Se sul "Sole 24 Ore" leggo un articolo a titolo: "Volotea mette radici in Italia, terza base a Verona" e se su Aero Habitat, leggo una news a titolo: "Aeroporti, zonizzazioni acustiche e insonorizzazione: il punto!" con sotto titolo: "Tra imposte acustiche non riscosse e fondi inesistenti"... posso chiedermi: "Riuscirà il Mio Comune a far pagare alla Catullo SpA, quello che deve darci, perchè continuano ad inquinarci"?

15 ore fa, guardando la pagina Facebook de la Cronaca di Verona in un post a titolo: "Cronaca di Verona ha aggiunto 59 nuove foto all'album: AEROPORTO di Verona nuova base di VOLOTEA", mi accorgevo che alla Conferenza Stampa indetta dai "Catulliani" erano presenti anche due Assessori del Comune di Sommacampagna, l'Assessore alla Promozione Turistica (Isabel Granados) e l'Assessore al Bilancio (Nicola Trivellati) e credo che questa compresenza e loro partecipazione... debba essere evidenziata e anche (favorevolmente) strumentalizzata, ricordando a loro qualche dettaglio.
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Se nel breve testo che accompagna quest "post" poi si leggeva questo: "VOLOTEA inaugura la sua nuova base all'aeroporto di Verona inserendo 4 nuove destinazioni per Cagliari, Napoli, Tirana e Chisinau" evidenziando anche la "FOTOCRONACA" dell'evento, sempre per puro caso, nella prima immagine che ritraeva il pubblico invitato si notavano i due Assessori di Sommacampagna.
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Ovviamente non pubblico tutte le foto dell'evento, ma - utilizzando la sottostante foto - devo fare una precisazione... perchè se la Sala Conferenze della Catullo SpA è ubicata sul territorio del Comune di Villafranca, come è noto a tutti, il Piazzale di Sosta degli Aerei è territorio di Sommacampagna e quest'aereo come qui sotto riprodotto e le persone riprese davanti all'aeromobile... stanno calpestando il terreno di Caselle e pertanto la TERZA BASE di VOLOTEA in ITALIA è sul TERRITORIO di CASELLE.
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E se dalle foto passiamo ai video riproduciamo anche un servizio di TgVerona a titolo: 
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Ovviamente anche altri media hanno ripreso questo evento e se sul "Sole 24 Ore" leggo un articolo a titolo: "Volotea mette radici in Italia, terza base a Verona" e se su Aero Habitat, leggo una news a titolo: "Aeroporti, zonizzazioni acustiche e insonorizzazione: il punto!" con sotto titolo: "Tra imposte acustiche non riscosse e fondi inesistenti"... posso chiedermi: "Riuscirà il Mio Comune a far pagare alla Catullo SpA, quello che deve darci... perchè continuano ad inquinarci"? 
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Aeroporti, zonizzazioni acustiche e insonorizzazione: il punto!
Tra imposte acustiche non riscosse e fondi inesistenti.
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Quanti sono gli aeroporti del Belpaese altrettante dovrebbero essere le zonizzazioni acustiche collegati con le piste di volo. Le aerobasi militari, probabilmente, non hanno invece una normativa specifica di tutela dall'impatto acustico con relativi piani di mitigazione e insonorizzazioni degli edifici pubblici investiti da decibel in eccesso dai limiti.
Questi stessi piani di mitigazione dalle emissioni sonore a terra e in basso sorvolo riguardano gli scali aerei civili, grandi e piccoli senza escludere le piste minori delle aviosuperfici sparse lungo la Penisola.
A che punto siamo? Quanti edificazioni pubbliche (asili, ospedali, scuole a altro) e quanti caseggiati privati (condomini pluriappartamenti e case isolate) sono stati interessati in questi anni (decenni?)
da concreti programmi d’insonorizzazione? Trascurando in questa nota la reperibilità e disponibilità di risorse e fondi da investire in queste opere, rinviando ad altre analisi la questione delle tariffe aeroportuali correlate al rumore aereo, (noise charges o surcharges - “tassa ambientale” noise tax- IRESA) delle imposte pro-capite per ogni passeggero imbarcato e delle quote del bilancio (il 7% degli importi previsti per le attività di manutenzione e potenziamento) da destinare da parte delle società di gestione aeroportuale alle "insonorizzazioni" è, comunque, indispensabile inquadrare e delineare gli interventi realizzati in Italia.
