Sommacampagna e Villafranca: «I due Comuni non hanno soldi per il Catullo». Scadeva ieri il termine per l'aumento di capitale della Catullo S.p.A.

Se voi vi collegate al sito web dell'Aeroporto Catullo e cercate il Bilancio Consolidato del 2009... non lo trovate. L'ultimo Bilancio pubblicato è quello del 2008. E quindi se devo fare dei paragoni, li devo fare su quel bilancio. Ed è per questo motivo che dal sito web dell'ENAC pubblico i dati di traffico dell'anno 2008 come sotto riprodotti nelle seguente tabella.
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Poi se vi collegate al sito web del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno, trovate un Comunicato Stampa del 15 Ottobre 2009 in cui si legge questo:
SI COMUNICA CHE CON D.M. DATATO 29 SETTEMBRE 2009, SONO STATE RIPARTITE E PAGATE A FAVORE DEI COMUNI NEL CUI TERRITORIO INSISTA O RISULTI CONFINANTE UN SEDIME AEROPORTUALE, AI SENSI DELL’ARTICOLO 2, COMMA 11, LETT. A), DELLA LEGGE 24 DICEMBRE 2003, N. 350, E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI, LE ULTERIORI SOMME VERSATE PER L’ANNO 2008.
DETTE SOMME SONO STATE EROGATE A SALDO DEFINITIVO DELL’ANNO 2008. PER I COMUNI CHE RISIEDONO NELLE REGIONI A STATUTO SPECIALE, IL PAGAMENTO E’ STATO DISPOSTO ALLE REGIONI E ALLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO.
GLI ENTI POSSONO VISUALIZZARE GLI IMPORTI CORRISPOSTI DAL
PROSPETTO ALLEGATO. EVENTUALI CHIARIMENTI CHE NON RIGUARDINO L’ASPETTO FINANZIARIO ANDRANNO RICHIESTI AL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI – DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI AEREO, MARITTIMO, PER GLI AFFARI GENERALI, IL PERSONALE E I SERVIZI INFORMATIVI – DIREZIONE GENERALE DEL TRASPORTO AREO, COMPETENTE PER ULTERIORI PROBLEMATICHE.
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Da questo prospetto si evince che come Addizionale Comunale sui Diritti d'Imbarco... al Comune di Sommacampagna spettano 87.670,76 euro (meno 9.949,31 rispetto ai 97.620,07 euro del 2008) mentre al Comune di Villafranca spettano 25.947,40 euro (meno 2.944,64 rispetto a 28.892,04 euro del 2008)
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Per ogni uno dei 3.366.766 di passeggeri che sono decollati dall'Aeroporto Catullo nell'anno 2008 ... Comune di Sommacampagna ha ricevuto una somma di 0,026 euro, mentre il Comune di Villafranca ha ricevuto una somma di 0,0077 euro, che sono delle somme irrisorie rispetto ai 3,5 euro che si pagavano nel 2008 per passeggero (oggi l'A.C.D.I. è già arrivata a 4,5 euro per passeggero). E ora immaginate quanti soldi riceverebbero i Comuni se prendessero almeno UN euro per passeggero?
Premesso questo ora arriviamo all'articolo dell'Arena di ieri a titolo: "Il Comune non ha soldi per il Catullo" (articolo che è accompagnato anche dalla sottostante foto che dovrebbe rappresentare come dovrebbe diventare l'Aeroporto Catullo).
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L'articolo dell'Arena di ieri è questo:
VILLAFRANCA.
L'amministrazione risponde con un «vorrei ma non posso» alla richiesta dello scalo del versamento per l'aumento di capitale
Il Comune non ha soldi per il Catullo
Il sindaco: «Abbiamo deciso di non aderire anche se questo comporterà una diminuzione della nostra quota azionaria, ma il nostro peso non cambierà». Vorrei ma non posso. Così il Comune ha risposto picche alla richiesta di versamento per l'aumento di capitale della società Catullo, che gestisce lo scalo aereo villafranchese.
Entro la fine di ottobre l'amministrazione avrebbe dovuto versare 443mila 732 euro, cioè la seconda di quattro rate, richieste ai soci fino all'anno 2012. Il primo versamento, di 272mila 854 euro, venne eseguito lo scorso anno, all'indomani dell'adesione del Comune alla proposta di ricapitalizzazione, che prevedeva l'esborso, da parte del municipio villafranchese, di circa un milione e mezzo di euro in quattro anni. Nel 2009 i soldi per la prima tranche furono trovati nell'avanzo di amministrazione 2008, che ammontava a 336mila 714 euro. Quest'anno la giunta del sindaco Mario Faccioli ha preferito evitare il versamento, per rispettare i parametri del patto di stabilità, pur essendo avanzati 391mila euro, non vincolati, dalla gestione del 2009.
