"Piano antismog, un’altra aspirina ad un malato grave"... letto il titolo di questa news... concordo pienamente

Visto le condizioni dei miei occhi - verso la ripresa, quasi totale, delle mie capacità visive - se ieri in prima pagina sull'Arena c'era un articolo con questo titolo: "Smog, nel piano anche i blocchi" con questo sopra titolo: "TRAFFICO. I Comuni scaligeri dovranno adottare anche fasce orarie in base al tasso di inquinamento"... mi son detto... domani riporto questi articoli. 
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E se in prima pagina c'era qual titolo a pagina 11 c'erano altri articoli il primo con questo titolo: "Allarme aria, nuovo piano antismog"... questo sopra titolo: "L’EMERGENZA. Il tavolo tecnico che ha visto riuniti i sindaci della provincia ha deciso una nuova strategia per contrastare l’inquinamento. In accordo con le altre Regioni" e questo sotto titolo: "Provvedimenti sempre più restrittivi a mano a mano che crescono le polveri. Fino ai blocchi parziali. Si parte tra dieci giorni"... 
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E se sempre nella stessa pagina c'era questo altro articolo con questo titolo: "Strade come ciminiere in tutti i quartieri"... questo sopra titolo: "LA MAPPA. Da corso Milano alla Zai, da viale Venezia a Santa Lucia" e questo sottotitolo: "Valsecchi, medico: «Parchi e sistema di trasporto pubblico». Benini (Pd): «Qui serve l’asfalto mangia smog»".
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Visti questi articoli - compreso quello a titolo: "Le piogge restano lontane" -  se ieri mi ero ripromesso che oggi avrei scritto su questo argomento, ieri ancora non sapevo come titolare il mio messaggio di oggi... fino a che non ho letto una news del Consigliere Comunale di Verona: Michele Bertucco a titolo: "Piano antismog, un’altra aspirina ad un malato grave"... con questo testo: 
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Sulla questione smog si continua a giocare con la salute delle persone, le quali hanno sì, il diritto e il dovere spostarsi soprattutto per lavoro, ma hanno anche il diritto di non essere avvelenate.
Il tavolo dei Sindaci recepisce le indicazioni regionali sul blocco graduale dei veicoli fino agli Euro 3 (norma ostacolata l’anno scorso dal precedente Sindaco del capoluogo Flavio Tosi ) ma nel dibattito corrente non c’è alcuna traccia delle famose misure strutturali.
Al di là di misure blande come il blocco delle nokat e di altre fantasiose come l’asfalto acchiappa-smog, è arcinoto che l’unica misura efficace per ridurre l’inquinamento è la riduzione del traffico motorizzato privato.
I Sindaci veronesi che amano posare in fotografia col governatore Zaia dovrebbero avere il coraggio di tirarlo per la giacchetta e chiedergli dove sono finiti i soldi per il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale del quale a Verona abbiamo solo sentito parlare. E che fine ha fatto l’integrazione tra il trasporto ferroviario e i bus extraurbani.
A livello comunale, Verona manca ancora di tutta la pianificazione necessaria, e se ci vuole del tempo a produrla, si può sempre cominciare con l’attuare alcune delle misure riportate nel Piano della Qualità dell’Aria commissionato all’Università di Trento anni fa dal Comune e poi finito nel cassetto.
Secondo l’Agenzia europea per l’Ambiente ogni anno in Italia ci sono circa 60 mila morti causate dal Pm 2,5 altre 20 mila circa causate dagli ossidi di azoto e 3 mila legate all’ozono per un costo sociale tra i 47 e 142 miliardi di euro (senza contare le sanzioni Ue).
Intervenire conviene, occorre farlo a livello almeno regionale ma in mancanza di input dall’alto è necessario che ciascuno cominci da subito a fare la propria parte.
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Il problema vero, ovviamente, è un'altro... perchè se non si interviene "alla" e "sulla" fonte dell'inquinamento... tutto il resto non serve a nulla... vedi ad esempio le insignificanti Opere di Mitigazione ambientali proposte dall'Aeroporto Valerio Catullo. 

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