Ecco un'altra puntata della telenovela sulla V.I.A. e sulla V.A.S. dell'aeroporto Catullo di Verona.

Comincia con questa frase: "Ecco un'altra puntata della telenovela sulla VIA e sulla VAS dell'aeroporto Catullo di Verona", un intervento pubblicato ieri su Aero Habitat a titolo: Catullo, ancora in attesa di VIA e VAS... alla quale attesa oggi aggiungo che "sono ancora in attesa di avere copia su CD-ROM del Piano di Sviluppo Aeroportuale" che ormai ho chiesto quasi un mese fa, evidenziando che ad oggi, detto file.pdf - anche se hanno dichiarato che è partito per posta... ad oggi appunto, il CD non è ancora giunto al Comune di Sommacampagna.
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Quanto scritto nel Comunicato Stampa di Aero Habitat merita di essere ricopiato integralmente:
Ecco un'altra puntata della telenovela sulla VIA e sulla VAS dell'aeroporto Catullo di Verona. La vicenda ancora una volta trova spazio sul sito www.vivicaselle.eu e presenta una interessante lettera trasmessa dal Segretario Generale del Ministero dell'Ambiente Ing. Bruno Agricola. Il testo è disponibile nella foto allegata e propone una informativa, ufficiale, autorevole e inequivocabile.
La nota rimanda alla corrispondenza tra Beniamino Sandrini - animatore a fac totum del sito
www.vivicaselle.eu, oltre che qualificato e documentatissimo propugnatore di una infrastruttura aeroportuale non solo in regola con gli standard e le normative ENAC, UE, ICAO, ma anche rispettosa della tutela e salvaguardia dei cittadini, del territorio e dell'ambiente circostante - e gli uffici competenti del Ministero dell'Ambiente. Si può leggere come solo recentemente, il 6 novembre scorso, la Commissione competente abbia deliberato l'esigenza di una procedura di VIA/VAS, comunicandola all'ENAC.
Ora il Ministero sarebbe in attesa della richiesta di valutazione VIA/VAS da parte del proponente. Cosa significa questa affermazione?
Se appare inequivocabile l'esigenza di disporre di una procedura VIA/VAS scaturiscono altri e preoccupanti interrogativi. Significa forse che debba essere verificata una procedura VIA/VAS per la prossima progettualità e/o potenziamento infrastrutturale e/o di voli e attività aerea o viceversa che la VIA/VAS citata debba verificare e integrare le opere e gli ampliamenti realizzati nell'ultimo decennio al Catullo? Che ad esempio lo stesso allungamento della pista ed estensione del piazzale sosta aeromobili non sono stati ancora sottoposti alla più ordinaria e semplice VIA?
Certo, se davvero non fosse stata espletata la procedura di VIA per le opere esistenti, sorge una qualche perplessità relativa alle conseguenze dirette di quanto avvenuto ed il corso. Trascurando per il momento le eventuali e innegabili ricadute di una tale opera infrastrutturale sul territorio e sulla comunità circostante, assume una valore rilevante un aspetto solo apparentemente secondario.
Se questa ipotesi, infatti, fosse realistica, ovvero se la procedura VIA/VAS in discussione risultasse posteriore/postuma, come sarebbe stato possibile ottenere da ENAC, innanzi tutto il certificato di aeroporto e, di riflesso, la concessione quarantennale.
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La lettera a cui fa riferimento Aero Habitat nella sua news, è questa sopra riprodotta, il cui testo e contenuto a mio avviso: "strano", l'avevo già commentato venerdì scorso in questo messaggio: Oggetto: Invio di lettera del Ministero dell’Ambiente relativa all’Aeroporto di Verona, nel quale avevo anche inserito una lettera inviata alla Commissione Europea, alla Procura della Repubblica e al Sindaco di Sommacampagna.
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Scusate...
Mi sono dimenticato di commentare la news di Aero Habitat?
No.
Non serve commentarla.
Più chiara di cosi...
E' troppo chiaramente... chiara.
...o NO????

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