Più che una vaga sensazione... ho un forte sospetto che Caselle - con la TAV - la stia prendendo nel "lato B", perchè se a Nord di Caselle realizzeranno 4 binari della TAV... noi cittadini... cosa abbiamo ottenuto in cambio come opere di Mitigazione, Compensazione, Risanamento, Restauro e Ripristino Ambientale?

Nemmeno oggi ho molta voglia di scrivere, ma visti i due articoli sull'Arena e sul Corriere di Verona, per oggi mi limito ad evidenziare i contenuti di questi articoli a partire da quello dell'Arena a titolo: "Tav, riaperta la trattativa per risparmiare territorio" con sopra titolo: "CASTELNUOVO E PESCHIERA. Incontri tecnici nei due Comuni".
.
.
Lo definiscono un incontro «positivo e costruttivo», anche se per ora ci sono solo promesse da mettere nero su bianco per diventare certezze prima che il Cipe approvi in via definitiva il progetto della Tav tra Brescia e Verona.Ieri il sindaco di Castelnuovo Giovanni Peretti e il vicesindaco di Peschiera Tiziano Cimarelli hanno incontrato rappresentanti di Rete ferroviaria italiana, Italferr e Cepav Due. L'obiettivo era lo stesso delle trasferte organizzate nei mesi scorsi a Roma dai sindaci dei sette comuni del basso lago (anche Sona, Sommacampagna, Desenzano, Pozzolengo e Ponti sul Mincio) interessati dal passaggio della ferrovia ad alta velocità. La «conquista», almeno così riferiscono Peretti e Cimarelli, è l'aver ottenuto risposte sulle opere di compensazione e su alcune modifiche progettuali richieste in fase di presentazione delle osservazioni. «Non verrà realizzato un nuovo sottopassaggio in via Mantovana», sottolinea Peretti, ricordando questo come uno dei punti più critici del progetto perché prevedeva la modifica della viabilità e la demolizione dell'isola ecologica di Cavalcaselle. Ancora: «Verrà realizzata la rotonda tra via Sei Fontane e la zona industriale (per quella del Famila il Comune sta cercando di finanziarla con accordi pubblico-privato, ndr) e il percorso ciclopedonale Graspo del Moro non sarà interrotto». A Peschiera dovrebbe essere tolto il cantiere in località Massoni-Berra, previsto su un terreno di 56mila metri quadrati occupato da vitigni di Lugana. «Verrà spostato a Pozzolengo su un terreno incolto», sottolinea il vicesindaco Cimarelli, che aggiunge: «Sarà realizzata una rotonda al semaforo di Dolci e strade di cantiere diverse per non intaccare l'abitato della frazione, ma anche la bretella tra le strade provinciali 56 "del Frassino" e 28 "del Mincio". Abbiamo ottenuto un consumo minore del piazzale del santuario del Frassino. Rimango contrario alla Tav e l'ho ribadito», conclude Cimarelli, «ma da solo non riesco a fermarla». Stando a quanto riferito dai tecnici, nel territorio del basso lago i cantieri dovrebbero partire a metà 2017
.
Se sull'Arena hanno scritto questo articolo, sul Corriere di Verona hanno scritto qualcosa di diverso... visto l'articolo a titolo: "Rfi «smentisce» il ministro «La Tav? Si parte nel 2018»" con sotto titolo: "Incontro a Castelnuovo e Peschiera. «Dialogo positivo»".
.
.
PESCHIERA Amministratori e tecnici comunali di Castelnuovo e Peschiera, ieri, hanno incontrato i vertici di Rfi, Italferr, Cepav 2. Al mattino è stato Castelnuovo a porre sul tavolo di «trattativa» il lungo elenco di compensazioni richieste alla costruzione della Tav; mentre nel pomeriggio è stato il turno di Peschiera. Giusto lunedì scorso il ministro Graziano Delrio aveva incontrato nella sede dell’ordine degli ingegneri a Verona per pochi minuti i sindaci dei Comuni interessati dal tracciato Brescia-Verona-Vicenza, annunciando che in cassa ci sono i 3 miliardi e mezzo necessari per le due tratte e che i lavori partiranno da Brescia entro fine anno, al massimo nella primavera 2017. «Ma non si torna indietro – aveva dichiarato - poiché l’opera è indispensabile per il trasporto viaggiatori e merci, da ultimare entro il 2020». Ma ecco che Rfi, la Rete Ferrovie italiane, (committente Tav che ha affidato i lavori con aggiudicazione diretta a Cepav 2) tira subito il freno a mano: la posa della prima pietra si farà un anno dopo rispetto alla tabella di marcia dichiarata da Delrio. Lo riferiscono il sindaco di Castelnuovo Giovanni Peretti e il vicesindaco di Peschiera Tiziano Cimarelli, che ieri hanno incontrato i vertici delle Ferrovie. «I dirigenti Rfi ci hanno detto che i lavori partiranno non prima dell’autunno 2017, ma più probabile ancora nella primavera 2018», spiega Peretti. E la stessa cosa riferisce anche Cimarelli. Sebbene, entrambi definiscano le riunioni «estremamente costruttive», in quanto sono state accolte quasi tutte le loro richieste di modifiche al progetto (non al tracciato), l’iter è ancora lungo. Il progetto dovrà tornare al vaglio del Cipe, che dovrà inserire le modifiche concordate con i Comuni, quindi, fin che il progetto non sarà approvato definitivamente, Cepav 2 non potrà nemmeno eseguire gli espropri dei terreni. Inoltre, prima dell’approvazione finale del Cipe, i sindaci hanno concordato con Rfi che si dovrà convocare un nuovo tavolo per verificare che le compensazioni siano state inserite nel progetto definitivo.
.
.
Visti i due articoli, posso evidenziare che... di risparmio di territorio da parte della TAV... a Caselle non c'è ne... anzi è l'unico tratto di tutta la TAV dove i binari invece di essere DUE saranno QUATTRO (oltre ai due esistenti della ferrovia attuale) e poi per attraversare tutti questi binari realizzeranno anche un cavalca ferrovia lungo 200 metri?
.
.
Letti anche questi articoli, più che una vaga sensazione... ho un forte sospetto che Caselle - con la TAV - la stia prendendo nel "lato B", perchè se a Nord di Caselle realizzeranno 4 binari della TAV... (più i due della ferrovia attuale) noi cittadini... cosa abbiamo ottenuto in cambio come opere di Mitigazione, Compensazione, Risanamento, Restauro e Ripristino Ambientale?

Commenti