Aerolinee low cost, gli alti costi "imprenditoriali" dei voli low fare. E i costi per le mitigazioni ambientali... dove sono?

Ogni giorno tra le e_mail che ricevo ve ne sono alcune di "Google Allert". Mi sono abbonato a questo servizio relativamente a tre avvisi e per queste parole chiave: "Aeroporto Verona" - "Sommacampagna" - "Discarica Siberie" ed in conseguenza di ciò... ricevo avvisi che in merito a quelle tre "parole chiave" si concretizzano in e_mail.
Oggi a titolo di esempio ho ricevuto, via e_mail questa segnalazione:
ENTI LOCALI NEWS mercoledì 01 dicembre, 15:56
Aeroporto di Verona: 2010, il cambiamento in atto
Analisi del traffico, stato di avanzamento del piano di sviluppo, vision e progetti futuri.
Un articolo in cui, tra l'altro si legge questo:
In termini di sviluppo infrastrutturale, i progetti prevedono la ristrutturazione del Terminal Partenze (conclusione dei lavori prevista entro 2010) e la realizzazione del nuovo Terminal dedicato al traffico low cost (entro l'estate 2011), mentre la realizzazione del nuovo corpo di collegamento tra i Terminal Arrivi e Partenze è in fase di progettazione con realizzazione prevista entro il 2014 (saranno resi disponibili ulteriori 5100 mq).
Ovviamente nell'articolo sopra segnalato, non c'è scritto: "Sviluppo infrastrutturale del Catullo... previa preventiva e "obbligatoria" sottoposizione alla V.I.A." ma questo è un dettaglio... di cui tutti si dimenticano sempre di scriverne.
Tornando agli avvisi ricevuti da "Google Allert" dopo che il 24 Novembre scorso avevo ricevuto delle e_mail avevo scritto questo messaggio: Aeroporto di Forli e i passeggeri Low Cost: "per ciascuno di loro tutta la comunità locale, attraverso gli enti soci, ha pagato 22 euro"... Azz!!!
E su questo argomento: "chi paga veramente i voli low cost" è intervenuto anche "Aero Habitat" con questa news: "Aerolinee low cost, gli alti costi "imprenditoriali" dei voli low fare" di cui qui sotto ne riproduco la pagina:
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Ma prima di commentare la news di Aero Habitat ricordiamo gli articoli che mi erano stati segnalati da "Google Allert". Uno di questi era il seguente: "'Ridolfi', l'ira di Balzani: "Wind Jet a Rimini? Sconfitta di Ernani".
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Un altro articolo che mi era stato segnalato quel giorno era stato il seguente: "Aeroporto nella bufera: la Wind Jet vola verso Rimini".
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E' il terzo articolo che mi era stato segnalato da "Google Allert" è il seguente: "'Ridolfi': Wind Jet vola via per una gara a chi offre di più".
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Premesso questo ora qui sotto riportiamo la news di Aero Habitat e di questa news a titolo: "Aerolinee low cost, gli alti costi "imprenditoriali" dei voli low fare" tra tutte le frasi scritte, ne evidenziamo alcuni paragrafi.
Lo scontro è tutti tra scali tutti emiliani - romagnoli e l'aerolinea del contendere è la Wingjet. Ma potrebbe essere qualunque altro vettore low cost: a basse tariffe.
La confusione tra il costo "sociale" di una low cost e la tariffa praticata e/o sostenuta dall'utente aereo Aerohabitat l'aveva analizzata oltre dieci anni addietro nel documento "
La controversa politica dei vettori low cost".
Ma era facile prevederlo e stimare gli esiti di un'attività aerea "corsara". Tanto intraprendente quanto devastante.
Che ha avuto e sta avendo tantissimo successo. Che ha consentito il potenziamento dei voli e l'incremento vertiginoso del numero dei passeggeri in parecchi scali già periferici, marginali e minori.
Le "baruffe" tra gli scali per assicurarsi il vettore low cost, anche strappandolo ad un aeroporto contiguo, regionale, ma comunque concorrente e competitivo si misura con il mercato.
Il passeggero verrà sballottato tra uno scalo e l'altro, determinando il successo di quel aeroporto, mentre il vettore "strappa" il contratto, l'accordo più vantaggioso.
Ma quello che stiamo analizzando è una normale dinamica di mercato, una "sana" competizione tra scali, o una guerra di campanile con
sostegni e/o aiuti ai voli con finanze "regionali" o assimilabili?
Quali accordi e quali sostegni sono dietro il trasferimento dei voli
tra Alghero e Cagliari, tra Montichiari e Catullo, tra Forli e Bologna, tra Forli e Rimini? In attesa di altri swappping?