A fronte delle tassazione sul rumore generato dagli aeromobili disposta da specifiche leggi appare utile che ENAC e i gestori aeroportuali divulghino elencando gli interventi pianificati, realizzati e in corso d'opera riguardanti non solo l'isolamento fra il sedime aeroportuale e le zone esterne. Non solo delle eventuale insediamento di barriere vegetali e barriere semiartificiali e artificiali, ma anche ad esempio gli interventi principali di isolamento acustico quali:
-paratie-elementi antivibranti, che garantiscono un isolamento di 3-4 dB;
-pareti divisorie costituite da due strati di laterizio separate strati di lana di roccia;
-dispostivi e tramezze per contenere fenomeni di vibrazione;
-rivestimento di pareti con materiale fono isolante (fibre di legno);
-rivestimenti con materiale fono isolante di ponti acustici fra esterno ed interno;
-adeguamento avvolgibili dei serramenti;
-installazione finestre con battente a ribalta costituite da vetri a strato multiplo e spessori diversificati;
-installazione di strumenti di protezione passiva (alberazioni, barriere acustiche, dune in terra e murature).
E', comunque, difficile anche auspicare risposte in tal senso, anche se, talvolta - nonostante queste note e la loro reiterazione in queste news - è inevitabile porsi una domanda: ma queste argomentazioni interessano a qualcuno? Gli stessi abitanti dell'intorno aeroportuale e delle aerobasi della Penisola sono coinvolti dalle "mitigazioni e insonorizzazioni" che in numerosi Paesi europei sono una realtà consolidata e quotidianamente adeguata?
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Di questa news di Aero Habitat - e visto che si parla di soldi che dovrebbero essere spesi anche per diminuire il disagio delle popolazioni residenti nell'intorno aeroportuale - posso porre all'attenzione della Giunta Comunale di Sommacampagna questi paragrafi:
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Trascurando in questa nota la reperibilità e disponibilità di risorse e fondi da investire in queste opere, rinviando ad altre analisi la questione delle tariffe aeroportuali correlate al rumore aereo, (noise charges o surcharges - “tassa ambientale” noise tax- IRESA) delle imposte pro-capite per ogni passeggero imbarcato e delle quote del bilancio (il 7% degli importi previsti per le attività di manutenzione e potenziamento) da destinare da parte delle società di gestione aeroportuale alle "insonorizzazioni" è, comunque, indispensabile inquadrare e delineare gli interventi realizzati in Italia.
A fronte delle tassazione sul rumore generato dagli aeromobili disposta da specifiche leggi appare utile che ENAC e i gestori aeroportuali divulghino elencando gli interventi pianificati, realizzati e in corso d'opera riguardanti non solo l'isolamento fra il sedime aeroportuale e le zone esterne. Non solo delle eventuale insediamento di barriere vegetali e barriere semiartificiali e artificiali, ma anche ad esempio gli interventi principali di isolamento acustico.
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Se un turista che prende un biglietto di Volotea per partire da Verona, invece di spendere 19,99 euro ne spendesse 20,99... mi spiegate cosa cambia nelle tasche di quel turista che va in ferie, se dovesse spendere UN EURO in più?
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Ma se un turista - realmente - per un volo da Verona (ad esempio verso Palermo) invece di 78,12 euro... spendesse 79,12 euro e UN'EURO fosse versato nelle Casse del Comune di Sommacampagna... per questo turista cosa cambierebbe... ma cosa cambierebbe per le Casse del mio Comune?
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Pertanto se Volotea vuole far partire 680.000 passeggeri dall'Aeroporto Catullo e ognuno di questi spendesse UN EURO in più... cosa potrebbe fare il Comune di Sommacampagna con 680.000 euro all'Anno, se vi fossero queste entrate nel Bilancio Comunale?
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Poi Volotea vuole far partire UN MILIONE di Passeggeri all'Anno... meglio. Cosi nelle Casse del nostro Comune arriva UN MILIONE di euro... e vorrà dire che... "in ammollo" nella Piscina Comunale (pagata con i soldi Volotea) e con la musica del DJ di turno ad alto volume... mi guardo decollare gli aerei della Volotea.
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