Dall'Arena: "Aumentano i voli al Catullo. «E qui sentiamo più rumore». Da ViViCaselle: "Aumenteranno i voli se la V.I.A. sarà positiva... ovviamente.

Oggi sull'Arena hanno pubblicato questo articolo: "Aumentano i voli al Catullo «E qui sentiamo più rumore»", un articolo che merita... tutto... di essere pubblicato:
Aumentano i voli al Catullo «E qui sentiamo più rumore»
VILLAFRANCA.
Il Consiglio comunale affronta il tema dell'espansione dello scalo soprattutto sul numero di passeggeri
Tovo avvia il dibattito su aeroporto e territorio. Terilli: «Abbiamo già dato tanto» Il sindaco Faccioli: «Ancora non ci sono programmi sulle rotte di decolli e atterraggi»
Il prezzo che la città ogni giorno paga per avere, sul proprio territorio, lo scalo del Catullo non è solo quello del rischio di un incidente aereo, o il vincolo che l'espansione del terminal, in positivo e in negativo, avrà sui piani urbanistici. Una questione, che si trascina da anni, è quella del rumore, prodotto durante i decolli e gli atterraggi degli aeroplani. La rotta dei velivoli, che fanno tappa al Catullo, resta uno dei problemi aperti, nonostante le rassicurazioni della società di gestione dello scalo, che nei mesi scorsi ha garantito un attento monitoraggio delle aree interessate dai sorvoli.
Il tema è emerso pure nell'ultimo Consiglio comunale, quando sono stati approvati i vincoli urbanistici per le nuove case e i capannoni, sotto la linea di atterraggio e decollo della testata sud. «Se è vero che contiamo sulla massa di passeggeri», ha evidenziato Graziano Tovo, del Partito democratico (Pd), «perché è questo il trend, che serve a sostenere economicamente la struttura aeroportuale, è altrettanto evidente che le ricadute ambientali saranno sempre maggiori sul territorio». Nicola Terilli, dell'Unione di centro (Udc), ha rilevato che «la città e, soprattutto, alcuni centri minori hanno dato molto all'aeroporto in termini di qualità, di impatto ambientale, di rumori e di incremento della viabilità».
Filippo Dalfini, esponente di Progetto nord est (Pne), è entrato nel vivo della questione. Ha chiesto al sindaco Mario Faccioli: «Se la società deciderà di cambiare le direzioni di arrivo e partenza dei velivoli, il Comune dovrà modificare ancora i limiti urbanistici?».
«La situazione dei movimenti aerei non sarà chiara fino a quando non saranno approvati tutti i piani che interessano lo scalo», ha risposto Faccioli. Il primo cittadino, poi, ha sottolineato: «Una volta definiti i programmi, il decollo avverrà solo in direzione di Verona e l'atterraggio dalla parte di Villafranca. Oggi la situazione è ancora ibrida, a causa della pista, del tipo di aeromobili e di tutta una serie di problematiche, non ultima quella della gestione, ancora mista tra militare e civile. Anche il Comune di Verona sta ragionando sulle rotte, poiché gli apparecchi che si staccano da terra creano gravi problemi ai quartieri del capoluogo provinciale».
Altri dubbi sono stati sollevati da Massimo D'Alto, della Lega nord. «Può essere», ha chiesto, «che nella valutazione finale delle direzioni di decollo e atterraggio incida il fatto che, dall'altra parte della pista, in Comune di Sommacampagna, vi siano delle installazioni importanti, come una pompa di benzina e, da quanto ho appreso, a breve pure un albergo?».
«È evidente», ha ribattuto Faccioli, «che qualche localizzazione, per logica di interesse, non tanto per questioni di mero sviluppo dello scalo, è stata fatta in passato. Comunque la società Catullo sta lavorando anche per lo spostamento di quelle che sono le situazioni legate allo stoccaggio di carburante, piuttosto che le centraline di guida e di riconoscimento degli aerei, posizionate in maniera errata. La situazione sul versante villafranchese, tuttavia, è migliore rispetto alla testata a nord».
Un chiarimento ulteriore l'ha fornito Francesco Pennacchia, consigliere del Popolo della libertà (Pdl) e rappresentante della Provincia nel consiglio di amministrazione dell'aeroporto. «All'insediamento del nuovo albergo e del distributore di carburante in territorio di Sommacampagna l'Ente nazionale aviazione civile (Enac) ha dato parere favorevole», ha spiegato, «e il Comune lo ha recepito». Quindi ha aggiunto: «Ci sono curve di virata, quando partono gli aerei, ma con il piano che stiamo verificando è previsto un allungamento della pista di 300-350 metri. Prolungando il percorso, dalla parte di Villafranca, nulla vieta che si possa abbreviare la curva di decollo e di virata su Verona». E ha concluso: «Il vero disagio, per i rumori, grava sul quartiere di Santa Lucia, non sul nostro centro. Abitai a Caluri, quando c'erano gli apparecchi F104 e gli F16 olandesi: quelli sì che disturbavano veramente. Oggi come oggi, dal punto di vista delle emissioni sonore, la situazione è migliorata notevolmente».
.
Il Sindaco di Villafranca non deve aver mai abitato a Caselle... perchè a Caselle i RUMORI dell'Aeroporto Catullo si sentono. E non solo si sentono i rumori degli atteraggi e dei decolli, ma si sentono anche i rumori degli aerei quando sono fermi - con i motori accesi - sul piazzale di sosta dell'Aerostazione. E a questi rumori bisogna aggiungere anche quello prodotto dagli aerei in manutenzione... fanno la prova motore. Caro Sindaco di Villafranca... venga a fare un giro a Caselle. A Santa Lucia sentono solo un tipo di rumore, quello in decollo.
.

