Dal Presidente del Collegio Sindacale della Catullo SpA ho ricevuto una lettera (lo ringrazio per avermi risposto) ma che non condivido nei contenuti.

In data 13 Gennaio 2011 avevo scritto una lettera all’Avv. Gregorio Marugj, Presidente Collegio Sindacale Aeroporto Valerio Catullo SpA Via Aeroporto, 1 37066 – Caselle di SOMMACAMPAGNA e la stessa lettera l'avevo scritta all'Avv. Gregorio Marugj, Dirigente Responsabile dei Servizi Ispettivi Finanza Pubblica Ministero: Economia e Finanze Via XX Settembre, 97 00187 – ROMA.
La lettera aveva questo oggetto: "Richiesta di parere interpretativo in merito ad azioni e/o eventuali manchevolezze riscontrabili nella “gestione” dell’Aeroporto: “Valerio Catullo” di Verona Villafranca".
E terminava con queste domande:
Conclusioni:
La Commissione Europea, nel Febbraio 2010 aveva archiviato la Pratica EU-PILOT 240-08-ENVI, solo dopo che lo Stato Italiano aveva comunicato, anche a seguito del Parere espresso dalla Commissione V.I.A.-V.A.S. che l’Aeroporto Catullo sarebbe stato sottoposto a Procedura di V.I.A. e la Commissione aveva archiviato solo e perché:
“… tutti gli interventi infrastrutturali necessari per lo sviluppo dell’aeroporto “Valerio Catullo” di Verona dall’apertura della pratica EU-Pilot fino al 2024 saranno valutati nell’ambito di una VIA complessiva che avrà per oggetto il Piano di Sviluppo Aeroportuale …”
Da ricordare poi che la Commissione Europea aveva concluso l’ARCHIVIAZIONE, anche con questa raccomandazione:
“… valutare nell’ambito della procedura di VIA sul Piano di Sviluppo Aeroportuale anche tutti gli impatti ambientali verificatesi nel periodo successivo alle modifiche o estensioni autorizzate dopo il 14.3.1999”.
In realtà, ad oggi, l’Aeroporto Valerio Catullo, pur essendo obbligato alla V.I.A. continua ad eseguire opere e potenziamenti delle infrastrutture con “aumenti capacitivi” dei voli… senza le dovute autorizzazioni previste dalla Direttiva V.I.A. a… tutela dell’Ambiente e della… Salute pubblica della popolazione.
Tutto ciò premesso… Le pongo le seguenti domande nella Sua doppia responsabilità, come:
Presidente del Collegio Sindacale della società: Aeroporto Valerio Catullo Verona – Villafranca SpA
Dirigente Responsabile dei Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica del Ministero Economia e Finanze.
1^ Domanda
:
Se la Aeroporto Valerio Catullo SpA, in merito alle Delibere di Aumento di Capitale, si fosse dimenticata di evidenziare che il Piano di Sviluppo dell’Aeroporto potrà essere attuato solo dopo preventiva sottoposizione a Valutazione di Impatto Ambientale e che quindi tutti i potenziamenti e gli ampliamenti saranno condizionati al riuscire ad ottenere un PARERE POSITIVO di un Decreto di Compatibilità Ambientale, per questa dimenticanza, tutte le Delibere di Aumento di Capitale… potrebbero essere illegittime e nulle ?
2^ Domanda:
Se nell’approvare il Bilancio Ordinario d’Esercizio al 31.12.2009, la Aeroporto Valerio Catullo SpA si fosse dimenticata di segnalare ai Soci che in data 18 Giugno 2009, l’E.N.A.C. ha presentato al Ministero del-l’Ambiente, nell’ambito della procedura di scoping… un Piano di Sviluppo Aeroportuale, che forse era diverso da quello presentato ai Soci per l’Aumento di Capitale, tutte le Delibere di Aumento di Capitale… potrebbero essere illegittime e nulle ?
