Mentre leggo questo: "Crisi Catullo, le proposte del PD. Il Partito Democratico per l'Aeroporto Catullo"... io evidenzio che continua il silenzio "DEGLIEX", mentre "INUOVI" non tirano fuori i marroni.

Ieri un importante esponente della Lega Nord mi ha un "pò richiamato", perchè ci sono molti appartenenti del centro destra che sono un pò incaxxati con me per quello che scrivo su www.vivicaselle.eu ma poi mi ha anche detto: "si incaxxano... ma poi non perdono occasione di andare a sbirciare, perchè hai sempre novità".
Dopo mezzora altro "piccolo richiamo", perchè mi si domanda "perchè c'è l'ho con i Sommapop.orgini", che sarebbero gli ex Amministratori di centro sinistra, quelli che 12 anni fa si sono inventati di fare una discarica per fare i soldi... ma prima di aspettare che i soldi entrassero nelle loro tasche, hanno cominciato a fare debiti.
A tutti e due ho detto, pacatamente... che io scrivo su quello che trovo e su quello che voglio. Che ho scritto quello che volevo quando c'erano "GLIEX" e... che scrivo quello che voglio anche ora che ci sono "INUOVI".
Se a qualcuno non piace cosa scrivo... c'è tanta altra roba da guardare sul web. Non obbligo nessuno a venire a leggere
www.vivicaselle.eu l'accesso è libero e senza biglietto d'ingresso.

In questi giorni mi sono... un pò occupato dell'Aeroporto di Treviso... che assieme a quello di Venezia e... a quello di Verona, sono tutti e tre aeroporti, (che credo siano in Italia e che credo siano nella Regione Veneto), che tutti e tre - da anni - stanno operando senza e in mancanza del Decreto di Compatibilità Ambientale.
Nemmeno oggi non tempo di scrivere, sto continuando ad esaminare i documenti di Treviso, che poi gli servono dei sugegrimenti e dei consigli per depositarli al TAR, per cui oggi vi copio un comunicato stampa del PD: "Crisi Catullo, le proposte del Pd", in mertito a quello che è stato scritto avrei qualcosa da aggiungere:

IL PARTITO DEMOCRATICO PER L’AEROPORTO V. CATULLO
L’aeroporto V. Catullo è per Verona la possibilità di continuare ad aprirsi al mondo sia dal punto di vista culturale che da quello commerciale. Un’occasione di sviluppo importante. Pur tuttavia sono innegabili alcune difficoltà che possono, se non risolte a breve, inficiare gli effetti positivi che lo scalo è in grado di riverberare sul territorio. Quanto emerso sullo stato dei conti dello scalo non è per noi una novità. Ma non ci fermiamo a “l’avevamo già detto”. Su questo fronte, rispetto alle responsabilità evidenziate a carico della passata gestione dello scalo, il Partito Democratico apprezza l’azione di trasparenza in atto e auspica che prosegua, è pronto a sostenere eventuali azioni di responsabilità nei confronti di chi ci ha portato fino a questo punto e chiede un tavolo con i soci per salvare il Catullo. Ogni sforzo dovrà essere fatto. Di fronte alla crisi di strategie e di prospettive future che sta attraversando la nostra città e l’inadeguatezza di Lega e Pdl che stanno sempre più inabissando Verona nel nuovo contesto europeo, con una classe dirigente tutta impegnata in lotte interne o in passerelle televisive, proponiamo le seguenti azioni:
Io cambierei l'ordine e quindi ricopio le stesse azioni, con una diversa precedenza.

