«Catullo, i militari lasciano i radar ai civili» - «Adesso si può ampliare l’attività» - «Per ampliare il Catullo necessaria la V.I.A. e la V.A.S.»

Il titolo del messaggio di oggi, sarebbe costituito dai titoli di tre articoli, solo che i primi due virgolettati sono articoli veri, mentre per quanto riguarda il terzo articolo, sui giornali di oggi, di ieri e di domani, di quel titolo... non c'è traccia.
Quand'è quindi che un giornalista avrà il coraggio di chiedere al Presidente Aeroportuale queste cose: (A) come siete messi con la Valutazione di Impatto Ambientale di quanto eseguito fino ad oggi? (B) Quand'è che verrà sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica il nuovo Piano di Sviluppo Aeroportuale? (C) Quale sarà il primo progetto del nuovo P.S.A. ad essere sottoposto a V.I.A.?
Il primo articolo dell'Arena ha questo titolo: «Catullo, i militari lasciano i radar ai civili». Il secondo articolo (sempre pubblicato sul quotidiano di Verona) ha questo altro titolo: «Adesso si può ampliare l’attività». Del terzo articolo invece... non c'è traccia sui media locali... ed è un articolo che aspetto di leggere da anni, ma titoli cosi: «Per ampliare il Catullo necessaria la V.I.A. e la V.A.S.» ad oggi "promossi" dal Catullo... non ne ho ancora letti.
Significativo segnalare che nel secondo articolo pubblicato sull'Arena, il giornale abbia deciso che fosse necessario completarlo con questa vignetta (vedi sotto)
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Ma prima di commentare i due articoli di oggi dell'Arena, ricordiamo che sul Corriere di Verona, in merito a questo trasferimento dei controlli dai militari ai civili, non è apprso nulla, mentre è ancora viva la questione "sicurezza" con questo altro articolo a titolo: "Ispezioni con avviso. L'ENAC: Risponderemo all'interrogazione del PD".
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Un articolo che non commento, ma dato che è stato pubblicato sul sito web del SAVIP, vi riporto un commento che ho letto e che è riferito all'ultima affermazione attribuita all'ENAC alla fine dell'articolo:
Il commento è questo: (mercoledì, 11 agosto 2010 10:01) siamo alla frutta il presidente che non sa rispondere...ovvero non sanno ora come si devono coprire a vicenda...perchè il problema del catullo è molto più grave di quanto si vede dall'esterno...tra polaria e anac e amministrativa nessuno controlla...e allora chiediamo al buon senso del Ministro dell'Interno di mandare gente isppettori non di parte o che facciano davvero i Poliziotti scrivendo le irregolaritù riscontrate.
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Ma torniamo ai due articoli pubblicati sull'Arena di oggi e per il primo: «Catullo, i militari lasciano i radar ai civili» non ho più di tanto da segnalare che non evidenziare queste frasi:
Quanti sono i controllori dell’Enav entrati in servizio a Verona Avvicinamento? L’organico fissa il numero a 55, ma adesso si è ben lontani da questa cifra. Anche i militari soffrivano di mancanza di personale al radar dove bisogna essere presenti 24 ore su 24.
I radaristi del Terzo si erano ridotti a quattro gatti: cinque equipaggi di tre persone ognuno si alternavano nei tre turni giornalieri previsti e nei giorni di riposo.
Rimane il problema della torre di controllo. La struttura attuale, in località Calzoni, è fatiscente. Il Terzo stormo nel corso degli anni (anche per una sempre più accentuata mancanza di fondi) ha effettuato interventi di restauro in casi di emergenza, ma mai un intervento organico. Il progetto di costruire una nuova torre esiste da tempo nei piani del Catullo che prevedeva la sua costruzione entro il 2012. Ma il terreno sul quale dovrebbe sorgere non è ancora di proprietà della società. E c’è da fare i conti con crisi e burocrazia. Ora, insomma, si parla del 2015 come data probabile per la nuova torre. Nel frattempo la vecchia continuerà ad essere nelle mani dei militari, sia perché a loro appartiene, ma soprattutto perché non risponde agli standard Enav.
