Visto che oggi è ultimo giorno di Propaganda Elettorale per il Referendum Costituzionale, comunico ufficialmente che Domenica 4 Dicembre... il mio voto sarà per il SI... Perchè piuttosto che rimanga quello che c'è adesso... proviamo a cambiare? Ed io provo... votando SI.

Visto che oggi... sarebbe l'ULTIMO giorno di Propaganda Elettorale per il Referendum Costituzionale, comunico ufficialmente che Domenica 4 Dicembre, il mio voto sarà: SI
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Piuttosto che rimanga quello che c'è adesso... 
... proviamo a cambiare? 
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io provo... 
VOTANDO... SI
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In questi ultimi due mesi, per aver anche solo "condiviso" le considerazioni espresse dal Sindaco di Costermano: Stefano Passarini, che sulla sua pagina Facebook spiegava le sue idee e considerazioni a sostegno del SI in merito al Referendum Costituzionale, più volte sono stato "sommerso" da commenti dei sostenitori del NO... (a volte anche molto pesanti ed irriverenti).
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Essendo ovvio che il sottoscritto non vuole convincere nessuno a votare per il SI e/o tanto meno per il NO... posso essere libero almeno di esprimere le mie idee e le mie intenzioni di voto... evidenziando e comunicando che il mio voto sarà per il SI?
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E se dovessi fare una sintesi, vorrei ricordarvi quanto il Sindaco Passarini scriveva il 22 Novembre scorso sulla sua pagina Facebook in un suo post che già nel titolo , scriveva cosi: "non ci sarà un’altra occasione. Ora o mai più!"
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Valutazioni sulla riforma: non ci sarà un’altra occasione. Ora o mai più!
➢ La capacità di portare in porto una riforma di questa portata dopo i fallimenti precedenti delle commissioni Bozzi, De Mita-Iotti e D’Alema…
Un po’ per la rigidità della nostra Costituzione, che prevede una procedura aggravata per la sua revisione, un po’ per la liquidità e la debolezza del sistema politico, i tentativi di cambiamento della seconda parte, salvo qualche rara e limitata eccezione, non sono mai andati in porto. E questo nonostante gli appelli a procedere alla riforma senza indugi, sostenuti dalla necessità e dall’urgenza di rispondere alle mutate condizioni economiche e sociali.

➢ … e nonostante un sistema politico completamente bloccato.
Nel 2013 il sistema istituzionale è entrato in cortocircuito. I partiti che non erano stati in grado di eleggere un nuovo capo dello Stato hanno pregato Napolitano di accettare la rielezione. Invito accolto a fronte dell’impegno del Parlamento a mettere in campo una iniziativa di riforma costituzionale.

➢ Il fronte del no: questione di contrapposizione politica non di merito.
La saldatura fra la destra e l’estrema sinistra (a cui dopo la prima votazione a favore si è aggiunta Forza Italia) ha l’obiettivo, nemmeno troppo coperto, di bloccare la trasformazione del sistema politico italiano e di mettere fine alla dinamica di rinnovamento sostanziale degli equilibri interni alla classe politica. Il mancato concorso delle opposizioni alla riforma costituzionale non deriva quindi dall’indisponibilità della maggioranza, quanto invece dall’indisponibilità, pianificata fin dall’inizio, delle opposizioni. È una posizione legittima ma quanto è utile?

➢ La riforma possibile ora c’è, quella ideale non ci sarà mai!
Parte del fronte del no giustifica la propria posizione contraria alla riforma perché, pur riconoscendole alcuni elementi di positività, non la ritiene “la riforma perfetta”. 
Pensare di portare in porto la riforma ideale è una pura illusione. 
La riforma ideale, per definizione, non ha maggioranza. 
Invocarla equivale a mettere una pietra tombale su ogni tentativo di riforma. Esiste solo la riforma possibile, date le condizioni politico istituzionali del momento e questa, inevitabilmente, non può che essere il frutto di una mediazione.
Stefano Passarini
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E se prima ho evidenziato delle parole: "Non ci sarà un’altra occasione. Ora o mai più!" concludo evidenziando anche queste altre parole del Sindaco Passarini: "La riforma possibile ora c’è, quella ideale non ci sarà mai!".
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Esternato a tutti - favorevoli per il SI e favorevoli per il NO - la mia intenzione di votare per il SI... scusatemi se sono stato breve, ma devo tornare ad occuparmi dei problemi di Caselle, ricordandovi questo articolo dell'Arena di oggi, a titolo: "I Benetton ora puntano a salire in Save e Catullo" e con sotto titolo: "AEROPORTI. Marchi e Arena: ecco il piano. E Mion si dimette da Atlantia". 
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Se evidenzio questo articolo... è perchè comincia cosi: "Stamattina Paolo Arena, presidente del Catullo, e il presidente di Save Enrico Marchi illustreranno i dettagli del nuovo piano industriale per gli scali di Verona e Brescia. Come comunicato da Enac pochi giorni fa, il piatto forte per Verona sarà costituito dai 65 milioni d'investimenti per migliorare le infrastrutture..." aspettando poi di leggere domani sui quotidiani... cosa questa mattina i "Catulliani"... hanno propinato ai giornalisti.

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