"SE SBAGLIO MI CORRIGERETE". Che significa: "non darà luogo ad interventi che abbiano a comportare incrementi CAPACITIVI del traffico"?

Questa mattina sfogliando l'inserto del Corriere della Sera a copertina: "Tutto il Garda. Eventi e itinerari alla scoperta del lago" dopo aver girato la pagina 15, mi si è aperta - a doppia pagina - questa pubblicita (vedi sotto) dove oltre al solito "struzzo viaggiatore" in alto sulla sinistra della pagina a sinistra, hanno apposto una nota: "Da Verona NUOVI collegamenti e NUOVE compagnie! E' cosi facile raggiungere NUOVE destinazioni".

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Tutta queste "NUOVE cose"... a me medesimo... mi sembrano essere appunto delle "cose NUOVE" che non potevano essere attivate e/o approvate, essendo l'Aeroporto Catullo mai stato sottoposto a V.I.A. e pertanto ancora MANCANTE del Decreto di Compatibilità Ambientale (e Urbanistico)... "NUOVE cose NUOVE" che sono in netto contrasto con quanto stabilito in queste due lettere dell'ENAC.


Prima lettera:
la nota dell’ENAC del 01.04.2008 prot. 0020713/DIRGEN/API trasmessa anche alla Società Aeroportuale “Valerio Catullo” SpA (e ad altri indirizzi) avente questo oggetto: “Aeroporto di Verona Villafranca – Studio di impatto ambientale e procedura di VIA” dove si dichiara e si segnala che: E’ evidente che nelle more dei procedimenti di cui sopra la Società Aeroporto Valerio Catullo non darà luogo ad interventi che abbiano a comportare incrementi capacitivi del traffico”.



Seconda lettera:

la lettera dell’ENAC inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per il Coordinamento delle Politiche Comunitarie – Struttura di Missione per le Procedure di infrazione, del 09.09.2009 prot. 0060825/DIRGEN/API avente ad oggetto: “Progetto pilota sulla corretta applicazione del diritto comunitario (caso 240/08/ENVI) – Richiesta di informazioni supplementari della Commissione Europea in merito ad un reclamo relativo ad un presunto mancato assoggettamento alla procedura di VIA dell’Aeroporto “Valerio Catullo”, nella quale l’ENAC oltre a disquisire sulla VIA e sulla VAS e sui Piani di Sviluppo Aeroportuali si dichiara: “per concludere, questo Ente rappresenta che il piano di sviluppo dell’Aeroporto di Verona, unitamente allo Studio di Impatto Ambientale associato (il cui preliminare è stato trasmesso al Ministero dell’Ambiente con nota n°0038414/DIRGEN/API) verrà sottoposto a procedura di VIA, fermo restando che nelle more di tale adempimento la Società Aeroporto Valerio Catullo non darà luogo ad interventi che abbiano a comportare incrementi capacitivi del traffico, ottemperando cosi alla vigente normativa comunitaria e nazionale”.



Una domanda: "sono io che non sono capace di leggere l'Italiano (ed in tal caso aspetto qualcuno che abbia da corrigermi) o nessun incremento capacitivo del traffico significa "NO a NUOVI" collegamenti, "NO a NUOVE" compagnie e quindi "NO a NUOVE destinazioni" perchè nelle more degli adempimenti relativa alla V.I.A. "la Società Aeroporto Valerio Catullo non darà luogo ad interventi che abbiano a comportare incrementi capacitivi del traffico, ottemperando cosi alla vigente normativa comunitaria e nazionale".