MANCANZA DELLA PREVISTA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
Lo scalo aeroportuale manca della prevista V.I.A.. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha già richiesto il relativo documento nel febbraio del 2008. L’assenza della V.I.A. è un limite per lo sviluppo in sicurezza del traffico aereo e va risolta nel più breve tempo possibile. E’ necessario l’intervento dei soci affinché siano rimossi tutti gli ostacoli che impediscono la redazione della Valutazione. Ed è altrettanto necessario che la Società di gestione produca la V.I.A. al fine di garantire il raggiungimento degli standard di qualità richiesti per uno scalo come il Catullo di fatto impediti in mancanza della prevista e obbligatoria Valutazione.
Finchè l'Aeroporto è mancante del Decreto di Compatibilità Ambientale è evidente che non può crescere ed ampliarsi. La V.I.A. - la Valutazione d'Impatto Ambientale è uno strumento già insufficiente, in quanto quando la programmazione dell'Aeroporto... "esce" dal Sedime Aeroportuale serve la V.A.S. - Valutazione Ambientale Strategica, che valuta anche gli effetti sulle scelte da attuare sul territorio.

ALLEANZE STRATEGICHE
E’ questione cruciale. Il Partito Democratico chiede che dopo aver raggiunto un intesa forte e salda con i soci bresciani e trentini, si proceda all’individuazione di un partner strategico avviando un bando internazionale di interesse per valutare offerte e proposte di partnership da aeroporti nazionali e internazionali. Guardiamo con interesse ad un partner strategico collocato in Europa sull’asse del Brennero, da sempre la rotta di sviluppo della nostra Verona.
Da quanti anni stiamo sentendo che ci vuole un partner?

SCALO DI MONTICHIARI
In assenza di certezze operative sullo scalo di Montichiari, voluto in un periodo in cui i traffici passeggeri e merci non avevano le caratteristiche attuali, è inimmaginabile tenerlo aperto. Non solo non decolla, ma sta portando a picco l’aeroporto di Verona. Quindi, è da valutare la chiusura del medesimo e cogliere le opportunità esistenti circa un eventuale utilizzo futuro.
Un aeroporto che possiede il Decreto di Compatibilità Ambientale dal 2000, è da "pazzi" averlo fatto diventare una fabbrica di debiti. Ma dato che è evidente che la Catullo SpA, più di "un tot" di traffico non potrà gestire e/o attirare, prima di incrementare il traffico sul Catullo che è senza la VIA, non sarebbe meglio cominciare a trasferire dei voli del Catullo su Montichiari?

MANAGEMENT
L’attuale dirigenza tecnica apicale dell’Aeroporto non appare in grado di consentire a Verona gli standard di sviluppo auspicati e, pertanto, è urgente, utile e necessario ricercare riconosciute esperienze e managerialità esperte anche in campo internazionale nel settore per affidare l’incarico primario di guida strategica dello scalo veronese.
Mi esimio dallo scrivere qualsiasi commento se non uno solo: "Ma fino a 4 mesi fa il Bortolazzi non era quello che aveva avuto la bacchetta magica"... o se il Catullo è com'è adesso, la colpa è del nuovo presidente?

METROPOLITANA DI SUPERFICIE CON COLLEGAMENTO PER VERONA
L’Aeroporto deve essere collegato con Verona con la linea ferroviaria Verona-Mantova. L’ipotesi progettuale in campo, redatta da RFI, è in grado di soddisfare l’esigenza. E, pur tuttavia, va rivista la parte relativa ai parcheggi in prossimità della fermata presso l’Aeroporto. Non è pensabile che la stazione prevista sia servita da un numero così limitato di parcheggi rispetto alle esigenze reali di uno scalo in fase di sviluppo. Vanno rimossi, pertanto, tutti gli ostacoli che ad oggi non consentono sia la previsione dei finanziamenti che l’attuazione materiale del progetto.
Questa, della Metropolitana di Superficie, è una caxxata. 90 milioni di euro per una ferrovia a servizio di un aeroporto che è Mancante del Decreto di Compatibilità Ambientale? Una metropolitana di superfice avrà senso se e quando l'aeroporto avesse da raggiungere gli 8 milioni di passeggeri. Venezia può ipotizzarla, ma a Verona... è una caciofa.