.
Ovviamente, senza commentare il suddetto articolo, per quanto riguarda un eventuale AUMENTO DEI VOLI, che in termine "burocratese" sarebbe un: INCREMENTO CAPACITIVO DEL TRAFFICO AEREO all'Aeroporto Catullo, questo potrà eventualmente avvenire solo dopo che sarebbe stato rilasciato il Decreto di Compatibilità Ambientale sul quale potrebbe essere scritto un parere POSITIVO. Ma se dopo la procedura di V.I.A. (lo Studio di Impatto Ambientale non è ancora iniziato) il Parere della Commissione VIA-VAS fosse negativo... niente aumento dei voli... ovviamente.
Una cosa bisogna evidenziarla e scriverla... dato che l'Aeroporto Catullo, non ha ancora iniziato la procedura di V.I.A. (ma ha solo presentato in adempimento di una procedura preliminare di scoping solo uno Studio Ambientale Preliminare sulla ipotesi del Piano di Sviluppo Aeroportuale, ma ancora quello nella versione 2007) a tutti questi Consiglieri Comunali... bisognerebbe ricordare quello che c'è scritto nella lettera dell'ENAC - prot. 0020713/DIRGEN/API del 01/04/2008 inviata alla Società Aeroporto Valerio Catullo - Aeroporto di Verona Villafranca - 37060 - Caselle di Sommacampagna (VR) in cui c'è scritto questo: "E' evidente che nelle more dei procedimenti di cui sopra la Società Aeroporto Valerio Catullo non darà luogo ad interventi che abbiano a comportare AUMENTI CAPACITIVI del TRAFFICO".
Ed è evidente che anche... quell'incremento di traffico che ci sarebbe stato nel mese di gennaio, grazie al low cost... ad avviso dello scrivente non rispetta il contenuto della lettera dell'ENAC.
Dopo la pausa di ieri, per aver scritto in merito al FINTO Recupero Ambientale dell'ex Cava Siberie, ho ripreso a scrivere quanto avevo già iniziato e oggi tocca al secondo Allegato, dopo aver completato il primo e dopo aver già finito la RELAZIONE FINALE relativa la mancanza di V.I.A. dell'Aeroporto Catullo.

Commenti