Non avevo capito bene che significava: "fare sistema". Ora l'ho capito. "Verona paga 16 milioni e salva Montichiari"

Era l'11 Dicembre 2009 quando sul sito web dell'Aeroporto Catullo venne pubblicato questo Comunicato Stampa: L’ASSEMBLEA DELLA D’ANNUNZIO SPA APPROVA LA COPERTURA INTEGRALE DELLE PERDITE E LA RICOSTITUZIONE DEL CAPITALE SOCIALE e solo oggi dopo 4 giorni finalmente sull'Arena è apparso questo articolo: Verona paga 16 milioni e salva Montichiari.
Quando c'era da sottoscrivere l'aumento di capitale della Catullo S.p.A. per giorni e giorni decine di articoli su tutti i giornali e tantissime interviste televisive... perchè bisognava sostenere lo sviluppo dell'Aeroporto Catullo e bisognava "fare sistema"... Oggi i risultati di quel "fare sistema" si vedono... e se ne possono "toccare con mano" i risultati... decine di milioni di euro gettati nel cesso per un aeroporto, quello di Brescia, che è solo un buco nero... o altro tipo di buco...
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Anche se in ritardo, l'articolo dell'Arena - visto che è il maggiore quotidiano di Verona - bisogna pubblicarlo evidenziando - in grassetto - anche delle frasi e/o parole... significative.
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AEROPORTI. Gli azionisti in assemblea hanno ripianato le perdite
Verona paga 16 milioni e salva Montichiari
Assenti però la Provincia e la Camera di Brescia
La società aeroportuale D’Annunzio che gestisce lo scalo di Montichiari rinasce. E questa volta, grazie alle sole finanze della Catullo, che ha sborsato quasi 16 milioni di euro per rimettere in sesto la società.
L’altra mattina infatti si è riunita l’assemblea dei soci dell’aeroporto bresciano. Assenti la Provincia e la Camera di commercio di Brescia, che ormai hanno rotto apertamente con il fronte veronese dopo che tutte le ipotesi di accordo messe in campo nelle scorse settimane si sono arenate. All’unanimità, è stato deciso di azzerare integralmente le perdite (circa 350mila euro) e contestualmente ricostituire il capitale sociale al valore originario di 15,5 milioni di euro.
L’intera somma è stata versata dalla Catullo Spa, che ha sottoscritto anche la parte dei soci bresciani complessivamente detentori del 15% delle quote. Ora Broletto e Cdc hanno 60 giorni di tempo per dire se saranno della partita, oppure se intendono chiamarsi definitivamente fuori. In questo caso, le loro quote saranno azzerate. Se l’intero aeroporto resterà nelle mani dei veronesi, il ministero potrebbe essere però più propenso a concedere a Verona la tanto sospirata concessione.
Al Consiglio d’amministrazione della D’Annunzio è stata data anche facoltà di deliberare un futuro aumento di capitale di altri 5 milioni per far fronte alle esigenze del piano di sviluppo aeroportuale.
«La decisione dell’assemblea mi conforta - spiega il presidente Vigilio Bettinsoli -. Dimostra che è stato apprezzato il nostro lavoro e che c’è fiducia nelle prospettive». Quanto all’assenza di ieri dei bresciani, Bettinsoli si limita a motivarla con la «probabile difficoltà a raggiungere un’intesa societaria».
Ma sul futuro del sistema aeroportuale del Garda continuano a rimanere forti interrogativi: riuscirà Verona a tenere in piedi le alleanze? I conti cominceranno una inversione di rotta e a risalire? Secondo il deputato del Pd Gianni Dal Moro, «senza la concessione, qualsiasi nostra scelta sarebbe dettata da condizioni più di debolezza che di forza. Per questo penso che tutte le forze politiche e istituzionali veronesi dovrebbero fare, qui veramente sistema, per chiedere con forza al governo il rilascio della concessione dell'aeroporto Gabriele D'Annunzio di Brescia in capo alla nostra società aeroportuale veronese».
Soprattutto dopo la decisione di Verona di risanare il D’Annunzio dovrebbe ora partire una forte richiesta al ministero per la concessione.
«Poi verrà il tempo delle alleanze, delle scelte e degli investimenti. Spero di sbagliarmi, ma non vorrei, che dietro questa fase di stallo, di bilanci negativi, di rilancio su grandi investimenti, di incertezza sulla concessione di Brescia ci sia la volontà di privatizzare l'aeroporto».
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Che dire dopo un'articolo del genere? Meglio che non scrivo nulla. Perchè se penso che anche il Comune di Sommacampagna ha sborsato soldi per l'aumento di Capitale della Catullo S.p.A. poi mi incaxxo. E dato che sto aspettando di vedere il Piano di Sviluppo Aeroportuale... ne oggi e ne domani... non posso permettermi di incaxxarmi.
Tra l'altro... pare... che il CD_ROM contenente il file.pdf del Piano di Sviluppo Aeroportuale... sia stato spedito dalla Catullo S.p.A. ancora la settimana scorsa. Ma pare che per percorrere 5 km, tanto dista l'ufficio postale di Caselle (CAP 37066) da quello di Sommacampagna (CAP 37066) ci voglia ancora del tempo... Forse hanno consegnato quel CD_ROM al Corriere "Tartarughenxpress"? Mahh!!! Vediamo domani se sto file.pdf. arriva in Comune a Sommacampagna.
Intanto il "fare sistema" per difendere il Catullo, tanto sbandierato solo poche settimane fa... credo che l'abbiamo capito che significava... per prima cosa doveva serviva a pagare i debiti dell'Aeroporto di Montichiari.
Credo che l'immagine sopra riprodotta sia un bell'esempio di dove vanno a finire i soldi della Catullo S.p.A.

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