico espositivo di Vicenza - Comune di localizzazione: Vicenza (VI) - Pubblicazione dell'avviso di cui all'art. 24 del D.Lgs. 152/2006 (Procedura di Screening) - E la V.I.A. della Fiera di Verona dov'è?

Come tutti sanno [meno l'Aeroporto Catullo (senza la VIA) e meno il Quadrante Europa (senza la VIA)], in Italia esisterebbe l'obbligo alla "VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' ALLA V.I.A." denominata "SCREENING" di cui in questo intervento: "Procedura di verifica di assoggettabilità` a VIA: le prime riflessioni del Consiglio di Stato" se ne scrive in questo modo, prima riportando una massima di una Sentenza del Consiglio di Stato:

Consiglio di Stato, sez. VI, 3 marzo 2009, n. 1213 - Le procedure di VIA e di Screening, pur inserendosi sempre all’interno del piu` ampio procedimento di realizzazione di un’opera o di un intervento, sono state considerate da dottrina e giurisprudenza prevalenti come dotate di autonomia, in quanto destinate a tutelare un interesse specifico (quello alla tutela dell’ambiente), e ad esprimere al riguardo, specie in ipotesi di esito negativo, una valutazione definitiva, gia` di per se´ potenzialmente lesiva dei valori ambientali; di conseguenza, gli atti conclusivi di dette procedure sono immediatamente impugnabili dai soggetti interessati alla protezione dei valori ambientali. Tali conclusioni appaiono oggi confortate dalla disciplina generale di cui all’art. 20 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, che configura la procedura di verifica dell’assoggettabilita` a VIA, secondo l’opinione preferibile, come vero e proprio subprocedimento autonomo, caratterizzato da partecipazione dei soggetti interessati e destinato a concludersi con un atto avente natura provvedimentale, soggetto a pubblicazione.

E poi commentando uno degli elementi della "Procedura di V.I.A", nell'intervento qui richiamato, riporto questi altri brani che dovrebbero far capire il perchè "è d'obbligo" lo "SCREENING".
Nell’innovato contesto normativo, lo screening risulta obbligatorio oltre che per i progetti in passato recati dall’Allegato B del D.P.R. 12 aprile 1996, e oggi elencati nei progetti di cui all’Allegato IV del Codice soggetti a procedura VIA regionale (screening di competenza regionale), anche in relazione ai seguenti ulteriori progetti:

. progetti elencati nell’Allegato II alla Parte II del Codice (che indica i progetti sottoposti a VIA nazionale) che servono esclusivamente o essenzialmente per lo sviluppo ed il collaudo di nuovi metodi o prodotti e non sono utilizzati per piu` di due anni (screening di competenza statale);

. modifiche dei progetti elencati negli allegati II che comportino effetti negativi apprezzabili per l’ambiente (screening di competenza statale);

Cosı`, nell’ambito della nuova disciplina procedurale della VIA risulta evidentemente allargato il campo oggettivo di applicazione dello screening, non piu` relativo ai soli progetti di competenza «regionale», ma anche a quelli sottoposti a VIA «statale», divenendo quindi tale fase uno dei principali passaggi della VIA, a prescindere da quale sia l’Autorita` competente.