CASELLO AUTOSTRADALE DEDICATO
La proposta di realizzare un casello sull’Autobrennero in prossimità dell’aeroporto, così come conosciuta nell’ultimo progetto preliminare presentato dall’A/22, appare in grado di qualificare lo scalo con un collegamento diretto con le grandi vie di comunicazioni autostradali. Il progetto va concertato con gli altri Enti pubblici presenti nel Quadrante Europa come la Zai, la Veronamercato, la Cemat. Esso consente, infatti, di incanalare il traffico da/per lo scalo su strade non locali. Inoltre, si risolvono alcuni nodi viabilistici dell’area con la risoluzione di problematiche concernenti alcuni incroci stradali esistenti nonché prevede il collegamento diretto tra la tangenziale sud con quella ovest. Un’ulteriore riflessione potrebbe essere utile per valutare gli effetti della trasformazione della tangenziale sud in autostrada.
Dove hanno progettato il NUOVO Casello per l'Aeroporto, già dal nome è sbagliato. Ci vuole un Casello a Sud di Dossobuono in modo da impedire che il traffico arrivi fino a Verona Nord e deve essere un Casello per il Territorio, dove l'Aeroporto Catullo e il Quadrante Europa sono alcune delle infrastrutture da servire. Insistere sul Casello sull'A22  qui è una emerita e "Großa Porkatha".

IMPIEGO STABILE E CONTINUATIVO DI PERSONALE A TEMPO DETERMINATO E DELLE COOPERATIVE DI SERVIZIO E LAVORO
Allo stato viene impiegato personale prevalentemente stagionale, sia in inverno che in estate. A seguito di alcuni rinnovi consecutivi, il medesimo non viene confermato a favore di nuove stagionalita’. In pratica si realizza una precarizzazione selvaggia del lavoro. Inoltre, la maggior parte delle operazioni sul piazzale vengono svolte da cooperative. La piena e completa operatività dello scalo deve essere raggiunta attraverso l’impiego stabile e duraturo degli addetti a tutti i livelli. Il ricorso a personale limitato nel tempo nega l’obiettività che quelle risorse umane sono comunque necessarie e che, in gran parte, potrebbero essere parte integrante della struttura con contratto a tempo indeterminato. A tal proposito, i soci veronesi, in condivisione con i sindacati, devono formare un tavolo di confronto volto alla stabilizzazione del personale “precario” da favorire nei limiti delle conosciute potenzialità del Catullo in modo da ridurre allo stretto necessario il ricorso a personale non stabilizzato.
Se l'Aeroporto dovesse essere posto sotto sequestro per dei possibili abusi edilizi e/o reati ambientali, chi ne subirà le conseguenze per primi, saranno i dipendenti. Quindi prima i dipendenti si muovono ad obbligare la richiesta di VIA (o di VAS) prima possono salvare i loro posti di lavoro.

INCARICHI/CONSULENZE E SISTEMA DEI CONTROLLI
I Revisori dei conti hanno segnalato la necessità di redigere un provvedimento che definisca criteri e modalità per il conferimento di incarichi esterni nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità e di creare un’apposita struttura per il controllo, nonché nominare un responsabile interno per il coordinamento del sistema dei controlli. Occorre risolvere a breve la criticità.
Come mai se c'è il Collegio Sindacale e a Società di Revisione questi non si sono accorti della voragine dei conti della Catullo SpA?

ULTERIORI NECESSITA’
Per evitare inutili moltiplicazioni dei ruoli apicali e, quindi, dei costi:
occorre evitare la nomina di un “Accountable manager” per ciascuno degli scali di Verona e Brescia, come previsto nell’intesa raggiunta tra i soci, anche perché ad ogni concessione corrisponde un solo “Accountable manager” e non lo sdoppiamento come ipotizzato;
va evitata la nomina di un amministratore delegato, possibilità prevista nell’intesa, perché genererebbe altri costi oltre al rischio di doppioni (Presidente, Amministratore Delegato, Direttore Generale).
E’ da valutare, infine, il Piano “Sviluppo Futuro della Rete Aeroportuale Nazionale” redatto dall’ENAC e attualmente all’esame presso il Ministero dei Trasporti. Dalle notizie giornalistiche acquisite sul medesimo, potrebbero esserci difficoltà per il futuro del V. Catullo e del G. D’Annunzio, ormai di proprietà al 99,994%.
Per oggi non ho altro da aggiungere.

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