Aspetto qualcuno che mi traduca in modo intelleggibile e comprensibile da tutti, quanto scritto nelle due lettere dell'ENAC, ma da parte mia ho dato una letta a questo documento: "Corso di Trasporti Aerei - Anno Accademico 2008-2009 - Prof. L. La Franca - La capacità aeroportuale", dal quale documento estraggo solo alcuni paragrafi:



Diversamente, ossia nel caso che sussistano componenti aeroportuali tra loro non dimensionalmente equilibrate e congruenti (colli di bottiglia), l’operatività dell’aeroporto viene ad essere inficiata sia sotto l’aspetto capacitivo che sotto quello funzionale, con la conseguenza che da un lato la capacità dell’aeroporto tende a identificarsi con la minore delle capacità delle singole componenti aeroportuali e d’altro canto il complesso delle operazioni che si svolgono nell’ambito aeroportuale tende verso un ritmo disordinato e caotico, con frequente riscontro del fenomeno delle “code”.



La capacità aeroportuale, in passato, ha trovato il suo limite massimo nella capacità delle piste di volo, la cui utilizzazione nell’unità di tempo è condizionata da norme di sicurezza assai rigide; in epoca recente, viceversa, con l’avvento degli aerei a grossa capacità (wide bodies) la saturazione del sistema aeroportuale spesso non trae più origine dalla limitata ricettività delle piste di volo, ma dalla incapacità delle aerostazioni a fronteggiare volumi di traffico passeggeri e merci enormemente accresciuti e concentrati in brevi periodi di tempo, derivati da un cospicuo incremento del rapporto pax/aeromobili.



La valutazione della capacità di un’aerostazione passeggeri, ossia la determinazione del numero di utenti del trasporto aereo che, in un definito periodo di tempo, accedono all’aerostazione e vi esplicano ordinatamente operazioni connesse con l’imbarco e lo sbarco dagli aeromobili, costituisce una problematica vasta e complessa, resa tale dal fatto che le variabili che la definiscono sono numerose, per cui l’individuazione di una metodologia atta a quantificare la ricettività di una aerostazione passeggeri è estremamente aleatoria e comunque condizionata dalle ipotesi semplificatrici di partenza.



L’analisi, a grandi linee, del concetto di capacità di una aerostazione passeggeri evidenzia due distinti aspetti: l’uno il manufatto, considerato quale contenitore di uno spazio definito e strutturato, l’altro relativo alle operazioni che sono svolte in tale manufatto. Questi due aspetti sono interdipendenti tra loro.



Ed io che credevo che l'incremento capacitivo del traffico aeroportuale fosse solo relativo ai passeggeri. Leggendo questo documento sembra che anche le opere infrastrutturali... non possono essere realizzate se l'ENAC scrive... NESSUN AUMENTO CAPACITIVO IN MANCANZA DI V.I.A.



E dato che oggi non ho voglia di scrivere (per ViViCaselle... questa mattina... ho già dato) ieri pomeriggio dopo essere uscito in giardino a fumare... e dopo essermi accorto che c'era del vento... e dopo aver valutato la direzione e anche aver valutato l'intensità... ho pensato: "Con questo vento gli atterraggi avverranno utilizzando la Pista 22?" e cosi sono andato in prossimità dell'Aeroporto ad assistere a degli atterraggi... con vento di media intensità... provveniente da sud ovest.





(Nota sul Video: "Come mai il Piano di Rischio Aeroportuale del Comune di Villafranca si è dimenticato che in caso di vento contrario gli aerei sorvolano l'abitato di Dossobuono, solo a poche decine di metri per poi, dopo una stretta virata, l'aereo atterra sulla pista 22 dell'Aeroporto Catullo?).


E ora un invito agli Assessori (GLIEX e INUOVI)... "studiatevi questo documento", in modo che qualcuno... più bravo di me a leggere l'italiano possa comprendere che accidente significa: "nessun incremento capacitivo del traffico Aeroportuale"...


Un incremento CAPACITIVO di traffico e di infrastrutture... che non può esserci qualora manchi la Valutazione di Impatto Ambientale... come per l'Aeroporto Catullo.



DIMENTICAVO...


... in data mercoledì 9 febbraio 2011 avevo scritto all'ENAC (che non mi ha ancora risposto) una lettera avente questo oggetto: "Richiesta di “interpretazione autentica” delle parole: “incrementi capacitivi del traffico”...

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