Se i "Catulliani" - con la diffida che mi hanno inviato - credono che il sottoscritto si sia leggermente spaventato... beh!!! si sbagliano di grosso.

Dopo l'articolo che è stato pubblicato oggi sull'Arena a titolo: "Parcheggi e negozi vicino al Catullo" potevo non esimermi dallo scrivere anche oggi nonostante la diffida ieri ricevuta? Evidentemente... se i "Catulliani" - con la diffida che mi hanno inviato - come ho scritto ieri in questo messaggio: "Diffida a proseguire l'attività di divulgazione di notizie false e denigratorie a danno dell'immagine commerciale dell'Aeroporto V. Catullo SpA"... credono che il sottoscritto si sia leggermente spaventato... beh!!! si sbagliano di grosso.
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Ma avendo scritto troppo nel messaggio di ieri, oggi sarò breve e metto in evidenza un grossissimo errore che sta commettendo il Comune di Villafranca che è quanto nel seguito descrivo a partire da queste frasi (evidenziate in azzurro e in corsivo) tratte dall'articolo dell'Arena, frasi che poi commento con mie parole evidenziate in grassetto:
Ci sono due aree, di quasi 70 mila metri quadrati ciascuna, vicine all'aeroporto, pronte a ospitare parcheggi e centri direzionali e commerciali. Le nuove strutture sono previste nel piano particolareggiato in corso di valutazione da parte del Comune e della società Catullo, che gestisce lo scalo aereo.
Che titolo ha la società Catullo di decidere cosa, come, quanto e quando costruire sulle aree esterne al perimetro dell'infrastruttura aeroportuale? E' il Sindaco del Comune di Villafranca che decide l'assetto urbanistico del territorio... e non il Presidente della Catullo SpA.
Prima che il progetto prenda quota, servirà tuttavia il parere favorevole dell'Enac, l'Ente nazionale dell'aviazione civile.
Su questi progetti - esterni al sedime aeroportuale - l'ENAC può esprimersi solo e solamente se questi possono intralciare le attività di volo dell'Aeroporto Catullo. L'ENAC non ha alcuna competenza di autorizzazione sull'approvazione di questi due progetti, che per queste due aree spetta unicamente al Sindaco... ovviamente sentito il parere dell'ENAC.
Gli incartamenti verranno trasmessi all'organismo che ha sede a Roma entro la fine dell'anno, assieme al piano di sviluppo dell'aeroporto villafranchese.
Se invece questi due progetti... per queste due aree verranno inseriti nel Piano di Sviluppo Aeroportuale... allora serve la V.A.S. e non solo la V.I.A.
Già da tempo la destinazione urbanistica prevede che in entrambe le aree possano sorgere strutture a servizio dello scalo.
Le strutture a servizio dello scalo non sono strutture funzionali all'attività dell'Aeroporto e possono essere non gestite dalla società gestore dello Scalo Aeroportuale... che deve occuparsi di far volare i passeggeri.
«Anche se le due zone venissero adibite a spazi commerciali», ha precisato il sindaco Mario Faccioli, «le attività dei negozi che vi sorgeranno dovranno essere strettamente funzionali e connesse all'aeroporto».
Le strutture a servizio dello scalo non sono strutture funzionali all'attività dell'Aeroporto e possono essere non gestite dalla società gestore dello Scalo Aeroportuale... che deve occuparsi di far volare i passeggeri.
Il primo cittadino, sul piano particolareggiato, ha aggiunto: «Ultimamente la società che gestisce lo scalo ha inserito tra i propri obiettivi lo sviluppo dei voli low cost, cioè a basso costo. Per questo nella previsione fatta c'è l'incremento dei parcheggi».
Per ottenere l'autorizzazione all'incremento dei Voli, l'Aeroporto Catullo, dovrà spedire preventivamente tutta la Documentazione al Ministero dell'Ambiente per ottenere il Decreto di Compatibilità Ambientale, ovviamente in conseguenza e a seguito di preventiva sottoposizione alla V.I.A. - Valutazione di Impatto Ambientale.