«Io e l'assessore al bilancio Riccardo Maraia abbiamo deciso di non aderire», spiega il sindaco Faccioli, «anche se questo comporterà per noi, una diminuzione della nostra quota azionaria di circa mezzo punto, dal 4,01 al 3,70 per cento. Ma il peso di Villafranca nella gestione dello scalo, non cambierà, visto che il sedime dell'aeroporto è in parte sul nostro territorio comunale». Quindi il primo cittadino aggiunge: «Sia chiaro, non è che questi soldi non li volevamo dare. L'anno scorso versammo la quota, quando il patto di stabilità non dava segnali negativi come quest'anno. Non è una posizione contro i piani dell'aeroporto, la volontà di dare una mano c'è, perché diventi uno degli scali strategici».
Sulla stessa linea d'onda, l'assessore Maraia sottolinea: «La riduzione delle nostre quote è tollerabile. Il ragionamento che abbiamo fatto in giunta è stato valutare o meno se partecipare alla ricapitalizzazione. Dal punto di vista delle nostre casse, l'adesione avrebbe richiesto tali e tanti sacrifici su tutti i servizi in generale, così abbiamo deciso di non effettuare il pagamento, che ci avrebbe tolto risorse per quasi 450mila euro».
Sui conti pubblici municipali Faccioli aggiunge: «Il nostro bilancio non è messo male, abbiamo i conti a posto. Questo non vuol dire che devo metterli male per forza. Le prospettive sono di aumento dei vincoli di spesa, sia quest'anno che per il prossimo. I tagli della finanziaria sulle entrate tributarie avranno un effetto sia sul 2010 che sul 2011». «Ormai non possiamo più ragionare per singoli anni», annota Maraia, «bensì su più annualità».
Se il Comune, nei prossimi due anni, verserà le rate prestabilite, manterrà la percentuale del 3,70, altrimenti, a ogni mancato pagamento, la sua parte diminuirà di circa mezzo punto. «Se l'amministrazione, invece, vorrà recuperare nuove azioni», spiega il primo cittadino, «potrà acquistare le quote non optate, che vengono messe a disposizione di tutti i soci». Faccioli, comunque, non si dispera. «L'anno scorso Brescia non aderì all'aumento di capitale», racconta, «e a sopperire al mancato adeguamento furono la Camera di Commercio e le Province di Trento e Bolzano. Probabilmente accadrà qualcosa di simile anche quest'anno. È un mese e mezzo che sto dicendo agli altri soci che il Comune di Villafranca non può aderire. Se avessi la certezza di poter contare su tale somma, non esiterei a finanziare l'aumento». Infine Faccioli rileva: «Mantengo un rapporto privilegiato con l'aeroporto. Le perplessità che ho avanzato finora, sono rivolte a un piano strategico che stenta a decollare. La mia non è una critica negativa, bensì propositiva. Bisogna lavorare, e non perdere tempo in chiacchiere»
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Mentre il Comune di Sona, di Bussolengo (ad esempio) e il Comune di Verona hanno deciso di aderire all'aumento di Capitale della Catullo SpA, i due Comuni: Sommacampagna e Villafranca hanno deciso... di NON aderire.
Da ricordare che è su questi due Comuni sul quale loro territorio insiste l'Aerostazione, per una superficie totale di circa 289.000 mq, cosi ripartita: per 223.000 mq sul Comune di Sommacampagna e per 66.000 mq sul comune di Villafranca.
Un valore che dovrebbe essere modificato ed aggiornato visto che questa superficie riguarda solo l'area dell'Aerostazione e non è ancora stata calcolata sull'intera superfice dell'Aeroporto... che è di oltre tre milioni di mq. dei quali... più dell'80% grava sul territorio di Sommacampagna.
Che i due Comuni, ed in particolare quello di Sommacampagna, sul quale territorio insiste il sedime dell'Aeroporto Catullo, abbiano deciso di NON aderire all'aumento di capitale della Catullo SpA... credo che questa notizia... sia DA EVIDENZIARE.

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