Per i "miei" politici. Dalla TRECCANI... definizione di cos'è la "V.I.A."

In tutti questi anni ho sempre avuto il dubbio che i "miei" politici non abbiano ben capito cos'è la V.I.A. - che è la sigla che identifica la Valutazione di Impatto Ambientale e - a partire dalla definizione della V.I.A. secondo l'enciclopedia "TRECCANI"oggi provo a illustrare alcuni concetti... per far capire ai "miei" politici che dovrebbero muoversi.
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VIA (Valutazione di Impatto Ambientale)  Procedura introdotta, per i Paesi europei, dalla direttiva 1985/337/CEE, successivamente modificata dalla direttiva 1997/11/CE, che si applica ai progetti pubblici e privati suscettibili di avere rilevanti impatti sull’ambiente. Si ispira all’esperienza statunitense del National Environmental Policy Act (NEPA), che negli anni 1980-90 rendeva obbligatoria l’EIA (Environmental Impact Assessment) per i progetti pubblici o finanziati con fondi pubblici. Scopo della VIA è quello di mettere in grado il decisore di prevenire l’eventuale impatto negativo sull’ambiente di opere in via di realizzazione e di permettere alla popolazione interessata di contribuire alla decisione in merito. Oggetto della valutazione è la compatibilità dei possibili impatti diretti, cumulativi e sinergici, con le caratteristiche dell’ambiente, e la verifica che i progetti rappresentino, tra le diverse possibili alternative, quella capace di evitare in massima misura gli impatti negativi e di minimizzare e compensare, in termini ambientali, quelli non ulteriormente evitabili.
Le direttive comunitarie sono state trasposte nelle leggi italiane attraverso un eterogeneo e complesso insieme di norme, riordinate dal d. legisl. 152/2006 e successive modificazioni. Le frequenti modifiche apportate a tale decreto ne rendono, tuttavia, complessa, e talvolta inefficace, l’applicazione. Nelle norme italiane, la procedura relativa a progetti di cui all’allegato 1 della direttiva 1985/337/CEE, per i quali la VIA è obbligatoria, è di competenza del ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare. Per i progetti di cui all’allegato 2, che richiedono una verifica preliminare sulla necessità o meno di applicare la VIA, la competenza è delle Regioni, che la esercitano secondo proprie norme. La procedura VIA si svolge attraverso 8 momenti: la verifica di assoggettabilità (screening), se necessaria; la definizione dei contenuti (scoping) dello Studio di Impatto Ambientale (SIA); la presentazione e la pubblicazione del progetto corredato dallo SIA a cura del proponente; lo svolgimento di consultazioni con il coinvolgimento del pubblico; la valutazione dello SIA e degli esiti delle consultazioni; la decisione; l’informazione sulla decisione; il monitoraggio ambientale.
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Leggendo la definizione della Treccani della V.I.A., parrebbe tutto semplice da poter interpretare di cosa sarebbe la Valutazione di Impatto Ambientale... i cui effetti significativi valgono per le nuove opere... ma ha scarsa efficacia per l'Ampliamento e/o il Potenziamento di infrastrutture esistenti.
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Come è noto il centro abitato di Caselle è interessato dall'Autostrada A4, dall'Autostrada A22, da un Incrocio Autostradale, da una Tangenziale, da un Aeroporto e da un Interporto che sono delle opere tutte iniziate e realizzate prima dell'entrata in vigore della Direttiva 337/85/CEE, opere che in questi anni - dal 1985 - hanno continuato a crescere e a inquinare senza che mai sia stata realizzata un'opera di Mitigazione e/o di Compensazione Ambientale per Caselle... deteriorando gravemente la nostra Qualità di Vita.
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Con l'approvazione della Direttiva 97/11/CE - approvata nel 1997 - la VIA è diventata d'obbligo anche per quelle opere e infrastrutture esistenti che volevano ampliarsi e pertanto - a parere personale - un qualsiasi incremento di inquinamento generato dalle infrastrutture che impattano su Caselle... dovevano essere sottoposte alla VIA... affinchè fossero realizzate le opere di Mitigazione e di Compensazione Ambientale necessarie.
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Quando un'opera è esistente, anche se in attesa di procedere all'ampliamento... comunque inquina ed è questo il maggior problema che caratterizza il centro abitato di Caselle e che lede gravemente la Qualità della Vita della popolazione qui residente, perchè anche se per alcuno opere che impattano su Caselle poi è stata presentata l'Istanza di VIA... nel frattempo l'inquinamento continua.
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Contro questo degrado continuo e persistente della Qualità della Vita di Caselle, tutte le Amministrazioni Comunali di Sommacampagna - in questi decenni - non hanno mai fatto valere le proprie ragioni al fine di difendere le popolazioni di Caselle.
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Dato che è Responsabilità del Sindaco il dovere agire e attivarsi a tutelare la salute pubblica... credo che sia giunto il momento che il Sindaco risponda in merito a queste responsabilità che gli assegna la legge.

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