Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Non è che i "Sommapop.orgini" devono farsi una cava per scagliarsi pietre uno con l'altro, visto che (per quello che mi risulta) il fascicolo sulla LORO Discarica è ancora aperto?

L'altro giorno ho trovato il mensile dei Sommapop.orgini nella casetta della Posta e visto che adesso è pubblicato sul loro sito web, lo pubblico anche qui.
.
 .
 .
 .
.
Ovviamente mi esimio dallo scrivere qualsiasi commento su quanto scritto da Sommapop.orgini, se non ricordandovi questi messaggi:
25 maggio 2011
26 maggio 2011
27 maggio 2011
E in merito a chi dovrebbe scagliare la prima pietra e/o farsi sommergere dalle pietre vi ricopio un articolo dell'Arena a titolo: Discarica, valanga di indagati


SOMMACAMPAGNA.
La Procura mette i sigilli al sito che spesso è stato al centro di contrasti in Consiglio comunale. Ipotizzato l'abuso d'ufficio. Sequestrata la Siberie. Inchiesta su vecchia Giunta e commissione regionale che disse sì all'apertura
Quella discarica in località Siberie non non si doveva fare. Ne è convinta la procura della repubblica di Verona che ieri ha posto i sigilli nell'ex cava a due passi da Sommacampagna. Il sequestro è stato posto con ogni probabilità per evitare l'inquinamento della falda acquifera che si trova proprio sotto la discarica.
Erano iniziati da un paio di settimane, infatti, i conferimenti di rifiuti nell'area alle porte di Sommacampagna. Le accuse a carico di una ventina d'indagati, tra i quali i componenti della giunta di centro sinistra, guidata dall'ex sindaco Graziella Manzato e i componenti della commissione regionale sottoscrittori della valutazione d'impatto ambientale, parlano di abuso in atti d'ufficio e di violazione delle norme ambientali sulla gestione di discariche. Tra gli iscritti nel registro degli indagati anche i titolari della Geo Nova spa di Treviso, incaricata dal Comune di realizzare la discarica per rifiuti non pericolosi ad un costo di 11 milioni di euro.
L'inchiesta, coordinata dal pmValeria Ardito, è solo all'inizio e non è escluso che il numero delle persone iscritte nel registro degli indagati aumenti nel giro di qualche settimana.
Al vaglio degli inquirenti, ci sarebbero, infatti, altri aspetti della vicenda che non sono ancora chiari, a partire dall'argilla utilizzata per impermeabilizzare il fondo dell'ex cava. A tal proposito, gli inquirenti stanno vagliando la determina numero 5280 del 15 ottobre della Provincia. Si tratta di una comunicazione di violazione delle «prescrizioni autorizzative» proprio sulla discarica per rifiuti non pericolosi in località Siberie. E nel mirino del servizio smaltimento rifiuti di Loggia Fra' Giocondo ci sarebbe proprio l'argilla utilizzata dall'azienda che sarebbe diversa rispetto a quella riportata nel progetto della «Geo Nova spa». A tal proposito, la procura ha già nominato un consulente proprio per evidenziare se ci sono state irregolarità nell'utilizzo di quel materiale.
La svolta nella vicenda dell'ex cava Siberie si è avuta, in realtà, il 10 settembre 2007 quando l'allora consiglio comunale, guidata dall'ex sindaco Gabriella Manzato, approvò con la delibera numero 44 il progetto della società di Treviso. A favore votarono 14 consiglieri e ci furono 7 contrari tra i quali anche alcuni componenti dell'attuale amministrazione. Così passò il progetto «per la costruzione, gestione operativa e post operativa», riporta l'intestazione, «di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi e non putrescibili nell'ex cava Siberie».
La decisione del Comune ricevette poi il «nullaosta» della Regione che con la commissione sulla valutazione d'impatto ambientale diede parere favorevole alla realizzazione della discarica il 17 settembre 2008. Su tutte queste decisioni, ora pende l'inchiesta della procura.
Per gli inquirenti, l'iter amministrativo svoltosi per l'apertura della discarica è illegittimo. Quell'impianto non si doveva realizzare prima di tutto per la presenza di falde acquifere che potevano essere contaminate dal percolato, prodotto dai rifiuti. A tal proposito, gli inquirenti ricordano i pareri negativi sia dell'Arpav che della Provincia. L'8 novembre 2007, la giunta provinciale, allora presieduta da Elio Mosele deliberò, «un parere negativo di compatibilità ambientale sul progetto del recupero ambientale dell'ex cava Siberie», riporta il testo del provvedimento. Gli investigatori poi fanno rilevare come il fondo dell'ex cava era composto soprattutto da ghiaia.
In questo modo, il percolato poteva introdursi facilmente nella zona di ricarica acquifera sotto l'area di 59933 metri quadri. Ora il sequestro preventivo dovrà passare al vaglio del gip per la convalida.
.
Ad oggi il sottoscritto non ha ancora ricevuto notizia che il Procedimento Penale relativo alla VERA Discarica Siberie (mascherata da FINTO Recupero Ambientale) sia stato archiviato, quindi se io fossi uno dei 14 Sommapop.orgini (+ 1 che non ha votato perchè allora era Assessore esterno) prima di parlare... mi guaderei un pò dentro e farei un breve esame di coscienza.
Perchè se è vero che Gianluigi Soardi (in 1° grado) è stato condannato per dei reati, nessuno di questi reati è stato commesso nel Comune di Sommacampagna e/o nella Sua qualità di Sindaco.
Ben diversa invece è la questione procedimento Penale Discarica Siberie, che - se qualora accertati - sarebbero dei reati che sarebbero stati commessi da ex Amministratori Pubblici, dall'ex Sindaco, dagli ex Assessori e da ex Consiglieri del Comune di Sommacampagna... dove sei... di questi 15 "indagati" sono ancora oggi dei Consiglieri Comunali (di minoranza).

P.S.
Per dovere di cronaca, la Discarica poi è stata dissequestrata, ma dopo poche settimane dalla riapertura... questa è stata di nuovo chiusa e da Agosto 2011, nessun altro rifiuto è mai stato conferito... e ad oggi, in discarica... tutto è ancora fermo.

Commenti

  1. ...........e il danno per il mancato introito dai ricavi di conferimento chi lo paga?

    RispondiElimina
  2. ovvio... chi ha sbagliato paga...!!!

    RispondiElimina

Posta un commento