Dalla pagina Facebook del "Comitato Aeroporto di Treviso - Stop Ampliamento Aeroporto", evidenziamo due recenti Interrogazioni Parlamentari visto e considerato che in queste Interrogazione vi è cenno e viene citata anche della situazione dell'Aeroporto "Valerio Catullo" di Verona.

Dalla pagina Facebook del "Comitato Aeroporto di Treviso - Stop Ampliamento Aeroporto", evidenziamo due recenti Interrogazioni Parlamentari visto e considerato che in queste Interrogazione vi è cenno e viene citata anche della situazione dell'Aeroporto "Valerio Catullo" di Verona.
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Si replica in Senato. Il Parlamentare Gianni Girotto di Treviso ha inoltrato un'interrogazione per chiedere chiarimenti sull'operato di ENAC in Italia soffremandosi sulla scandalosa situazione in cui versa l'aeroporto di Treviso. Il portavoce del M5S ha richiesto al ministro Del Rio risposta scritta su ruolo e responsabilità di questo ente pubblico visto gli evidenti casini programmatici, progettuali e di rischio alla salute di migliaia di cittadini che vivono sotto le rotte senza alcuna tutela. Visto l'assenza di iniziative e di interventi per le ormai note questioni di compatibilità dell'aeroporto con il territorio, tristemente costatiamo che la politica e gli amministratori locali (escluso A. Zanoni) hanno preso per buono il fatto che lo sviluppo e la vita dell'aeroporto Canova di Treviso debba continuare nell'illegalità. E' inutile ricordare che questo atteggiamento di silenzio/assenso favorisce gli interessi e gli appetiti del finanziere Enrico Marchi e che implicitamente si dà un calcio alla sostenibilità e alla compatibilità di questa infrastruttura , fregandosene della salute dei cittadini e delle esigenze dell'ambiente. Non possiamo che ringraziere il Senatore Gianni Girotto per il suo impegno la sua determinazione a voler far chiarezza sul ruolo e sulle responsabilità di Enac che ha creato il caos aeroportuale a Treviso e in altre parti d'Italia. Sotto il testo intergale dell'interrogazione da leggere fino in forndo.
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Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04772
Atto n. 4-04772

Pubblicato il 3 novembre 2015, nella seduta n. 534

GIROTTO , CAPPELLETTI , SANTANGELO , PUGLIA , PAGLINI , BERTOROTTA - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:
l'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) è l'autorità italiana di regolamentazione tecnica, certificazione e vigilanza nel settore dell'aviazione civile sottoposta al controllo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
tra le funzioni assegnate all'Enac rientrano i molteplici aspetti della regolazione dell'aviazione civile, del controllo e vigilanza sull'applicazione delle norme adottate, della disciplina degli aspetti amministrativo-economici del sistema del trasporto aereo;
inoltre, l'attività dell'Enac è anche dedicata al rispetto ed alla tutela dell'ambiente e del territorio, con valutazioni volte alla limitazione dell'impatto ambientale dei sedimi aeroportuali ed alla riduzione dell'inquinamento acustico ed atmosferico prodotto dagli aeromobili;
considerato che, a quanto risulta agli interroganti:
la Direzione generale delle valutazioni e autorizzazioni ambientali del Ministero dell'ambiente e della tutela e del territorio e del mare avrebbe comunicato, tramite nota U.prot. DVA-2015-0017491 del 6 luglio 2015, il ritiro di istanza di VIA (valutazione d'impatto ambientale) relativamente al piano di sviluppo master plan 2011-2030 dell'aeroporto di Treviso "Antonio Canova", in quanto il proponente, Enac, "ha avanzato richiesta di ritiro di istanza di VIA formulata una prima volta in data 08/03/2012 e poi ripresentata in data 01/03/2013, riservandosi di avviare una nuova procedura una volta attualizzati gli studi e gli approfondimenti tematici tuttora in evoluzione";
risulta agli interroganti che l'istanza di VIA presentata da Enac, nella fase di apertura alle osservazioni del pubblico, sia stata accolta da numerose critiche, sia sulla legittimità di Enac come proponente, che in merito ai contenuti tecnici, da parte delle amministrazioni comunali coinvolte, del comitato dei cittadini di Treviso che combattono contro l'espansione dell'aeroporto, di Legambiente, Italia Nostra e anche di singoli cittadini;