Il sindaco non ha dimenticato le discussioni in atto per risolvere, visto lo sviluppo futuro del Catullo, i problemi viabilistici. «Stiamo attuando una serie di conferenze di servizi», ha puntualizzato, «poiché sono previsti 15 milioni di euro, finanziati dall'Autobrennero, per il casello dedicato all'aeroporto. Ho già fissato un incontro informale per dare la possibilità alla società autostradale di individuare l'area su cui realizzerà lo svincolo: la competenza è dell'A22, della Provincia e del Comune»
Deciso dove progettare il Nuovo Casello sull'A22, la società autostradale dovrà poi spedire tutta la documentazione al Ministero dell'Ambiente per ottenere il Decreto di Compatibilità Ambientale, ovviamente in conseguenza e a seguito di preventiva sottoposizione alla V.I.A. - Valutazione di Impatto Ambientale.
Infine, sui tempi di presentazione dei piani di sviluppo aeroportuali ad Enac per la validazione, afferma: «Entro la fine di dicembre penso che si possano inviare gli incartamenti a Roma ed aspettare, quindi, il via libera definitivo».
ENAC che, dopo aver ricevuto il Piano di Sviluppo Aeroportuale, dovrà poi spedire il tutto al Ministero dell'Ambiente per ottenere il Decreto di Compatibilità Ambientale, ovviamente in conseguenza e a seguito di preventiva sottoposizione alla V.I.A. - Valutazione di Impatto Ambientale... e ne riparliamo nel 2014 se va bene
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In sostanza... se il Comune di Villafranca subordina l'utilizzo di queste due aree al Piano di Sviluppo dell'Aeroporto, ed essendo queste aree poste al di fuori delle aree di proprietà dell'Aeroporto stesso, diventerà necessaria una V.A.S. una Valutazione Ambientale Strategica come quella in corso all'Aeroporto di Brescia-Montichiari... e pertanto per l'utilizzo di queste aree ne riparliamo dopo il 2015-2016.
Se invece queste aree rimarranno escluse dal Piano di Sviluppo Aeroportuale e se le Norme Tecniche di Attuazione, saranno compatibili con le norme di salvaguardia che verranno introdotte nel PAT, la loro edificazione potrebbe essere immediata... ovviamente se questa edificazione è già stata prevista nel Piano Regolatore Generale ad oggi in vigore.
Secondo me... se il Comune di Villafranca subbordina questa edificazione al Piano di Sviluppo dell'Aeroporto Catullo... sta sbagliando tutta la procedura.
Il motivo è semplice... è il Consiglio Comunale di Villafranca che decide come deve diventare il suo territorio e per questa considerazione non è il Consiglio d'Amministrazione della Catullo SpA che decide cosa deve fare il Sindaco di Villafranca.
A conclusione del messaggio odierno devo ora scrivere anche l'ultima parte dell'articolo pubblicato sull'Arena che sono queste frasi:
Graziano Tovo, esponente del partito democratico, in assemblea disse: «La predisposizione del nuovo piano particolareggiato che sostituirà quello decaduto, e la concertazione nell'ambito del Pat, sono cose che andrebbero affrontate con una linea di indirizzo dell'organo politico, che è il Consiglio comunale. Questa dovrebbe essere una metodologia per la valorizzazione dell'assemblea e non per la sua penalizzazione. Altrimenti quando il Consiglio si troverà di fronte a scelte già adottate, non potrà fare altro che accettarle o respingerle».
Ed è evidente che...
è il Consiglio Comunale che decide cosa deve fare l'Aeroporto e... non viceversa.
E concludo...
Se i "Catulliani" - con la diffida che mi hanno inviato - credono che il sottoscritto si sia leggermente spaventato... beh!!! si sbagliano di grosso.

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