Imposte imbarco passeggeri, in attesa di rialzi, l'addizionale comunale si è dispersa... e domanda: "chi paga la differenza nei voli low cost"?

Su Aero Habitat è uscita questa news: "Imposte imbarco passeggeri, in attesa di rialzi, l'addizionale comunale si è dispersa" il cui testo è il seguente:


Nell'attesa della correzione al rialzo, ovvero un adeguamento al livello tariffario dei maggiori scali UE, come sostengono gli esercenti aeroportuali, quindi, come conseguenza un inevitabile incremento delle voci extraticket, il singolo passeggero, prima di imbarcarsi su un volo, non smette di pagare imposte aggiuntive. Che sovraccaricano il costo base del biglietto aereo. Destinate anch'esse ad incrementare, comunque. Queste e quelle. Una tra di queste, in un periodo di aumento del costo del carburante è la "surcharge fuel tax" pronta a schizzare verso l'alto.


Si paga ancora anche la cosiddetta addizionale Comunale, una sorta di indennizzo, di compensazione per gli extracosti che i Municipi dell'intorno aeroportuale devono sostenere per una serie di servizi diretti collegati (ufficio passaporti, vigili, ecc.). Solo nel corso del 2010 sarebbero stati incassati, con destinazione "Comuni aeroportuali", oltre 10 milioni di euro. Quattro di questi sarebbero stati destinati dal Ministero del Tesoro per finanziare altre attività. La somma dei 4.50 euro versati dal passeggero avrebbero la seguente collocazione. La parte rilevante , tre euro vanno all'INPS per la cassa integrazione del personale ex Alitalia e altre aerolinee. La somma unitaria pari a 50 centesimi spettano invece ai Vigili del Fuoco.


Del restante euro, una somma pari a 30 milioni anno vanno all'ENAV mentre della parte residuale il'60% viene destinata al Ministero degli Interni per interventi di security nelle stazioni ferroviarie, nei porti e negli stessi aeroporti.


Solo il 40% di quest'ultima quota, dell'euro residuo, sono perciò destinati ai Comuni di sedime aeroportuale. All'ingrosso la cifra si riduce a circa 20% per i Municipi, somme versate ed incassate ma che tuttavia dal 2006 non sarebbero state erogate. La materia è oggetto di continua negoziazione e discussione. Ma non sembra sbloccarsi.


Sembra che alcuni Comuni aeroportuali siano intenzionati a rivolgersi al TAR. Lo faranno?


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Oggi sull'Arena è uscito questo articolo: NUOVI VOLI. Senza la crisi del Nord Africa l'incremento sarebbe del 30 - Catullo chiama Berlino e cresce del 15 per cento - Tra le destinazioni anche Dusseldorf. Intanto Milano spinge per l'accordo di sistema del Nord" ma è un articolo che oggi non ho voglia di commentare - perchè c'è qualcosa che non mi convince sui costi e che quindi devo approfondire, ma che - per il momento - mi permette di scrivere questa domanda: CHI PAGA LA DIFFERENZA DEI COSTI... NEI VOLI LOW COST"?


E se una parte della differenza dei costi del biglietto (oltre dalla Catullo SpA) ... fosse pagata anche dalla Regione Veneto - cioè NOI - non è che ci state prendendo per il lato B?

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