3^ Domanda:
Se la Aeroporto Valerio Catullo SpA, sottoscrivendo contratti e/o accordi finalizzati all’aumento delle rotte e/o all’aumento dei voli, con compagnie aeree normali e/o compagnie “low cost”, si fosse dimen-ticata di evidenziare che gli “aumenti capacitivi” (come evidenziato dall’E.N.A.C. nella lettera dell’1.4.2008) potranno essere attuati solo dopo preventiva sottoposizione a Valutazione di Impatto Ambientale e che quindi tutti i potenziamenti e gli ampliamenti saranno condizionati al riuscire ad ottenere prima un PARERE POSITIVO di un Decreto di Compatibilità Ambientale, per questa dimenticanza, tutti i contratti sottoscritti con queste compagnie aeree… potrebbero essere illegittimi e nulli ?
4^ Domanda:
Se la Commissione Europea Ambiente nell’archiviare la Pratica Eu-Pilot 240-08-ENVI, ha determinato che: “… tutti gli interventi infrastrutturali necessari per lo sviluppo dell’aeroporto “Valerio Catullo” di Verona dall’apertura della pratica EU-Pilot fino al 2024 saranno valutati nell’ambito di una VIA complessiva che avrà per oggetto il Piano di Sviluppo Aeroportuale …” e ha concluso con questa raccomandazione: “… valutare nell’ambito della procedura di VIA sul Piano di Sviluppo Aeroportuale anche tutti gli impatti ambientali verificatesi nel periodo successivo alle modifiche o estensioni autorizzate dopo il 14.3.1999”… nel bilancio della Aeroporto Valerio Catullo SpA dovranno essere inserite delle somme finalizzate ad eseguire opere e/o interventi di Mitigazione, di Compensazione, di Restauro, di Risanamento e di Ripristino ambientale, con importi… da quantificarsi… a partire dal… 14 Marzo 1999 ?
5^ Domanda:
In merito alla corretta applicazione dell’art.10 comma 5 Legge n. 447/1995 che aveva previsto l’obbligo, anche per le società di gestione aeroportuale, di predisporre piani di contenimento e di abbattimento del rumore in caso di superamento dei valori limite di emissione e di immissione e… richiamando la Sentenza n° 5822 del Consiglio di Stato, Sez. VI, del 7.9.2004, (C.c. 11/06/2004) che, in parte, cosi recita:
4. Il secondo motivo dei ricorsi in appello riguarda la questione della previsione di obblighi di accantonamento di risorse finanziarie da destinare all’adozione di interventi di contenimento ed abbattimento del rumore in assenza di un accertato superamento dei limiti.
L’art. 6 dell’impugnato decreto prevede che “Le società e gli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture comunicano entro il 31 marzo di ogni anno, e comunque entro tre mesi dall'entrata in vigore del presente decreto, al Ministero dell'ambiente e alle regioni e ai comuni competenti, anche al fine del controllo dell'applicazione delle disposizioni in materia di accantonamento delle risorse finanziarie di cui all'art. 10, comma 5, della legge n.447/1995: a) l'entità dei fondi accantonati annualmente e complessivamente a partire dalla data di entrata in vigore della legge n.447/1995; b) lo stato di avanzamento fisico e finanziario dei singoli interventi previsti, com-prensivo anche degli interventi conclusi”.
Il richiamato art. 10, comma 5 prevede che “le società e gli enti gestori di servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, nel caso di superamento dei valori di cui al comma 2, hanno l'obbligo di predisporre e presentare al comune piani di contenimento ed abbattimento del rumore, secondo le direttive emanate dal Ministro dell'Ambiente con proprio decreto entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge. Essi devono indicare tempi di adeguamento, modalità e costi e sono obbligati ad impegnare, in via ordinaria, una quota fissa non inferiore al 7 per cento dei fondi di bilancio previsti per le attività di manutenzione e di potenziamento delle infrastrutture stesse per l'adozione di interventi di contenimento ed abbattimento del rumore.”
Si osserva che l’impugnato decreto si limite a prevedere la comunicazione dei fondi accantonati in applicazione di una norma di rango superiore.
La necessità, o meno, di accantonare fondi per il risanamento acustico in assenza del superamento dei limiti non deriva quindi dal decreto impugnato, ma costituisce una questione di interpretazione dell’art. 10, comma 5, della legge n. 447/1995.
