Vista la Delibera di Giunta n° 168 del 15.10.2015, avente ad oggetto: "Adozione Programma Triennale dei lavori Pubblici 2016/2018 ed elenco annuale dei Lavori da realizzarsi nell'anno 2016"... io avrei un'idea che potrebbe triplicare (o quintuplicare) i risultati ottenibili per gli investimenti previsti su Caselle.

Oggi non ho tempo di scrivere su www.vivicaselle.eu ma vista la Delibera di Giunta n° 168 del 15.10.2015, avente ad oggetto: "Adozione Programma Triennale dei lavori Pubblici 2016/2018 ed elenco annuale dei Lavori da realizzarsi nell'anno 2016" e visto quanti investimenti sono previsti su Caselle (interamente e/o in parte)... io avrei un'idea che potrebbe triplicare (o quintuplicare) i risultati ottenibili per la nostra comunità con gli stessi investimenti oggi previsti su Caselle.
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E se nella Delibera di Giunta si indica che verrebbero spesi 600.000 euro per le Opere di Mitigazione Ambientale da realizzare a Caselle, visto che siamo in tema segnalo una news di Aero Habitat a titolo: "Sulle "fracassone" procedure antirumore del Belpaese" con sotto titolo: "Nessun aeroporto utilizza la procedure ICAO B e Commissioni esautorate?" nella quale si cita anche l'Aeroporto Valerio Catullo.
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Per quale ragione ENAC e le Commissioni aeroportuali non hanno ancora deliberato riduzione della spinta di decollo a 800-100 piedi di altezza sul terreno al fine di "contenere" le emissioni sulle zone sorvolate? Un discorso a parte andrebbe fatto per l'utilizzo della spinta inversa (per la frenata) nella fase a-terra di decelerazione dopo l'atterraggio. Se, infatti, si ammette l'impiego del reverse oltre il minimo per ragioni operative l'intento di "mitigazione" diventa una prospettiva seducente. Ma del tutto vana!
E' certo che se le attuali procedure antirumore sono il risultato di disposizioni della DGAC (Direzione Generale Aviazione Civile ora ENAC) quale è il ruolo effettivo delle Commissioni Aeroportuali? Il loro compito non è stato di fatto ridotto, espropriato, esautorato e vanificato? In taluni casi da almeno 18-19 anni?
La disposizione DGAC 2 42/674/A3/4.2 del 21 marzo 1996 e le DGAC n. 42/255/R2/1-9 datata 17 marzo 1997è sono precedenti allo stesso DM 31 ottobre 1997.
Ecco comunque quanto è stato adottato nelle piste del Belpaese, in sostanza viene utilizzata esclusivamente l'ICAO A: sono, comunque, disposizioni AIP-Italia.
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"Procedure antirumore (disposizione DGAC 2 42/674/A3/4.2 del 21 marzo 1996
Procedure di salita iniziale
La procedura sotto descritta non si applica in presenza di avverse condizioni atmosferiche o per ragioni di sicurezza. Durante la fase di salita iniziale i piloti dovranno mantenere i seguenti parametri:
1) fino a 1500 piedi QFE:
a) potenza di decollo:
b) flap di decollo
c) salita alla V2 + 10/20 nodi IAS nel rispetto dell'assetto massimo
2) a 1500 piedi QFE:
a) ridurre la spinta e salire alla V2+10/20 nodi IAS fino a 3000 piedi QFE;
3) a 3000 piedi QFE:
a) accelerare gradualmente fino alla velocità di salita in rotta retraendo i flap.
Le disposizioni DGAC n. 42/255/R2/1-9 datata 17 marzo 1997
Le procedure antirumore descritte "sopra" si seguono nei seguenti aeroporti:
Venezia Tessera,
Torino Caselle
Milano Linate
Milano Malpensa,
Bergamo,
Bologna,
Ancona,
Forlì (solo decollo pista 30),
Napoli,
Pescara,
Pisa (solo pista 04 destra e sinistra),
Reggio Calabria (solo decollo piste 15/33),
Rimini,
Roma Ciampino,
Roma Fiumicino (decollo pista 25 escluso),
Ronchi dei Legionari (solo decollo pista 09),
Treviso S. Angelo (approvato a Treviso dalla locale DCA con provvedimento n. 404/2.32 del 2 febbraio 2001),
Verona Villafranca (solo decollo pista 04/22);
le procedure antirumore descritte (sopra) devono essere applicate a tutti gli aeroporti italiani aperti al traffico civile. L'uso del reverse ad una potenza superiore al minimo è permesso solo per comprovate ragioni di sicurezza o ragioni operative".

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