Sommacampagna e le problematiche AMBIENTALI. Ci siamo fatti tanto male con la SINISTRA e ora fatevi tanto male con la DESTRA

Ho la vaga impressione che... sia GLIEX... che INUOVI... pur con tutti i casini che abbiamo ereditato DAGLIEX e che con tutti quelli NUOVI che avremmo da risolvere... si divertano a darsi le... randellate sui maroni.
E questa vaga impressione svanisce e diventa realtà quando leggi... di domenica mattina, questo articolo sull'Arena: "Soardi scaricato dalla Lega e dagli alleati". Non ho tempo e ne la voglia di commentare questo articolo... ma se UNA immagine vale 1000 parole... ho preparato questa immagine (vedi sotto)... che è la sintesi del mio pensiero dell'articolo che ricopio poi sotto, senza alcun'altro commento.
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Soardi scaricato dalla Lega e dagli alleati
SOMMACAMPAGNA.
Durissimi documenti di Pdl, Carroccio e della lista Crescere insieme dopo il siluramento di Residori. Riunione notturna per decidere la linea
«Ci dissociamo dal suo operato» Il sindaco resta senza consiglieri e solo con il neo vice Stanghellini Sorti del Comune appese a un filo
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È rimasto solo con il suo nuovo vicesindaco. Gianluigi Soardi, primo cittadino di Sommacampagna, questa volta l'ha fatta grossa. Almeno secondo la maggioranza che lo sostiene, o meglio che lo sosteneva. Perché da quando, mercoledì scorso, ha deciso di esautorare dal suo ruolo il vicesindaco Giuseppe Residori del Pdl, assegnando la delega all'assessore Stefano Stanghellini, qualcosa si è incrinato. Chi vedeva grandi crepe nella maggioranza, formata da Lega Nord, Pdl e civica Crescere insieme, dovrà ricredersi. Perché l'unità, venerdì sera, in municipio, l'han trovata eccome. Gli esponenti della lista «Soardi sindaco» e alcuni segretari di partito si sono incontrati. In un clima, si racconta, disteso. Si è discusso sul da farsi: la sfiducia a Residori non è piaciuta, né come scelta, né per le modalità. Sarebbe avvenuta all'insaputa di tutti, notificata senza preavviso, ma decisa il giorno prima che Soardi andasse in udienza per l'inchiesta relativa allo scandalo Atv per il quale il pm ha chiesto una condanna a tre anni e mezzo.
DISSOCIAZIONE. Uno alla volta, nella mattinata di ieri, sono arrivati i responsi della lunga riunione. La risposta è unanime: «Dissociazione» dalla decisione del sindaco, che non è ancora sfiducia al primo cittadino, ma potrebbe diventarlo. Sarà proposto un accordo, non anticipato ma che frulla già in testa ai consiglieri. E se non ci sarà, ci saranno le elezioni. I consiglieri del Pdl Renzo Girelli, Sara Brisotto e Romeo Montresor sono stati i primi a fare quadrato attorno a Residori, senza risparmi di critiche. «Siamo entrati a far parte della lista Soardi con l'obiettivo di costituire un gruppo unito in una dialettica democratica. Ma fin da subito le rose hanno avuto più spine che petali». Le colpe sarebbero tutte del sindaco: «Con il suo atteggiamento ha rinnegato il lavoro di squadra e ha preteso che ci si adeguasse alle sue decisioni, comunicate all'ultimo minuto, senza preventivo dibattito e accordo politico». La revoca del vice per il Pdl è «politicamente inaccettabile» e incomprensibile perché Residori non è più vicesindaco, ma può restare assessore.
LA LEGA NORD. Anche il Carroccio, laconico nella sua dichiarazione, non ha risparmiato stoccate: «Il sindaco Soardi, come è noto, non è più un militante della Lega Nord», ha spiegato, annunciando di riunirsi in sezione per decidere sui provvedimenti da prendere. «All'assessore Residori va la nostra stima. Soardi ha preso la decisione in totale autonomia, senza informare il nostro movimento e gli alleati».
LA LISTA CIVICA. Anche l'assessore Walter Giacopuzzi e i consiglieri Alberto Frugoni, Simone Galvani e Paolo Mazzi di Crescere Insieme non sono andati per il sottile: «Nonostante i limiti del primo cittadino, limiti non solo legati ai noti fatti giudiziari, abbiamo voluto portare il nostro contributo trovando negli amici di Pdl e Lega condivisione di valori e priorità. Ma la decisione di Soardi mette in crisi la nostra adesione alla lista. Senza condivisione e preavviso, ha colpito una persona stimata e apprezzata. È sbagliato».
IL CASO STANGHELLINI. Ne manca uno all'appello. Stefano Staghellini, assessore ai lavori pubblici del Pdl e nuovo vicesindaco. Lui, la nuova carica, la accetta e per questo è stato messo all'angolo dai compagni di cordata. Ma non commenta. Ieri mattina, in piazza con un gruppo di amici, non ha rilasciato dichiarazioni: «L'ho saputo stamattina dai giornali». Una battuta, perché sa della riunione della sera prima. «Davvero, non posso parlare». E si dilegua, e in fulmine scompaiono anche gli amici attorno.
LA CONTA DEI VOTI. I consiglieri comunali di maggioranza sono 13. Quattro del Pdl (escludendo Stanghellini), tre della lista civica Crescere insieme (Giacopuzzi non è consiglierei essendo assessore per nomina). Senza la Lega, dunque, sono già sette quelli non più disposti a dare carta bianca al sindaco. Ma il Carroccio ribadisce la sua coesione con il resto della lista, perciò a conti fatti ci sono 12 consiglieri. Se ci sarà la sfiducia, il paese sarà commissariato, fino a nuove elezioni. Tecnicamente, però, esiste anche l'escamotage dell'impedimento oggettivo e momentaneo, che giustifica il sindaco ad astenersi dall'attività amministrativa, se ci sono gravi ragioni personali che gli impediscano di amministrare. In tal caso, la palla passerebbe al vicesindaco.
LA MINORANZA. E l'opposizione assiste da fuori a un'atmosfera che sa di dejà vu. Neppure un anno fa si ipotizzavano nuove elezioni, in seguito alle indagini sul sindaco Soardi. «Il paese continua a non essere amministrato», spiega Graziella Manzato di Sommacampagna popolare. «Siamo alla paralisi totale perché tutte le energie sono spese su vicende personali. I cittadini vengono all'ultimo posto. Caselle, inoltre, con Residori, perde una rappresentanza nei primi due livelli, che da sempre le si assegna».

P.S.
Nel caso di Nuove Elezioni... sono pronto ad assumere l'incarico di Assessore all'Ecologia e all'Ambiente... dato che con il mio "programma elettorale" sono convinto di far vincere le elezioni sia al centro-destra, che al centro-centro e/o anche al centro-sinistra.
Decidete in fretta se volete il mio programma che si basa sul principio della Comunità Europea... CHI INQUINA PAGA!!!
1° Punto del Programma Elettorale: "CHIUSURA DISCARICA SIBERIE"

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