Quando la l'Unione Europea eroga finanziamenti "a fondo perduto", allora la Commissione Europea va bene. Quando bisognerebbe rispettare le Direttive Comunitarie: 85/337/CEE, 97/11/CE e 2011/42/CE (VIA e VAS) allora ci si scorda che esiste la Commissione Europea. Un esempio? L'Aeroporto di Venezia senza VIA e senza VAS... ma spende soldi erogati per la Rete Transeuropea di Trasporto (TEN T).

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E oggi, in merito al sopra detto "INCUBO del CATULLO", cioè l'Aeroporto di Venezia, ieri ho visto su TG3 Veneto un servizio su detto aeroporto e questa mattina dopo aver letto questo altro articolo: "Tav e Sfmr in aeroporto Maxi-piano da un miliardo" con sotto titolo: "Presentato il Masterplan del nodo intermodale del Marco Polo di Tessera Cauto il commissario Mainardi, Moretti (Ferrovie): «Priorità la Milano-Venezia»" ritorno a scrivere dell'Aeroporto di Venezia, che assieme a quello di Treviso e quello di Verona, sono tre Aeroporti tuttora mancanti del Decreto di Compatibilità Ambientale, in quanto non hanno mai ottenuto un parere positivo in una procedura di V.I.A. (presentata solo per Treviso, ma poi Negativa).
E dato che sono a conoscenza che l'Aeroporto di Venezia ha chiesto e ottenuto dei Finanziamenti da parte della Comunità Europea, per prima cosa sono andato a cercarmi delle informazioni che ho trovato proprio sul sito web dell'Aeroporto "Marco Polo" in questa pagina a titolo: IL MARCO POLO DI VENEZIA, DA SCALO AEROPORTUALE A NODO INTERMODALE - Studio di fattibilità per il nodo intermodale dell’aeroporto Marco Polo di Venezia - Cofinanziato dall'Unione Europea - Rete Transeuropea di Trasporto (TEN-T) che comincia con questa frase:
"Il progetto del nodo intermodale dell’aeroporto di Venezia, posizionato lungo il Corridoio V della rete transeuropea di trasporto (TEN T), ricopre un rilevante interesse comunitario ed è strategico per lo sviluppo delle interconnessioni tra le diverse modalità di trasporto nell’ambito della rete TEN".

... e prosegue con questa altra frase:
"Nel 2008 SAVE e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno ottenuto dalla Commissione europea un co-finanziamento di 2.670.000 Euro – pari al 50% del costo totale dello studio – per la redazione del Master plan del nodo intermodale, proprio nell’ambito del programma comunitario TEN T".
L'Aeroporto di Venezia, come si legge sulla pagina web dell'Aeroporto, ha speso 5.340.000 di euro... ma il 50% è stato finanziato dalla Comunità Europea. E questo mi permette di sostenere che quando fa comodo si rispettano le norme comunitarie... Ma quando fa meno comodo le direttive Comunitarie sulla V.I.A. e sulla V.A.S. vengono eluse.
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Da questa pagina web, anche se "vecchiotta", credo del 2009, si  può scaricare anche una
prima proposta di questo progetto, dal quale sono state tratte queste immagini.
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Le stesse immagini che sono riportate anche su questa pagina web di "Aviazione Civile" con questo titolo: "
Masterplan Aeroporto di Venezia: sviluppo da qui al 2030", dove... ne in questo intervento... ne su altri relativi a quanto presentato ieri all'Aeroporto di Venezia, vi è cenno e/o riferimento che tutto quanto presentato... ovviamente prima dovrebbe ottenere un parere positivo in una VAS - Valutazione Ambientale Strategica che abbia da valutare il Master Plan presentato.
Ovviamente sarebbe auspicabile che prima l'Aeroporto "Marco Polo" di Venezia avesse da ottenere un parere positivo scritto su un Decreto di Compatibilità Ambientale, magari con una VIA "postuma" per quanto realizzato fino ad oggi, a partire dalla data di applicazione della Direttiba 85/337/CEE e 97/11/CE

