50 anni di attività aero_MILITARI + 30 anni di attività aero_CIVILI... ma cosa ci sarà dentro la falda acquifera che scorre sotto l'aeroporto?

Una news pubblicata ieri su Aero Habitat, dovrebbe stuzzicare gli uffici ecologia dei Comuni di Sommacampagna, ma sopratutto quello del Comune di Villafranca, visto che si trova "a valle" dell'Aeroporto. Il titolo della news di Aero Habitat è questo: "Aeroporti, aerobasi e inquinamento, non solo acustico e atmosferico, ma quello non manifesto, delle falde, acque reflue e idriche".
E il testo è questo:
Ma il Ministero dell’ambiente, quando deve autorizzare una procedura di VIA aeroportuale, ma anche l'ENAC, quando deve rilasciare una certificato di aeroporto o una concessione quarantennale, verificano adeguatamente gli aspetti riguardanti le modalità di trattamento delle acque di prima pioggia, di quelle provenienti dall’area dei depositi dei carburanti e di quelle meteoriche nonché la definizione di un progetto di adeguamento, aggiornamento e/o riassetto delle reti idrauliche di drenaggio, al fine di rispettare nel Dlgs 152/99 e s.m.i.
Quali opere quali interventi servono per avere un sistema fognario che si relaziona alle tipologia e frequenza delle portate e alle caratteristiche di permeabilità del sottosuolo.
Il livello di permeabilità del terreno, il regime della falda sotterranea, il relativo sistema fognario, viene valutato per l’intero sedime aeroportuale per tener conto delle disposizioni legislative in merito alla regolamentazione delle acque.
Esiste, negli scali maggiori e minori un progetto definitivo di adeguamento del sistema fognario dell’intera area di sedime che viene, è stato, sottoposto al parere preventivo dell’ASL competente?
E' stato dato un parere favorevole?
Se è obbligatorio disporre, per l'intera area del sedime aeroportuale, quindi non solo per gli spazi edificati, piazzali e piste di un sistema di fogne (grigliate?) per il drenaggio superficiale, di collettori pluviali che raccolgono le acque meteoriche drenate, per evitare che si immettano direttamente, altrimenti che percolino pericolosamente altre sostanze e liquidi di utilizzo aeroportuale, nella falda acquifera del sottosuolo, quanti sono gli scali realmente a norma?
Qualora inoltre debba essere evitato che lo smaltimento delle acque meteoriche evitino il sistema fognario dei Comuni adiacenti, o cosiddetti di sedime, considerato, spesso, le ingenti portate in gioco, quali scali sono realmente a norma? E' possibile che gli aeroporti operino in deroga? E da parte di chi?
Della ASL locale o dell'ENAC.
A quale profondità è presente la falda acquifera?In estensioni di sedime di migliaia di ettari la falda acquifera è alla stessa profondità?
Quanti sono gli aeroporti lombardi a norma? Quelli veneti e friulani? Quelli emiliani romagnoli e toscani e laziali' E campani e pugliesi e siciliani? Ma anche quelli sardi?
Dove sono i depuratori aeroportuali?


Sono stanco di scrivere in merito all'Aeroporto Catullo... ma una domanda me la posso fare? "50 anni di attività aero_MILITARI + 30 anni di attività aero_CIVILI... ma cosa ci sarà dentro la falda acquifera che scorre sotto l'aeroporto e che poi passa sotto Caluri, Calzoni e Dossobuono?"


Commenti