Aeroporti come la TAV? Se il traffico aereo e le esigenze aumentano, che fare? Oltre ogni retorica. LEGA AMBIENTE dov'è?

Ieri, in risposta ad una mia precedente richiesta di chiarimenti, ho ricevuto una Raccomandata dalla Direzione Geologia e Georisorse della Regione Veneto... e dato che a quest'ufficio avevo dato, dopo tre anni, l'ultima possibilità di "rimediare" a quello che io consideravo un errore... e visto che nella risposta si continua a "giustificare" quello che a mio avviso è una palese violazione della V.I.A. ora scriverò ad un altro ufficio... per un ultimo parere e poi chiudo l'Esposto da presentare alla Procura della Repubblica.
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Oggi pertanto (e nei prossimi giorni) ho dell'altro da fare e cosi come post di oggi vi ricopio una news di Aero Habitat che ha questo titolo: "Aeroporti come la TAV? Se il traffico aereo e le esigenze aumentano, che fare? Oltre ogni retorica" e questo sottotitolo: "Le osservazioni alla VIA sono indispensabili e vanno presentate. Ma lo scenario è nero. A che servono?"... e questo testo:
Sottoporre il potenziamento di uno scalo, la costruzione di una terza pista a referendum popolare, come accade altrove? Registrare l'impossibilità di insediare infrastrutture aeroportuali perché il livello di impatto ambientale e di effetti collaterali superano i limiti consentiti e/o sopportabili e limitare l'attività aerea?
Registrare il successo di traffico aereo, in movimenti e passeggeri, significa innanzi tutto riflettere sui flussi di traffico, sulle prospettive di crescita e misurarsi sulla capacità delle odierne infrastrutture aeroportuali del BelPaese. Lunedì 4 luglio a Roma, presso la Biblioteca "Giovanni Spadolini" del Senato, ENAC ha presentato il rapporto 2010, ha illustrato i dati relativi all'anno passato sul traffico-passeggeri, ha svolto un quadro della situazione nazionale per quanto concerne tematiche come le strutture aeroportuali, la sicurezza, l'ambiente e la regolazione, ma secondo Aerohabitat qualcosa non quadra.
Nella fotografia attuale quanto nello scenario del medio e lungo periodo, tuttavia, gli interrogativi non sono pochi e non danno risposte soddisfacenti. Anzi preoccupano.
Secondo Aerohabitat numerosi aeroporti sono ormai saturi.
Il fabbisogno infrastrutturale è di gran lunga superiore ai sedimi di scalo.
Il sistema di monitoraggio e l'operato delle Commissioni Aeroportuali, se conclusi devono essere comunque aggiornati. Le mappe acustiche devono essere verificate e validate, non solo in sede di Commissione Aeroportuale. Che fine hanno fatto i cosiddetti Piani di Rischio Aeronautico? Anche con le nuove disposizioni di 1050 metri laterali alle piste?
L'incremento in doppia cifra dei primi mesi del 2011, che se sconta il blocco del traffico derivato dalla cenere vulcanica islandese del 2010, rende comunque ottimisti gli esercenti aeroportuali. Ma è una analisi che sembrerebbe rifuggire dalle reali prospettive.
Non inquadra a dovere le criticità, i colli di bottiglia, le conformità infrastrutturale ICAO - ENAC i limiti posti dalla Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale
Secondo ACI Europe 1.5 miliardi di passeggeri si imbarcano negli scali EU ogni anno. Collegano luoghi, popoli e d economie. Eurocontrol stima che nel 2030 il traffico aereo sarà raddoppiato.
I Paesi Europei sono più o meno evoluti, anche nei livelli di traffico aereo e movimenti di passeggeri per aeroporto e per anno. L'Italia non è tra i più avanzati, vola una media di un cittadino ogni anno, in Gran Bretagna e Germania e Francia si registrano, statisticamente, due voli ogni cittadino. Il doppio.
Il sistema aeroportuale del BelPaese, probabilmente, non è in grado di sopportare l'attuale livello di traffico aereo. Gli impatti negativi e gli effetti collaterali per il raddoppio del traffico sono stati valutati adeguatamente? Il raddoppio del traffico stimato da Eurocontrol ed il possibile recupero statistico del gap dei voli pro capite inquadra uno scenario apocalittico.
Linate sopporterà 20 milioni di passeggeri? Bergamo 16, Catullo 8, Bologna 12, Venezia 16, Napoli 13, Treviso 6, Pisa 8, Peretola 4, Treviso 5, Palermo 13 e cosi via? Che dire di Fiumicino e Malpensa? Si parla di 80 e 40 milioni rispettivamente, ma in questo caso quali compatibilità hanno i vincoli aeronautici, delle conformità ICAO - ENAC (senza deroghe) e la soluzione dell'accessibilità viaria e ferroviaria?
L'opzione dello scalo hub, irrisolto, rappresenta ancora una priorità per disegnare una rete di aeroporti del BelPaese sincronizzata - finalmente - a reali bacini di traffico e flussi di passeggeri incoming e outgoing per voli nazionali, internazionali ed intercontinentali.
Il BelPaese gliela farà senza impattare in scenari equivalenti alla NO TAV della Val di Susa?

E se per gli Aeroporti ci si dovesse comportare come con la T.A.V.? Se il traffico aereo e le esigenze aumentano, che fare? Oltre ogni retorica. E quindi ci si chiede, se LEGA AMBIENTE si occupa delle Cave, dov'è e quand'è che questi ambientalisti si occuperanno degli Aeroporti?
Buona Giornata...
oggi, domani e dopodomani... ho dell'altro da fare!!!

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