E... par scomisiar n'a roba noa... me par che semo mesi mal... e se mi è permesso un commento... che non lo scrivo, ma vi invito a rileggere la vignetta sopra riprodotta, basta quella a commentare l'articolo. Ma sul secondo articolo dell'Arena, qualche commento lo scrivo, ma prima ve lo copio e vi evidenzio delle frasi.
I VANTAGGI. Soddisfatto Fabio Bortolazzi, presidente della società che gestisce lo scalo: «Centrato l’obiettivo»
«Adesso si può ampliare l’attività»
Roberta Carli, direttrice Enac: «Con l’esercito c’era una ridotta capacità di pista e di movimenti»
Ma quali sono i vantaggi di avere i controllori di volo civili? Roberta Carli, direttrice della Circoscrizione aeroportuale di Verona dell’Ente nazionale aviazione civile (Enac) risponde: «Innanzitutto è giusto che un aeroporto col traffico aereo commerciale abbia controllori civili. Poi, senza togliere meriti ai militari, l’Enav ha standard e strumentazione diversi. I militari con l’organico limitato ci concedevano una limitata capacità di pista e pochi movimenti. Ci sono aeroporti che fanno 25-30 movimenti aerei all’ora. Noi ne facciamo 12, raramente 16».
Qualcuno sostiene che è inutile avere la capacità di tanti movimenti se poi le strutture a terra, torre e piazzole, non sono in grado di accogliere gli aerei. «Le piazzole non sono affatto poche e sono in grado di ricevere e movimentare più aeromobili degli attuali. La torre, sì, è da rifare. Dove? L’ideale è all’altezza della metà pista, ben lontana dalla stessa, da dove si possa vedere la pista e il piazzale davanti all’aeroporto. Ma i terreni, attualmente, non appartengono al Catullo. Fino a che non verrà fatta sulla torre restano i militari: a loro appartiene e non ha gli standard richiesti dall’Enav».
«Abbiamo assunto il controllo aereo il 31, in piena alta stagione», risponde Massimo Maniccia, dirigente dell’Enav e responsabile del Centro aeroportuale di assistenza al volo. «Ci stiamo attrezzando. Non è possibile far tutto dall’oggi al domani. Stiamo lavorando intensamente per adeguare il controllo aereo agli standard Enav, che sono diversi da quelli militari, e approntare l’adeguata tecnologia».
Antenne, trasmettitori, ricevitori e quant’altro: tutto nuovo? «In parte sì», risponde Maniccia, «in parte sono materiali dell’Aeronautica militare della quale, in questo momento, siamo ospiti. Ripeto: gli standard sono diversi, ma abbiamo già fissato le tappe per fornire il miglior servizio di controllo aereo possibile. La torre di controllo? C’è il progetto per edificarne una nuova che sarà fatta secondo gli accorgimenti tecnologici più moderni. Ma non dimenticate che noi siamo solo in parte attori: c’è la società che gestisce il Catullo, il Demanio e l’Aeronautica militare. Noi siamo dei semplici fornitori di servizi».
Fabio Bortolazzi, presidente della società che gestisce il Catullo, è soddisfatto: «Vogliamo ringraziare le personalità politiche del territorio che hanno lavorato per questo obiettivo».
La prima domanda è questa:
Quand'è che il Presidente dell'Aeroporto Catullo S.p.A. ringrazierà le personalità amminisitrative del territorio che gli hanno permesso di ampliare e potenziare l'Aeroporto senza Valutazione di Impatto Ambientale e senza la V.A.S?
La seconda domanda è questa:
Ma se i militari gestiscono ancora la torre di controllo, l'ENAV è subentrata ai militari... si o no, o tutto è ancora come prima?
La terza domanda è questa:
Se la torre di controllo va a centro pista, va progettata a Nord (verso Caselle) o va realizzata a Sud (verso Dossobuono)?
La quarta domanda è questa:
Non è che questo articolo dell'Arena serve a distogliere l'attenzione dalla Interrogazione con risposta in Commissione Parlamentare presentata ai primi di Agosto dall'On. Emanuele Fiano?
La quinta domanda è questa:
Come mai nessun giornalista dell'Arena ha ancora letto l'interrogazione dell'On. Emanuele Fiano e, in merito a questo, non ha ancora scritto nessun articolo?
Domande che rimarranno senza risposta ovviamente.

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