A quanto ammonta la cosiddetta quota annua di co-marketing , ovvero il valore aggiunto do economia indotta
sostenuta per il potenziamento dei voli?
Corrisponde al vero che l'attivazione di 3mila voli annui
- come sostenuto da alcuni media -
equivale un finanziamento di quasi 10 milioni di euro?
Che con questa modalità e accordo gli "organismi finanziatori" dei voli low cost sottoscrivono preventivamente una somma di almeno 22 euro a passeggero?
Ma non è invece che sono "sostenuti" i singoli sedili disponibili e non il numero dei passeggeri effettivamente trasportati?
Possibile che il successo di uno scalo, la frequenza e la molteplicità di collegamenti aerei scaturisca, non tanto da posizionamenti strategici, da geo-territoriali bacini di traffico, di effettive catchemnt area, di esigenze territoriali e movimentazione di merci/cargo,
ma unicamente da "risorse" finanziarie occasionali?
Possibile che il successo di uno scalo debba essere conseguenza di accordi annuali, e magari pluriennali se non decennali, intercorsi tra un qualche (o diversi) soggetto,
società locali e assimilate con aerolinee low cost?
Ovviamente sta cosa ... di capire e di comprendere chi sostiene i "veri costi" dei biglietti aerei "low cost" mi sta stuzzicando parecchio. Sono curioso di capire se alla fine... questi "sconti" sono stati creati. e/o vengono creati.. a scapito degli investimenti sull'Ambiente.
E tutte le domande - che si è posto nell'articolo Aero Habitat - al sottoscritto sembrano tutte pertinenti sopratutto se poi leggi un articolo a titolo: "Ryanair sospende alcune prenotazioni da Alghero a causa della mancata erogazione dei fondi co-marketing" e leggi una frase tipo questa: Probabilmente la drastica decisione va collegata alla mancata erogazione dei fondi co-marketing decisa dalla Regione Sardegna, che aveva già provocato l’assenza dei rappresentanti del vettore irlandese all’incontro ufficiale della Cabina di Regia regionale convocato dall’assessore Lorettu per pianificare la stagione estiva. Comunque prevediamo che questo braccio di ferro, e la relativa sospensione, terminerà con la concessione di tutti o di una parte dei finanziamenti richiesti da Ryanair.
La mia impressione è che le parole "co-marketing" e/o "marketing e sviluppo nuove rotte" altro che non siano dei "finanziamenti indiretti" erogati alle compagnie low cost affinchè queste aprino nuove rotte su quel o su quell'altro aeroporto. Di fatto... è l'Aeroporto che paga la differenza tra il costo reale e il costo di acquisto del biglietto aereo.
Dato che sono curioso sono andato alla ricerca di leggere un Bilancio Aeroportuale. Ho scartato quello di Verona perchè l'ultimo bilancio pubblicato sul loro sito web è quello dell'anno 2008 e ho cercato quello dell'Aeroporto di Bergamo, sul quale la componente Low Cost rappresenta una realtà consistente e a pagina 99 del Bilancio 2009 della Sacbo SpA c'è scritto questo:
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E di questa pagina evidenzio questo paragrafo, che spiega a quanto ammontano i "Costi per i servizi" dove appare evidente che la cifra di 15.671.378 euro destinati al: "marketing e sviluppo nuove rotte" sono importi considerevoli e che sono importi di poco inferiore ai costi del personale dipendente che sono pari a 16.545.671 euro.
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Se... all'Aeroporto di Bergamo nel 2009 sono stati spesi quasi 16 milioni di euro per spese per il "marketing e lo sviluppo di nuove rotte" a fronte di una quasi eguale spesa per i costi del personale dipendente.
Se... all'Aeroporto di Alghero nel 2010 sono stati sospesi i voli Low Cost per mancanza del "contributo Regionale" che non ha rifinanziato il "co-marketing".
Se... all'Aeroporto di Forli per ogni passeggero che ha preso un biglietto Low Cost (come scrivono i giornali) la società di gestione dell'Aeroporto ha... "contribuito con 22 euro".
Quanto verrà a incidere sulle disastrate casse della Aeroporto Catullo Spa un eventuale contributo di "co-marketing" che potrebbe essere speso per ogni passeggero che abbia da prendere un volo tipo... Low Cost?
Quanto spenderà invece l'Aeroporto Catullo - per ogni passeggero - per spese inerenti le opere di mitigazione, di compensazione, di risanamento, di restauro e di ripristino ambientale... conseguente all'aumento dei passeggeri low cost?

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