Tornando all'articolo: "Tav e Sfmr in aeroporto Maxi-piano da un miliardo" evidenzio che comuncia con queste frasi: Il sogno di Enrico Marchi, presidente di Save, è quello di ingrandire l’aerostazione del Marco Polo, costruendovi di fronte una stazione ipogea per Sfmr, Tav, sublagunare, people mover (collegamento con la darsena) tram e nuovi parcheggi. Valore, 600 milioni di euro. Sommati ai 400 milioni del Masterplan aeroportuale, ora all’esame dell’Enac, e che continua a prevedere la seconda pista «ancora alla fase di studio», si premura a dire Marchi, si avvicina al miliardo di euro gli investimenti che Save prevede per l’aeroporto veneziano, il terzo d’Italia.
E poi si legge questo:
Il Master Plan del nodo intermodale dell’aeroporto Marco Polo di Venezia è stato presentato ieri dalla società aeroportuale. Prospetta uno scenario da qui al 2030 con i passeggeri che dagli attuali 8,8 milioni saliranno a quasi 14 milioni. L’obiettivo è quello di avviare i cantieri dal 2015 ed entro il 2020 arrivare alla realizzazione dei servizi di metrò regionale, in aeroporto.
Poi se cercate riferimenti alla V.I.A. e alla V.A.S. in questo articolo... non ne trovate, nemmeno in questo Comunicato Stampa della Provincia il cui titolo sarebbe questo: "TRASPORTI, OCCASIONE DI SVILUPPO PER IL TERRITORIO. CON UN OCCHIO DI RIGUARDO ALL’AMBIENTE", dove si legge questo "In sintesi, le decisioni in nome dello sviluppo devono anche prevedere il recupero di un’integrità ambientale, che oggi più che mai è - essa stessa – valore economico. Troppi sono stati i disastri commessi in passato in nome dello sviluppo e non possiamo più permettercene altri" e che poi cosi termina: "L’importante è cogliere queste importanti possibilità per il nostro territorio, mantenendo al contempo alta l’attenzione verso le esigenze dell’ambiente". 
A quanto pare all'Aeroporto di Venezia (con i bilanci in attivo), ma anche per l'Aeroporto di Verona (con i bilanci in passivo) della V.I.A. e della V.A.S. nessuno ne scrive e/o ne ricorda l'esistenza e allora sorgono spontanee tre domande:
Quando l'Unione Europea eroga finanziamenti "a fondo perduto", allora la Commissione Europea va bene?
Quando bisognerebbe rispettare le Direttive Comunitarie: 85/337/CEE, 97/11/CE e 2011/42/CE (VIA e VAS) allora ci si scorda che esiste la Commissione Europea?
Se l'Aeroporto di Venezia è senza VIA e senza VAS... ma spende soldi erogati per la Rete Transeuropea di Trasporto (TEN T) avrebbe diritto di averli questi soldi?

AGGIORNAMENTO delle 14,40

Stavo leggendo il Rapporto 2010 dell'ENAC e, a pagina 38, ho letto questo: In tal senso le valutazioni di ordine trasportistico devono trovare conferma della fattiva attendibilità sotto il profilo dell’opportunità ambientale attraverso una procedura di VAS che è proprio finalizzata alla valutazione di piani e programmi ad area vasta per apprezzare le valenze ambientali in termini di precauzione, secondo il principio guida che consiste nell’integrazione dell’interesse ambientale rispetto agli altri interessi tipicamente socio-economici.
Gli adempimenti necessari in tema sono, oltre alla preventiva trasmissione dello studio al Ministero dell’Ambiente, la successiva redazione di uno studio di valutazione ambientale strategica con l’attivazione formale della relativa procedura.

I PIANI vanno sottoposti a V.A.S. e i PROGETTI vanno sottoposti a V.I.A. -  lo sostengo da anni - e vederlo scritto su un documento ENAC, non può che farmi piacere!!! Era ora!!!

Commenti

  1. Complimenti per questo articolo davvero interessante, sono totalmente d'accordo con te

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