Discarica Siberie... se vincere una battaglia può essere un buon inizio... ora bisogna vincere la guerra (che richiede un impegno ben diverso da parte di tutti i cittadini..-).

Se oggi sull'Arena hanno pubblicato un articolo a titolo: "Discarica Siberie, vinta la battaglia dei cattivi odori", con sopra titolo: "SOMMACAMPAGNA. Il Comitato soddisfatto dei risultati" e questo sotto titolo: "Poiani e Gugolati, portavoce del gruppo di cittadini: «Con le nostre azioni siamo riusciti a far adottare provvedimenti per la gestione dell’impianto»"... non volendo entrare nel merito... comunque qualche breve considerazione bisogna scriverla.
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Sono spariti gli odori. Quell’acre e pungente puzza che i cittadini di Caselle di Sommacampagna sono stati costretti ad annusare per oltre un anno è quasi completamente scomparsa. E il Comitato Per Caselle si attribuisce il merito di questo stato di cose accogliendo soddisfatto il risultato: «Avevamo ragione. L’origine era la gestione della discarica Siberie. E con controlli e dovuti interventi il problema è quasi completamente risolto», spiegano i portavoce Daniele Poiani e Roberto Gugolati, segretario. «Dopo cinque invii ad Arpav, Ulss, Hera (la società di gestione del sito), Procura, Comune, Regione, Provincia e Carabinieri», ripercorrono le tappe del loro operato, «documenti che contenevano centinaia di segnalazioni per volta di altrettante persone, siamo riusciti a sciogliere un problema che sembrava irrisolvibile». Tutto è iniziato oltre un anno fa. I cittadini di Caselle erano costretti ad annusare continue ondate di un odore di marcio, gas e immondizie, «acre e pungente» dicevano. Il picco è stato raggiunto tra il settembre del 2016 e il marzo 2017, quando il fenomeno ha iniziato a interessare un’area ampia che andava da Caselle a località Palazzo fino a varcare i confini di Sommacampagna verso Lugagnano di Sona e la Grande Mela. «In quei mesi si è tolta la libertà delle persone di vivere, di tenere le finestre aperte o andare in giardino. È stato invivibile», continuano Poiani e Gugolati. Ma i cittadini non si sono dati per vinti. Hanno iniziato a rivolgersi alle istituzioni e agli enti. Non sono stati ascoltati da subito, ma hanno perseverato fino ad arrivare anche a qualche manifestazione più incisiva presentandosi nell’inverno scorso in consiglio comunale con le mascherine sulla faccia. Nell’assemblea municipale, inoltre, il tema, sollevato dalla minoranza, è stato dibattuto molto. Quindi affrontato dall’amministrazione comunale. «Il problema sembrerebbe risolto dai primi di marzo, ovvero dopo le nostre segnalazioni, gli incontri con l’Ufficio Ecologia e con l’Arpav che è intervenuta anche facendo particolari controlli e intervistando la popolazione per chiedere dettagli su ciò che percepiva nell’aria. Non appena intervenuti questi enti (ci dicono che anche la Procura abbia aperto un fascicolo) gli odori hanno iniziato a diminuire sia in intensità sia a livello temporale: sempre meno giorni e sempre meno a lungo. Ora si avverte poco anche passando vicino alla discarica», continuano i portavoce. Il Comitato ha avuto la conferma dal Comune che in effetti sono stati fatti degli interventi a livello gestionale della discarica aumentando e migliorando la copertura dei rifiuti e sigillando le condutture che raccolgono il percolato. «Tutto senza ancora avviare l’impianto di captazione del biogas», continua il Comitato. «Quindi con interventi che potevano essere messi in campo subito se il Comune ci avesse dato ascolto già alle prime segnalazioni dei cittadini. Avremmo risparmiato un anno di disagi con un maggior controllo della gestione del sito». Ma non è il tempo delle recriminazioni, per il Comitato che si gode il risultato: «Non ci resta che sperare che la situazione continui così. Dobbiamo ringraziare chi ha creduto nel nostro lavoro e chi lo ha sostenuto raccogliendo le segnalazioni. Siamo soddisfatti perché ci dà la prova che la partecipazione popolare risolve i problemi se le persone che hanno a cuore il loro paese lavoriamo insieme. Così come è accaduto per il centro commerciale». Prima degli odori della discarica, infatti, il Comitato si era opposto – era nato per quello – all’idea del maxi centro commerciale sull’area Ex Gecofin e corte Palazzina, poi tramontato. «Quando c’è un problema a Caselle ci si muove», concludono Poiani e Gugolati.
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Letto ciò, il mio unico commento a questo articolo sulla Discarica Comunale detta delle Siberie, non può che essere questo: "Se vincere una battaglia può essere un buon inizio... ora bisogna vincere la guerra (che richiede un impegno ben diverso da parte di tutti i cittadini e non solo del Comitato)".
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Poi dato che non avrei molto tempo per scrivere oggi su www.vivicaselle.eu concludo questo messaggio con una considerazione, evidenziando un piccolo dettaglio, in quanto: "Il vero problema della Discarica Siberie - che è un'Opera Pubblica per il Recupero Ambientale dell'ex Cava Siberie - non è l'odore (quello è solo un fastidio olfattivo), ma il vero problema sono i vari milioni di euro che mancano rispetto al Piano Finanziario che era stato approvato".
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E mancando questi milioni, meno interventi per le opere pubbliche e meno interventi per migliorare la qualità della vita della popolazione del Comune e sopratutto ad oggi, nessun vero intervento atto a far diminuire le varie tipologie d'inquinamento che, in particolare, impatta sulla popolazione di Caselle che tutti i giorni si becca l'inquinamento dell'aria (ma senza odore) generato dall'Autostrada, dall'Aeroporto e dall'Interporto.
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Se l'inquinamento dell'Autostrada, Aeroporto e Interporto... avesse un pò di odore come quello della Discarica, forse allora tutti i nostri cittadini prenderebbero coscienza della sommatoria dei diversi problemi ambientali e sanitari che impattano su Caselle.
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Perchè se di odore non si muore... una cosa è certa... a Caselle spesso si muore di Leucemia e di altre malattie generate dalla scarsa qualità di vita, visto che pochi sono i miei concittadini che muoiono di vecchiaia.
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In ogni caso il Comitato per Caselle... non può andare in ferie, in quanto dovrebbe cominciare (da subito) ad occuparsi del Piano degli Interventi, della Variante al PAT, delle Cave (Ceolara e Betlemme, che dovrebbero rispettare quanto stabilito nelle Norme Tecniche di Attuazione del PAT), della VIA dell'Aeroporto, della VAS dell'Interporto ed in generale delle opere di Risanamento, Restauro, Ripristino, Recupero, Compensazione e Mitigazione Ambientale... di cui Caselle ha bisogno.
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Ma il Comitato per Caselle... può ottenere e/o potrà ottenere dei risultati concreti solo se tutti i Cittadini (in particolare quelli di Caselle) sostengono e sosterranno il Comitato per Caselle... al di sopra dei singoli problemi personali e personalistici.

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