lo stesso SIA (studio impatto ambientale) del master plan 2011-2030 dell'aeroporto è stato bocciato per ben 3 volte con pareri negativi dalla commissione tecnica di valutazione ambientale (CTVA) del Ministero dell'ambiente, prima con parere n. 1363 CTVA del 25 ottobre 2013 e successivamente con parere n. 1454 CTVA del 13 marzo 2014 ed in ultimo con parere n. 1590 del 1° agosto 2014;
considerato inoltre che, per quanto risulta agli interroganti:
all'aeroporto "Marco Polo" di Venezia sarebbero in corso lavori di ampliamento dell'aerostazione, senza che sia stata ancora ricevuta un'autorizzazione di VIA; il proponente avrebbe suddiviso in 2 lotti i lavori di ampliamento, pratica denominata "Salami Slicing", vietata dalla nuova normativa di valutazione d'impatto ambientale europea;
Enac avrebbe siglato un accordo di programma per l'ampliamento dell'aeroporto "Catullo" di Verona, attraverso un piano degli investimenti 2016-2019. In prossimità del possibile avvio dei lavori programmati, non risulterebbe essere stato effettuato alcun inoltro di istruttoria di VIA. Inoltre, l'aeroporto scaligero è sprovvisto di VAS (valutazione ambientale strategica) obbligatoria per legge;
l'aeroporto "G.B. Pastine" di Ciampino (Roma) continuerebbe ad aumentare numero di voli e flusso di passeggeri, nonostante non sia stato aperto un procedimento, né di VIA, né di VAS;
in relazione all'aeroporto "Caravaggio" di Orio al Serio (Bergamo), il Consiglio di Stato, Sezione IV, con sentenza del 12 marzo 2015, n. 1278, ha confermato il pronunciamento del TAR Lombardia, sentenza del 15 luglio 2013, n. 668, respingendo il ricorso inoltrato da Enac e Sacbo SpA contro l'annullamento della zonizzazione acustica aeroportuale (approvata dalla commissione aeroportuale nel novembre 2010). La sentenza ha confermato la legittimità della richiesta di Legambiente, comitati e amministrazioni comunali, secondo la quale la zonizzazione acustica aeroportuale si sarebbe dovuta effettuare dopo l'attuazione di una VAS, in base alle direttive UE e al decreto legislativo n. 152 del 2006 che le ha recepite;
considerato altresì che:
la direttiva 97/11/CE del Consiglio del 3 marzo 1997, che modifica la direttiva 85/337/CEE, relativa alla valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, dispone che gli Stati membri adottino le disposizioni necessarie affinché sia prevista un'autorizzazione e una valutazione del loro impatto prima del rilascio dell'autorizzazione, per i progetti per i quali si prevede un notevole impatto ambientale, in particolare per la loro natura, le loro dimensioni o la loro ubicazione;
la Corte di giustizia europea, Sezione V, tramite sentenza del 21 marzo 2013, causa C-244/12, ha riconfermato l'obbligatorietà dell'istruttoria per tutti gli aeroporti;
considerato infine che, a giudizio degli interroganti, le criticità evidenziate, che coinvolgono centinaia di migliaia di cittadini residenti nei dintorni aeroportuali, evidenziano gravi inadempienze in merito al rispetto delle valutazioni, volte alla limitazione dell'impatto ambientale e alla salvaguardia della salute pubblica,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti e se non intravedano estremi di inadempienze o tentativi di elusione di normative e leggi europee e nazionali;
quali siano i motivi, considerato che gli studi d'impatto ambientale e la relativa documentazione per la richiesta di VIA vengono commissionati e pagati dai gestori privati aeroportuali, per cui dal 2008 ad oggi, escluso per l'aeroporto di Bologna, sia Enac e non direttamente gli stessi gestori a presentare le istanze di VIA;
quale sia il ruolo di Enac in relazione alle problematiche ambientali, dirette e indirette, connesse con gli aeroporti italiani, anche in considerazione del fatto che, a giudizio degli interroganti, desterebbe preoccupazione che lo stesso ente sia contemporaneamente "controllore" e "controllato" e quindi in evidente conflitto di interessi.