Tuttavia, appare chiaro che con l’impugnato decreto, nel prevedere l’obbligo di comunicare i fondi accantonati a partire dalla data di entrata in vigore della legge, il Ministero abbia presupposto che l’obbligo di accantonamento scatta a prescindere dall’effettiva verifica del superamento dei limiti acustici.
E questo è il significato della legge, tenuto conto delle chiare espressioni letterali ( “sono obbligati” “in via ordinaria” ).
Del resto, il termine “Essi”, contenuto nella norma deve essere riferito alle società aeroportuali, e non ai piani di contenimento, come sostenuto dalle ricorrenti, in quanto solo le società possono essere il soggetto passivo di un obbligo di accantonare fondi in bilancio.
Ogni questione sulla ragionevolezza di tale obbligo anche in assenza del superamento dei limiti è estranea all’oggetto del presente giudizio, con cui le società ricorrenti hanno impugnato una disposizione che si limita, come detto, a prevedere la comunicazione dei fondi accantonati.
Anche il secondo motivo dei ricorsi è quindi infondato.
… si chiede di sapere se nel Bilancio dell’Aeroporto Catullo sono stati accantonati, a partire dall’anno 1995, dei fondi pari ad una quota fissa non inferiore al 7 per cento dei fondi di bilancio previsti per le attività di manutenzione e di potenziamento delle infrastrutture stesse per l'adozione di interventi di contenimento ed abbattimento del rumore ?
6^ Domanda:
Se nell’anno 2011, da parte di un “gruppo di cittadini” di Caselle di Sommacampagna, fosse dato avvio ad una “Class Action – Azione Collettiva” nei confronti della “Aeroporto Catullo SpA”, in merito al degrado della Qualità della Vita e della Salute Pubblica da loro subiti in conseguenza della mancata esecuzione di opere e/o di interventi di Mitigazione, di Compensazione, di Restauro, di Risanamento e di Ripristino ambientale, per un periodo che abbia da quantificarsi a partire dal… 14 Marzo 1999, gli eventuali fondi da erogare per “eventuali risarcimenti” che poi fossero necessari, vanno riportati nel Bilancio della Società Aeroportuale ?
7^ Domanda:
Se un Consigliere Provinciale, come riportato sui giornali, in merito solo ad una piccola parte del Piano di Sviluppo Aeroportuale, 2010-2014 dichiara quanto segue: “Stupisce anche il fatto che nonostante per quel progetto serva la Valutazione Impatto Ambientale, studio che manca ancora per tutto l’aeroporto, sia stato comunque inserito nel piano, cioè prima ancora di sapere se la Via è positiva. E’ corretta questa procedura?” Quel Consigliere Provinciale, ha diritto di avere delle risposte… se la procedura di eseguire opere senza la preventiva V.I.A. all’Aeroporto Catullo… è corretta ?
8^ Domanda:
Se la DIFFIDA e l’ESPOSTO presentato potrebbero concludersi con un giudizio avverso alle aspettative dell’Aeroporto Valerio Catullo SpA, il sottoscritto, ha diritto di chiedere i danni patiti e “patienti” in conseguenza di azioni che la Catullo SpA doveva prima valutare ?
In attesa di un cortese cenno di riscontro, Le porgo… distinti saluti :
Un cittadino “nativo” di Caselle:
Beniamino Sandrini
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Ho presentato 8 domande e dopo oltre un mese e mezzo ho dicevuto una lettera di risposta, ma alle quali domande non mi sembra sia stata dato adeguata risposta, visto la lettera che ieri ho ricevuto (vedi sotto).

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In considerazione di quanto ricevuto, nemmeno oggi commento il contenuto di questo sopra riprodotto documento, ricordando tuttavia, che anche questa lettera di NON risposta alle mie domande, tra poco, verrà spedita alla Procura della Repubblica e andrà ad aggiungersi agli altri documenti che già costituiscono il fascicolo 805/08 ANCNR.
Delle volte anche le... NON risposte a delle precise domande... valgono di più delle risposte.

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