Ambiente - Zanoni (Pd) : "All'aeroporto Canova (Tv) superata sistematicamente la soglia massima di movimenti stabilita dal ministero dell'Ambiente: ora serve la valutazione di impatto sanitario"

Anche oggi - dopo ieri - scriviamo in merito alla salute dei Cittadini ricordando l'Interrogazione presentata da Andrea Zanoni (Pd): "All'aeroporto Canova (Tv) superata sistematicamente la soglia massima di movimenti stabilita dal ministero dell'Ambiente: ora serve la valutazione di impatto sanitario".
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La Regione tuteli i cittadini e faccia in modo che anche per l’aeroporto di Treviso venga fatta la Valutazione di Impatto Sanitario, la VIS, come sta accadendo per gli aeroporti di Malpensa e Linate”. La richiesta viene dal consigliere regionale Andrea Zanoni (Pd) che ha depositato una interrogazione con la quale chiede alla Giunta regionale “quali accertamenti siano stati effettuati dalla regione sulla gestione dell’aeroporto Canova di Treviso”. L’esponente del Pd prende le mosse dai limiti fissati ancora nel 2007 dal Ministero dell’Ambiente il quale aveva stabilito che lo scalo trevigiano “non potrà effettuare un numero totale annuo di movimenti superiore a circa 16.300” come si legge appunto nella nota ministeriale del 14 maggio 2007 in cui il ministero, nel dare parare negativo al masterplan dell’aeroporto trevigiano precisava inoltre che “in caso di inadempimento nei termini indicati lo scrivente ministero attiverà con la collaborazione della Regione Veneto e dell’Arpa Veneto tutte le iniziative di tutela che si dovessero rendere necessarie”. Il consigliere Zanoni vuole sapere quali iniziative di tutela siano state prese tenendo conto che “dal sito ufficiale di Assaeroporti risulta infatti che nell’aeroporto Canova di Treviso – spiega l’esponente del Pd - sono stati effettuati i seguenti movimenti: 19.320 nel 2007, 19.120 nel 2008, 18.377 nel 2009, 20.588 nel 2010, 20.279 nel 2012, 18.359 nel 2013, 17.802 nel 2014 e 18.402 nel 2015” Zanoni incalza: “In una situazione di emergenza sanitaria causata dall’ aria avvelenata che respiriamo da decenni in tutta la Pianura Padana, come confermato dalla Agenzia Europea Ambiente, la quale afferma che tale inquinamento causa in Italia 85.000 morti premature l’anno – spiega Zanoni - di fronte ad una sentenza di condanna della Corte di Giustizia UE del 2012 e di una nuova procedura di infrazione da parte della Commissione Europea per la violazione della direttiva aria, le autorità locali, Regione in primis, devono prestare massima attenzione al rispetto delle regole. Il caso dell’aeroporto Canova è eclatante perché appunto non vengono rispettati i limiti di movimenti annui appunto fissati dal ministero dell’Ambiente in 16.300 e costantemente superati. Per questo chiedo che anche per l’aeroporto di Treviso, al pari degli scali milanesi di Malpensa e Linate, venga fatta la valutazione di Impatto sanitario . 
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Ma cos'è la V.I.S., la Valutazione di Impatto Sanitario, di cui ne parla il Consigliere Regionale: Andrea Zanoni? Per prima cosa possiamo leggere il Manuale Operativo pubblicato dall'ARPA Veneto.
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In merito alla V.I.S. - Valutazione Impatto Sanitario, segnalo un intervento dell'On. Antonio Zolezzi, come riportato in questo articolo: "Valutazione di Impatto Sanitario: un primo passo per tutelare salute e lavoro" pubblicato in data 18 Febbraio 2015.
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La Valutazione dell’Impatto sulla Salute (VIS) secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (WHO) è “una combinazione di procedure, metodi e strumenti attraverso i quali è possibile valutare i potenziali effetti sulla salute della popolazione di una politica, di un piano o programma e la distribuzione di tali effetti tra la popolazione”.
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Gli emendamenti che introducono la previsione della VIS – definita nel testo come “Studio di Impatto Sanitario” – nascono dalla proposta di legge n. 2405, a prima firma di Zolezzi (medico dell’ISDE) presentata il 23 maggio 2014, “Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di procedure di valutazione ambientale“, Titolo II-Ter.
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La proposta dei Pentastellati cerca dunque di “tenere insieme dati diversi: di tipo economico, ambientale e sanitario“: ... omississ... previsione di uno “studio di impatto sanitario”, ovvero l’obbligo di valutare l’impatto delle conseguenze sulla salute dell’uomo, prima di autorizzare progetti industriali di un certo tipo...
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Rispetto alle reazioni del mondo produttivo, non è difficile presumere che le imprese temano che un ulteriore peso, a loro carico, rischi di rallentare l’iter burocratico-autorizzativo già abbastanza oneroso – è previsto infatti che “La redazione dello studio di impatto sanitario, insieme a tutti gli altri documenti elaborati nelle varie fasi del procedimento, e i costi associati siano a carico del proponente il piano, programma o progetto”. ”In realtà”, sostiene Zolezzi, “questo della VIS è l’unico modo per comprendere se un dato territorio sia in grado – per numero di impianti, tipologia, emissioni, qualità dell’aria e del suolo – di ospitare un ulteriore impianto o questo, al contrario, sia inutile o addirittura dannoso“. 
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La VIS insieme alle procedure di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale), se introdotta per legge, darebbe finalmente diritto di cittadinanza a una dimensione cruciale – quella della salute – nel processo decisionale per la realizzazione di opere, infrastrutture o gestione del territorio ad alto impatto ambientale.
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