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Così a Roma Ciampino come a Treviso, quante volte abbiamo chiesto alle autorità di procedere con una indagine epidemiologica? Purtroppo si avvallano sempre gli interessi dei finanzieri che stanno dietro agli aeroporti e si tiene all'oscuro la popolazione del reale rischio di inquinamento che gli aeroporti possono provocare. Eppure basterebbe rendere pubblici i dati di una semplice indagine dello stato di salute delle zone nei dintorni dell'aeroporto, ma nessuno lo fa! Il perchè lo possiamo ipotizzare ma è giusto che una autorità pubblica, in quanto tale, dimostri trasparenza e sensibilità umana. Etica Civile è un concetto che non si conosce nè a Roma nè a Treviso.
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A seguito di una nostra richiesta di intervento per fare chiarezza sulle innumerevoli inadempienze di ENAC riguardo al nostro aeroporto e ad altre situazioni simili, Arianna Spessotto portavoce Movimento 5 Stelle e parlamentare alla Camera ha firmato questa Interrogazione.
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Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 20/10/2015
Stato iter: 
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06719
presentato da
SPESSOTTO Arianna
testo di
Martedì 20 ottobre 2015, seduta n. 506
  SPESSOTTO e NICOLA BIANCHI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che: 
l'ENAC (Ente nazionale per l'aviazione civile), dovrebbe essere l'Ente pubblico che controlla e/o sanziona le società di gestione aeroportuali se queste rispettano e/o violano le Leggi nazionali e le direttive comunitarie; 
ENAC rappresenta anche l'organo «proponente» delle Istanze di valutazione di impatto ambientale – VIA in relazione agli aeroporti; 
ENAC ha clamorosamente ritirato il progetto sottoposto a procedimento di valutazione dell'impatto ambientale dell'aeroporto A. Canova di Treviso dopo tre anni di analisi e tre «bocciature» della commissione tecnica valutazione impatto ambientale CTVIA del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dando anticipatamente autorizzazione a cospicui ampliamenti fruitivi e delle strutture di volo; 
anche presso l'aeroporto Marco Polo di Venezia sono in corso lavori di ampliamento dell'aerostazione senza aver ancora ricevuto un'autorizzazione di valutazione dell'impatto ambientale; 
ENAC ha già siglato un accordo di programma per l'ampliamento dell'aeroporto Catullo di Verona e, ad una settimana dall'apertura dei lavori già programmati, non esiste, a quanto consta agli interroganti, nessun inoltro di Valutazione di impatto ambientale al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare; 
l'aeroporto G.B. Pastine di Ciampino Roma continua ad aumentare voli e passeggeri senza aver mai aperto un procedimento di valutazione dell'impatto ambientale; 
l'aeroporto Caravaggio di Orio al Serio – BG, ENAC è stato condannato al TAR e al Consiglio di Stato per mancata sottoposizione a V.A.S., valutazione ambientale strategica, di tale infrastruttura; 
per quanto di conoscenza, e considerati i fatti esposti in premessa, ENAC risulterebbe inadempiente su numerose questioni di ordine ambientale e di sicurezza che coinvolgono centinaia di migliaia di abitanti che vivono nei dintorni aeroportuali –: 
quale sia il ruolo di ENAC in relazione alle questioni ambientali dirette e indirette connesse con gli aeroporti ed in particolare, se ENAC possa essere il «controllore» e contemporaneamente anche il «controllato» nelle procedure relative alla valutazione d'impatto ambientale e alla valutazione ambientale strategica. 
(5-06719)

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