Fare la guerra costa! Perchè non risparmiare denari - spostando il 3 STORMO ad Aviano - recuperando milioni di mq per opere di mitigazione ambientale?

Mentre l'Aeroporto Civile - aumentando i voli e aprendo nuove rotte - continua a violare la Direttiva V.I.A. violando anche le disposizioni dell'ENAC visto che nel settembre 2009 era stato scritto, in modo chiaro, (vedi sotto) che al Catullo... non ci dovranno essere "Incrementi capacitivi del traffico"... se prima non ci fosse stata la V.I.A.




Un articolo pubblicato su Aero Habitat... mi fa sorgere un dubbio. L'articolo è questo: "Aviano USAF airbase, trasloca in Polonia, una anticipazione del WSJ, nuovi scenari commerciali" e il dubbio è questo: "Non è che - per risparmiare soldi - anche al "3° Stormo" - Reparto Mobile di Supporto, di Villafranca non gli cambieranno sede e lo trasferiranno presso qualche altro aeroporto?"




Dal 1999 - presso l'Aeroporto Militare di Villafranca non sono più operativi il 28° Gruppo e il 132° Gruppo... perchè trasferiti in altri aeroporti e oggi i compiti del 3° Stormo sono questi:
Missione
Il 3° Stormo S.O. dipende dal Vice Comandante del Comando Logistico A.M. e ha sede sull’aeroporto di Villafranca di Verona.
Ha il compito di assicurare le capacità di “Sopravvivenza Operativa” ed il “Sostegno Logistico” ai Reparti di Volo, alle Unità mobili sistemi missilistici e a componenti mobili del sistema di Comando e Controllo proiettati ad operare al di fuori delle proprie sedi stanziali.
Inoltre, cura la predisposizione di procedure, metodologie, attrezzature idonee ad ottimizzare e razionalizzare l’attività delle dipendenti articolazioni in occasioni di rischieramenti campali, assicurando la manutenzione degli equipaggiamenti/attrezzature in dotazione.
Sintesi delle Finalita’ Istituzionali.
Attualmente, lo Stormo rappresenta l’unità di supporto operativo principale per l’invio nella fase “expeditionary” di:
Deployement Team per l’allestimento del campo sino al raggiungimento dell’IOC (Enabling Party);
Re-deployement Team per la chiusura del campo a termine operazione (Closing Party).
In tale quadro assicura, in completa autonomia o con il concorso di altre unità (4° Reparto Tecnico Manutentivo, 27° Gruppo Genio Campale, Infermeria Principale di Villafranca), i necessari approntamenti logistici-operativi per fornire le componenti Combat Service Support (CSS) Base Servicing, CIS, Genio Campale ENG), Gestione Transiti Aeroportuali (AOU/ATOC/CATO), Operazioni Linea di Volo (RWY OPS e Cross Servicing), Antincendi (CFR), Supporto Sanitario (MED), Assistenza al Volo, Controllo Traffico Aereo e Meteo (ATC/MET), Rifornimento Campale (POL/OX), Protezione delle Forze e Difesa CBRN (FP-C2, CD e COLPRO), Sala Operativa di Base (WOC), National Support Element (NSE).
E’ responsabile, inoltre, della gestione amministrativa e contabile delle attività legate alle operazioni nazionali ed internazionali, con particolare riferimento all’acquisizione di beni e servizi da impiegare fuori sede e al flusso di contanti per le esigenze dei Reparti rischierati fuori area.
In ambito prettamente nazionale lo Stormo è attualmente designato anche quale Aeroporto di imbarco e sbarco (APOD ed APOE) principalmente per il materiale destinato ai teatri fuori area, fornendo di conseguenza le attività di ATOC (Air Terminal Operation Center) per velivoli militari e “wide body” commerciali noleggiati dalla Difesa.
Attraverso il Centro Addestrativo Personale Fuori Area provvede all’indottrinamento di tutto il personale dell’Aeronautica Militare di previsto impiego in operazioni fuori dai confini nazionali.
Infine, lo Stormo continua a fornire il servizio di "aerodromo" (Torre di Controllo ed Ufficio Informazioni Volo).

E dato che all'Aeroporto militare di Villafranca esiste ancora anche il reparto antimissili (ma che dovrebbe essere trasferito presso l'Aeroporto di Rivolto) non passa giorno che qualche aereo militare non sorvoli l'aeroporto, faccia un bel pò di rumore e poi se ne va... da dove è venuto.




E' evidente che se le attività e le operatività dei militari fossero trasferiti in altri aeroporti - per risparmiare risorse economiche e personale addetto - presso l'aeroporto si renderebbero liberi milioni di metri quadrati di terreno, e cosi una buona parte di questi potrebbero essere destinate ad opere di mitigazione ambientale, come avevo proposto nelle Osservazioni al P.A.T. del Comune di Sommacampagna.



Recuperando ad usi civili le aree EX militari, da subito - aree rimaste per sempre quasi inutilizzate, come la "Margherita Nord" vicina a Caselle, queste aree potrebbero essere destinate a opere di mitigazione e di compensazione ambientale, come ipotizzato nel masterplan predisposto dell'Arch. Kipar.


Ovviamente al Sindaco di Villafranca - che chiuda per trasferimento l'azienda Aeroporto Militare - con tutti questi dipendendenti e posti di lavoro - sta "cosa" non gli andrà bene sicuramente.
Ma se spostano in Polonia la Base aeromilitare di Aviano - che da lavoro a 5.000 persone più l'indotto - non vedo perchè (in un processo di ristrutturazione e di riorganizzazione) non si potrebbe spostare anche tutte le attività aeromilitari dell'Aeroporto di Villafranca.
In tal modo anche il Piano di Sviluppo dell'Aeroporto Valerio Catullo potrebbe essere rivisto e riprogettato per renderlo più compatibile all'ambiente e meglio inserito nell'intorno aeroportuale.
Non sarebbe ora di mettere in chiaro "il cosa" potrebbe succedere all'Aeroporto Militare di Verona-Villafranca?

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