E come esempio di una "procedura di SCREENING" vi ricordo quello che ho trovato sul sito web della Regione Veneto e che è relativo alla "Riqualificazione ed ampliamento del Polo Fieristico espositivo di Vicenza", dove per realizzare un padiglione monoplanare di circa 15.000 mq, un parcheggio multipiano e delle altre opere... in data 3 Febbraio 2011 hanno presentato "Domanda di Verifica di Assoggettabilità alla VIA", aprendo cosi una "Procedura di Screening", che ha comportato la predisposizione di una serie di allegati.
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Gia dalla "Domanda di Verifica di Assoggettabilità alla V.I.A." appare evidente che per realizzare un padiglione monoplanare di circa 15.000 mq. e delle altre opere, ma in particolare per realizzare  un parcheggio multipiano da 574 posti auto viene attivato lo SCREENING, sopratutto perchè il progetto presentato riguarderebbe un intervento progettuale che ricade nella tipologia indicata nell’Allegato B alla DGR n.308, al punto 7, lettera b) della tabella che recepisce i contenuti dell’Allegato IV del D.Lgs. 04/08, ossia “parcheggi di uso pubblico con capacità superiori a 500 posti auto”.
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Non è la Fiera di Vicenza che deve decidere se presentare la V.I.A. o non presentarla. Per evitare di presentare la V.I.A. deve chiedere la Verifica di Assoggettabilità alla V.I.A. ed ottenere un parere positivo alla esclusione alla V.I.A. in particolare, perchè il numero dei parcheggi previsti, pari a 574 posti auto, supera di 74 unità il limite in cui scatta l'obbligo dello "screening".
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Poi se voi ingrandite la mappa sopra riportata e andate a leggere chi è il Direttore Service Fiera di Vicenza SpA scoprite che è l'Ing. Antonio Zerman, che, ricordiamolo, fino al 2009, come avevo scritto su ViViCaselle: "Why? Perchè l'Ing. Zerman non lavora più all'Aeroporto Catullo?" aveva ricoperto la carica di responsabile dell'Area Tecnico Operativa e Direttore del Settore Infrastrutture dell'Aeroporto Catullo e - a mio avviso - già allora l'Ing. Zerman, avrebbe dovuto sapere se il nuovo parcheggio Low Cost che hanno realizzato al Catullo - avesse superato i 500 posti auto - doveva essere sottoposto a "Screening", prima di realizzarlo.
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Come sapete l'Aeroporto Catullo è mancante del Decreto di Compatibilità Ambientale, perchè mai sottoposto a procedura di "screening", come anche il "Quadrante Europa" è mancante del Decreto di Compatibilità Ambientale e credo anche mancante di V.A.S., e non per fare il pignolo, ma mi sembra che l'Aeroporto Catullo abbia circa 5.000 posti auto, mentre il "Quadrante Europa" ne abbia decine di migliaia, se sommiamo quelli per le auto, quelli per i camion e quelli del deposito delle auto da vendere che sono sparsi in quel comparto urbanistico. 
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Io sostengo che le opere e gli interventi realizzati senza VIA siano illegittimi e tutte le autorizzazioni rilasciate siano nulle con la conseguenza che le opere realizzate siano degli abusi edilizi e quindi soggetti alla acquisizione gratuita al patrimonio pubblico.
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Ma la questione "i 574 Parcheggi della Fiera di Vicenza da sottoporre a screening", mi ha fatto sorgere un dubbio, visto che dei parcheggi... c'è ne sono anche alla Fiera di Verona, dei quali non sono a conoscenza se sono stati sottoposti a "screening", il che vorrebbe dire che anche la "Fiera di Verona", come l'Aeroporto Catullo e il Quadrante Europa, credo sia mancante del Decreto di Compatibilità Ambientale.   
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Se Voi vi collegate al sito web della Fiera di Verona e cliccate su "PARCHEGGI" leggete questo:
Veronafiere dispone di una serie di grandi parcheggi facilmente accessibili sia per chi proviene dalla città che dall'autostrada, posizionati nelle immediate vicinanze degli ingressi al Quartiere Fieristico, come ad esempio:
  • il Parcheggio Multipiano, in Viale dell'Industria, che può contenere 2.000 posti auto
  • il Parcheggio Re Teodorico, anch'esso in Viale dell'Industria, con capacità 1.400 posti
  • il nuovo Parcheggio P3 (all'ex Mercato Ortofrutticolo) in Viale del Lavoro, che può accogliere 2.000 mezzi
Il che evidenzia che sopratutto il NUOVO PARCHEGGIO P3 da 2.000 posti auto, almeno quest'ultimoo credo doveva essere sottoposto a "screening". Allora io ho cercato di vedere se esiste una procedura di "screening" per i 2000 posti per la Fiera di Verona, ma fino ad ora non l'ho ancora trovato.
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In data 2 Febbraio 2011, la Fiera di Vicenza ha presentato domanda di verifica di Assoggettabilità alla V.I.A. mediante procedura di Screening" e questo è accaduto solo un mese dopo che alla Fiera di Verona avevano appena inaugurato l'apertura di 2.160 posti auto (credo senza screening) come si legge in questo articolo:  
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In questo articolo: "Verona - Oggi in Fiera si inaugura il mega parcheggio. Taglio del nastro. Realizzato in tempi record sui 60 mila metri dell'ex Mercato ortofrutticolo. L'assessore Di Dio: «2.160 nuovi posti auto di vitale importanza per lo sviluppo dell'area dove si svolgono all'anno 55 eventi espositivi»", tra l'altro si legge questo:

Diventa una realtà, con il taglio del nastro di oggi, il mega-parcheggio per 2.160 posti auto, lungo viale del Lavoro, a servizio della Fiera. La struttura realizzata in tempi da record occupa i 60mila metri quadrati dell'area dell'ex Mercato ortofrutticolo, in origine destinata al Polo finanziario. 

L'opera, realizzata dalla ditta Viberto srl di Verona e costata due milioni 15mila euro più Iva, pagati dalla Fiera, doveva essere terminata entro la fine dell'anno per poter beneficiare di agevolazioni fiscali per 3,6 milioni di euro.
«Questi nuovi posti auto», commenta l'assessore all'edilizia pubblica Vittorio Di Dio, «sono di vitale importanza per lo sviluppo di Veronafiere che durante l'anno organizza ben 55 eventi espositivi». Con i 2.160 posti auto del nuovo parcheggio, a cui si aggiungono i 2.100 del garage multipiano di viale dell'Industria e i 1.500 all'ex Macello, la Fiera arriva a una disponibilità di quasi 6.000 posti.
Prima di procedere andiamo a vedere com'era l'area della Fiera di Verona dall'anno 2003, al 2005, al 2007 e al 2009 - come illustrato nelle seguenti foto tratte da Google - dove vediamo che ci sono state anche delle nuove edificazioni (che forse dovevano essere soggette a screening).

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Se la Fiera di Vicenza per poter realizzare 574 posti auto ha chiesto lo "screening" la Fiera di Verona per realizzare 2.160 posti auto che "dovevano essere terminati entro la fine dell'anno per poter beneficiare di agevolazioni fiscali per 3,6 milioni di euro"... ha chiesto lo screening?
Se voi date un'occhiata al quadrimestrale degli Architetti di Verona del 2007, avete modo di vedere il Progetto della Nuova Fiera di Verona, come poi riportato nelle seguenti immagini.
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Visto quanto sta accadendo alla Fiera di Vicenza che per 574 parcheggi ha chiesto lo "screening", ora mi sorge spontanea una nuova domanda: "Il progetto della nuova Fiera di Verona doveva essere sottoposto a V.I.A. e/o a V.A.S. o, come per l'Aeroporto Catullo e il Quadrante Europa, vi è stata violazione e/o elusione alla V.I.A. (o alla V.A.S.)? ".



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